“Chi oggi contesta e contrasta la nuova pista dell’aeroporto di Firenze non ha a cuore le sorti, i desideri, i bisogni dei fiorentini, mentre Firenze e i fiorentini vogliono la nuova pista”.
Lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, che ieri sera ha partecipato a un’assemblea pubblica sul progetto di potenziamento dell’aeroporto, con i cittadini delle aree di Peretola, Quaracchi e Brozzi che con l’attuale pista sono costantemente sorvolate dagli aerei.
“C’è stata una risposta molto bella – ha aggiunto, parlando a margine della presentazione del bilancio dell’Estate Fiorentina 2018 – di 250 cittadini in una parte periferica, in un quartiere che merita tutta l’attenzione, e che in questi anni subisce auesta pressione dell’attuale pista dell’aeroporto, con sorvoli continui dalle 6.20 del mattino fino a tarda notte a causa di una pista che è inadeguata sotto tutti i punti di vista”.
“Ora – conclude Nardella – il governo non può far finta che non vi sia una procedura amministrativa arrivata ormai agli ultimi atti, con la conferenza dei servizi che si riunirà il 7 dicembre”.
La cosa più esilarante ( se non fosse tragica ) è che alcuni oppositori alla nuova pista hanno lanciato l’idea alternativa di allungare quella attuale: il che farebbe trovare gli aerei nel salotto degli abitanti di Peretola.
La contrapposizione alla nuova pista è ormai diventato qualcosa di bizzoso, privo di qualsiasi seria argomentazione. In realtà, nel piano Grandi Infrastrutture italiane, Firenze è stata declassata a favore di Bologna ( lì hanno fatto Stazione sotterranea AV, Tunnel e ferrovia per l’aeroporto ). Per giustificare l’enorme spesa fatta e renderla redditizia, devono per forza aumentare la gente gravitante su tali infrastrutture: geente che poi si reca a Firenze con treni transappenninici. Il problema non è determinato da una questione di ” campanile” bensì da una progettualità e un’idea di città che lancerebbe Firenze nel novero delle grandi città terziarie ( terziario avanzato ) con ricaduta di migliaia di posti di lavoro. Senza aeroporto e Stazione AV Firenze sarà una cittadina di provincia da cui si parte per andare altrove a cercare lavoro. Senza stazione AV i due terzi dei treni, nell’intento di RFI, salteranno del tutto la fermata a Firenze ( già adesso non fermano né a SMN né a C.M. circa una sessantina di frecce al giorno ). Riguardo al Tunnel invece, credo che sarebbe opportuno farne a meno; la stazione AV può farne a meno ( quest’ultima si può fare in superficie e la parte scavata servirebbe a servizi e parcheggi ) e al posto del tunnel si può adattare all’alta velocità la fascia di binari a monte.