
E’ morto Alì Rashid, anima della causa palestinese in Italia. Se n ‘è andato ieri per un malore improvviso a 72 anni. Nato in Giordania da genitori palestinesi originari di Gerusalemme è stato segretario nazionale dell’Unione Generale degli Studenti Palestinesi, ha fatto parte dell’Unione generale degli scrittori e giornalisti palestinesi. Dal 1987 è stato Primo Segretario della Delegazione generale palestinese in Italia. Numerose le sue iniziative, presenze e testimonianze anche in Toscana. Fra le ultime a Massa a sostengo di due mostre per il popolo palestinese promosse da Gaza FuoriFuoco e Cgil. Lo vogliamo ricordare con le sue parole nell’ultima intervista che abbiamo realizzato in quell’occasione.
“Addio amico gentile e compagno eccezionale, è stato bello averti conosciuto ed oggi piango per te. Ci mancherai. Continueremo a difendere la causa palestinese”: sono le prime parole di Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, alla notizia della scomparsa di Alì Rashid, già primo segretario dell’ambasciata palestinese in Italia, già parlamentare, “figura straordinaria di intellettuale, militante politico e voce coraggiosa per la giustizia e la libertà del popolo palestinese”.
Dice Rossi: “Alì Rashid ha rappresentato per anni un punto di riferimento nel dialogo interculturale e nella difesa dei diritti umani. Con la sua lucidità, la sua passione civile e la sua profonda umanità, ha saputo raccontare con dignità e verità la sofferenza di un popolo dimenticato, promuovendo al tempo stesso la pace e la convivenza tra i popoli. Tra i tanti momenti di impegno condiviso, ricordiamo con gratitudine la sua partecipazione alla mostra ‘Gaza Fuori Fuoco’, organizzata con il sostegno della CGIL. Un progetto che, attraverso foto, immagini e testimonianze, ha permesso di denunciare l’orrore dei bombardamenti e l’ingiustizia dell’occupazione, portando anche in varie città della Toscana uno sguardo diretto e umano su una delle più gravi crisi del nostro tempo”.
Conclude Rossi: “Il legame tra Alì Rashid e la CGIL è stato profondo: un rapporto costruito su valori comuni di solidarietà, diritti e giustizia sociale. La sua voce, le sue parole e il suo impegno hanno accompagnato molte delle nostre battaglie, lasciando un segno indelebile nella nostra comunità. Alla sua famiglia, ai suoi compagni e a tutte e tutti coloro che gli hanno voluto bene, esprimo a nome di tutta la Cgil Toscana il più sincero cordoglio”