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Sab 8 Nov 2025
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ToscanaDirittiMultiutility: a Empoli domani il referendum comunale per l'adesione

Multiutility: a Empoli domani il referendum comunale per l’adesione

I cittadini di Empoli vanno alle urne per un referendum comunale dove si chiede se abrogare o no la delibera di adesione del Comune alla multiutility toscana Alia Plures, holding di servizi pubblici (acqua, rifiuti).

Il referendum, promosso da Comitati locali di Empoli, intende bocciare l’adesione e ridiscutere l’intero progetto della Multiutility scongiurando sia la quotazione in Borsa che la gestione pubblico-privata del servizio idrico. Ma soprattutto questo voto trova linfa nel rilancio, all’interno del dibattito politico, della ‘ripubblicizzazione’ dell’acqua. Il Comitato del Sì sostiene una gestione totalmente pubblica ‘in-house’ dell’acqua da parte del Comune e, per analogia, degli enti locali.

Il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua spiega che “quella di Empoli è battaglia locale di interesse generale, che riguarda il futuro della gestione pubblica di acqua, rifiuti ed energia in tutta la regione”. Si sono mossi in molti in ordine sparso. Vuole abrogare l’adesione l’Arci cittadina ma nei giorni scorsi sono arrivati appelli anche da fuori, da parte di padre Alex Zanotelli o dal deputato francese de La France insoumise Gabriel Amard. Divise le forze politiche in tutti gli schieramenti. Contro l’adesione tutti i partiti di sinistra che non sono Pd, fra cui Avs dove si è pronunciato l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, adesso eurodeputato coi Verdi europei. Pure la destra è divisa: la Lega ha preso le distanze da Fratelli d’Italia e Forza Italia che invece sono per confermare la decisione del Comune empolese. Nei giorni scorsi ha creato malessere la posizione della giunta, a guida Pd, che insieme al partito non ha dato alcuna indicazione. Il Comitato del Sì ha denunciato l’amministrazione di aver “boicottato il referendum”, sia accusandola di aver impedito che il voto fosse accorpato con le Regionali e poi dandone “scarsa comunicazione”. Il sindaco Alessio Mantellassi e il Pd si sono espressi contro la quotazione in Borsa.
I seggi saranno aperti domani dalle 8 alle 23.

Potranno votare anche i cittadini stranieri. In tutto gli aventi diritto sono 43.156, ma è alto il rischio ‘quorum’: il referendum abrogativo, infatti, sarà valido solo se voterà oltre il 50% degli aventi diritto. Se vincesse il Sì la delibera verrebbe abrogata, ma il Comune dovrebbe comunque ridiscutere le forme di adesione ad una gestione di area vasta, in quanto la normativa non permette ai singoli Comuni di gestire in modo individuale il servizio.