
La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo esplorativo sulla vicenda del progetto di rigenerazione urbana nell’area dell’ex teatro Comunale in Corso Italia venduto da palazzo Vecchio a Cassa Depositi e prestiti e da questa , nel 2020, a Blue Noble e Hines, che decidono di farci 156 appartamenti di lusso e qualche negozio.
Tanto tuonò che piovve. E così , dopo giorni di polemiche roventi, toccherà agli inquirenti incaricati dlala procura di Frienze di vagliare tutto il materiale per capire se la realizzazione del famigerato cubo nero (che poi cubo non è, e nemmeno nero) possa aver violato qualche norma e quale. Un fascicolo cosiddetto esplorativo che non è detto porti a qualcosa. Ma intanto serve a rinfocolare la polemica politica sul progetto di rigenerazione urbana dell’ex teatro comunale .
E così mentre i primi appartamenti, in quelle che vengono dette torri ma torri non sono vista l’altezza modesta, sono stati occupati dai proprietari, e mentre Palazzo Vecchio fa sapere che «ogni verifica fatta ha confermato la legittimità degli atti, il gruppo di Fratelli d’Italia parla di “grande leggerezza e superficialità nella tutela dell’interesse pubblico”, e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) sottolinea che problema “non è tanto una cosa brutta, ma che un patrimonio pubblico sia diventato luogo esclusivo e di lusso”.
E poi c’è la questione Unesco. Il centro storico di Firenze, tutto, è patrimonio universale dell’umanità, potrà questa operazione immobiliare cambiarne le sorti? Nei giorni scorsi Eike Schmitd, ex direttore degli Uffizi e capogruppo della lista che porta il suo nome, ha dichiarato di voler presentare un esposto. E oggi sulle colonne del Times rincara la dose. “È totalmente brutto, è totalmente fuori dal contesto fiorentino e forse al di fuori delle regole sull’altezza”.
“Non vogliamo che Firenze perda lo status Unesco – ha aggiunto l’ex direttore delle Gallerie degli Uffizi e oggi consigliere di opposizione a Palazzo Vecchio, che nei giorni scorsi aveva citato un caso analogo, quello di Dresda – ma l’Unesco potrebbe fare pressione sulla città affinché siano cambiati i colori e sia ridotta l’altezza”.
Mentre ieri Luca Santarelli (Noi Moderati) si è detto praticamente certo che il declassamento del cenrro di Firenze arriverà. Così in questa storia che sembra una commedia degli equivoci tutti attendono il colpo di scena. Mentre i social continuano a schiumare la rabbia dei fiorentini.
NELL’AUDIO il servizio di domenico Guarino