Gio 25 Apr 2024

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34enne scomparso a Prato: un arresto per sequestro e omicidio

Secondo la denuncia della fidanzata dell’uomo scomparso, l’uomo sarebbe stato rapito, a scopo di estorsione, lo scorso 26 aprile

Ad un ventinovenne cinese, già sottoposto a fermo, è stata notificata dai carabinieri di Prato una misura di custodia cautelare nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Firenze in relazione a un suo connazionale scomparso: secondo la denuncia della fidanzata di quest’ultimo, l’uomo sarebbe stato rapito, a scopo di estorsione, lo scorso 26 aprile. Sequestro di persona e omicidio i reati contestati.

Le indagini hanno portato lo scorso 10 giugno alla scoperta di un cadavere in avanzato stato di decomposizione tra la vegetazione vicino all’ex Istituto Cicognini, in via della Fontana a Prato: sono in corso analisi del Dna per capire se si tratti del 34enne. L’inchiesta vede indagate altre tre persone sui quali sono in corso ulteriori accertamenti.

Le indagini, svolte soprattutto attraverso l’analisi dei tabulati di numerose utenze telefoniche e l’incrocio del tracciato del Gps presente sull’auto in uso all’arrestato, noleggiata in un’officina di Prato 3 giorni prima del sequestro, avrebbero permesso di appurare, secondo i carabinieri, il coinvolgimento del 29enne nel sequestro.

Proprio vicino all’ex Istituto Cicognini la mattina del 26 aprile la macchina dell’arrestato risulta essere stata in sosta per oltre mezz’ora, mentre contestualmente le utenze telefoniche della vittima risultavano avere agganciato ripetitori nell’area. La stessa auto si sarebbe poi allontanata da Prato, facendo ritorno in serata, venendo quindi abbandonata in via Lodi dove è stata trovata dagli investigatori il 3 giugno, con le chiavi trovate a casa del 29enne nel corso di una perquisizione. Sempre la mattina del 26 aprile la vittima, dopo aver accompagnato la propria fidanzata sul luogo di lavoro a Prato, risulterebbe essersi incontrata con l’arrestato, probabilmente perché attirata in una trappola. Poco dopo, la stessa vittima si sarebbe messa in contatto con parenti e conoscenti chiedendo denaro. Poi non avrebbe più dato notizie di sé. Il 29enne è stato poi sottoposto a fermo, convalidato dal gip, il giorno dopo il rinvenimento del cadavere ancora da indentificare.

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