Firenze, 25 aprile, per ricordare il 73° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, le celebrazioni in città, medaglia d’oro della Resistenza, sono iniziate alle 10 in piazza Santa Croce, dove è stata deposta una corona di alloro ai Caduti di tutte le guerre.
La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità civili, militari e religiose con i gonfaloni del Comune di Firenze, della Regione Toscana e della Città metropolitana di Firenze, la bandiera del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale del Corpo Volontari della Libertà e i labari delle associazioni dei partigiani.
A seguire le preghiere di suffragio e un corteo che ha raggiunto piazza della Signoria, dove sull’Arengario di Palazzo Vecchio si è tenuta la cerimonia ufficiale con l’intervento del sindaco Dario Nardella e l’orazione ufficiale della vicepresidente nazionale dell’Anpi Vania Bagni.
Nel corso della cerimonia al partigiano Antonio Crepaldi, che partecipò alla Liberazione di Firenze e attualmente è residente a Pavia, è stata consegnata una pergamena e il ‘Giglio della Liberazione’.

Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, in piazza Santa Croce a Firenze ha detto: “La liberazione è il destino del cuore dell’uomo, è cammino di ogni giorno per l’Europa e per il nostro Paese, bisognosi di un supplemento di umanità, è impegno storico del popolo fiorentino, per mantener viva la radice umanistica della sua ‘Libertas’ – aggiungendo – ci chiede di non dimenticare – e – il fare memoria chiede a ciascuno di noi, oggi, di compiere un passo in avanti: questa festa si traduca in un impegno politico, sociale e culturale quotidiano. Proprio quando tutto sembrava crollare – ha anche detto Betori -, il popolo italiano, dalla precarietà in cui si trovava, ha scoperto che la via migliore per il raggiungimento della libertà era l’unità, raccogliendo il meglio che poteva scaturire dalle diverse appartenenze partitiche, religiose, sociali e culturali. Il popolo fiorentino ha trovato in sé e nella sua storia la forza di ricominciare, non solo individualmente, ma insieme”.


Ed arriva anche un comunicato dei Consiglieri Comunali di opposizione di sinistra Tommaso Grassi e Donella Verdi sugli arresti fatti in mattinata al corteo non autorizzato: “Chiediamo chiarezza perché sono stati respinti. Il Comune ha chiesto che non venissero fatti entrare in piazza?”. “Perché sono stati caricati in Via Verdi le ragazze e i ragazzi che stavano recandosi in corteo in piazza Santa Croce per le celebrazioni del 25 aprile? – si chiedono i Consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra – Non vediamo nessun motivo per cui negare l’accesso ad antifascisti per il giorno della Liberazione. Ancor di più non capiamo perché arrestare e processare per direttissima quattro ragazzi che nel momento, dai video che abbiamo potuto visionare sul web, stavano solo andando in piazza Santa Croce con cartelli e striscioni”. “Chiederemo in Consiglio comunale se è stato il Comune a chiedere che non venissero fatti entrare in piazza. Sarebbe assai grave e non lo accettiamo che questo avvenga a Firenze. Certo, poi i modi usati dal personale delle forze dell’ordine ci paiono assai smisurati, per le informazioni che abbiamo, rispetto al pericolo che una contestazione avrebbe potuto creare. C’erano altri modi rispetto a quelli di alzare lo scontro preventivo per evitare qualsiasi problema a posteriori. Oppure ogni volta che Renzi è a Firenze devono essere tenuti lontano i contestatori anche a costo di dover caricare e arrestare chi è dall’altra parte?”

