Nuova pista Peretola, Rossi: “determinato a realizzarla”

“Partecipo ad altre manifestazioni ma confermo la mia determinazione nell’arrivare a consentire la costruzione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze. Di questo si tratta. L’aeroporto c’è già, si tratta di fare la nuova pista”.

Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (Leu), rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se parteciperà alla manifestazione pro nuova pista dell’aeroporto di Firenze in programma nei prossimi giorni.

“Preciso questo”, ha aggiunto Rossi, “perché per come la raccontano certi compagni del mio partito, tipo ad esempio Fratoianni, o anche del Pd, sembra che noi si voglia costruire un aeroporto. Lo scalo c’è già, è in crescita e in queste condizioni non è possibile tenerlo. Noi consentiamo un movimento e un adeguamento della pista”.

“Poi siamo fermamente contrari”, ha concluso, “aiutati dal Tar del Lazio, alla realizzazione dell’impianto di incenerimento” di Case Passerini, “che riteniamo totalmente inutile in quella zona. Siamo coerenti, dal 2015 non abbiamo cambiato posizione”.

Firenze: dedicata area cani a Diesel, eroe attentati di Parigi

Diesel, una femmina di pastore belga di sette anni, entrò per prima nell’appartamento di Saint Denis dove si nascondevano i terroristi degli attentati di Parigi del 2015 e fu uccisa. A lei oggi è stata dedicata l’area cani del parco dell’Anconella a Firenze.

All’intitolazione hanno preso parte l’assessore alla toponomastica Andrea Vannucci e numerosi cittadini della zona, con i loro amici a quattro zampe. Quella di oggi è la seconda ‘dedica’ del genere a Firenze, dopo quella dell’area cani di via Unione Sovietica intitolata alla celebre cagnolina e cosmonauta russa Laika, celebrata il 3 novembre scorso in occasione del 60/o anniversario dal suo lancio in orbita.
Altre proposte che saranno discusse in assemblee organizzate nei quartieri cittadini per nuove intitolazioni ad eroi a quattro zampe sono Hachiko, Fido (il cane mugellano), Peritas (il cane di Alessandro Magno), Balto.
“E’ un modo per dare identità e riconoscimento a luoghi molto apprezzati e frequentati dai cittadini e dai loro cani”, ha detto Vannucci, “Un gesto di attenzione a quella larga parte di cittadinanza che fa dell’amore per gli animali un pezzo importante della propria vita. La scelta del nome di Diesel è nata da un confronto con i residenti della zona, molto affezionati a quest’area e a tutto il parco dell’Anconella, restituito a nuova vita dopo la tromba d’aria dell’agosto 2015”.

Casa, Rossi: “Toscana ha già soglia residenza per domande Erp”

“La Toscana, nel 2015, ha già fatto una legge sull’Erp che riordinò i criteri di assegnazione, e che portò a 5 anni il limite minimo di residenza per accedere alla domanda di assegnazione della casa popolare”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

In merito alle polemiche su una proposta legge regionale sul patrimonio Erp e l’ipotesi di innalzare la soglia degli anni di residenza, Rossi ha voluto precisare:
“In Friuli Venezia Giulia e in Valle d’Aosta sono state fatte leggi con soglie a 7-8 anni che sono state annullate dalla Corte costituzionale in base all’articolo 3 della Costituzione”, e “se qualcuno in Toscana volesse votare una legge diversa, farò io stesso ricorso”.
Rossi ha ricordato che la legge toscana già prevede alcuni vincoli per accedere alle graduatorie come “il certificato di non possesso di beni immobili in altri paesi o in altre parti d’Italia”. Allo stesso tempo, “sono previste premialità per chi è da anni presente in graduatoria senza mai aver ottenuto un alloggio popolare”.
Per il patrimonio Erp, ha sottolineato il governatore, “il problema è che da quel maledetto decreto 78 del 2010, a opera di Berlusconi-Tremonti, non abbiamo più avuto alcun trasferimento dallo Stato su questa materia. Solo nel 2017 sono stati messi 500 milioni per le case popolari in Italia. La Toscana ha invece garantito un flusso di circa 50 mln ogni anno e negli ultimi dieci anni abbiamo messo circa 500 milioni sul problema casa”.

Madre Renzi indagata per bancarotta fraudolenta

Laura Bovoli, madre dell’ex premier Matteo Renzi, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Cuneo. La notizia, anticipata oggi da Il Fatto Quotidiano, è stata confermata dal procuratore di Cuneo, Francesca Nanni.

Il provvedimento si inserisce nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta sul fallimento della Direkta srl, azienda cuneese specializzata in servizi di volantinaggio e pubblicità, fallita nel 2014.
Secondo quanto si apprende, la guardia di finanza di Cuneo indaga per ricostruire i rapporti finanziari tra la Direkta e alcune società della famiglia Renzi. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero i rapporti tra i titolari della Direkta, Mirko Provenzano e Erika Conterno, e l’agenzia toscana Eventi 6, tra gli amministratori della quale figura appunto la signora Bovoli.
L’indagine della procura di Cuneo, di cui dà conto anche il quotidiano La Verità, riguarda in particolare i rapporti tra la fallita Direkta e la Eventi 6 tra il 2011 e il 2012, quando tra le due aziende ci sarebbe stato un fitto rapporto.
Stralci dell’inchiesta sono stati trasmessi ai colleghi di Firenze, che nelle scorse settimane hanno chiuso un’altra indagine relativa alla Eventi 6, quella in cui i genitori dell’ex premier sono accusati di avere emesso fatture false per operazioni inesistenti.

Firenze: alle Cascine droga sotterrata per sfuggire a controlli cinofila

Le dosi di stupefacenti venivano nascoste in barattoli e poi interrate a 30-40 centimetri di profondità nella speranza di ingannare il fiuto dei cani antidroga. E’ questa la nuova tecnica, spiegano i carabinieri, adottata dai pusher che spacciano nel parco della Cascine, a Firenze.

Ieri, nonostante questo tipo di precauzioni assunte dai malviventi, le unità cinofile dei militari sono riuscite a individuare 288 grammi di hashish e circa 18 di marijuana. Nel corso delle verifiche sono stati denunciati un 27enne di origini albanesi, trovato con dosi di droga, e due provenienti dal gambia, di 18 e 27 anni, risultati irregolari in Italia.
Mentre ad Arezzo la Polizia ha eseguito due arresti per spaccio in un bar della città.
Il maxi controllo della questura di Arezzo ha portato alla cattura di due spacciatori, entrambi 40enni di origini tunisine, sorpresi nel bar. Uno dei due ha tentato di disfarsi delle dosi gettandole nel water della toilette ma è stato bloccato dagli agenti.
Gli arresti sono stati effettuati nell’ambito dei massicci controlli messi in atto nella giornata di ieri che hanno portato anche a cinque denunce, di cui una a carico di un 17enne aretino trovato a spacciare marijuana al Parco Pionta.
Secondo la polizia gli spacciatori tagliavano la droga direttamente nel bar come confermano i riscontri investigativi. Una cinquantina tra cocaina ed eroina le dosi recuperate.
Il bar è stato chiuso al momento dalla Asl per forti carenze igieniche ma la questura sta preparando un provvedimento di proroga della chiusura. Il proprietario, un cinese di 50 anni, è stato sanzionato per 3.000 euro in attesa di verificare ulteriori responsabilità.
L’operazione è avvenuta davanti a centinaia di passanti. “Siamo soddisfatti per il riscontro ricevuto dalla cittadinanza”, ha detto il questore Bruno Failla, “a dimostrazione dell’attenzione che la polizia di Stato ha verso la sicurezza e della vicinanza verso la gente”.

Uffizi: crollano pezzi di travertino, turista rimane ferita

Parte del rivestimento in travertino del muro di un bagno agli Uffizi è crollato e una turista è rimasta ferita a un piede, venendo poi curata in ospedale. E’ successo il 2 maggio. Tutto il piano interrato del museo, dove c’è il bagno, è stato chiuso.

“Siamo rimasti tutti molto spaventati”, dice il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, anche perché dai controlli periodici non emergevano criticità particolari. Ora dall’esame del materiale ceduto è emerso che lavori fatti 20 anni fa furono scadenti”.

Dai rilievi effettuati dal personale degli Uffizi il rivestimento del muro è risultato in cattive condizioni, tali da non garantire sostegno al supporto in travertino, collocato a circa un metro di altezza e poi rovinato al suolo. L’ultimo intervento sullo stesso rivestimento, come emerge da una relazione tecnica, risulta effettuato circa 20 anni fa.

I lavori di ripristino e messa in sicurezza del bagno si sono conclusi oggi. La riapertura del piano e del bagno è prevista domani. Il direttore spiega inoltre che “il controllo a tappeto sui rivestimenti di travertino di tutto il piano, per fortuna, non ha portato alla luce altri problemi. Ma poiché dall’esame approfondito effettuato ieri sulla lastra crollata è emerso chiaramente che il lavoro svolto 20 anni fa era di qualità scadente, abbiamo deciso di fissare meccanicamente ogni singola lastra in travertino presente nel piano”.

Intanto sulla vicenda, con una lettera al direttore della galleria, è già intervenuta la Cgil: “Il crollo poteva avere conseguenze ben peggiori, ci aspettiamo che venga fatta piena luce sulle eventuali responsabilità per lavori male eseguiti e non attentamente collaudati”.

 

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