
L’intitolazione di una via a Luana D’Orazio, che perse la vita mentre lavorava in una ditta tessile, con la ministra del Lavoro a Montemurlo, Il memoriale per le vittime della Teresa Moda a sd di Prato, i comizi dei sindacati confederali e i cortei: il territorio pratese sarà epicentro delle celebrazioni per il Primo Maggio, festa di tutti i Lavoratori.
“Non mi reggono le gambe”. La voce rotta dall’emozione all’altro capo del telefono è quella di Emma Marrazzo, che proprio 4 anni fa ha perso sua figlia, Luana D’Orazio, morta mentre stava lavorando in una ditta tessile a Montemurlo. Questo primo maggio, proprio in quel Comune, le sarĂ dedicata una strada. Ed Emma Marrazzo sarĂ presente per validare il ricordo di sua figlia, oltre che per portare avanti la battaglia per la sicurezza sul lavoro. “Quello che accadrĂ domani – racconta la madre di Luana – è una cosa bella, ma triste per ciò a cui mi ricollega. Lo dico anche perchè non mi sembra cambiato nulla in questi anni, anzi i morti sono aumentati. Sento solo parole”, aggiunge con rabbia – ma senza rassegnazione – Emma Marrazzo.  Alle 14, nei pressi dell’ingresso al Comune (vicino alla Coop), sarĂ dunque intitolata la via a Luana D’Orazio. Alla cerimonia era stato invitato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che tuttavia non potrĂ partecipare per impegni precedenti.  Così accanto al sindaco Montemurlo Simone Calamai ci sarĂ la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone.
Del resto, l’attenzione di gran parte del mondo del lavoro è concentrata in questo Primo Maggio nel territorio pratese, dove oltre alle manifestazioni dette e ai cortei si svolgeranno altri momenti significativi. Sempre a Montemurlo, dalle 10 alle 12, i sindacati confederali si alterneranno sul palco di piazza della Repubblica con l’intervento conclusivo del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri (diretta televisiva su Rai Tre).  Ma come noto, la complessitĂ dei distretti pratesi non permette di abbassare la guardia sull’altro allarme acceso da tempo, quello sullo sfruttamento, in realtĂ molto connesso al problema della sicurezza. A questo proposito a sud Prato, nel Macrolotto 1, sarĂ inaugurato un memoriale in un’aiuola per ricordare le vittime della ditta Teresa Moda, dove nel 2013 morirono in 7 – tra operaie e operai cinesi – nel corso di un rogo notturno. Quell’evento tragico fu l’avvio per una riflessione profonda della Toscana riguardo alle condizioni di sicurezza dei lavoratori. L’iniziativa del memoriale, promossa dai Sudd Cobas, ha tuttavia trovato sulla sua strada una polemica, quella di una ditta italiana di quella zona che proprio ieri – a poche ore dalle celebrazioni – ha pensato bene di  vanificare il lavoro compiuto in via Toscana da volontari e lavoratori italiani, pakistani e bengalesi: l’aiuola è stata spianata con un macchinario. Qualcosa di piĂą di un dispetto. Dopo aver denunciato il fatto il sindacato  e i volontari hanno cominciato però a lavorare sulla commemorazione: ci sarĂ comunque la cerimonia domani mattina e alle 15 un corteo partirĂ dalla stazione di Prato Porta al Serraglio per raggiungere i giardini di via Marx, “per denunciare lo sfruttamento e ricordare chi ha perso la vita sul lavoro”, scrive Sudd Cobas.