Ven 29 Mar 2024

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🎧’Nient’altro che la verità’: Michele Santoro presenta il suo libro a Firenze

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🎧'Nient'altro che la verità': Michele Santoro presenta il suo libro a Firenze
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“Ribaltare il punto di vista delle cose e cominciare a guardare i fatti dal punto di vista dei cattivi, così tu scopri un’altra realtà completamente diversa dalla narrazione che noi siamo abituati ad avere sulla mafia”. Con queste parole il giornalista Michele Santoro introduce la presentazione del suo libro ‘Nient’altro che la verità’, oggi a Firenze, in un incontro organizzato dall’Unifi.

In Podcast l’intervista integrale a Michele Santoro a cura di Lorenzo Braccini. 

Davanti ad una platea di studenti universitari, al cinema ‘The Space’ di Firenze, Michele Santoro ha presentato il suo libro sugli ultimi 30 anni della storia italiana. Tra mafia e antimafia, tra politica e potere, tra informazione e depistaggi, vicende personali e derive sociali che si intrecciano in un racconto che si muove tra passato e presente, dalla Sicilia degli anni settanta al paese che siamo diventati.

‘Nient’altro che la verità’ è un libro che ripercorre le stragi mafiose del nostro Paese grazie alle confessioni di Maurizio Avola, colui che ha conosciuto Matteo Messina Denaro e ha compiuto con ‘l’ultimo padrino’ diverse azioni. Avola è l’ultima persona ad aver guardato negli occhi Paolo Borsellino quel 19 luglio 1992 in Via D’Amelio. Maurizio Avola è un killer della mafia che ha alle spalle ottanta omicidi e ha preso parte alla stagione delle stragi.

“Un’esperienza nata un po’ per caso, perché inseguivo Matteo Messina Denaro – spiega Michele Santoro – cercando soprattutto di capire che fine avesse fatto ‘Cosa Nostra’; perché ‘Cosa Nostra’ non è stata una qualunque organizzazione criminale, ma un’organizzazione che ha condizionato la vita politica del nostro Paese, delle nostre Istituzioni. Oggi non ne sappiamo più niente e continuiamo a lavorare su un’ipotesi che ci riporta a com’era ‘Cosa Nostra’ trent’anni fa. Non alla ‘Cosa Nostra’ che potrebbe esistere oggi, intrecciata alle nuove forme del capitalismo finanziario.”

“Ho incontrato Maurizio Avola – prosegue Santoro – e inizialmente ero molto scettico che potesse rispondere alle mie curiosità su Cosa Nostra oggi e, invece, piano piano ho avuto modo di avvicinarmi al suo modo di vedere le cose. E così ho capito che se tu inizi a guardare le cose dal punto di vista dei cattivi tu scopri una realtà completamente diversa rispetto alla narrazione che siamo abituati a conoscere”.

All’evento erano presenti, oltre a studenti dell’Università degli Studi di Firenze, Marco Bontempi (direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali) e Fulvio Conti (presidente della Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri”). Presente Stefano Becucci (docente di Sociologia), Giustina Manica (ricercatrice di Storia contemporanea), Vittorio Mete (docente di Sociologia dei fenomeni politici), Guido Ruotolo (giornalista). Ha Moderato l’evento: Vincenzo Scalia (docente di Sociologia della devianza).

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