
Svolta clamorosa nel caso della trentenne sparita nel nulla nella notte fra giovedì 15 e venerdì 16 maggio a Prato. Denisa Maria Adas, sex worker di 30 anni, sarebbe stata rapita da un gruppo di romeni e sarebbe ora sequestrata. La madre della giovane era stata avvisata, ma non aveva detto nulla agli inquirenti. Ora è indagata per false informazioni rese al pm.
PRATO – Denisa Maria Adas è stata rapita da un gruppo di suoi connazionali romeni e sarebbe ancora viva, sequestrata da qualche parte. A sei giorni dalla sua sparizione, è arrivata una svolta clamorosa nelle indagini sulla trentenne sparita nel nulla nella notte fra giovedì 15 e venerdì 16 maggio a Prato, dove la giovane era arrivata da Roma per esercitare la sua attività di sex worker. Dopo giorni di ricerche sulle chat e l’utilizzo di cani molecolari per seguire le sue tracce a partire dal residence Ferrucci, quello in cui alloggiava prima di sparire, sono state decisive le testimonianze delle amiche della ragazza incrociate con quelle della madre. In particolare la donna – Maria Cristina, che abita a Roma proprio con la figlia – secondo quanto emerge avrebbe fornito false dichiarazioni agli investigatori: sarebbe infatti stata contattata nei giorni scorsi da un avvocato che le avrebbe riferito che la figlia è viva e che lui l’avrebbe aiutata a mettersi in contatto con i sequestratori. Solo che queste cose, la madre, non le ha mai riferite ai magistrati, che l’hanno sapute però da una persona a cui Maria Cristina ha fatto questa confidenza. “Me l’hanno portata via”, aveva detto ieri la donna, senza però specificare che sapesse realmente cosa stava accadendo.
La procura di Prato ha disposto per questi motivi un decreto di perquisizione, ispezione e sequestro nella casa romana delle due donne romene, che è stato eseguito nella notte scorsa dai carabinieri di Prato e Firenze. Il quadro delle indagini rimane intricato, ma ora esiste forse una reale speranza di trovare viva la ragazza scomparsa. Speranze che erano divenute flebili con il protrarsi del silenzio di Denisa, i cui due cellulari sono spenti dalla notte del sequestro. In queste ore concitate, gli investigatori stanno cercando di scoprire il luogo del sequestro della donna.