Mer 24 Apr 2024

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WWF: vertici consorzio bonifica Toscana SUD devono dimettersi

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WWF: vertici consorzio bonifica Toscana SUD devono dimettersi
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 Il WWF chiede “le dimissioni dei dirigenti del Consorzio di Bonifica Toscana Sud, per le parole ed i concetti tecnicamente inqualificabili espressi più volte” e richiama “alle loro pesanti responsabilità politiche il Presidente della Regione Enrico Rossi e l’Assessore all’Ambiente Federica Fratoni, per la pessima qualità del servizio pubblico a grave
danno sia della sicurezza idraulica, sia della conservazione degli ecosistemi fluviali

La Toscana è ai primi posti per sfruttamento improprio degli alvei fluviali: la denuncia è del WWF . “Non solo in Italia si è costruito a ridosso,  ma addirittura dentro gli alvei, anche in tempi recenti, nonostante la sempre maggiore frequenza di eventi alluvionali”  sostiene l’assocaizione nel rapporto“Liberiamo i fiumi. Rigeneriamo le città e i territori” presentato a Roma.

Il WWF  stima in circa 2.000 chilometri quadrati il suolo italiano sottratto ai fiumi dalle varie forme di urbanizzazione, negli ultimi 50 anni: una superficie equivalente di circa 310.000 campi da calcio. E la Toscana contribuisce con ben 250 kmq di territorio urbanizzato nelle fasce fluviali (un’area pari a 38.500 campi di calcio), terza regione in Italia.

L’associazione ambientalista punta il dito soprattutto contro qeulla che definisce “agricoltura d’assalto, che prima coltiva fino alle sponde e poi pretende d’esser difesa dalle alluvioni”. “In questo quadro critico – continua il WWF –  è l’ennesima dichiarazione di emergenza e l’ordinanza del Presidente Regionale Enrico Rossi, di pochi giorni fa, nella quale sulla base di un semplice sopralluogo,  sono previsti interventi drastici sul fiume Merse, a fronte dell’allagamento di un campo sportivo (quello di Brenna) e del vicino club cinofilo. Si tratta di strutture realizzate in aree soggette ad un elevato rischio di esondazione e a piene ricorrenti,  come risulta ben evidente dalla consultazione delle mappe realizzate dall’Autorità di Distretto”.
“Si agisce in un clima di emergenza, rispondendo a richieste politiche di bassissimo livello e a interessi privati, senza adeguate basi tecnico-scientifiche e senza una visione di bacino, a scapito degli ultimi fiumi naturali rimasti e persino in aree di pregio come nei siti della rete Natura 2000,” conclude il WWF.

Per il WWF  “ripulire il letto dei fiumi e di scavare l’alveo per far defluire l’acqua a valle ancor più velocemente, forse dimenticandosi che a Grosseto l’Ombrone non ha oltrepassato gli argini per pochi centimetri“.  Invece, denuncia l’associazione,  “si opera scientemente in un infinito quadro allarmistico, realizzando opere o interventi che non solo distruggono irrimediabilmente gli ecosistemi naturali,  ma creano dispersione di valore e pericolosissimi squilibri nel territorio.”
Per il WWF si tratta di “un meccanismo gestionale perverso con responsabilità precise: a quelle degli enti pubblici, come la Regione Toscana e i Consorzi di Bonifica, si affiancano privati perfettamente integrati nel sistema, operatori attrezzati con macchinari devastanti capaci di trasformare, in pochi giorni, chilometri di vegetazione ripariale in tonnellate di cippato, pronto per il mercato delle biomasse”.

A fronte di queste gravi violazioni, il WWF chiede le dimissioni dei dirigenti del Consorzio di  Bonifica Toscana Sud, per le parole ed i concetti tecnicamente inqualificabili espressi più volte, e  richiamare alle loro pesanti responsabilità politiche il Presidente della Regione Enrico Rossi e  l’Assessore all’Ambiente Federica Fratoni, per la pessima qualità del servizio pubblico a grave  danno sia della sicurezza idraulica, sia della conservazione degli ecosistemi fluviali.

 

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