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Ven 6 Giu 2025
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Wishparade con 10mila persone a Firenze. A Sesto 2 mila in corteo per la Palestina

10.000 persone a Firenze per la Wish Parade, manifestazione organizzata da collettivi di sinistra che unisce varie componenti offrendo un punto di riunione fra più temi, dalle critiche al dl Sicurezza, a quelle contro il riarmo europeo e genocidio a Gaza, alla richiesta di diritti per i vulnerabili della società, dagli immigrati ai poveri. Circa un migliaio di persone ha partecipato al corteo ‘La Piana per la Palestina’, promossa da Giovanisì, sfilando in corteo  questo pomeriggio a Sesto Fiorentino (Firenze).

 Il corteo della wishparade si è mosso da via Forlanini, a Novoli, e raggiungerà il Parco delle Cascine dopo aver transitato lungo via Ponte alle Mosse fino a Porta al Prato. Il traffico in ingresso in città da Peretola viene interrotto dal passaggio dei manifestanti. Presenti 15 carri da cui viene mandata musica ad alto volume.

      Tra le componenti, ci sono quella del mondo antagonista e dei centri sociali, quella Lgbtqia+, quella che chiede più spazi pubblici e si oppone alla rendita nel centro storico, quella pro Palestina, quella pacifista e altre formazioni contigue per tematiche. Il corteo, in forma di festa, ha iniziato a muoversi verso le 17 e si concluderà al prato del Quercione alle Cascine stasera.

A Sesto il corteo, partito da piazza Vittorio Veneto, è passato per il centro per dirigersi verso Colonnata e concludersi in piazza Rapisardi con gli interventi dal palco. Oltre 90 i partiti e le associazioni che hanno aderito, da Sinistra Italiana al Partito Democratico, da Amnesty International alla Cgil. Assente per impegni pregressi il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, che ha inviato un messaggio di sostegno alla mobilitazione, a nome dei Comuni della Piana ha parlato il primo cittadino di Calenzano Giuseppe Carovani. 

“Non è più possibile che ci si possa voltare dall’altra parte. Le nostre comunità sono indignate, sono arrabbiate per come il nostro governo e le comunità occidentali si sono rapportate a questa vicenda, hanno consentito che si arrivasse a questa strage, a questo progetto di eliminazione fisica del popolo palestinese. Solo adesso arriva qualche timido distinguo, ma si continua a fornire armi a Israele”, le sue parole al corteo.

    Tra gli interventi anche quello della professoressa Micaela Frulli dell’Università di Firenze, che ha partecipato nei giorni scorsi alla carovana per Rafah. “Dobbiamo continuare a fare pressioni sui nostri governanti affinché si muovano, è già tardi, ma bisogna andare avanti. Gli strumenti li abbiamo, non è vero che l’Onu, la Corte penale internazionale non servono a niente; non servono a niente se i governi non collaborano e li boicottano”.