Sab 27 Apr 2024

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Un Carro merci deraglia a Firenze e blocca e divide l’Italia in due

Firenze, è bastato il deragliamento di un carro merci che, dopo esser uscito fuori dai binari, è andato a colpire un palo della corrente elettrica facendo saltare l’alimentazione della ferrovia a Firenze Castello, per mandare in tilt l’intera rete nazionale.

Ed infatti nell’incidente non ci sono stati feriti ma acausa di un carro merci deragliato, il Paese è finito nel caos, con centinaia di treni che sono stati cancellati: sia quelli dell’Alta velocità sia quelli che utilizzano le linee ordinarie e regionali.

Un caos che ha provocato disagi a migliaia di persone e le proteste dei viaggiatori da nord a sud. L’incidente è avvenuto verso le 2 di notte, ma un primo ripristino da parte di Rfi è stato possibile verso le 12 e non è bastato. Il ritorno alla normalità è lentissimo e tuttora in corso.

Il guasto alla linea Fs ha mandato in tilt la programmazione poiché la stessa riparazione, che vede impegnati decine di tecnici, richiede tempo. Per oltre 12 ore i treni Av non hanno dunque potuto transitare tra Firenze e Bologna e solo nel tardo pomeriggio hanno ripreso timidamente a circolare, ma con numeri insufficienti rispetto alla richiesta.

Decine di treni sono andati in accumulo nelle stazioni, con ritardi e poi inevitabili cancellazioni da Milano a Roma Termini. Così altrove nel resto d’Italia sulla direttrice per il capoluogo lombardo e anche su quella per Venezia. Fin dall’alba i viaggiatori, fra cui tanti pendolari, sono rimasti bloccati nelle stazioni osservando desolati i tabelloni orari.

A flussi bloccati, si sono formate folle sulle banchine di Firenze, Roma, Bologna, Venezia, Milano, Napoli fino alle località minori. Per i treni regionali e ordinari una situazione ancora più infernale: ancora devono essere ripristinate le linee Firenze-Bologna e Firenze-Viareggio e i risentimenti sulla rete non sono smaltiti.

Così c’è chi ha scelto l’aereo per attraversare l’Italia, soprattutto partendo da Fiumicino, ma c’è chi ha rinunciato a viaggiare e sono attese tantissime richieste di danni, con Trenitalia che ha già fatto sapere che chi ha rinunciato al viaggio avrà il rimborso integrale.

“L’obiettivo è ripristinare la circolazione entro il primo pomeriggio”, aveva reso noto il Mit durante le operazioni di riparazione, spiegando che “il ministro Matteo Salvini sta seguendo con la massima attenzione la vicenda, anche per evitare che in futuro ricapitino situazioni simili” e anche che “nel nodo di Firenze c’è un problema legato alla presenza di binari normali vicini a quelli dell’Alta velocità, situazione che verrà risolta da un sottopasso i cui lavori partiranno a maggio”.

E’ il progetto, ultraventennale e che è stato oggetto di delicate inchieste giudiziarie, del tunnel Av sotto Firenze, dalla stazione di Campo di Marte a Firenze Nord.

“Quello che è accaduto – ha affermato il governatore Eugenio Giani – dimostra ancora una volta che il passante sotterraneo dell’Alta velocità a Firenze è sempre più necessario. Avrebbe garantito due percorsi alternativi permettendo in ogni caso il collegamento nord-sud dei treni ad alta velocità. Bisogna procedere in fretta per porre fine a questa situazione”.

Parole condivise anche dal sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi. “Il Mit alle 5.30 era già operativo con Merci Italia per dirottare il traffico su altre linee e aiutare l’azienda che ha avuto l’incidente. Purtroppo ci sono colli di bottiglia sulla rete ad Alta velocità e commistioni che rischiano di compromettere la resilienza del sistema ferroviario”.

Il gruppo Fs ha reagito ai disagi disponendo pullman sostitutivi, presi d’assalto dai pendolari, non solo in Toscana. Era già successo che l’Italia rimanesse spaccata in due in modo eclatante come oggi per un incidente sempre a Castello; accadde il 23 marzo 1998 per una collisione fra un Pendolino e un altro convoglio. Morì un operaio che andava in fabbrica e ci furono una trentina di feriti fra i passeggeri. Almeno stavolta, nessun ferito e nessuna vittima.

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