Garante detenuti Toscana annuncia 3 giorni sciopero fame

Il garante regionale dei detenuti Franco Corleone, ha annunciato stamani uno sciopero della fame, a partire dal 18 giugno per tre giorni, per sostenere una serie di progetti legati ai penitenziari di Volterra, Livorno e Sollicciano. L’obiettivo è fare il punto sul progetto di un teatro stabile nel carcere di Volterra, dove la Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo opera dagli anni ’80.

“La Soprintendenza di Pisa – ha detto Corleone – ha il nostro progetto. Il finanziamento, 1 milione di euro da spendere entro fine 2020, è già a disposizione. Non capisco cosa aspettiamo. Meglio un secco no che la perdita di tempo”.

L’idea al vaglio dell’ente preposto è quello di realizzare un teatro nel bastione del Cassero. L’accesso del pubblico, è stato spiegato, avverrebbe dalla Porta in Selci, e quello dei detenuti dalla corte interna dell’istituto. Con l’intento di lasciare intatta la struttura muraria, il progetto prevede la sagomatura ‘a gradonata’ dei due muri del nucleo centrale della torre, per consentire l’appoggio delle tribune per gli spettatori. Le pietre asportate andrebbero a riempire i vuoti per la posa del piano di scena. Tutto il vano poligonale verrebbe coperto da una struttura in acciaio e pannelli isolanti, non visibile dall’esterno perché posizionata a un’altezza contenuta. Corleone specifica: “sono tutti interventi removibili che valorizzano un antico bastione peraltro deturpato da precedenti interventi”.

Il garante ha ricordato che a ottobre scadrà il suo mandato. “Digiunerò per tre giorni”.

Prima di ottobre mi aspetto che arrivino risposte non solo su Volterra. Ma anche sulle nuove cucine per le carceri di Livorno e di Sollicciano, che andrebbero a migliorare le condizioni di vita dei detenuti”. Alla conferenza sono intervenuti inoltre Andrea Aleardi e Corrado Marcetti della Fondazione Michelucci, e Armando Punzo

Cavalli morti, Ihp: “Da indagini nessuna anomali, ipotesi dolo”

“Nessuna anomalia” emerge dalle analisi svolte nell’ambito del centro di recupero di Volterra (Pisa), dove a inizio anno sono morti nove cavalli in circostanze misteriose, e ora, afferma una nota dell’associazione Ihp (Italian Horse Protection) “si rafforza l’ipotesi dell’avvelenamento doloso sebbene dalle evidenze non possa essere data per certa”.

La stessa associazione Ihp, sullo stato delle indagini sui decessi al suo centro ippico, ha riferito che nel dettaglio hanno dato esito negativo le analisi sull’acqua fatte da Arpat, le perizie botaniche affidate a un esperto dell’università di Firenze e le indagini condotte dall’Istituto zooprofilattico della Toscana e del Lazio. Ora si fa più forte il sospetto che i nove cavalli siano stati avvelenati e Ihp chiede di fare analisi per cercare tracce di cianuro.

“Le analisi svolte fino a oggi – spiega il presidente di Ihp Sonny Richici – restringono il campo ma purtroppo non ci hanno dato la risposta chiara che speravamo di ottenere e che è invece di fondamentale importanza per l’organizzazione in sicurezza delle nostre attività”.
In particolare, aggiunge Richici “non è stata indagata l’eventuale presenza di cianuro nei campioni prelevati dai cavalli morti, come invece ci attendevamo proprio per confermare o fugare con certezza l’ipotesi del gesto doloso” così “è stato stabilito di coinvolgere l’ospedale di Careggi nella ricerca del cianuro, nella speranza che i campioni conservati siano ancora fruibili visto che si tratta di una sostanza estremamente volatile, molto difficile da rintracciare a così tanta distanza dai fatti”.

Infine, Richichi ricorda che molti dei cavalli che vivono nel centro di recupero “sono stati affidati a Ihp da procure della Repubblica di diverse città e sono sotto sequestro giudiziario.
Ciò ci dà un’ulteriore responsabilità nel fare scelte particolarmente delicate: per questo li reintrodurremo al pascolo, coerentemente con la nostra filosofia e con l’obiettivo di offrire loro il massimo benessere, solo dopo aver svolto ulteriori analisi dei terreni e messo a regime un efficace piano di sicurezza, anche attraverso una capillare rete di videosorveglianza.”

Maltempo, Toscana: domani a Siena scuole aperte

A causa della neve alcune auto sono rimaste bloccate a Pitigliano (Grosseto), sulla strada in località Casone. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri per soccorrere gli automobilisti in difficoltà e rimuovere i mezzi bloccati. La Provincia di Grosseto ha attivato il piano neve con l’uscita di tutti i mezzi a disposizione.

Le scuole di ogni ordine e grado a Siena domani, mercoledì 23 gennaio, saranno aperte. Lo dice una nota del Comune spiegando che “il post che sta circolando in rete e sulle chat è un fake e non proviene dalla pagina ufficiale del sindaco”.

Al momento l’allerta meteo diramata dal Sistema Regionale di Protezione civile per la giornata di domani, ricorda l’Amministrazione d Siena, è di livello giallo. Tutte le notizie ufficiali del Comune di Siena sono consultabili sui siti www.comune.siena.it e www.sienacomunica.it e sulle relative App.

“Si raccomanda di non tenere conto di notizie che non provengono da canali ufficiali come i comunicati stampa, i siti web dell’Amministrazione comunale e la pagina ufficiale del sindaco”, conclude la nota.

A causa della neve alcune auto sono rimaste bloccate a Pitigliano (Grosseto), sulla strada in località Casone. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri per soccorrere gli automobilisti in difficoltà e rimuovere i mezzi bloccati. La Provincia di Grosseto ha attivato il piano neve con l’uscita di tutti i mezzi a disposizione.

Sul versante Colline metallifere sono al lavoro due spazzaneve e 11 unità di personale. Altre tre squadre con 15 persone stanno perlustrando le altre zone per nevischio e ghiaccio. Il centralino dell’emergenza viabilità è sempre stato attivo, così come quello della Protezione civile.

Intanto, la neve è arrivata oggi in Alta Val di Cecina, nel Pisano, e ha imbiancato Volterra e altri paesi della zona, in particolare Castelnuovo Valdicecina e Larderello.
Le precipitazioni nevose, comunque contenute e verificatesi nella tarda mattinata, non hanno provocato disagi.

I comuni di Pomarance e Montecatini hanno ordinato la chiusura precauzionale delle scuole anche per limitare il traffico nelle ore pomeridiane e serali, quando potrebbero verificarsi gelate. In assenza di ulteriori precipitazioni le scuole domani saranno invece regolarmente aperte. Ulteriori valutazioni saranno effettuate nelle prossime ore.

 

Volterra: via a lavori per recupero mura crollate per piogge

L’annuncio del via ai lavori arriva direttamente dal Comune di Volterra: stanziati 1 milione di euro.

Sono stati consegnati ieri i lavori per l’intervento di restauro della cinta muraria di Volterra (Pisa), prospiciente piazza Martiri della Libertà. Lo rende noto il Comune precisando che “si tratta di un finanziamento di un milione di euro” e che domani “aprirà il cantiere e inizieranno finalmente i lavori che la cittadinanza aspetta da anni”.

“Ringrazio il soprintendente Andrea Muzzi – ha sottolineato il sindaco Marco Buselli – per avere sbloccato la situazione, che si era incagliata dal punto di vista burocratico, nella prima metà del 2018”.

Il ministero dei Beni culturali, che ha stanziato i fondi, si avvarrà di due dipendenti comunali come ispettori di cantiere, secondo quanto stabilito nel protocollo di intesa firmato dal sindaco e dalla Soprintendenza nel 2016.

Archeologia, M5S: “Pd boccia contributo ad anfiteatro Volterra”

“L’ordine del giorno che ho presentato per l’anfiteatro di Volterra (Pisa) è stato bocciato dal Pd con una scusa ma non ci arrendiamo: dal sopralluogo della commissione nel 2015 la Regione sembra essersene completamente dimenticata”.

Lo denuncia la consigliera regionale del M5S Irene Galletti definendo il comportamento del partito di maggioranza “inaccettabile, dopo le promesse che sono state fatte per una delle scoperte archeologiche più importanti al mondo”.
“Non vorremmo – aggiunge Galletti – che accadesse come per le antiche navi di Pisa che attesero anni e rischiarono di andare distrutte prima che si intervenisse a salvarle e valorizzarle.

“Alla Regione chiediamo solo un contributo per rendere visitabili i saggi di scavo fatti finora – aggiunge Galletti -: 250.000 euro che metterebbero al sicuro il lavoro fatto e permetterebbe a Volterra di avere un altro bene archeologico con cui arricchire la sua offerta turistica”.

Per completare l’intero scavo, conclude Galletti, “sarà poi importante l’aiuto da parte dello Stato con un necessario coordinamento, ma questo è un passaggio che richiederà i necessari tempi istituzionali, mentre il contributo della Regione può e deve essere immediato, così come i benefici per la comunità volterrana.”

“Rammarico per la bocciatura del provvedimento” presentato dal M5S che chiedeva alla Regione un contributo di 250.000 euro per valorizzare gli scavi dell’anfiteatro romano di Volterra (Pisa), riaffiorato parzialmente, è stato espresso dal sindaco della cittadina Marco Buselli: “Quella che si è rivelata la scoperta del secolo, giace infatti inesplorata dal 2015”.

“In quell’anno – sottolinea Buselli – siamo riusciti, grazie alla Soprintendenza, con qualche migliaio di euro del Comune, con il finanziamento della Cassa di Risparmio di Volterra e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, oltre a qualche azienda privata, a riportare alla luce cinque saggi, tutti e cinque positivi, con un livello medio di conservazione dei reperti. Tra l’altro l’anfiteatro si è rivelato più importante di quello ipotizzato, svelando anche la presenza del terzo ordine. Mi dispiace quindi per la bocciatura e mi auguro che, senza lasciar passare tempo, si riesca a stanziare la cifra richiesta”.

Infine, Buselli ha concluso ricordando che il Comune “sta per perfezionare l’acquisizione del terreno, stanziando le somme necessarie nel prossimo Bilancio di previsione, mentre con la Regione abbiamo firmato un’intesa che impegna l’ente ad agire per restituire la vista di questo tesoro all’umanità.”

 

A lavoro per eliminare la ‘Curva della Morte’

Volterra, sopralluogo sulla Sr68 per l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli che, insieme al sindaco Marco Buselli, ha effettuato visitato il cantiere sulla cosiddetta ‘Curva della Morte’.

Con ‘Curva della Morte’ ci si riferisce al tratto della Sr68 che va dal km 45 al km 46, tra i Comuni di Volterra e Colle Val d’Elsa in località San Francesco, che è spesso teatro di incidenti gravi, ed è un vero pericolo essendo non più conforme al traffico attuale.

“Questo intervento sulla sr68 è stato a lungo richiesto e sollecitato per risolvere un serio problema di sicurezza stradale – ha detto l’assessore Ceccarelli – la Regione Toscana è intervenuta con 1,5 milioni di euro a fianco del Comune, della Provincia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra che ha a sua volta contribuito all’opera con 300.000 euro. Dunque la collaborazione tra le istituzioni e la banca porterà alla soluzione di un problema annoso e risolverà una criticità così nota da essersi valsa il nome di ‘curva della morte’.  Il cantiere che è stato aperto i primi di settembre sta procedendo nel migliore dei modi”.

Ceccarelli ha inoltre ricordato che la Sr68 è una delle strade che saranno ‘consegnate’ ad Anas, ma nonostante questo la regione ha voluto mantenere l’impegno di risolvere il problema della ‘Curva della Morte’.

“Il passaggio ad Anas non vuol dire che la Regione si laverà le mani della Sr68, anzi vigileremo e lavoreremo con Anas perché altri interventi possano essere messi in programmazione”.

“Abbiamo chiesto ed ottenuto con l’assessore Massimo Fidi, che la variante e tutto il resto della progettualità sulla SR 68 da Colle a Saline di Volterra, vengano inserite nel plico che verrà consegnato ad Anas nel passaggio di consegne, ormai imminente – ha aggiunto il sindaco Buselli – Ringrazio Regione, Provincia, Cassa di Risparmio di Volterra e Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra per il gioco di squadra che sono riusciti a fare con il Comune di Volterra. Oggi siamo di fronte ad un cantiere che è già ad un buon punto e che ad aprile prossimo dovrebbe essere pronto. A quel momento, il cantiere collaudato verrà consegnato ad Anas”.

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