Regione Toscana: quasi 6 mln di euro per nuovi alloggi Erp

Aggiunti altri 6 milioni dalla Regione Toscana al fondo per alloggi di edilizia residenziale pubblica. L’assessore Vincenzo Ceccarelli: “diritto alla casa resta una priorità per la Giunta regionale”. Verrano edificati o mantenuti più di 2300 alloggi.

Vengono aggiunti altri 6 milioni dalla regione Toscana per l’edilizia residenziale pubblica grazie all’ultima variazione di bilancio regionale resa esecutiva in questi giorni, riporta un comunicato stampa.

L’assessore regionale alle politiche abitative Vincenzo Ceccarelli ha dichiarato: ” Abbiamo garantito 100 milioni di investimenti in nuovi alloggi nel triennio 2017-19 e stiamo lavorando per mantenere questo impegno: a conclusione del primo anno, siamo quasi a metà dell’opera”.

“L’ultimo rapporto sulla condizione abitativa nella nostra regione – prosegue Ceccarelli – ha evidenziato che restano molte risposte da dare. Oltre 21.000 famiglie sono ancora iscritte nelle graduatorie comunali, in attesa dell’assegnazione di un alloggio. Stiamo investendo in nuove case, ma non basta. E dicendo questo penso al testo unico di legge che abbiamo presentato al Consiglio regionale e al nostro impegno messo per il sostegno all’affitto e per contrastare la morosità incolpevole”.

Con i nuovi 5,9 milioni di euro resi disponibili dalla Regione verranno finanziati l’avvio o l’avanzamento dei lavori in vari complessi situati in varie zona della Toscana, tra queste 39 alloggi nel complesso di Sant’Ermete a Pisa, l’ultimo lotto dell’ex Mattatoio a Massa, il secondo lotto da 12 alloggi dell’area ex Ricciarelli a Pistoia. Saranno inoltre saldati interventi terminati o in via di ultimazione a Firenze, Prato e Montemurlo (Prato).

 

Tirrenica: il CIPE da’ via libera per massa in sicurezza Aurelia

Lo annuncia Silvia Velo, sottosegretario al ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. “E’ stato anche ridefinito – chiude la Velo – il rapporto di concessione con Sat per la realizzazione della tratta Tarquinia-Ansedonia

“Il Cipe ha certificato la nuova procedura che prevede il subentro dell’Anas rispetto a Sat nella realizzazione dei lotti della Tirrenica da San Pietro in Palazzi a Orbetello Scalo con l’impegno del ministero delle infrastrutture a emanare nel giro di poche settimane un decreto relativo all’apposito finanziamento”. Lo annuncia Silvia Velo, sottosegretario al ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. “E’ stato anche ridefinito – chiude la Velo – il rapporto di concessione con Sat per la realizzazione della tratta Tarquinia-Ansedonia e di una strada extraurbana a 4 corsie da Ansedonia a Orbetello Scalo. Per la Toscana si tratta di una giornata storica: un grande passo in avanti per un’infrastruttura strategica per tutto il litorale, che renderà più competitivi la costa della Toscana e i porti, oltre a garantire sicurezza ai cittadini”.
 “Il via libera del Cipe al progetto per l’ammodernamento della Tirrenica è una grande notizia per la Maremma e per tutta la Toscana”. Lo affermano il capogruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana Leonardo Marras e il segretario regionale del partito Dario Parrini. “Dopo anni di ipotesi e rimandi, negli ultimi mesi si sono fatti passi avanti decisivi – sottolineano in una nota -, per i quali il partito toscano e la Regione si sono spesi molto. Ora finalmente la conferma che ci sono le risorse necessarie alla realizzazione del progetto di Anas. Grazie al Governo, e alla determinazione del ministro Delrio che ha così mantenuto gli impegni presi con la Toscana, il sogno di avere un’infrastruttura moderna, sicura e sostenibile è più concreto”. Secondo Marras e Parrini, “la legislatura che sta per chiudersi si può definire, per la Toscana, quella delle grandi opere: non solo ora lo sblocco del progetto per l’ammodernamento della Tirrenica, ma anche la Via per l’aeroporto di Firenze, il finanziamento degli ultimi due lotti della Due Mari, le tre corsie dell’autostrada, la Via per la stazione Av, il raddoppio ferroviario Pistoia-Lucca, la Darsena Europa e gli investimenti nei porti di Livorno e Piombino, il sistema tangenziale Lucca”. “Un’attenzione reale alle necessità del territorio che per continuare ad essere competitivo ha bisogno di infrastrutture attuali e adeguate”, concludono.(
Per la Tirrenica, “il passaggio al Cipe rappresenta la certificazione della fattibilità della revisione progettuale, così come proposta dal Ministero. Ora ci aspettiamo che siano compiuti con la massima rapidità gli atti necessari per la realizzazione dell’intervento”. Lo afferma l’assessore toscano alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli che oggi ha partecipato alla seduta del Cipe a Roma. Secondo l’assessore, spiega una nota, gli interventi infrastrutturali sbloccati oggi dal Cipe, che riguardano anche la Bretella di Piombino risorse integrative per mobilità, economia e ospedale di Prato, “non sono un regalo di Natale, ma sono frutto di un lavoro di concertazione con il Governo durato mesi, con l’obiettivo di condividere un piano di interventi. Sono il frutto di un lavoro e di uno spirito di collaborazione che accogliamo con grande soddisfazione, specialmente in un momento come questo, con tutte le istituzioni in difficoltà nel reperire risorse dalle fonti tradizionali”. “Grazie a queste risorse guardiamo al 2018 e agli anni futuri con maggiore fiducia e maggiori possibilità di risolvere problemi concreti, sia per le infrastrutture che per lo sviluppo economico”, conclude.

Fs: riapre la Siena-Grosseto, Ceccarelli “Vogliamo valorizzare queste linee”

Dopo un anno di silenzio sui binari, ha riaperto oggi la Siena-Grosseto. Ed è stata festa grande a Monte Antico, nel comune di Civitella Paganico, dove si svolta la cerimonia inaugurale. C’erano il mercato di prodotti tipici in piazza, una mostra fotografica e animazioni per bambini. E non poteva mancare, per l’occasione, un treno storico d’altri tempi. Il convoglio è partito poco prima delle nove da Siena: una motrice d’epoca a vapore del 1915 modello GR741 e carrozze modello “100 porte”. Il treno si è fermato in paese per riempire di nuova acqua la caldaia e poi è ripartito nel suo giro delle stazioni storiche.

A bordo c’era anche l’assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, che ricorda l’importanza e la potenzialità delle cosiddette linee ferroviarie minori e l’impegno per la loro valorizzazione. E non c’è solo la Siena-Grosseto, costretta ad un anno di stop per una frana ed ora riaperta al traffico. In Toscana si contano la Cecina-Saline di Volterra, la famosa Porrettana che scala l’Appennino verso Bologna, la Siena-Chiusi, l’Arezzo-Stia e Arezzo-Sinalunga: tutte già valorizzate o in via di valorizzazione, importanti per chi abita in quei territori e importanti e strategiche per il turismo. Linee, come nel caso dell’Arezzo-Sinalunga-Stia, dove da poche settimane sono entrati in funzione i nuovi treni jazz, moderni e attrezzati anche per portare bici.

“E’ sempre un’emozione pensare alla riapertura d una linea storica così panoramica e dal grande valore anche paesaggistico – commenta l’assessore Ceccarelli -: un viaggio straordinario che ci fa gustare scorci importanti, il cui fascino stamani è stato accresciuto dalla presenza di questa locomotiva storica”. L’assessore pensa ai turisti, ma anche al valore di per sé del collegamento tra due città. “Ci auguriamo ora – aggiunge – che inconvenienti come quelli che hanno portato in tre anni all’interruzione per due volte della linea, con seri danni all’infrastruttura, non si ripetano”.

Legambiente colloca la Toscana in cima alle graduatorie sul trasporto su ferro e la Toscana è tra le poche regioni a non aver chiuso le cosiddette linee ferroviarie secondarie. Anzi, le ha riaperte. “La Regione si sta impegnando nella loro valorizzazione – ricorda sempre Ceccarelli – e la grande partecipazione di stamani ci incoraggia ad andare avanti”. “Crediamo nel treno come mezzo di trasporto sostenibile – prosegue – . Abbiamo lanciato la ‘cura del ferro’ prima che venisse sposata da tutti i livelli istituzionali. Abbiamo firmato un contratto con Trenitalia per il rinnovo al 70 per cento della flotta entro il 2019. Abbiamo già raggiunto un’ulteriore intesa e presto ci auguriamo di firmare u contratto per quindici anni e il rinnovo totale della flotta. Si è investito sulle infrastrutture, come il raddoppio della Pistoia Lucca o della Granaiolo-Empoli, così come stiamo continuando ad investire nella politica dell’integrazione modale tra ferro, gomma, tranvia a Firenze e bicicletta”. Per un modo diverso di viaggiare, capace di far scoprire una Toscana autentica rimasta fino ad oggi più nascosta e in grado di consegnare emozioni nuove e diverse”.

Urbanistica: Ceccarelli, pdl su uso suolo è passo indietro

“Se non verrà approvato emendamento presentato dalla Toscana”.

“La Toscana negli ultimi anni ha fatto un lavoro di qualità sul governo del territorio, e quanto sancito dalla legge regionale urbanistica e dal Pit con valenza di Piano paesaggistico è il punto da cui partire, non certo quello da cui tornare indietro. Cosa che invece accadrebbe se la proposta di legge sul consumo di suolo alla quale si sta lavorando a livello nazionale, venisse approvata senza l’emendamento da noi presentato a luglio e che stiamo difendendo su più tavoli nazionali”. Lo ha detto l’assessore regionale all’urbanistica Vincenzo Ceccarelli, in occasione della giornata di studi ‘La nuova stagione del governo del territorio in Toscana’.

Per l’assessore, spiega una nota, “la proposta di legge all’attenzione del Governo pur con le modifiche apportate dalla senatrice Puppato, sarà utile per frenare il consumo di suolo in Regioni che non sono dotate di proprie leggi sul governo del territorio, ma rischia di essere un passo indietro per chi, come la Toscana, è già molto più avanti in questa direzione”.

Per la Toscana, è stato spiegato, non è accettabile applicare al consumo di suolo il principio della progressiva riduzione percentuale del territorio consumato (basandosi, ad
esempio, sul consumo dei 5 anni precedenti), senza tener in considerazione le caratteristiche dei territori, le criticità e le potenzialità.

“Si potrebbe creare una situazione assurda, nella quale chi negli ultimi anni ha costruito molto continuerà a farlo e chi ha costruito poco farà poco o per niente”, ha concluso Ceccarelli.

Giovanisì, avviato iter bando per sostegno affitto di chi va a vivere da solo

“Potranno partecipare single e coppie sposate o conviventi, l’importante è che siano di età compresa tra i 18 e i 34 anni”.

Approvata dalla Giunta regionale la delibera che stabilisce e aggiorna i criteri del nuovo bando per il contributo affitto Giovanisì, il progetto della Regione Toscana volto a favorire l’autonomia dei giovani. Fino ad oggi, grazie a 5 bandi finanziati dal 2012 al 2015, Giovanisi ha permesso ad oltre 5.000 giovani di rendersi autonomi.

L’atto approvato oggi rappresenta il punto di partenza di un percorso che porterà all’approvazione del nuovo bando a sostegno dell’autonomia abitativa dei giovani, la cui uscita è prevista per gennaio 2018. Come annunciato, nonostante la riduzione dei fondi statali, la Regione ha individuato le risorse per poter portare avanti questo obiettivo anche nei prossimi anni grazie ad un nuovo bando.

La scelta di far slittare ad inizio 2018 l’uscita del bando si è resa necessaria per allineare i tempi della domanda di partecipazione al bando con quelli della certificazione ISEE; in questo modo, infatti, i giovani che intendono fare domanda avranno a disposizione le prime settimane del nuovo anno per ottenere il nuovo Isee della famiglia di origine, documento necessario per richiedere il contributo.

“Il nostro obiettivo – hanno spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi e l’assessore alla casa Vincenzo Ceccarelli – è quello di supportare con un contributo di durata triennale, che varia dai 150 ai 350 euro al mese, a seconda della fascia di reddito e della presenza di figli, giovani che vivono all’interno del nucleo familiare di origine e che invece intendono ‘uscire da casa’ e rendersi autonomi attraverso la sottoscrizione di un contratto di affitto. Potranno partecipare single e coppie sposate o conviventi, l’importante è che siano di età compresa tra i 18 e i 34 anni”.

“La Toscana conferma il suo impegno verso le nuove generazioni – hanno concluso Rossi e Ceccarelli – confermando il progetto Giovanisì anche nella parte che riguarda l’autonomia abitativa dei giovani. Questo perché si è scelto di sostenere l’emancipazione di ragazzi da tutti i punti di vista: nella formazione, nel lavoro, nella costruzione di un proprio progetto ed anche nell’uscita dal nucleo familiare. Dunque la Toscana sosterrà ancora i suoi ragazzi, con il servizio civile regionale, con i contributi per i tirocini curriculari, non curriculari e i praticantati, con l’inserimento nel mondo del lavoro e gli incentivi alla creazione di impresa ed anche con una specifica voce del sostegno all’affitto, riservata a chi è pronto ad andare a vivere da solo”.

Viabilità: 470 km strade toscane passeranno ad Anas

Parere favorevole a delibera da commissione regionale ambiente.

Sono 470 i chilometri di strade regionali toscane che saranno trasferite ad Anas. E’ quanto
previsto da una delibera per adeguare l’elenco delle strade regionali, che ha ricevuto il parere secondario favorevole della commissione ambiente del Consiglio toscano, presieduta da Stefano Baccelli (Pd). La commissione, spiega una nota, si è espressa all’unanimità.

In particolare, passano ad Anas la strada regionale Cassia sul tratto che va da Siena al confine con la regione Lazio, la strada 65 della Futa da Firenze al confine con l’Emilia Romagna, la 66 pistoiese dal casello autostradale di Pistoia nord all’innesto con la statale 12, la 68 Val di Cecina da Colle Val d’Elsa fino a Cecina, l’ultimo tratto di proprietà regionale della 398 di Val di Cornia e l’intero tracciato della 439 Sarzanese Valdera.

Sulla questione del riordino della viabilità regionale è intervenuto anche l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, che ha ricordato come “Anas abbia fatto una richiesta di riappropriazione di una parte di strade toscane. Abbiamo fatto un accordo per la retrocessione di 470 chilometri di strade, il Ministero garantirà la loro manutenzione ma riguardo agli investimenti straordinari si sono riservati di decidere in autonomia sulla base delle risorse”, ha concluso.

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