Arezzo: al via recupero quartiere Saione

Dare nuova vita al quartiere Saione di Arezzo, a partire dal ‘rianimare’ i fondi sfitti ma anche illuminare le strade, presidiare il territorio, e dare ai cittadini un senso maggiore di sicurezza. Lo prevede il progetto di riqualificazione urbana ‘Wake up’ promosso da Regione Toscana e la Confcommercio di Arezzo.

Due le linee di intervento previste dal progetto: da un lato la cosiddetta ‘rigenerazione urbana’ e una serie di strumenti per facilitare la riapertura di fondi commerciali sfitti, messi a disposizione intanto per tre mesi, ma anche attività di animazione e microinterventi di riqualificazione per migliorare il decoro urbano. Dall’altro il rafforzamento della percezione di sicurezza, attraverso la costruzione di una rete solidale fra commercianti e cittadini, per un controllo di vicinato passivo e una migliore comunicazione con le forze dell’ordine. Per raggiungere l’obiettivo, la Regione Toscana ha stanziato per il Saione  90 mila euro, da utilizzare entro la fine del 2018.

A presentare l’iniziativa oggi ad Arezzo  c’erano l’assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli, la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini e il direttore Franco Marinoni.

“Wake Up – sottolinea Bugli – risponde alle due linee di intervento della Regione Toscana in tema di sicurezza: rigenerazione degli spazi e partecipazione dal basso. È un cambio di prospettiva notevole questo mettere gli spazi meno sicuri dei nostri centri a disposizione di forze creative e innovative”. “L’approvazione da parte della Regione del progetto di rigenerazione urbana ‘Wake Up’ proposto da Confcommercio, è un ulteriore, importante segnale dell’attenzione del governo regionale verso la città di Arezzo”.

Lo affermano l’assessore toscano alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli e il vicepresidente del Consiglio regionale Lucia De Robertis, in merito al progetto per il quartiere aretino.
“Un’iniziativa – aggiungono in una nota – capace di migliorare la sicurezza della comunità attraverso interventi di rigenerazione e riqualificazione dei luoghi, come già avvenuto con i Piuss e come sta avvenendo con la riqualificazione degli assi ottocenteschi di accesso a Piazza Guido Monaco, mediante il sostegno al commercio, che è presidio imprescindibile per la ‘buona vita’ dei centri storici.” Ceccarelli e de Robertis ricordano che “dove la Regione ha sperimentato iniziative simili, si è avuta la conferma di come la sicurezza nasca proprio dal recupero di luoghi, a rischio marginalità, alla vita sociale. Dal 2001 la Regione, con la legge 38, persegue questa idea: far crescere la sicurezza dei cittadini con interventi di recupero urbanistico, sociale e di prevenzione”. Ceccarelli e De Robertis auspicano che “il comune di Arezzo offra tutto il suo appoggio e la piena disponibilità per la miglior riuscita del progetto, come fatto dalle amministrazioni delle altre città che, in questi anni, hanno sperimentato progetti simili”.

Toscana, sconti abbonamenti treni maggio, per maltempo marzo

Firenze, sono state definite da Trenitalia le modalità con cui gli abbonati del servizio regionale potranno ottenere lo sconto del 10 per cento sugli abbonamenti ferroviari del mese di maggio e un indennizzo proporzionale sull’abbonamento annuale.

La misura di riduzione degli abbonamenti, era stata decisa dalla Regione, nell’ambito del contratto di servizio con Trenitalia, a favore degli utenti abituali del servizio regionale di trasporto pubblico su ferro, in conseguenza dei disagi subiti in occasione dell’ondata di maltempo che colpì la Toscana nei primi giorni di marzo.

“Un intervento straordinario – sottolinea l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – che solo la Regione Toscana ha riconosciuto nei confronti dei pendolari per i disagi subiti in quei giorni, che non deve essere inteso come un rimborso o un risarcimento, ma come un segnale di attenzione della Regione verso tutti coloro che scelgono, e in misura crescente, il servizio di trasporto pubblico”.

L’entità dello sconto era stata definita nella misura del 10%, in coerenza con il fatto che i disagi, sia pure in misure e in forme diverse, riguardarono tre giorni del mese di marzo, ovvero un decimo dell’intera mensilità di abbonamento.

Sui canali informativi di Trenitalia e alle biglietterie, gli abbonati troveranno il dettaglio delle modalità per ottenere gli sconti.

Toscana, Treni: sconto 10% su abbonamento per disagi maltempo

Lo sconto è per tutti i pendolari che rinnoveranno l’abbonamento mensile nel prossimo mese di maggio e uno sconto proporzionale a tutti i possessori di abbonamenti annuale.

Uno sconto pari al 10% a tutti i pendolari che rinnoveranno l’abbonamento mensile nel prossimo mese di maggio e uno sconto proporzionale a tutti i possessori di abbonamenti annuale. E’ questa la misura decisa, nell’ambito del contratto di servizio esistente, dalla Regione Toscana, a favore degli utenti abituali del servizio regionale di trasporto pubblico su ferro, in conseguenza dei disagi subiti in occasione dell’ondata di maltempo che colpì la Toscana nei primi giorni di marzo.

“Si è trattato di un fatto straordinario – spiega l’assessore Ceccarelli – e nonostante lo sforzo profuso da tutti in quei giorni, purtroppo gli utenti del trasporto pubblico regionale su ferrovia  dovettero subire, chi più chi meno, disagi di vario genere. Per tale motivo, abbiamo deciso di riconoscere questo che non è e non deve essere inteso come un rimborso o un risarcimento, bensì come un segnale di attenzione della Regione verso i tutti coloro che scelgono,  ogni mese in misura crescente, il servizio di trasporto pubblico, rafforzando la nostra convinzione e l’impegno profuso per la qualificazione del servizio. Si tratta di una misura straordinaria e come tale deve essere intesa”.

L’entità dello sconto è stata definita nella misura del 10%, in coerenza con il fatto che i disagi, sia pure in misure e in forme diverse, riguardarono tre giorni del mese di Marzo, ovvero un decimo dell’intera mensilità di abbonamento.

UNICA TOSCANA: da Pasqua in funzione la card di Busitalia, Trenitalia, Ataf&Linea

Arriva la prima tessera personale per viaggiare sui servizi urbani dell’area metropolitana di Firenze (bus e tramvia) e sui servizi regionali e sovraregionali  di Trenitalia.

Si chiama UNICA TOSCANA ed entrerà in funzione dal primo di aprile 2018. Si tratta di un nuovo supporto, il primo in Italia, su cui caricare abbonamenti e carnet biglietti Ataf e Linea, oltre ad abbonamenti del treno. E’ il risultato di un progetto congiunto Trenitalia/Busitalia attraverso la controllata Ataf Gestioni. Oggi la presentazione alla stazione SMN di Firenze.

“Firenze si avvia a testare uno strumento semplice e comodo che nel futuro prossimo sarà esteso a tutta la Toscana. Una card unica valida per tutti i mezzi di trasporto dell’area fiorentina è certamente una iniziativa che va nella direzione da noi immaginata e perseguita con il recente contratto ponte per il trasporto pubblico su gomma e, ancora prima, in quello firmato dalla Regione con Trenitalia per il ferro”. Così l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha commentato questa mattina la presentazione della carta. Presenti, oltre a Ceccarelli, il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’ad di Busitalia, Stefano Rossi, e il direttore della divisione passeggeri regionale di Trenitalia, Maria Annunziata Giaconia.

“In Toscana esistono altre carte multimodali, che mettono cioè insieme più mezzi di trasporto – ha aggiunto Ceccarelli – ma questa è la prima volta che anche Trenitalia entra in rete e consente di creare una card veramente completa per l’utente. Lavoriamo – ha concluso – per fare in modo che arrivi presto il momento in cui tutta la Toscana potrà finalmente avvalersi di un unico biglietto valido per tutti i mezzi pubblici”.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/03/180330_05_CECCARELLU-SU-TRASPORTI.mp3?_=1

 

Voragine FiPiLi, Ceccarelli: “Basta con i freni burocratici, necessarie leggi per accorciare tempi opere pubbliche”

L’assessore regionale alle infrastrutture: “è necessario che chi fa le leggi metta in condizione gli amministratori di realizzare le opere pubbliche in tempi accettabili. Io credo che l’interesse pubblico primario da tutelare sia quello dei cittadini”.

“Capisco a pieno la frustrazione di cittadini e imprese davanti a certi lunghi stalli delle opere pubbliche, come ad esempio questo della ‘voragine’ sulla Fi-Pi-Li nella zona di Livorno. E’ la stessa frustrazione che spesso proviamo anche noi amministratori, quella che chiamo ‘fatica del fare’ e che è difficile spiegare perchè ad occhi esterni certi procedimenti possono sembrare inverosimili”. A parlare è l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, che torna a precisare l’impegno , ma anche le difficoltà incontrate dalla Regione per poter intervenire sull’infrastruttura, nonostante progetti e risorse siano già disponibili da tempo.

“Oggi i riflettori sono puntati sulla maxi-buca di Livorno, ma ci sono anche altri casi di interventi pubblici dove, pur essendo disponibili soldi, progetti e buona volontà, l’opera rimane ferma perchè dobbiamo sottostare a ogni tipo di freno burocratico, legislativo o giudiziale. E’ necessario che chi fa le leggi metta in condizione gli amministratori di realizzare le opere pubbliche in tempi accettabili. Io credo che l’interesse pubblico primario da tutelare sia quello dei cittadini. E i cittadini ci chiedono che le opere essenziali, come per esempio il ripristino delle infrastrutture danneggiate, siano fatte bene e velocemente, pur nel rispetto degli interessi dei privati. Certo è che senza interventi legislativi urgenti i tempi di realizzazione delle opere pubbliche rischiano di dilatarsi in maniera abnorme”.

“Nel caso della voragine di Livorno non manca niente – conclude l’assessore – ci sono i soldi, c’è la buona volontà e la Regione, almeno da quando ricopro questo incarico, ha fatto e sta facendo tutto quanto in suo potere. Noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, ma non possiamo certo violare la legge per accelerare l’esecuzione dei lavori”.

Inaugurata passerella sulla Chiana

Firenze, inaugurata la passerella ciclo-pedonale che collega le due rive del Canale Maestro della Chiana nella riserva naturale di Ponte a Buriano.

Così l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha commentato l’apertura al pubblico della passerella sulla Chiana: “Potenziare le infrastrutture per il cicloturismo significa non solo offrire percorsi sicuri ai nostri sportivi, ma anche attrarre un tipo di visitatori più attenti e consapevoli, che hanno voglia di entrare in contatto con il territorio, le tradizioni, i valori della nostra regione. E questo significa opportunità di sviluppo e occupazione”.

La passerella, realizzata in località Ricavi – ex Cerace dove la distanza tra le due rive si riduce a 40 mt, ha un valore strategico nell’ambito del progetto della Ciclopista dell’Arno, la principale delle grandi vie ciclabili in via di realizzazione in Toscana.

passerella“La ciclopista dell’Arno – ha spiegato Ceccarelli – sarà una delle più belle ciclovie d’Europa. Sono oltre 400 km di pista ciclabile che segue il corso del fiume Arno dalla sorgente in Casentino fino alla foce a Pisa e che, proprio grazie a questa passerella, si collega al tracciato del Sentiero della Bonifica lungo il Canale maestro della Chiana”.

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