Università di Pisa: la professoressa Elena Bonaccorsi è la nuova direttrice del Museo di storia naturale

Pisa, la professoressa Elena Bonaccorsi è la nuova direttrice del Museo di Storia naturale dell’ateneo pisano.

Già direttrice del Museo negli anni 2019-2020, Elena Bonaccorsi è docente di mineralogia e svolge la sua attività di ricerca presso il dipartimento di scienze della terra, dove si occupa di cristallografia strutturale e cristallochimica di minerali. Oltre all’attività accademica, la docente è stata membro del Comitato scientifico regionale della Toscana per l’educazione scientifica e responsabile del Geolab laboratorio didattico di scienze della terra del suo dipartimento.

“Il prossimo anno – spiega – ci vedrà impegnati nella realizzazione di progetti avviati dalla precedente direzione sotto la guida del professor Damiano Marchi, come l’inaugurazione della Sala dell’evoluzione dell’uomo, un allestimento permanente che presenterà le principali tappe evolutive dell’uomo, con un approfondimento dedicato a Homo naledi. Abbiamo inoltre in programma l’apertura al pubblico dell’esposizione temporanea Kryptos. Inganno e mimetismo nel mondo animale, dedicata all’affascinante arte di nascondersi degli animali, ma anche di fingersi qualcosa di diverso per ingannare le prede o i possibili predatori. Sarà inoltre rinnovato l’allestimento della Galleria dei minerali. Il Museo continuerà il suo lavoro di presenza nell’Università, sul territorio, nelle scuole, con le insegnanti e gli insegnanti, con i visitatori esperti, con i visitatori di passaggio, con chi vuole imparare e con chi vuole giocare con la natura. Con l’obiettivo di rendere il Museo sempre più vicino alle persone”.

Bosone Higgs: a Pisa conferenza con 180 scienziati

Pisa, da lunedì 7 a venerdì 11 novembre si terrà la Conferenza internazionale Higgs 2022, una serie di appuntamenti dedicati alla fisica del bosone di Higgs. L’incontro, che si svolge ogni anno in sedi diverse, riunisce circa 180 scienziati da tutto il mondo.

L’appuntamento è organizzato dalle Università e Sezioni Infn di Pisa e Firenze, dalla Scuola Normale Superiore e dall’Istituto Galileo Galilei di Firenze. Al centro della conferenza, come sottolineato da una nota, i più recenti risultati delle misure del bosone di Higgs, gli sviluppi teorici e i nuovi rivelatori e tecnologie per scoprire se esista nuova fisica.

Questa edizione della Conferenza internazionale Higgs 2022 prevede anche due eventi aperti al pubblico: il primo è un concerto del coro Vincenzo Galilei, diretto dal maestro Gabriele Micheli, che si terrà agli Arsenali Repubblicani di Pisa l’8 novembre alle 21.30, con musiche di Claudio Monteverdi. Il secondo è una tavola rotonda aperta alla cittadinanza sul significato del bosone di Higgs a 10 anni dalla sua scoperta e sul suo impatto futuro su tecnologie innovative per vedere l’invisibile che potrebbero portare a nuove rivoluzioni nella comprensione dell’Universo. L’incontro è in programma il 9 novembre alle 18.45 nell’aula magna del Polo Carmignani dell’Università di Pisa.

Università Pisa: apre cattedra Unesco sulle rinnovabili

L’Università di Pisa è la prima in Italia a aprire una cattedra Unesco sulle energie rinnovabili.

E’ stata presentata al pubblico la cattedra Unesco dell’Università di Pisa, la prima in Italia in Comunità energetiche rinnovabili, che contribuirà alla missione dell’agenzia delle Nazioni Unite di diffusione di programmi di sviluppo sostenibile attraverso la promozione dell’uso e della produzione di energia pulita.

La cattedra dell’Università di Pisa, nasce dalla collaborazione dei dipartimenti dell’area di ingegneria, di informatica, di giurisprudenza, di chimica e chimica industriale, di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, di Scienze politiche e di Economia e Management.

Partner dell’iniziativa sono Eni e Électricité de France (Edf), Cnr e Cnr francese, oltre a più di 30 università di tutto il mondo e alle diverse istituzioni pisane e toscane.

“E’ il coronamento di un disegno che l’Università di Pisa ha iniziato a tracciare molti anni fa – ha spiegato il rettore, Paolo Mancarella – e attraverso il quale vogliamo contribuire a ricomporre le fratture sociali e ambientali determinate da un modello di sviluppo ormai insostenibile”.

Secondo il presidente dell’Eni, Lucia Calvosa, “l’integrazione con gli altri è una leva fondamentale per rendere un’azienda un importante promotore degli obiettivi di sviluppo e sostenibilità, nonché portatore di un’effettiva crescita economica a beneficio del contesto sociale in cui essa opera: Eni crede fortemente in questa integrazione e ci adoperiamo costantemente per attuarla”.

Il progetto dell’Università di Pisa ha come scopo quello di definire i principi e gli strumenti tecnici di progettazione e simulazione per delineare le comunità energetiche completamente autonome tramite dei metodi innovativi che  integrano sistemi elettrici e termici, alimentati da fonti rinnovabili.

🎧 Bright Night 2022, 200 eventi per entrare nel mondo della scienza

Venerdì 30 settembre torna Bright Night 2022, l’annuale appuntamento con la scienza che coinvolge i principali atenei toscani e un’ampia rete di Enti di ricerca. Circa 1000 ricercatrici e ricercatori saranno nelle piazze di 10 città della regione per dare vita a oltre 200 eventi per avvicinare non solo i più grandi, ma anche i più piccoli alla scienza.

Bright Night, la Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, iniziativa nata per impulso della Commissione Ue con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica, prevede laboratori, dimostrazioni, esperimenti, visite guidate e passeggiate scientifiche.

Per Bright-Night si mobilita tutto il mondo della ricerca in Toscana: la squadra dei promotori riunisce gli Atenei (Università di Firenze, Pisa, Siena, Siena Stranieri, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola IMT Alti Studi Lucca) e un’ampia rete di Enti di ricerca – fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO), l’Istituto Nazionale di Astrofisica- Osservatorio Astrofisico di Arcetri (INAF-OAA) – con il sostegno della Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani. Le attività di Bright-Night si svolgeranno ad Arezzo, Cascina, Castelnuovo Berardenga, Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa, Prato, San Giovanni Valdarno, Siena. A Firenze le attività si concentrano in piazza Santissima Annunziata, in cui saranno allestiti stand, area ragazzi e arena incontri.

A Pisa saranno allestite cinque ‘Piazze della Ricerca’, ognuna dedicata a un argomento specifico e il pubblico potrà partecipare alle ‘Passeggiate con la scienza’. Il Sant’Anna propone il percorso ‘Kids’ pensato per avvicinare i più giovani alla scienza in maniera interattiva e coinvolgente. A Siena appuntamento con Franco Malerba, il primo astronauta
italiano, che parlerà di ‘New space economy’, mentre l’Università per gli stranieri organizzata una passeggiata ambientale nel Chianti Senese e la visita guidata al Museo del
paesaggio di Castelnuovo Berardenga. Lucca propone eventi sui temi della cybersicurezza, neuroscienze, arte, scienza del gioco e intelligenza artificiale. Novità di quest’anno lo ‘Speakers’ corner – risposte in breve a grandi domande’ in cui i ricercatori della Scuola Imt risponderanno scientificamente, ma semplicemente a quesiti impegnativi.

A Firenze, dopo una settimana di pre-eventi, le attività si concentrano in piazza SS. Annunziata, in cui saranno allestiti stand, area ragazzi e arena incontri. In serata un talk, condotto da Massimo Cirri di Rai Radio2, su “Le sfide della ricerca” a cui partecipano ricercatrici e ricercatori con ospiti come Piero Pelù e Larissa Iapichino. A Pisa saranno allestite cinque coloratissime “Piazze della Ricerca”, ognuna dedicata a un argomento specifico. I bambini che completeranno la visita delle cinque Piazze, otterranno il “Passaporto della Ricerca” e un gadget.

Il pubblico potrà inoltre partecipare alle “Passeggiate con la scienza” e prendere parte alle numerose attività proposte in sede nei dipartimenti, laboratori, musei e biblioteche.  A Siena i gruppi di ricerca accoglieranno il pubblico con numerose attività nelle sedi universitarie e nelle piazze della città. In programma l’appuntamento con Franco Malerba, il primo astronauta italiano, che parlerà di “New Space Economy”.

In programma anche concerti e appuntamenti musicali. Anche a Lucca sono in programma eventi per tutte le età sui temi della cybersicurezza, neuroscienze, arte, scienza del gioco, intelligenza artificiale, economia, filosofia, informatica e ingegneria. Novità di quest’anno lo “Speakers’ corner – risposte in breve a grandi domande” in cui ricercatrici e ricercatori della Scuola IMT si cimenteranno nel rispondere “scientificamente”, ma semplicemente a quesiti assai impegnativi. In tutto in un clima festoso e amichevole.

La Notte delle ricercatrici e dei ricercatori in Toscana è un progetto finanziato dal programma Horizon-Msca-Citizens-2022 della Commissione Europea, nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie. Il nome scelto per il progetto in Toscana unisce alla parola notte l’acronimo “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research” (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca): un messaggio di fiducia nell’impegno di tantissime ricercatrici e ricercatori indirizzato al grande pubblico.

Simona Gentili ha intervistato Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze e di Maria Grazia Labrese, delegata al Bright Night della scuola Sant’Anna di Pisa

San Casciano dei Bagni, iniziata nuova campagna di scavo

Iniziata una nuova campagna di scavo archeologico a Palazzone, frazione di San Casciano dei Bagni (Siena): a promuoverla il Comune nell’ambito del più ampio programma di ricerca e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico che ha portato alla scoperta del ‘Santuario Ritrovato’ al Bagno Grande del piccolo borgo toscano.

L’area che sarà oggetto di esplorazione, si spiega in una nota il Comune di San Casciano dei Bagni (Siena), fa parte di una vasta zona di interesse archeologico, più volte segnalata già durante l’Ottocento per numerosi rinvenimenti, in particolare di epoca etrusca, legati a contesti funerari. Si tratta di reperti che all’epoca, spiega sempre il Comune, finirono dispersi sul mercato antiquario o furono venduti a musei esteri, come il museo di Berlino e il British Museum.

Adesso, grazie alla disponibilità dell’azienda Podernuovo a Palazzone di Giovanni Bulgari, proprietaria dell’area di scavo, sarà possibile dare inizio a una nuova stagione di indagini. Le ricerche saranno condotte dalla cattedra di etruscologia dell’Università di Pisa, su concessione della direzione generale Abap del ministero della Cultura e in collaborazione con la soprintendenza archteologia belle arti e paesaggio per le province di Siena e Grosseto.

“La grande scoperta del Santuario Ritrovato al Bagno Grande che ha portato San Casciano dei Bagni” rientra “da subito in un progetto più ampio di ricognizione archeologica dell’intero territorio comunale e di cui questo nuovo scavo è uno dei risultati – ha affermato il sindaco Agnese Carletti -. Tra l’altro non l’unico. Infatti, nei primi giorni di settembre
verranno anche presentati alla popolazione di Celle sul Rigo, sempre dall’Università di Pisa, gli esiti degli studi fatti sulle cavità sotterranee che attraversano la frazione di San
Casciano dei Bagni. E il lavoro proseguirà anche nei prossimi anni”.

Covid 19: ricercatori Sant’Anna Pisa elaborano modello matematico per evitare sovraccarico ospedali

Lo studio, pubblicato sulla rivista IEEE JBHI – Journal of Biomedical and Health Informatics, è coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (grazie alla sinergia tra il Laboratorio MeS dell’Istituto di Management e l’Healthcare Mechatronics Lab dell’Istituto di BioRobotica), in collaborazione con il Dipartimento di Medicina e Clinica Sperimentale dell’Università di Pisa e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

Il punto di partenza dello studio è stata la creazione di un modello decisionale, associato ad un modello previsionale, entrambi basati su dati epidemiologici certi: i ricoveri ospedalieri ordinari e i ricoveri in terapia intensiva. L’obiettivo è quello di migliorare le strategie decisionali mediante previsioni basate sui dati epidemiologici, finora condizionate da criteri difficilmente quantificabili, è stata sviluppata e testata una nuova metodologia matematica in grado di valutare la pressione sul sistema sanitario e aiutare le autorità locali a sviluppare strategie decisionali per contenere gli effetti di una pandemia. Lo studio, pubblicato sulla rivista IEEE JBHI – Journal of Biomedical and Health Informatics, è coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (grazie alla sinergia tra il Laboratorio MeS dell’Istituto di Management e l’Healthcare Mechatronics Lab dell’Istituto di BioRobotica), in collaborazione con il Dipartimento di Medicina e Clinica Sperimentale dell’Università di Pisa e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

Le previsioni derivanti dal modello matematico sviluppato nello studio sono state utilizzate nei mesi scorsi dal Comando Operativo di Vertice Interforze per supportare la definizione delle priorità e delle richieste di intervento provenienti dalle province in cui i ricoveri per COVID-19 erano in aumento. L’algoritmo è stato usato anche da due Regioni (Toscana e Puglia) nell’ambito delle loro task force (come la CROSS – Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario) per distribuire i ricoveri COVID-19 e non COVID-19 in relazione alla disponibilità dei posti letto ospedalieri ordinari e di terapia intensiva all’interno delle aziende sanitarie. Questo modello, spiega Milena Vainieri, professoressa associata dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, “rappresenta uno strumento utile per supportare le decisioni sull’allocazione delle risorse scarse, come i posti letto in terapia intensiva o in generale nelle degenze ordinarie, durante le emergenze epidemiche o pandemiche come il COVID-19”.

 “Molte previsioni sono influenzate da parametri difficilmente quantificabili, come ad esempio il numero complessivo di contagi” spiega Gastone Ciuti, professore associato presso l’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna. “Combinando il numero dei posti letto ordinari e in terapia intensiva, occupati dai pazienti, l’algoritmo decisionale definisce un parametro unico ed oggettivo che viene rapportato a una soglia oltre la quale il sistema sanitario di una determinata area rischia di andare in sofferenza, suggerendo eventuali chiusure e riaperture localizzate”. In aggiunta, spiega Angelo Damone, ricercatore presso l’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna, “Il modello predittivo fornisce un’estrapolazione dell’occupazione dei posti letto per aiutare le autorità locali a rimuovere o destinare risorse straordinarie negli ospedali.

”Analizzando parametri oggettivi, come il numero dei ricoveri ordinari in ospedale e il numero dei ricoveri in terapia intensiva, il modello matematico sviluppato fornisce indicazioni per stimare l’andamento di una pandemia e la conseguente pressione sul sistema sanitario. “Prevedendo la progressione dei ricoveri, saremo in grado di suggerire azioni specifiche per contenere l’effetto di una pandemia sul sistema sanitario e, più in generale, di altre infezioni virali che potrebbero svilupparsi nei prossimi anni”.

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