‘Geositi e natura in Toscana’: ripercorrere la storia dei materiali di Firenze

‘Geositi e natura in Toscana’, ripercorrere la storia dell’uso della pietraforte e della pietra serena, due dei tradizionali materiali da costruzione e decorazione impiegati per la realizzazione dei principali palazzi del centro storico di Firenze.

Con questo obiettivo nascono i due episodi del format ‘Geositi e natura in Toscana’ che hanno ricevuto il patrocinio del Comune di Firenze e la collaborazione dal dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze, all’interno dell’accordo quadro tra Ordine dei geologi della Toscana e l’Ateneo.

Stavolta il format, come si legge in una nota di Palazzo Vecchio, fa tappa nel centro storico di Firenze focalizzando l’attenzione sulla presenza della pietraforte e delle arenarie del macigno (meglio conosciuta come pietra serena) all’interno del patrimonio architettonico fiorentino.

“Un progetto che si sposa bene con l’impostazione che abbiamo dato ai nuovi strumenti urbanistici che andremo a breve ad approvare e con il nuovo Piano di gestione Unesco – ha detto l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re -, perché va nella direzione di non solo di tutelare il centro storico di Firenze, ma anche di valorizzare sempre più gli aspetti insoliti e meno conosciuti di questo patrimonio”.

“Valorizzare il patrimonio geologico e diffonderne la cultura è un compito che il nostro Ordine porta avanti da anni – ha aggiunto il presidente dell’Ordine dei geologi della Toscana Riccardo Martelli -, insieme a una proposta di legge regionale per la tutela del patrimonio geologico, promossa nel corso del 2021, volta a riconoscere il pubblico interesse nella tutela, protezione, conservazione e valorizzazione della geodiversità regionale”.

“Anche in questo prosegue l’impegno dell’Ordine dei geologi della Toscana -conclude- e della Fondazione dei geologi della Toscana. Si tratta di un salto culturale in avanti molto importante, perché si prende finalmente atto del valore ambientale, storico, culturale del paesaggio che abbiamo intorno a noi, un patrimonio che ci è stato donato e che abbiamo il dovere di valorizzare”

🎧 GeOEVOapp, il progetto Unifi che segue le tracce dell’olio EVO

Firenze, GeOEVOapp, progetto UniFI condotto in sinergia tra DST e DAGRI, propone una metodologia innovativa per “seguire la traccia” dell’olio EVO tramite le componenti geochimiche e biochimiche.

Scopo finale di GeOEVOapp e offfrire alle piccole e medie aziende olivicole della Toscana uno strumento che identifichi e valorizzi l’olio EVO che producono. Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di un metodo innovativo d’indagine attraverso il quale sarà possibile caratterizzare l’olio EVO tramite le sue componenti geochimiche e biochimiche.

In podcast l’intervista al prof. Samuel Pelacani, ricercatore del Dipartimento di Scienze della Terra e ideatore del progetto, a cura di Gimmy Tranquillo.

In particolare, si propone di sviluppare una metodologia innovativa finalizzata alla salvaguardia dell’intera filiera produttiva dell’olio Extra Vergine di Oliva (EVO), focalizzandosi sulle peculiarità legate a geodiversità e biodiversità del territorio toscano.

La particolarità di GeoEVOapp è la sintesi di due tecniche all’avanguardia, spesso impiegate separatamente, per “etichettare” i suoli degli oliveti toscani. La prima si basa sugli elementi delle terre rare e sugli isotopi dello stronzio, mentre la seconda analizza la biodiversità batterica del suolo e delle olive attraverso studi di metagenomica

I promotori del progetto sono: Samuel Pelacani, ricercatore del Dipartimento di Scienze della Terra (DST), Sandro Moretti e Simone Tommasini, docenti DST, Maria Teresa Ceccherini e Luca Calamai, docenti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI).

Le dichiarazioni dell’ideatore del progetto: Samuel Pelacani

“Le possibili applicazioni di GeOEVO sono molteplici – illustra Samuel Pelacani, ideatore del progetto – come la creazione di una blockchain che definisca un tracciamento globale dal suolo fino al prodotto finito”

“In questo momento -prosegue- agli agricoltori interessa soprattutto l’identificazione univoca del loro prodotto, dimostrare quanto gli elementi essenziali presenti nel suolo toscano rimangano nell’olio e ne definiscano in maniera inconfondibile aspetti come aroma e profumo”.

“Per questo ci siamo concentrati su analisi specifiche dei biofenoli e dei composti aromatici. Guardando al futuro, gli studi sul DNA microbico all’interno delle olive potrebbero dare indicazioni sullo sviluppo degli aromi e del sapore dell’olio EVO. Insomma, potremmo attribuire su basi scientifiche il “carattere di toscanità” al prodotto; una necessità che è stata fortemente supportata dagli agricoltori che ci hanno aperto le porte – e i campi – delle loro aziende con grande disponibilità. Segno che il nostro impegno è stato recepito”.

Le dichiarazioni di Sandro Moretti

“La ricerca scientifica si è messa al servizio delle aziende – ha aggiunto Sandro Moretti, responsabile scientifico del progetto – ma anche le aziende si sono messe al servizio di noi ricercatori, offrendoci materiale, tempo, personale e ovviamente terra e olio”.

“Hanno compreso -continua- che GeOEVO potrà offrire un valore aggiunto per la loro produzione, rendendo possibile la caratterizzazione dell’olio sul mercato e valorizzando il cosiddetto ‘chilometro zero’ della filiera: un plus economico e un orgoglio culturale della Toscana”.

🎧 L’Ateneo fiorentino in piazza contro gli stereotipi e al fianco delle donne maltrattate e abusate

Firenze, un’azione simbolica con 150 tra ricercatrici, docenti, dipendenti e studentesse dell’Ateneo fiorentino in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Questi i numeri dell’iniziativa promossa nella mattina di oggi dall’Ateneo di Firenze per ricordare le tante donne vittime di femminicidio. Le partecipanti si sono riunite in piazza ed hanno portato con sé diversi cartelli rossi con scritte alcune frasi che si accompagnano alle violenze di genere e agli stereotipi, tra i quali ‘Non vali niente’, ‘Ti ama troppo, per questo l’ha fatto’. La frasi sono state poi lette ad alta voce e, a ciascuna di esse, ha fatto eco il ‘no’ che va opposto alle espressioni della violenza.

In podcast i messaggi che arrivano sul fronte istituzionale dalle assessore alle pari opportunità della Regione Toscana, Alessandra Nardini e del Comune di Firenze, Benedetta Albanese intervistate da Chiara Brilli.

All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, le rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci e le assessore regionali Serena Spinelli e Alessandra Nardini e del Comune di Firenze Benedetta Albanese. “Approfondire il fenomeno della violenza contro le donne – ha detto la rettrice Petrucci – significa anche sensibilizzare i cittadini attraverso eventi come questo, in cui la comunità universitaria qui rappresentata attraverso una straordinaria partecipazione in tutte le sue componenti, insieme alle istituzioni, vuole fare breccia nell’indifferenza, nell’intolleranza, nell’ignoranza dettata dal pregiudizio”.

In occasione della giornata, inoltre, fino a questa sera le finestre del rettorato in piazza San Marco saranno illuminate di rosso.

Unifi: tante iniziative in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Proprio per questa occasione l’Ateneo fiorentino ha deciso di promuovere un’iniziativa per ricordare le tante donne vittime di femminicidio venerdì 25 novembre alle ore 12.00 in Piazza Ss. Annunziata.

Un’azione simbolica a cui prenderanno parte oltre 100 tra ricercatrici, docenti, dipendenti e studentesse Unifi. Durante l’iniziativa saranno pronunciate ad alta voce alcune frasi che si accompagnano alle violenze di genere e agli stereotipi che spesso le alimentano: a ciascuna di esse farà eco il ‘no’ che va opposto alle espressioni della violenza. Ad inaugurare l’iniziativa la rettrice Alessandra Petrucci; presenti anche le assessore regionali Serena Spinelli e Alessandra Nardini e le assessore del Comune di Firenze Benedetta Albanese e Elisabetta Meucci. Dalla sera di giovedì 24 novembre fino al giorno successivo, inoltre, l’edificio del rettorato in Piazza San Marco si vestirà simbolicamente di rosso, colore che contrassegna la Giornata internazionale.

Per la stessa ricorrenza, l’Ateneo ha in calendario anche altre iniziative. Lunedì 28 novembre è in programma alle ore 18.00, presso l’Auditorium Cto in Largo Palagi, lo spettacolo Conversazione in(credibile) con Artemisia Gentileschi, con Sabrina Tinalli e Fabio Baronti. L’opera è tratta da un testo di Donatella Lippi, a cui seguirà la Conversazione giuridica sulla violenza di genere in Italia. L’evento è promosso dal Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la non discriminazione e il benessere di chi lavora (CUG) dell’Università di Firenze, dalla Fondazione Careggi Onlus, dall’Azienda ospedaliera universitaria Careggi, dal Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Firenze.

Inoltre, a conclusione del progetto europeo Freasco, Free from Sexism and Sexual Harassment at School, a cura del Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia, lunedì 28 si svolgerà anche il convegno Molestie sessuali, sessismo e politiche per il contrasto alla discriminazione di genere in ambito scolastico e accademico: contesti, ricerche e buone prassi.

Collaboratore di Ateneo aggredito in biblioteca a Firenze

Firenze, un collaboratore dell’Università degli Studi di Firenze, 58 anni, ha denunciato ai carabinieri di aver subito una aggressione lo scorso 26 ottobre nella biblioteca dell’istituto, in piazza Brunelleschi.

Il presunto movente – almeno stando alle prime ricostruzioni secondo quanto spiega l’Arma dei Carabinieri, – si inquadrerebbe nel tentativo, da parte del collaboratore dell’istituto, di identificare due giovani che si era introdotti all’interno del plesso senza il necessario badge.

Secondo quanto raccontato dal collaboratore di Ateneo, i due ragazzi, per evitare il controllo, avrebbero reagito violentemente, dapprima lanciando delle lattine contro la vittima, poi colpendolo al volto. L’uomo di 58 anni è stato poi visitato al pronto soccorso, dove ha riportato una prognosi di 30 giorni di guarigione.

Gli accertamenti dei carabinieri, secondo quanto emerso, parrebbero aver ristretto, in breve tempo, il campo delle indagini, consentendo di acquisire elementi per identificare almeno il primo degli aggressori; le indagini comunque continuano anche per ricostruire tutti i dettagli della vicenda.

UniFI: al via il corso di laurea magistrale Mechanical Engineering for Sustainability

L’offerta formativa dell’ateneo fiorentino per l’anno accademico 2022/2023 si amplia: al via il nuovo corso di laurea magistrale in lingua inglese Mechanical Engineering for Sustainability (MES).

Il nuovo percorso afferisce alla Scuola di Ingegneria e ha lo scopo di formare ingegneri meccanici con una preparazione specifica per supportare le industrie nell’attuale transizione ecologica. Una novità che colma un vuoto presente nell’esistente offerta formativa universitaria a livello nazionale.

Il corso di studio, Mechanical Engineering for Sustainability, si svolgerà in lingua inglese e prevede un primo anno con attività formative comuni con successiva differenziazione in più curricula. Ogni curriculum ha come riferimento uno specifico obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030: il curriculum Design è collegato all’obiettivo 9 Imprese, innovazione e infrastrutture; il curriculum Energy Technologies si riferisce all’obiettivo 7 Energia pulita ed accessibile; il curriculum Mobility riguarda l’obiettivo 11 Città e comunità sostenibili. Tutti e tre i curricula contribuiscono all’obiettivo 12 Consumo e produzione responsabili.

“Il laureato magistrale in Mechanical Engineering for Sustainability avrà un’ampia conoscenza interdisciplinare, normativa e metodologica, nel settore della sostenibilità e dell’economia circolare applicata all’ingegneria meccanica – spiega il coordinatore del corso Niccolò Baldanzini – ed acquisirà metodologie e strumenti di valutazione analitica del ciclo vita dei prodotti industriali ed una conoscenza delle fonti di energia rinnovabili. L’organizzazione del percorso permette di formare diversi profili professionali ad elevata specializzazione per settori chiave dell’industria: il confronto con le aziende è stato, infatti, costante durante tutta la fase di pianificazione, per poter garantire il più rapido inserimento dei laureati nel mondo del lavoro”.

Il percorso di studio presenta anche innovazioni didattiche, sia nei contenuti che nei metodi. Nel corso del primo anno di studi saranno fornite competenze trasversali su tecniche di presentazione, scrittura di testi tecnici e metodologie di lavoro di gruppo, mentre nel secondo anno saranno sviluppati project work, specifici per ogni curriculum.

“Si tratta – spiega ancora Baldanzini – di attività a carattere interdisciplinare e prevalentemente pratico, mirate al problem solving, che vogliono stimolare l’applicazione creativa delle competenze acquisite, simulando metodologie di lavoro tipiche dell’ambito industriale. I temi progettuali – prosegue Baldanzini – saranno definiti insieme alle aziende, che parteciperanno anche alla revisione degli stati di avanzamento dei progetti”. Queste attività faciliteranno l’incontro fra studenti e aziende per lo svolgimento dei tirocini curriculari e la preparazione della tesi di laurea, che occuperanno la maggior parte dell’ultimo semestre.

La presentazione del corso, in lingua inglese, si terrà martedì 8 novembre alle ore 11.00 preso il Centro didattico Morgagni, aula 327. L’appuntamento sarà fruibile anche online.

 

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