Sclerosi multipla: Ateneo Firenze elabora nuovo metodo per diagnosi

Una diagnosi sicura della sclerosi multipla, elaborata dall’Ateneo fiorentino, grazie a una nuova metodologia di analisi delle immagini di risonanza magnetica, che permette di distinguere con precisione del 100% questa patologia.

E’ il risultato dello studio internazionale coordinato dall’Università di Firenze, descritto sulla rivista scientifica Annals of Neurology. Lo studio, guidato da Luca Massacesi, ordinario di neurologia all’Ateneo fiorentino e direttore di neurologia 2 dell’Aou Careggi, ha dimostrato che il cosiddetto “segno della vena centrale”, già identificato come un indicatore della sclerosi multipla, permette di escludere con sicurezza la diagnosi di altre malattie autoimmuni del sistema nervoso centrale con quadri clinici, decorso e lesioni cerebrali analoghi. I ricercatori hanno analizzato le lesioni del sistema nervoso centrale di 83 pazienti e hanno dimostrato che la tecnica di risonanza magnetica che visualizza il segno della vena centrale individua – con una precisione del 100% – tutti i pazienti affetti da sclerosi multipla e tutti quelli con vasculopatie infiammatorie.
“La sclerosi multipla è la più frequente malattia invalidante dei giovani – spiega Massacesi -. La diagnosi viene fatta sia clinicamente che attraverso esami strumentali o di laboratorio, in particolare con la risonanza magnetica dell’encefalo e del midollo spinale. Tuttavia spesso tale diagnosi è resa difficile dalla somiglianza delle caratteristiche della sclerosi multipla con quelle di alcuni tipi di vasculopatie, sempre del sistema nervoso centrale, dei giovani adulti. Escludere queste ultime con certezza è infatti di regola complesso perché i marker diagnostici disponibili non sono specifici e sono necessarie pratiche invasive. La nostra osservazione consentirà di migliorare l’accuratezza della diagnosi per ciascun paziente, con conseguenti vantaggi nella scelta e nella tempistica delle terapie necessarie”.

Unifi: Architettura si racconta, incontri con docenti e ricercatori

Fino a venerdì 23 febbraio, dalle ore 9.30 nell’aula 402, a Santa Teresa, il Dipartimento di Architettura si racconta nella “Dida Research Week”. Si parlerà della competitività della ricerca, della comunicazione, della formazione e del mondo delle professioni.

Per far conoscere i risultati di cinque anni di attività, il Dida, con il coordinamento del suo direttore Saverio Mecca, si racconta attraverso un fitto programma di incontri con docenti e ricercatori fiorentini in un confronto con colleghi di altri atenei, professionisti e operatori del settore. Un’occasione per tracciare un bilancio e promuovere il contributo di ricerca di Architettura, documentato oggi da più di 200 progetti di ricerca, 6 giornali scientifici, 101 accordi internazionali, 71 prodotti editoriali, 8 corsi di dottorato.

Per raccontare l’attività di ricerca del Dipartimento, la ricchezza e la varietà dei suoi prodotti realizzati da 31 laboratori, 16 unità di ricerca, 3 centri di ricerca interuniversitari, è visibile durante tutta la settimana anche un’esposizione con quasi 400 poster che si snoda lungo tutto il complesso di via della Mattonaia.

Bellavista la mattina di Controradio

In questo Numero:

MATTEO GERLINI
L’autore de “Il dirottamento dell’Achille Lauro”, docente Unifi: in occasione dell’anniversario della strage di Bologna
si torna a parlare della pista palestinese. Ma è credibile?

FILIPPO FOSSATI
La visita a Lampedusa del deputato di MDP Articolo 1 con altri parlamentari per la situazione migranti.

STEFANO FUSI
Le strategie locali di MDP Articolo 1 in vista delle prossime amministrative e competizione con Campo Progressista.

ALESSANDRO SORANI
A Firenze, un incubatore per le start up artigiane grazie all’accordo Artex-Scuola di Scienze Aziendali e Tecnologie
Industriali. Parla il presidente di Artex.

MAURIZIO IZZO
Le richieste del Comitato pendolari del Mugello: Dopo 20 anni di promesse è l’ora dei fatti. I 31 milioni di
risarcimento per i danni dell’Alta Velocità vanno spesi sulla Faentina per renderla moderna e affidabile. Ora non lo è.

 

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