Sciopero corrieri Sda: “turni insostenibili”

I corrieri di Sda hanno scioperato a fianco dei sindacati richiedendo, fra le altre cose, l’effettiva applicazione dei contratti nazionali e delle timbratrici che testimonino l’effettiva prestazione del lavoratore.

A seguito della rottura delle trattative nell’incontro con la Direzione, le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato un primo pacchetto di scioperi a partire da oggi. Stamani, presso la sede Sda di Campi Bisenzio in via Allende, si è svolto un presidio dei lavoratori in sciopero. Nel pomeriggio, si è aperta una trattativa con l’azienda grazie alla mobilitazione dei lavoratori. “Questi lavoratori chiedono condizioni di lavoro più umane e dignitose: quello del corriere è un mestiere particolare, che col boom dell’e-commerce ha aumentato i ritmi e il livello delle performance richieste. Ma ora è indispensabile mettere dei paletti”, dice la Filt Cgil.

Queste le richieste dei lavoratori Sda: richiesta di applicazione integrale del Contratto nazionale; riconoscimento malattia ed infortunio per tutti; indennità di trasferta giornaliera adeguata; installazione di una timbratrice per valutare l’impegno giornaliero del corriere, superamento degli stati di crisi per le cooperative in appalto; eliminazioni delle penali da parte della committenza (in caso di erronea o mancata consegna, al corriere vengono tolti 25-30 euro dalla busta paga).

Trenitalia, sciopero regionale di otto ore per il primo Dicembre

La protesta del personale addetto alla manutenzione per denunciare carenze di personale e mancanza di stabilità. Addetti alla circolazione in sciopero dalle 9 alle 17

Uno sciopero regionale di otto ore del personale addetto alla manutenzione dei treni è stato indetto per l’1 dicembre dalle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast e Orsa per gli impianti di Firenze, Pisa e Siena. “Da tempo denunciamo carenze croniche di personale e mancanza di stabilità e sviluppo da parte di Trenitalia”, sostengono le segreterie regionali della Toscana Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast e Orsa che hanno proclamato lo sciopero per il personale di Trenitalia addetto alla Manutenzione treni del Trasporto Regionale. Queste le modalità dello sciopero: addetti connessi alla circolazione treni dalle ore 9.01 alle 17 del 1 dicembre 2017; uffici e officine (addetti alla manutenzione dei treni): intera giornata lavorativa.

“Denunciamo la mancanza di corrette relazione industriali, carenze ormai croniche di personale in tutti gli impianti, una chiara organizzazione del lavoro e una volontà reale di reinternalizzazione di attività (attualmente in appalto) come più volte annunciato da Trenitalia ma mai concretizzato”, sostengono inoltre, aggiungendo che “il contratto di servizio stipulato tra Regione Toscana e Trenitalia sul trasporto regionale, doveva garantire stabilità e sviluppo per questi impianti, ma oggi non si registra nessuna delle due condizioni. Ci scusiamo per eventuali disagi che potrebbero crearsi ai danni dell’utenza, ma crediamo fermamente che la nostra lotta, oltre a ristabilire ordine e diritti per i lavoratori, porterà miglioramenti anche a tutti i pendolari della nostra regione”.

Sciopero negli scali aeroportuali di Firenze e Pisa

?Firenze, sciopero unitario di quattro ore, dalle 13 alle 17, dei lavoratori degli aeroportuali di Firenze e Pisa.

Agitazione indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Ugl contro i progetti di esternalizzazione dei settori Handling e Security che coinvolgono circa 800 posti di lavoro aeroportuali.

Lo sciopero è contro il piano riorganizzativo proposto da Toscana Aeroporti, che prevede la cessione di attività che coinvolgono circa 800 lavoratori tra addetti alla sicurezza su Pisa e personale di check in, biglietterie, rampe e scalo, attualmente svolte da propri dipendenti in entrambi gli scali.

Si legge in un comunicato dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Ugl: “Siamo molto preoccupati per questi lavoratori. Il piano dell’azienda è ad oggi piuttosto nebuloso per quanto riguarda la vendita dell’Handling: ad ora non esistono sufficienti garanzie occupazionali e salariali per gli addetti di Toscana Aeroporti, infatti tali garanzie non sono emerse al tavolo aziendale né in quello in Prefettura. In mancanza di garanzie oggettive, pur conoscendo la normativa europea ed italiana di riferimento, riteniamo che Toscana Aeroporti, che è azienda sana ed in crescita, debba fare il massimo sforzo per la tutela del proprio personale. Chiediamo inoltre regole chiare ad Enac circa la regolamentazione e la limitazione di nuovi Handlers negli scali toscani, per evitare il fenomeno accaduto in altri aeroporti italiani di deregolamentazione e dumping sociale”. Per quanto riguarda l’attività di Security, inoltre, i sindacati ritengono questo settore particolarmente delicato: “Esternalizzare comporterebbe non solo esuberi di personale ma anche problemi organizzativi e di sicurezza. Per noi cedere questa attività sarebbe un errore gravissimo”.

Adesione oltre il 90%, secondo i sindacati, allo sciopero dei lavoratori di Toscana Aeroporti
indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Ugl contro il piano di riorganizzazione proposto dall’azienda. “L’auspicio ora, alla luce di questo risultato – dichiarano i sindacati in una nota – è che ci sia una ripresa immediata della trattativa per i due scali, Firenze e Pisa e che da parte dell’azienda ci sia un’apertura vera al confronto e quella chiarezza sulle intenzioni, che sono finora mancate”.

Claudio Gherardini ha intervistato Franco Fratini, segretario Fit Cisl Toscana

Exit mobile version