Amazon, sciopero e presidio a Pisa delle aziende di consegna

Amazon, Uiltrasporti Toscana: “Inaccettabile il ricorso alla cassa integrazione in un settore che durante la pandemia ha incrementato il giro di affari”.

La Uiltrasporti Toscana ha indetto per oggi una giornata di sciopero oggi 24 febbraio 2021 dalle 10 alle 19 per i lavoratori (una trentina in tutto) delle aziende fornitrici per Amazon del servizio di consegna, che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione. Nell’occasione e per tutta la durata dello sciopero si è tenuto un presidio nei pressi della sede Amazon di via dei Calabresi 18 a Montacchiello (Pisa).

“Riteniamo inaccettabile il ricorso alla cassa integrazione in una realtà che durante l’intero periodo della pandemia ha visto incrementare i propri volumi ed il proprio giro di affari e che alla luce di questo ha realizzato il nuovo distretto di Montacchiello – dice la Uiltrasporti Toscana – Questo è tanto più inaccettabile in quanto le giornate non lavorate sono conseguenza di un incremento spasmodico del numero di consegne affidate ad ogni corriere e che pongono anche un serio problema di stress per i lavoratori  con quello che ne può conseguire. Saremo determinati e fermi nel dare tutela ai lavoratori per rivendicare carichi di lavoro sostenibili e non accetteremo, soprattutto in questo particolare momento per il Paese, l’utilizzo di ammortizzatori sociali se non veramente necessari”.

Secondo quanto riporta Il Post, nel terzo trimestre del 2020, Amazon ha registrato il triplo dell’utile netto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 6,3 miliardi di dollari, raggiungendo un flusso di cassa operativo di 55,3 miliardi tra settembre 2019 e settembre 2020, più del 50% in più rispetto all’anno prima. Da fine febbraio, il valore delle azioni di Amazon è aumentato circa del 60% e in questi mesi la società ha raggiunto i profitti più alti della sua storia, prosperando in un periodo di grave crisi economica per tante categorie di lavoratori: tra cui proprio i proprietari di negozi fisici, quelli che da anni in molti casi già pativano la competizione dell’e-commerce.

Marco Sarlo Uiltrasporti Toscana intervistato da Chiara Brilli

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/02/210224_03_AMAZON-SCIOPERO.mp3?_=1

Prato, riders assunti col contratto nazionale Logistica

50 riders saranno assunti col Contratto nazionale Logistica in una azienda di Prato operante per Runner Pizza: accordo con Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. “Stop a lavoro nero, improprio o sottopagato: con questa intesa si afferma che i rider sono lavoratori subordinati con diritti, tutele e retribuzione mensile”

In questi giorni è stato sottoscritto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti un accordo, che disciplina il lavoro subordinato per i riders, in una azienda di Prato operante per il marchio Runner Pizza. Si tratta di una azienda, nata da poco, che attualmente ha 24 lavoratori e che prevede di arrivare ad averne 40 entro un anno e 70 entro due anni. Dunque circa 50 lavoratori in più di adesso, per servizi di food delivery e non solo.

Anche in questa realtà vogliamo che emergano i ciclofattorini dal lavoro nero, sottopagato o con forme contrattuali sbagliate e improprie.

Con questo nuovo accordo, anche a Prato, si afferma che i rider sono lavoratori subordinati che hanno diritto all’applicazione del Contratto nazionale Merci, Logistica e Spedizioni, oltre che al pagamento delle ore effettivamente lavorate e non in base alle consegne. E ovviamente anche alla retribuzione mensile e al riconoscimento di tutti i diritti e tutele che il Contratto nazionale  della Logistica riconosce, anche con le ultime specifiche, a tutti i lavoratori del settore.

“Soprattutto – si legge in una nota sindacale conglunta – si stabilisce che il rischio d’impresa legato alla vendita dei prodotti e le conseguenti consegne non sia a carico dei lavoratori, bensì dell’impresa. Ora, avanti per l’estensione di questo tipo di accordi  a tutte le aziende del settore, a vantaggio dei tanti  rider che svolgono le attività di consegna del cibo, e non solo, in tutta la Toscana”.

Quello pratese non è il primo accordo di questo tipo sull’assunzione di rider firmato in Toscana: nel luglio del 2019 sempre Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ne firmarono uno analogo con Runner Pizza a Firenze (riguardava 200 rider).

Firenze Parcheggi, proclamato Stato di agitazione per videosorveglianza

Da quanto si legge dal comunicato rilasciato dalle associazioni sindacali, Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti comunicano la sospensione delle relazioni sindacali con la società Firenze Parcheggi, a causa della pretesa di quest’ultima di utilizzare i dati rilevati dai sistemi di videosorveglianza aziendali per finalità disciplinari nei confronti dei propri dipendenti.

Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti hanno in più occasioni manifestato disponibilità ad un confronto con l’Azienda finalizzato ad implementare i sistemi di videosorveglianza che siano effettivamente necessari per tutelare i beni aziendali e per il corretto svolgimento dell’attività. Nondimeno, esse hanno anche ribadito e ribadiscono che non intendono consentire che le informazioni raccolte con tali sistemi di controllo possano essere utilizzate per finalità disciplinari nei confronti dei lavoratori.

Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti ritengono che la posizione di Firenze Parcheggi sia del tutto ingiustificata e contraria al dettato dall’art. 4 della L. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) e rischi di pregiudicare diritti primari dei lavoratori. Per questi motivi, e per il clima già teso esistente tra dirigenti/responsabili e i lavoratori più volte segnalatoci da questi ultimi, si dichiara lo stato di agitazione immediato e non si esclude un’azione di sciopero a sostegno e difesa del diritto inviolabile a privacy, riservatezza e dignità sul luogo di lavoro.

I sindacati coinvolti invitano Firenze Parcheggi a cambiare posizione ed atteggiamento, avviando un reale confronto con essi anziché tentare di imporre unilateralmente “accordi” contrari alla legge e gravemente lesivi dei diritti dei Lavoratori. Diversamente i sindacati non esiteranno a ricorrere in tutte le sedi più opportune in difesa dei diritti dei lavoratori.

Le associazioni sindacali auspicano, infine, nell’intervento del Comune di Firenze per suggerire alla società, della quale è socio di maggioranza, maggior buon senso e posizioni in linea con le aspettative e le tradizioni civili e moderne di una città come Firenze.

Firmato a Firenze accordo pilota per assunzione riders

Riders assunti a tempo indeterminato, con diritti e tutele: l’8 maggio è stato siglato, nell’azienda Laconsegna Srl di Firenze, l’accordo pilota per i lavoratori che consegnano cibo in bici o scooter.

E’ stato sottoscritto dalle segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti il primo accordo in Italia che disciplina il lavoro subordinato per i riders in una azienda della provincia di Firenze: per loro, contratto a tempo indeterminato (il Contratto nazionale Merci, logistica e spedizioni) con diritti e tutele. Cgil-Cisl-Uil di categoria commentano: “Per la prima volta in Italia, si stabilisce che i riders sono lavoratori subordinati che hanno diritto all’applicazione del Contratto nazionale con tutte le tutele”

Laconsegna Srl è attiva a Firenze da due mesi e si occupa di food delivery (consegna cibo a domicilio) per conto di ristoranti, pizzerie, paninerie. I riders in organico, che si muovono in bici o scooter sulla base di direttive ricevute sullo smartphone, attualmente sono una ventina, presi dal bacino dei ciclofattorini fiorentini che lavoravano in città per le grandi piattaforme. Ma nelle prossime settimane si dovrebbe arrivare, nei piani di azienda e sindacati, a 200 assunti a tempo indeterminato. Nel frattempo, è già stata costituita la Rsa aziendale.

Con questo primo accordo in tutto il panorama nazionale, si afferma che i riders sono lavoratori subordinati che hanno diritto all’applicazione del Contratto nazionale Merci, logistica e spedizioni, al pagamento delle ore effettivamente lavorate e non in base alle consegne, alla retribuzione mensile, al riconoscimento di tutti i diritti e tutele che il Contratto nazionale attribuisce e a tutti i lavoratori del settore (busta paga, ferie, malattia, eccetera), ma soprattutto si stabilisce che il rischio d’impresa, legato alla vendita dei prodotti e alle conseguenti consegne, non sia a carico dei lavoratori, bensì dell’impresa stessa.

Aggressioni agli autisti sui bus toscani, “Lavoratori esasperati e impauriti, ci riserviamo iniziative di protesta”

“Lavoratori esasperati e impauriti, ci riserviamo iniziative di protesta”, la denuncia di Filt Cgil, UilTrasporti e Faisa regionali sulle aggressioni agli autisti sui bus toscani

“Non hanno fine le continue aggressioni a danno del personale viaggiante dipendente delle aziende di TPL su gomma. Non fanno più, ormai, neppure notizia.

Gli operatori del TPL devono poter lavorare in serenità garantendo a se stessi e all’utenza un viaggio all’insegna della pubblica sicurezza. Abbiamo da tempo coinvolto Istituzioni ed aziende proponendo interventi a largo raggio utili a ridimensionare il grave problema che, nostro malgrado, perdura da fin troppo tempo in tutta la Toscana. Infatti a tutt’ora riteniamo non siano stati attuati i suggerimenti sindacali che giornalmente verifichiamo avrebbero potuto limitare molti tipi di violenza sia verbale sia fisica. I lavoratori sono esasperati ed impauriti. E’ assolutamente compito di noi sindacati non lasciarli da soli.

Utilizzeremo ogni iniziativa consentita utile a proteggere chiunque viaggi a bordo dei nostri autobus. Pertanto ci riserviamo di riportare al centro dell’attenzione questo gravissimo problema con iniziative lecite “…di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”.

Firmato: Filt Cgil, UilTrasporti, Faisa Cisal (segreterie regionali della Toscana)

Fs: appalti pulizie treni, 50 posti a rischio in Toscana

Senza rinnovo degli ammortizzatori sociali degli appalti pulizie ferroviari sono a rischio 50 posti di lavoro (su 700) in Toscana: la manifestazione regionale dei lavoratori del settore, nell’ambito dello sciopero indetto per oggi dalle segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast e Ugl, si è tenuta oggi a Firenze.

“Non si comprende – ha detto Pietro Lo Franco (Fit-Cisl) perché, a fronte di risorse certe messe in campo a base di gara, poi vengano affidati i lavori con ribassi estremi che minano sia il futuro dei lavoratori sia il servizio. Tramite tabelle dei costi certe diventerebbe chiaro che per poter svolgere un certo servizio occorre un certo numero di ore e quindi di lavoratori: non è così allo stato attuale”.

“Chiediamo anche alle società del gruppo Fs – ha affermato Marco Chellini (Filt-Cgil) – di utilizzare sistemi che prevedono una tutela maggiore per i lavoratori, visto che si sta chiedendo sempre di più un aumento della qualità delle pulizie sui treni, nelle stazioni e in tutti gli ambiti ferroviari, ed evidentemente la qualità si fa con le persone, non con altro”.

I sindacati chiedono inoltre “un tavolo col gruppo Fs – sostiene Guido Mazzoni (Uiltrasporti) per discutere degli appalti e delle loro problematiche, legate a determinati ribassi nelle gare di appalto, continui cambi di aziende negli appalti ferroviari, ritardi di pagamento che si stanno verificando in alcune realtà”.

Marco Chellini Filt-Cgil intervistato da Gimmy Tranquillo

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