Toscana Aeroporti: superati 8 milioni passeggeri 2017

 Per la prima volta, nel 2018, gli aeroporti di Pisa e Firenze hanno superato gli 8 milioni di passeggeri. Lo ha reso noto Toscana Aeroporti, la società comunicando i dati di traffico in occasione della presentazione a Pisa del masterplan di investimenti previsti fino al 2028.

La crescita di passeggeri, rivela una nota della società “è stata del 3,7%: 8 milioni e 182 mila i passeggeri transitati dai due scali”. Il dato pisano si attesta a 5,5 milioni di
passeggeri, con una crescita, rispetto al 2017, del 4,4% e, secondo Toscana Aeroporti, “l’incremento è da ricondursi principalmente all’andamento dei movimenti (+3%) e del load
factor che si attesta su un valore medio dell’87,1% (+0,5%): in crescita anche il traffico cargo che con 11,5 mila tonnellate di merce e posta (+8,7%)”.
L’aeroporto di Firenze ha invece fatto registrare “una crescita del 2,3%, con 2,7 milioni di passeggeri transitati: risultati dovuti principalmente all’aumento della capacità degli
aeromobili impiegati sullo scalo fiorentino e alla crescita del load factor (+0,8%) che hanno più che controbilanciato la diminuzione dei movimenti (-3,6%)”.
“La crescita dei due scali – conclude la società di gestione – è l’ennesima riprova della validità del progetto Toscana Aeroporti, la netta differenziazione dei segmenti di mercato dei due scali e la solidità del sistema aeroportuale toscano come network integrato”. L’amministratore delegato della società, ha infine annunciato “il rafforzamento della partnership con Ryanair, prima compagnia aerea europea per numero di passeggeri
trasportati all’anno, avviata nel 1998, che è stata confermata e rafforzata grazie alla sottoscrizione di un nuovo accordo fino al 2023, creando le condizioni per lo sviluppo di traffico e nuove destinazioni in partenza da Pisa”.

Peretola: Toscana Aeroporti querela portavoce regionale M5S

 Giacomo Giannarelli, consigliere regionale, è stato querelato per aver ” sollevato perplessità sulla sicurezza dell’aeroporto di Firenze”. Con lui querelati anche l’ex generale dell’Aeronautica Luciano Battisti e l’ex pilota militare Domenico Leggiero. “Sull’aeroporto di Firenze attacco inaudito al Movimento 5 Stelle” ribatte    il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti Michele Dell’Orco su Twitter.

“Toscana Aeroporti ha dato mandato ai propri legali di tutelare la Società nei confronti delle dichiarazioni” del consigliere regionale M5s Giacomo Giannarelli, dell’ex generale dell’Aeronautica Luciano Battisti e dell’ex pilota militare Domenico Leggiero, i quali in una conferenza stampa nei giorni scorsi hanno sollevato perplessità sulla sicurezza dell’aeroporto di Firenze. Lo scrive la società aeroportuale nelle due pagine acquistate oggi su alcuni quotidiani locali, dove risponde punto per punto sui temi sollevati. “Trattasi di affermazioni lesive e false – sostiene il gestore degli scali di Firenze e Pisa – atte a screditare una società quotata in Borsa e quindi tesa alla tutela del risparmiatore, e per di più concessionaria di un bene pubblico che opera sotto un regolatore al quale si attiene in ogni momento. Toscana Aeroporti chiederà danni economici, di immagine e per procurato allarme derivanti dalle loro dichiarazioni”.

“Dopo il clamore suscitato dalle scomposte reazioni di molti attori della scena regionale, politici e non, ritengo doverose alcune precisazioni. Toscana Aeroporti sta gestendo al meglio le proprie competenze e non è mai stata in alcun modo accusata di nulla” scrive in una nota Giannarelli. il cosigliere precisa  che “il procedimento autorizzativo relativo all’aeroporto di Peretola è in fase avanzata: dopo i due pareri positivi espressi dai precedenti governi a guida Renzi e Gentiloni adesso l’attesa è tutta sull’esito dell’analisi costi-benefici seguita, in primis, dal ministero guidato da Danilo Toninelli”. “La conferenza stampa terminata nell’occhio del ciclone – spiega ancora – è stata indetta conseguentemente alle allarmanti parole del sindaco di Firenze Dario Nardella che ha ricordato come ogni anno vengano cancellati circa mille voli a causa della nebbia. Credo sulla faccenda debbano parlare i tecnici. Ed è quel che abbiamo voluto fare davanti alla stampa. La posizione politica del M5s Toscana, che non teme intimidazioni di alcun tipo, è sempre la stessa: sì al potenziamento dello scalo di Pisa e al suo collegamento veloce con il city airport di Firenze. Trovo assurdo e indegno il killeraggio mediatico cui sono stato sottoposto. Una cosa è certa. E cioè che noi continueremo a lavorare nell’interesse del nostro unico punto di riferimento: i cittadini”.

“Sull’aeroporto di Firenze attacco inaudito al Movimento 5 Stelle e soprattutto a Giacomo Giannarelli (M5S). La nebbia genera gravi problemi a Peretola, fatto ammesso pochi giorni fa anche dal sindaco Nardella. I soldi pubblici vanno spesi su buoni progetti”. scrive infine il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti Michele Dell’Orco su Twitter.

Toscana, aeroporti: + 6,5 milioni di passeggeri nel 2018

Nel dettaglio, secondo Toscana Aeroporti, sono 3,3% i passeggeri in più transitati per i due scali aeroportuali di Pisa (+3,6%) e Firenze (+2,7%) nei primi nove mesi del 2018.

Inoltre secondo il rendiconto di bilancio di Toscana Aeroporti approvato oggi, i ricavi totali arrivano a quota 101,2 milioni di euro (+10,5%; +4,8% i ricavi operativi), l’Ebitda a 30,1 mln (+22%), e l’utile netto è di 13 mln (+24,5%), sebbene si riduca a 10,3 mln al netto di alcuni proventi straordinari, e dunque in lieve flessione rispetto ai 10,4 milioni di euro del 30 settembre 2017.

La scoietà, inoltre, annuncia che “in data 4 ottobre 2018 è stato stipulato il primo atto relativo all’accordo per l’acquisto delle azioni di Firenze Parcheggi Spa, società che gestisce i parcheggi pubblici a Firenze, nell’ambito del quale è stato formalizzato l’acquisto da parte di Toscana Aeroporti delle partecipazioni di UnipolSai Spa”.

“Per rispetto in primis verso i passeggeri che subiscono i disagi e per il prestigio che vantano Firenze e la Toscana nel mondo, auspichiamo che l’iter normativo in corso possa concludersi positivamente al più presto al fine di poter dare il via ai non più procrastinabili lavori di potenziamento dell’aeroporto di Firenze”. Lo ha affermato il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai,commentando i risultati della società nei primi nove mesi dell’anno.

Secondo Carrai, si tratta di “risultati di traffico record” per il sistema toscano “nonostante l’elevato numero di cancellazioni e dirottamenti registrati presso l’aeroporto di Firenze, senza i quali il tasso di crescita dei passeggeri sarebbe cresciuto del 4,8% anziché del 3,3%”.

Nuovo Aeroporto di Firenze, la Cgil Toscana “Giudizio non positivo. Tante criticità”

“Sbagliato dimensionare la pista in funzione della crescita di un modello di turismo insostenibile. Sì a ulteriori sinergie con lo scalo di Pisa. Ascoltare le necessità di lavoro e manifattura, non quelle della rendita”

Di seguito la nota del sindacato sullo scalo fiorentino:

Continuiamo a leggere dichiarazioni sulla necessità di ampliamento di Peretola che si configurerebbe – di fatto – come un nuovo Aeroporto di Firenze. Noi siamo per la qualificazione e la tutela dell’occupazione dello scalo fiorentino, ma il progetto presentato, su cui ben sette amministrazioni locali hanno fatto ricorso contro il decreto di Via, apre moltissime criticità: dall’interruzione del collegamento diretto tra Sesto e l’Osmannoro, al pregiudizio sullo sviluppo del Polo Scientifico, alla messa in discussione del Parco della Piana così come previsto dagli strumenti urbanistici della Regione e del Comune di Sesto, al mantenimento della vocazione produttiva manifatturiera dell’Osmannoro. Inoltre, la proposta non è inserita in un progetto organico di sviluppo dell’area di Firenze e della sua cintura. Non possiamo quindi esprimere come Cgil Toscana un giudizio positivo sull’attuale progetto, vista anche l’incongruenza degli interventi infrastrutturali che verrebbero ad insistere sul territorio della Piana, indice di una mancata condivisa e razionale programmazione da parte di tutti gli attori pubblici coinvolti.

LA QUESTIONE TURISMO

E’ sbagliato prevedere e dimensionare la pista solo in funzione della crescita esponenziale e smodata dei turisti in entrata su Firenze: la sua realizzazione deve muoversi tra l’aumento delle condizioni di sicurezza di passeggeri, lavoratori e cittadini e resa compatibile con una idea regionale di sviluppo del manifatturiero ambientalmente sostenibile e di un turismo distribuito. Nei nostri territori si è affacciato un modello di turismo distruttivo di qualità della vita in ambito urbano, con processi di svuotamento di abitanti ed attività artigiane a favore di attività come gli affitti turistici di breve durata (la realtà della città di Firenze vede 18 milioni di turisti su base annua, di cui solo 10 ufficialmente censiti, alimentando un giro di affari che sfugge alle imposizioni fiscali e refrattario ad un lavoro in pienezza di diritti e di contribuzione). La crescita smodata di tale modello provoca il collasso delle città d’arte ed universitarie, i quotidiani ingorghi, la crescita delle diseguaglianze sociali – lavoro povero e spesso grigio – e territoriali e la fuga dalle attività manifatturiere a favore della rendita immobiliare. Noi siamo per un modello di sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile, che renda possibili qualità della vita e mobilità sociale attraverso un manifatturiero rinnovato ed un turismo sostenibile e distribuito in maniera meno diseguale all’interno di tutto il perimetro regionale.

IL RAPPORTO CON PISA

Abbiamo ritenuto sostanzialmente positiva la scelta di riunire in un’unica Società gli aeroporti di Firenze e di Pisa, evitando un declassamento e ragionando in un’ottica di sistema regionale, meno la riduzione delle quote e del peso politico dei soggetti pubblici nella nuova Toscana Aeroporti e le scelte di sostanziale privatizzazione di quote significative di attività, con ricadute negative su centinaia di lavoratori e lavoratrici. Occorre puntare ad un ulteriore sviluppo delle sinergie con Pisa, il vero aeroporto di ambito regionale, dando finalmente il via alle opere già programmate relative all’ampliamento dello scalo, riconsegnando a Peretola il ruolo di City Airport, potenziando i collegamenti ferroviari Pisa-Firenze, favorendo i collegamenti rapidi con Siena e su tutta la direttrice dell’area Lucca- Pistoia-Prato sia verso Firenze che Pisa e sul collegamento su ferro Peretola-Firenze e con il futuro hub dell’Alta Velocità, da realizzarsi attraverso il sottoattraversamento e la realizzazione di una stazione che svolga la funzione di interfaccia con i treni locali tramite il collegamento diretto con Santa Maria Novella, assolutamente non sostituibile con la tramvia.

INFRASTRUTTURE/LIVELLO REGIONALE

Il sistema logistico ed infrastrutturale della nostra Regione mostra un differenziale negativo rispetto alle più avanzate aree europee sia rispetto alla mobilità delle merci che a quella delle persone. Rischiamo di subire un processo di definitiva marginalizzazione dai grandi flussi di livello sia continentale che planetario. Investimenti programmati e mirati sono fattori indispensabili come volano di sviluppo e di occupazione in settori stremati dalla crisi, verso un sistema che sia costruito sulle esigenze del lavoro produttivo e non su quelle della rendita. Un sistema funzionale anche alla riduzione delle differenziazioni interne alla nostra Regione: la Toscana Centrale, la Costa e le Aree interne, montane e insulari hanno avuto dentro la crisi traiettorie che ne hanno ulteriormente marcato il disequilibrio e le diseguaglianze. Liberare fisicamente i binari della stazione fiorentina di Santa Maria Novella dall’Alta Velocità per destinarli esclusivamente per il trasporto pendolari è una scelta non più procrastinabile, assieme al potenziamento del numero e degli orari lungo la direttrice tirrenica.

Nardella su aereoporto Firenze: “Smettiamola di fare melina”

Nardella ha parlato  a margine dell’assemblea 2018 di Confindustria Firenze.”Credo che sia arrivato il momento – ha detto – di smetterla con contraddizioni, gioco a meline, veti sulla questione degli investimenti a partire dall’aeroporto”.

“Non è una risposta solo per gli imprenditori – ha proseguito Nardella – ma per i 20 mila cittadini che fra Brozzi, Quaracchi, Peretola sono costretti a vivere quotidianamente in modo ossessivo con gli aerei che sorvolano a 300 metri”

“Oltre all’aeroporto, – ha proseguito il sindaco – il sottoattraversamento per i trasporti regionali e molte altre opere che servono allo sviluppo. Ora Firenze dice basta con questo modo di fare e vuole risposte chiare”.

Per il sindaco, “gli imprenditori fiorentini vogliono risposte molto chiare, a cominciare dagli investimenti sulle infrastrutture, perché Firenze dà molto all’Italia. Contribuiamo per il 2,5% al Pil del Paese, più di 3 miliardi all’anno. Questo è l’aiuto, il supporto che tutta l’area metropolitana dà all’Italia”.

Toscana, aeroporti: Naldi conferma il potenziamento degli scali

È intervenuto all’assemblea di Confindustria Firenze Roberto Naldi, vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti

“Confermiamo l’impegno a portare avanti comunque, nel pieno rispetto delle regole, la realizzazione della nuova pista a Firenze e l’ampliamento dell’aeroporto di Pisa, al di là delle polemiche e di fantasiose alternative sostenute da improbabili esperti”. Lo ha affermato Roberto Naldi, vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti, intervenendo all’assemblea annuale di Confindustria Firenze.

“Confermo l’impegno Corporacion America e del nostro nuovo socio Icd, il fondo sovrano di Dubai, per realizzare questo sistema aeroportuale fondamentale”.

“Se c’è un cambiamento stravolgente dal punto di vista degli impegni e del piano nazionale aeroporti, tutto può essere”:continua Roberto Naldi, rispondendo a chi gli chiedeva se le difficoltà a livello politico per la realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze potrebbero indurre la società ad abbandonare i suoi progetti di investimento in Toscana.

Naldi, ha affermato che Corporacion America, azionista di maggioranza di Toscana Aeroporti, non ha intenzione di vendere: “Eduardo Eurnekian in persona ha detto di no, ribadendo che non siamo investitori speculatori ma investitori per far crescere”.

Riguardo al recente ingresso nel capitale del fondo sovrano di Dubai, il manager ha detto che “il socio non è pentito” dell’operazione, e che l’accordo “serve per lo sviluppo in Italia, per una importante condivisione del progetto Toscana e per progetti di sviluppo nell’area dell’Est e del bacino Mediterraneo”.

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