Peretola: anche Provincia di Prato contro ministero Trasporti

La decisione di Puggelli, presidente della Provincia di Prato, arriva dopo la prima vittoria ottenuta il mese scorso di fronte Tar della Toscana: i giudici amministrativi hanno dato ragione ai sindaci e ai comitati della Piana, annullando il decreto di valutazione di impatto ambientale e di fatto imponendo lo stop ai progetti di ampliamento dell’aeroporto.

La Provincia di Prato si schiera quindi a fianco dei sindaci della Piana  nell’opposizione all’ampliamento di Peretola. Il presidente Puggelli (sindaco di Poggio a Caiano) ha conferito il mandato agli avvocati Stefania Logli, Paola Tognini ed Elena Bartalesi . Sono incaricate di rappresentare e difendere l’ente che presiede nella battaglia legale con il dicastero guidato dal ministro Danilo Toninelli.

“Siamo profondamente in disaccordo con la decisione del Ministero – spiega Puggelli, proponendo di aprire un tavolo istituzionale per decidere un impieg migliore delle risorse previste per la pista -. Andremo avanti in tutte le sedi per salvaguardare i nostri concittadini e tutelarne le ragioni.
Costruire una nuova pista aeroportuale nello spazio di un parco -continuia Puggelli – significherebbe sacrificare l’intero territorio imponendo scelte non condivise che metterebbero a dura prova l’assetto ambientale, idrogeologico e viario di quella zona”,

“Nelle ultime settimane abbiamo dovuto leggere, soprattutto da parte dei rappresentanti di Toscana Aeroporti, di attacchi fuori luogo nei confronti della magistratura e di chiunque avesse opinioni diverse. La giustizia – conclude il presidente invitando poi ‘ad abbassare i toni – deve fare il suo lavoro liberamente: spetta ai giudici esprimersi, sulla base dei documenti e del rispetto delle leggi”

Nei giorni scorsi, l’ordine degli Architetti della Provincia di Prato, si era schierato contro il decreto ministeriale che approva il masterplan del nuovo aeroporto.

Naldi (CA): con la nuova pista migliorerà anche l’equilibrio ambientale della Piana

Intervista con Roberto Naldi, vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti. “La decisione del TAR? Ricorreremo al Consiglio di stato, abbiamo prodotto una documentazione corposa che a nostro parere ci mette al riparo da qualsiasi contestazione”

Dai rapporti con Pisa, alle questioni ambientali, al parco della piana, allo sviluppo turistico, al futuro del Polo Scientifico, passando attraverso la questione dei finanziamenti e delle 142 prescrizioni  della VIA:  la posizione di Toscana Aeroporti sulle questioni più scottanti che riguardano la realizzazione della nuova pista di Peretola

Filippeschi: l’Aeroporto di Pisa non deve pagare lo stop dato dal Tar alla nuova pista di Firenze

Lo dichiara l’ex sindaco di Pisa, Marco Filippeschi. “Non c’è ragione d’interesse pubblico che giustifichi quella che a tutti appare una ritorsione (…)  E’ la seconda volta che Corporation America, dopo l’acquisto delle azioni vendute dalla Regione  blocca l’investimento fondamentale che rimane da fare sul Galilei.

“L’Aeroporto di Pisa non deve pagare lo stop dato dal Tar alla nuova pista di Firenze. Non c’è ragione d’interesse pubblico che giustifichi quella che a tutti appare una ritorsione. Sottolineo, d’interesse della Toscana intera. E’ la seconda volta che Corporation America, il privato che controlla la Toscana Aeroporti, dopo l’acquisto delle azioni vendute dalla Regione (con la contrarietà delle istituzioni pisane), blocca l’investimento fondamentale che rimane da fare sul Galilei. E’ quello del nuovo terminal-passeggeri, che si rinvierebbe ancora condizionandolo al potenziamento del Vespucci”. Lo dichiara l’ex sindaco Paolo Filippeschi, che fu impegnato in una dura battaglia contro la vendita delle quote di Toscana Aeroporti da parte della Regione. “La volta precedente leggemmo la smentita di Naldi- prosegue Filippeschi-. Questa volta, invece, la scelta per un rinvio sine die è dichiarata”.

Filippeschi ricorda che ” l’investimento fu deciso il 27 aprile del 2012 e che il CdA della società, con il privato già maggioritario, aveva già dato il via all’investimento nel lontano 25 febbraio 2015. Poi l’ampliamento fu ancora rilanciato dal CdA di Toscana Aeroporti il 13 dicembre 2016. Non si contano le dichiarazioni d’impegno successive”.

 

Secondo l’ex sindaco “l”aeroporto scoppia nei mesi di punta e l’accoglienza dei passeggeri è assolutamente inadeguata. Mentre anno dopo anno la società ha fatto utili, anche grazie agli investimenti decisi quando la società era governata da una maggioranza pubblica, fatta in primis da Regione Toscana, Comune di Pisa, Provincia, Camera di Commercio”.

“Dove vanno a finire questi utili?” Si chiede Filippeschi. E ancora “perché dopo la privatizzazione d’investimenti strategici a Pisa non se ne sono più realizzati. All’opposto, si è danneggiato con la concorrenza illegittima dei bus Pisa-Firenze quello d’importanza fondamentale, per ammissione della stessa Toscana Aeroporti, del people mover. C’è quindi una contraddizione enorme, che non si spiega. Proprio perché la gestione è unica e integrata l’investimento già deciso su Pisa darebbe un sicuro vantaggio, tanto più quando vi è l’incertezza sulla realizzazione di quello di Firenze. Altrimenti cadrebbero le ragioni strategiche, solidissime, da tutti sostenute, mai contraddette, che hanno portato a decidere l’ampliamento del terminal sette anni fa”.

“La logica di corto respiro del profitto privato non deve andare a scapito della strategia di crescita del Galilei. La Toscana non può ancora pagare questo ritardo dice Filippeschi. Che conclude “di fronte a questa evidenza, il sindaco di Pisa deve prendere una posizione chiara e autonoma, una volta tanto, in difesa del Galilei. E il presidente della Regione Toscana deve rivendicare e difendere il grande e riuscitissimo piano d’investimenti che insieme, in pochi anni, abbiamo contribuito a realizzare, che ancora manca di questa previsione così importante. Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio sono ancora soci, seppure minoritari, della Toscana Aeroporti. Dunque hanno anche gli strumenti per far valere negli organi della società le scelte già prese sulla base d’incontestabili valutazioni strategiche, tecniche e di contesto. Anche il governo, depositario del Piano di sviluppo aeroprtuale toscano, dev’essere chiamato in causa dai parlamentari pisani di ogni orientamento. Naturalmente, il tema è di straordinaria importanza anche per i sindacati dei lavoratori e per le rappresentanze d’impresa, perché riguarda il cuore della nostra prospettiva di sviluppo e il lavoro per molte migliaia di famiglie”

 

Aeroporto Firenze: Tar accoglie ricorsi contro, annullato decreto Via

Stando alla sentenza pubblicata oggi, il Tar ha accolto i ricorsi dei comitati e dei Comuni contrari al progetto di ampliamento dell’aeroporto di Firenze. La decisione comporta, secondo quanto appreso, l’annullamento del decreto ministeriale di Via. La sentenza è stata pubblicata oggi.

Come riporta il giornale online “Notizie di Prato”, il Tar ha accolto i ricorsi dei comitati e dei Comuni contrari al progetto, tra cui quello di Prato e di Sesto, ed ha annullato di conseguenza il decreto ministeriale di Via. Ciò significa che il progetto di Enac e di Toscana Aeroporti per realizzare una pista parallela all’autostrada che avrebbe portato aerei in decollo e in atterraggio sui cieli di Prato e della Piana è al palo.

La sentenza è stata pubblicata oggi, 27 maggio, a poche ore dalla chiusura dei seggi e sposa in pieno la linea dei comitati.

Con la sentenza n. 793/2019 il TAR della Toscana ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Sesto Fiorentino contro il decreto di VIA per il progetto del nuovo aeroporto di Firenze.

I giudici hanno accolto pienamente il ricorso, giudicando illegittimo il decreto di VIA poiché non ha compiutamente valutato l’impatto ambientale del progetto, prevedendo un elevato numero di prescrizioni che per tenore di fatto hanno posticipato la valutazione dell’impatto ambientale alla effettiva realizzazione del progetto. Tra gli elementi di criticità, anche la costituzione dell’osservatorio ambientale senza il coinvolgimento dei Comuni interessati dall’opera.

“Una giornata di straordinaria importanza per il nostro territorio e il suo futuro. Il TAR ha riconosciuto la validità delle ragioni dei Comuni, delle associazioni, dei comitati contro un’opera che noi riteniamo sbagliata – afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – Si tratta di una grande vittoria, che dovremo senz’altro approfondire, ma che nella sostanza è chiara: il decreto di VIA è illegittimo e cade, pertanto, tutto il castello giuridico e amministrativo messo su anche con alcune forzature per arrivare a realizzare a tutti i costi una pista incompatibile col nostro territorio e illegittima dal punto di vista giuridico. Un pensiero, oggi, va a tutti gli amministratori e ai cittadini che per anni si sono battuti contro un’opera sbagliata. L’unico rammarico è che a questo risultato si sia dovuti arrivare per via giudiziaria e non attraverso la politica”.

“Il progetto sottoposto a Via non conteneva quel grado di dettaglio minimo e sufficiente affinché il Ministero dell’Ambiente addivenisse ad una corretta valutazione di compatibilità ambientale, non essendosi individuati compiutamente le opere da realizzare”, si legge nelle sentenze pronunciate dai giudici della prima sezione del Tar della Toscana, che hanno accolto i cinque ricorsi presentati dai Comuni – Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano, Signa – e dai comitati.

Secondo i giudici “la previsione di un numero così elevato di prescrizioni, ma soprattutto il carattere e il tenore di queste ultime, dimostra inevitabilmente il difetto di istruttoria in cui sono incorsi i Ministeri” dell’Ambiente e dei Beni culturali “che si sono limitati a posticipare la valutazione dei relativi impatti ambientali”, perché le prescrizioni “devono attenere alla fase di esecuzione del progetto e non riguardare aspetti che avrebbero dovuti essere valutati e risolti in sede di Via.”

“Siamo esterrefatti della sentenza del Tar che con la sua decisione nega la validità della valutazione d’impatto ambientale per realizzare la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. È difficile immaginare come si sia potuta prendere, da parte dei giudici, una decisione così in contrasto con quanto tre ministeri, Enac, Regione Toscana, amministrazioni locali concordemente hanno approvato in un documento frutto di anni di lavoro”. Lo afferma in una nota il Comitato Sì Aeroporto. “Increduli, aspettiamo il Consiglio di Stato per capire se a prendere un abbaglio su un progetto così importante e decisivo per il territorio siano state molteplici istituzioni dello Stato italiano oppure un singolo tribunale – prosegue la nota – Nel frattempo chiediamo alle imprese di non desistere: coloro che dovevano investire allettati dalla nuova infrastruttura mantengano gli investimenti, coloro che stavano per disinvestire aspettino a farlo. Il Comitato Sì Aeroporto continuerà a fare di tutto per portare avanti il progetto e dare voce a chi non si arrende, come le migliaia di cittadini che hanno firmato l’appello sul sito www.siaeroporto.org”.

Aeroporto, al via lavori sicurezza idraulica, buoni anche per la nuova pista

?Firenze, questa mattina è stato dato il via presso l’aeroporto Amerigo Vespucci di Peretola ai lavori di realizzazione delle casse di laminazione che metteranno lo scalo al riparo dalle inondazioni.

Al taglio del nastro il Sindaco di Firenze Dario Nardella e l’Assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, quest’intervento è sia a servizio dell’attuale pista dell’aeroporto, ma metterà in sicurezza anche quella da realizzare.

Secondo i progettisti si tratterebbe di un’opera ambientalmente rilevante poiché le acque saranno raccolte, trattate e depurate per poi essere reimmesse in rete.

Si tratta di lavori per un importo di circa 2 milioni di euro e della durata di circa 7 mesi.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il vicepresidente di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190514_04_AEROPORTO-LAVORI-IDRO_NALDI.mp3?_=2

Toscana aeroporti: 2018 chiuso con record passeggeri

L’assemblea degli azionisti di Toscana Aeroporti ha approvato il bilancio 2018, anno chiuso con il record di traffico passeggeri grazie ai risultati del Galilei di Pisa con 5,5 milioni di passeggeri (+4,4%) e del Vespucci di Firenze con 2,7 milioni di passeggeri (+2,3%).

I ricavi totali consolidati, per Toscana Aeroporti, ammontano a 131,9 milioni di euro (+9,2), con un risultato netto di esercizio del gruppo stato pari a 11,8 mln (+11,5%). L’assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,70 euro per azione, che sarà messo in pagamento a partire dall’8 maggio 2019, con stacco cedola il 6 maggio e record date il 7 maggio.

I soci hanno inoltre nominato in consiglio d’amministrazione Silvia Bocci e Giorgio De Lorenzi, già cooptati in Cda nei mesi scorsi per sostituire Ylenia Zambito e Martin Eurnekian.

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