Italcanditi, sindacati: domani corteo a sostegno dei lavoratori

Domani 5 febbraio manifestazione a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori della Italcanditi del Mugello, organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Comune di Marradi (Firenze).

Il corteo partirà da piazza Scalelle presso il Comune alle 10.30, per raggiungere alle 12 il presidio permanente davanti alla fabbrica, dove interverranno lavoratrici, lavoratori, i segretari generali di Flai Cgil e Fai Cisl e il sindaco di Marradi Tommaso Triberti.

Il piano presentato da Italcanditi, che ha annunciato lo stop alla produzione di marron glacé – prodotto che ha fatto conoscere per la sua qualità – un mese fa, prevede la riconversione della fabbrica con tre nuove linee di produzione. Per poter garantire i medesimi livelli occupazionali delle lavoratrici stagionali e di approvvigionamento di marroni di Marradi, “le lavorazioni dovranno partire entro l’inizio di marzo – ha affermato l’azienda -. Quindi l’approvazione del piano industriale non può subire ulteriori dilazioni temporali che ne causerebbero il suo annullamento.”

“Non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell’attività produttiva del marron glacé – affermano Flai Cgil, Fai Cisl e Comune – con un piano industriale serio, che valorizzi il territorio e la filiera del marrone, garantendo agli stagionali contratti di una durata che permetta una sopravvivenza economica. Non accettiamo, infatti, la scelta di Italcanditi di spostare subito la produzione a Pedrengo, un piano di reindustrializzazione poco credibile, il contratto di soli 4 mesi per gli stagionali, la sostituzione delle linee di produzione”.

 

Marradi, fabbrica marron glaces delocalizza produzione a Bergamo

“E’ una pugnalata al cuore del nostro paese” dice il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti.

La proprietà dell’azienda Ortofrutticola del Mugello, la bergamasca Italcanditi, ha annunciato di voler chiudere lo stabilimento di Marradi (Firenze) per spostare a Bergamo tutta la produzione di marron glaces. E’ quanto rivela in un post su Facebook il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, che domani pomeriggio parteciperà a un’assemblea con istituzioni locali e sindacati. Ortofrutticola del Mugello occupa una decina di lavoratori a tempo pieno e 80-90 stagionali all’anno per la produzione, mobilitando un forte indotto locale di produttori e raccoglitori.

“E’ una pugnalata al cuore del nostro paese – ha affermato Triberti -, capitale del Marrone, e della nostra comunità. La fabbrica dei marroni, come la chiamiamo noi, è la fabbrica di Marradi, un punto di riferimento e un volano per tutto il territorio e faremo di tutto perché questo non accada. Abbiamo tutti un familiare, un amico, che ci lavora. E’ un presidio fondamentale per garantire la vita della nostra piccola comunità”. Lo stabilimento di Marradi ha circuiti di canditura completi di linee automatiche e semi-automatiche per confezionamento di marron glaces: entrano in lavorazione circa 7.000 tonnellate all’anno di castagne. Italcanditi, attiva nella produzione di semilavorati per l’industria dolciaria e lattiero-casearia, ha rilevato nel 2020 il 100% di Ortofrutticola del Mugello: dal 2019 l’azienda bergamasca è controllata dal fondo Industrialinvest.

“L’annunciato spostamento dello stabilimento della Ortofrutticola del Mugello di Marradi è un durissimo colpo al tessuto sociale ed economico del nostro territorio. La fabbrica dei marroni è infatti un punto di riferimento per la produzione della zona e contribuisce al racconto del marrone come prodotto d’eccellenza simbolo di Marradi. Saremo a fianco delle istituzioni e delle rappresentanze dei lavoratori nel tentativo di scongiurare questo spostamento, che rischia di impoverire il territorio economicamente e dal punto di vista sociale e culturale”. Così la senatrice di Firenze e vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato, Caterina Biti (PD), commenta l’annuncio della chiusura e dello spostamento da Marradi (Firenze) a Bergamo dello stabilimento della Ortofrutticola del Mugello, punto di riferimento nella produzione dei marroni di Marradi.

Per Dario Nardella, Sindaco della Città Metropolitana di Firenze, “la delocalizzazione non è un problema solo internazionale ma anche interno. E’ un meccanismo sbagliato che consiste sostanzialmente nel trasferire attività produttive che fanno profitti in altre aree dove proprietari e azionisti guadagneranno ancora di più, scaricando per questo motivo la mano d’opera, accantonata come un’appendice. I lavoratori sono attori primari della generazione della ricchezza, ma ne vengono estromessi. La decisione della nuova proprietà dell’Ortofrutticola del Mugello di chiudere lo stabilimento di Marradi per spostare l’attività a Bergamo oltre a essere inaspettata deve essere fondata su motivazioni veramente gravi per poter essere sostenuta. Sia chiaro che noi non staremo a guardare”.
“Noi rispettiamo i principi di libera concorrenza e di libera iniziativa economica – sottolinea Nardella –  ma essi devono essere sempre sorretti da motivazioni chiare e non possono derogare ai diritti sociali e alla qualità del lavoro”.
La ricchezza “è vincolata alla responsabilità sociale e occupazionale e non possiamo permettere che la comunità di Marradi venga colpita al cuore, nelle famiglie, nelle persone, nelle speranze che danno vita e certezze per andare avanti. Se oggi tocca a Marradi con un vantaggio immediato per Bergamo, domani starà a Bergamo per un’altra realtà. Bisogna aggredire letteralmente questa modalità non solo a livello di normativa europea ma anche nazionale”.
La Città Metropolitana “sarà al fianco del Sindaco Tommaso Triberti, della comunità di Marradi e dei lavoratori”.

Sul tema è intervenuta la regione Toscana. Il tavolo dell’Unità di crisi è convocato il 3 gennaio alle 11 per discutere della “Ortofrutticola del Mugello”: la bergamasca Italcanditi, proprietaria dell’azienda, ha infatti annunciato di voler chiudere lo stabilimento di Marradi (Firenze) per  spostare la produzione di marron glaces a Pedrengo.

A contattare l’Unità di crisi regionale, spiega Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, è stato lo stesso sindaco di Marradi, Tommaso Triberti. Al tavolo regionale, oltre alle strutture dell’Unità di crisi, parteciperanno sia il sindaco che i sindacati.

L’azienda conta una decina di dipendenti a tempo pieno, a cui vanno sommati i lavoratori stagionali, che nei momenti di maggior richiesta fanno oscillare il numero totale tra le 60 e le 100 unità, di cui circa l’80 per cento donne.

Nata nel 1984 su iniziativa dell’allora Comunità Montana del Mugello, la “fabbrica dei marroni” (come viene chiamata) è un punto di riferimento per il territorio e perno dell’economia locale.

Faentina: protesta sindaci contro RFI/Trenitalia

Una protesta davanti alle sedi fiorentine di Rfi e Trenitalia contro il “caos Faentina” e “gli ennesimi giorni di ritardi e cancellazioni di treni”. La annunciano per il 10 dicembre i sindaci dei Comuni del Fiorentino interessati dalla linea ferroviaria.

Dopo le riunioni e gli incontri con Regione Toscana e Trenitalia delle scorse settimane, spiega una nota, i sindaci hanno deciso di interessare il prefetto di Firenze per palesare la situazione che vivono gli utenti della linea.

I primi cittadini di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, di Marradi Tommaso Triberti, di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, di Vaglia Leonardo Borchi e di Fiesole Anna Ravoni sottolineano che “ogni volta che c’è un disservizio ci vengono date spiegazioni, tecnicamente impeccabili. Ma noi amministratori a cui pervengono le lamentele dei pendolari o dei genitori i cui figli non si sa mai a che ora riescono a tornare a casa non possiamo ogni volta dover dare una spiegazione sui motivi, senza che la situazione migliori”. “Ci siamo stancati di chiedere spiegazioni – aggiungono  i sindaci-, c’è chi deve garantire un servizio pubblico e oggi non lo sta facendo”. Il consigliere regionale della Lega Elisa Tozzi osserva che “il caos Faentina e le difficoltà per i pendolari di tutta la Toscana, continuano. Evidentemente l’azione della Giunta non è sufficiente, né quella degli amministratori locali: entrambi non sono stati capaci di dare risposte ai cittadini. Occorre quindi riportare in Consiglio regionale il tema del trasporto pendolare, questione centrale per il Valdarno, il Mugello, l’Empolese Valdelsa ma anche per il Senese e la Lucchesia”.

Per Tozzi “i ripetuti incontri dell’assessore regionale e dei sindaci con Ferrovie non hanno prodotto nulla di concreto. E quindi qui i casi sono due: o si tratta di azioni di facciata, oppure la Giunta non è ritenuta credibile. E non so cosa sia peggio”.

Coronavirus: isolato bosco Mugello dove si svolge raduno Hippie

Uno dei partecipanti al raduno di hippie in Alto Mugello è risultato positivo al Covid, la decisione dopo vertice in prefettura

“L’immediato isolamento della zona boschiva interessata sia in entrata che in uscita” e “la predisposizione, altrettanto immediata, dei servizi sanitari in loco per l’effettuazione di screening sui soggetti ancora presenti tramite tampone Covid e l’adozione di ogni conseguente necessario provvedimento a tutela della salute individuale e collettiva”: è quanto disposto dal  Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Firenze, dato che uno dei partecipanti al raduno di hippie in Alto Mugello è risultato positivo al Covid.

il comitato ha anche stabilito che il sindaco di Marradi, luogo dove da giorni si sta svolgendo l’evento autorizzato, “disponga  Attraverso gli organizzatori del raduno, con i quali il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello assicura costanti collegamenti, sarà provveduto anche al tracciamento e alle conseguenti misure precauzionali per i soggetti che hanno ormai lasciato la manifestazione.

Alla riunione, svolta in videoconferenza e presieduta dal prefetto di Firenze Alessandra Guidi, hanno preso parte il sindaco del Comune di Marradi Tommaso Triberti e la vice sindaco Vittoria Mercatali, il sindaco di Palazzuolo sul Senio Gian Piero Moschetti in qualità di presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello, esponenti di Questura di Firenze, Comando Provinciale dei Carabinieri, Comando Provinciale della Guardia di Finanza. La partecipazione è stata allargata al direttore generale della Asl Toscana Centro Paolo Morello Marchese e al responsabile del Dipartimento Prevenzione della Regione Toscana Renzo Berti. Presente anche il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa come presidente delle Società della salute (Sds) del Mugello.

Natale: sindaci Mugello a Conte, ‘Rivedere spostamenti’

Richiesta su divieti fatta anche a governatore Giani

“Rivedere il divieto e consentire gli spostamenti nelle festività natalizie individuando degli ambiti di libero spostamento”. E’ la richiesta che gli otto sindaci del Mugello – Giampiero Mongatti, Paolo Omoboni, Stefano Passiatore, Giampaolo Buti, Tommaso Triberti, Philip Gian Piero Moschetti, Federico Ignesti, Filippo Carlà Campa – hanno rivolto in una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed anche al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“Ci rivolgiamo a voi – si legge nella lettera – dopo che in queste ore abbiamo raccolto il dispiacere di molti nostri concittadini nel non poter passare queste festività con i propri genitori o figli. Capiamo bene lo sforzo e la grande responsabilità che avete nel fare il possibile per contenere questa pandemia e siamo grati per il vostro lavoro. Tuttavia riteniamo che gli ultimi provvedimenti, quelli inerenti le festività, siano molto severi e poco equi”. I sindaci hanno precisato che “più piccola è una comunità e più è cosa ordinaria avere parenti stretti nei comuni limitrofi. Riteniamo opportuno, quantomeno per le festività, permettere il ricongiungimento dei genitori soli con i propri figli anche se non residenti nello stesso comune. Tanto più che, in caso di Regione in area gialla, la misura varrebbe solo per i tre giorni indicati”. Secondo i primi cittadini “un ragionevole compromesso è di individuare degli ambiti nei quali applicare il divieto di spostamento per permettere a genitori e figli di passare insieme le festività”.

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