Terremoto, per Marradi stimati 2 mln di danni

Lo ha detto il sindaco di Marradi (Firenze) Tommaso Triberti. Intanto  Fondazione Cr Firenze ha messo a disposizione Un fondo da 400 mila euro per aiutare i comuni dell’Alto Mugello colpiti nel mese di maggio da un’alluvione

“Per il terremoto al momento la stima è di 2 milioni di euro, le verifiche non sono ancora finite, ci sono 29 persone evacuate e sono ancora senza un tetto sulla testa”.” Lo ha detto il sindaco di Marradi (Firenze) Tommaso Triberti. Che ha aggiunto “sull’alluvione stiamo facendo lavori di somma urgenza per riaprire le strade, ora sono tutte riaperte ma ci stiamo lavorando”.

il sindaco di Marradi ha detto di pensare in particolare alle chiese “ne è rimasta solo una agibile e ieri hanno fatto le cresime in un mercato allestendo una struttura in una situazione di emergenza . Stiamo vivendo tutta una serie di emergenze e criticità che rendono questa giornata ancora più importante”.

Sui contraccolpi economici Triberti ha parlato anche di “molti castagneti che sono stati colpiti” per l’alluvione “e la produzione dei marroni sarà molto inferiore rispetto a quello che era”.

Intanto la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze ha istituito un fondo da 400 mila euro per aiutare i comuni dell’Alto Mugello colpiti nel mese di maggio dall’alluvione che ha causato oltre 450 frane che hanno isolato frazioni e centri abitati e di recente dal sisma con epicentro Marradi.

I fondi sono destinati ai  Comuni di Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio: serviranno a migliorare le dotazioni strumentali della Protezione civile, a consentire il trasporto sociale ed assistenziale e l’organizzazione di eventi socio-culturali a cura delle associazioni del terzo settore. “Con questo intervento intendiamo testimoniare la nostra concreta vicinanza alle popolazioni dei territori travolti dall’alluvione dello scorso maggio e nuovamente colpiti dal sisma delle scorse settimane – ha dichiarato il presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori -.

Lo facciamo sostenendo quel terzo settore che è da sempre uno degli ambiti che noi consideriamo prioritari. La loro attività è fondamentale e lo è, soprattutto, in queste situazioni di emergenza che ci vedono a supporto degli operatori e della comunità del Mugello nel cercare di assicurare quei servizi ancora più necessari in questa fase di grande difficoltà”. “Il Mugello è un territorio sensibile che va aiutato ad affrontare le emergenza – ha aggiunto il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella -. Queste si sono manifestate a maggio con particolare forza ma anche le scosse telluriche hanno evidenziato una certa fragilità, a cui supplire con una prevenzione attenta, un monitoraggio continuo, il potenziamento della Protezione civile che ringrazio per il grande lavoro sostenuto. Il fondo creato dalla Fondazione rafforza proprio questa prospettiva e gliene siamo grati”.

Tra i presenti alla presentazione del fondo i sindaci di Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola Tommaso Triberti, Philip Moschetti e Giampaolo Buti. (

Marradi: ancora scosse, scuole chiuse. 450 verifiche a edifici

 Dalla mezzanotte l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato già almeno 12 scosse, la più forte delle quali di magnitudo 3.2 alle 00:50. E un’altra di magnitudo 3 è avvenuta all’1:02. Non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose. Le verifiche tecniche di ieri hanno evidenziato l’esistenza di una decina di abitazioni inagibili a Marradi

In seguito alle nuove scosse il sindaco di Marradi ha deciso di tenere chiuse le scuole anche per oggi.   “Visto l’andamento dello sciame sismico di questa notte – comunica il Comune sulla sua pagina Facebook -, in via precauzionale si predispone nuovamente la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale di Marradi per la giornata di oggi mercoledì 20 settembre”.

Intanto proseguono da oltre quarantott’ore le operazioni dei vigili del fuoco per i sopralluoghi tecnici e le verifiche di stabilità sugli edifici dopo la sciame sismico che il 18 settembre ha interessato l’Appennino tosco-emiliano, in particolare le province di Firenze e Forlì-Cesena. Sono 450 le operazioni svolte finora, 110 nell’area di Marradi (Firenze), epicentro del sisma, mentre nel Forlivese, tra Tredozio, Castrocaro, Modigliana e Rocca San Casciano, le squadre e i tecnici del corpo nazionale hanno effettuato 340 interventi per verifiche statiche.

Situazione difficile anche a Palazzuolo sul Senio. “Siamo veramente tesi. Le scosse sono riprese con una certa intensità. E stanotte più gente ha dormito fuori di casa” rispetto alla notte tra lunedì e martedì. Le scuole comunque “oggi sono aperte”, dopo due giorni di stop. dice il sindaco Gian Piero Moschetti del  comune confinante con Marradi, epicentro del terremoto che da lunedì scorso tiene in apprensione la popolazione dell’Alto Mugello.

Dalle 23:38 di ieri alle 8:49 sono state undici le scosse pari o superiori a magnitudo 2 che si sono susseguite, epicentro sempre Marradi, le più forti, di 3.2 e 3 rispettivamente alle 00:50 e alle 1:02. Dalla Protezione civile della Città metropolitana non segnalano comunque nuovi danni. Si spiega invece che a Marradi la notte scorsa nella palestra allestita con le brandine hanno dormito in 45 contro gli 11 della prima notte. Sempre a Marradi oggi disposta una nuova chiusura delle scuole: lo ha deciso il Comune a causa dello sciame sismico che prosegue.

Marradi: oltre 20 sfollati, una decina le case inagibili

Domani riapriranno le scuole sia a Marradi che a Palazzuolo sul Senio: in quest’ultimo comune, dove si temevano danni a edifici pubblici, “tutte le strutture tranne alcune parti marginali sono adesso agibili”, spiega il sindaco Gian Piero Moschetti.

“Crediamo ci possano essere in tutto più di venti persone sfollate” lo ha detto  il sindaco di Marradi  Tommaso Triberti, spiegando che il punto di ricovero allestito dal Comune presso la palestra della scuola rimarrà aperto anche stanotte per accogliere chi non avesse trovato una sistemazione alternativa in proprio.

A Marradi le verifiche dopo le scosse sismiche hanno evidenziato l’esistenza di una decina di abitazioni inagibili, che saranno oggetto di ordinanza da parte del Comune.

Continuano le attività di verifica del sistema di Protezione Civile regionale che da ieri è a Marradi per la conta dei danni e l’aiuto alle persone. Insieme alle squadre della Protezione civile regionale sono al lavoro i tecnici del Servizio sismico regionale, le squadre di volontariato locale e regionale, i tecnici della Città Metropolitana di Firenze e i Vigili del fuoco.

In tutto sono circa 50 unità fra personale amministrativo e volontari. I Vigili del fuoco, alle 16 di oggi, avevano effettuato 35 interventi, in aggiunta ai 73 di ieri, e 50 interventi risultano ancora da effettuare

Domani intanto riapriranno le scuole sia a Marradi che a Palazzuolo sul Senio: in quest’ultimo comune, dove si temevano danni a edifici pubblici, “tutte le strutture tranne alcune parti marginali sono adesso agibili”, spiega il sindaco Gian Piero Moschetti. A Palazzuolo già ieri erano stati individuati quattro edifici non agibili.

Terremoto, Marradi: danni di lieve entità. 30 gli edifici lesionati, chiuse 3 chiese

Da stamani sono 92 le scosse di terremoto, la maggior parte sotto magnitudo 2, registrate, oggi, nella zona tra Marradi (Firenze) e Tredozio (Forlì-Cesena): è quanto registra, sul suo sito, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).

Crepe, lesioni, comignoli, tetti danneggiati di cui hanno dato conto i proprietari al Comune e alla Protezione civile: sono 30 gli  edifici privati lesionati  a seguito del terremoto di questa mattina. Lo si apprende dal sindaco Tommaso Triberti che intanto sta predisponendo un’ordinanza per chiudere a scopo precauzionale tre chiese nelle frazioni di Sant’Adriano, Popolano e Biforco

”I danni ci sono, ma rispetto alla portata dell’evento non sono comunque stati di grande entità. Ci sono state molte segnalazioni di danni su edifici pubblici e privati, alcune hanno dato esito negativo ma i danni rispetto all’evento non sono di grande entità” ha precisato  Triberti, spiegando di aver deciso di “chiudere a scopo precauzionale le chiese del Comune dopo che su tre di queste sono arrivate segnalazioni di danni. Le chiudiamo in attesa di verifiche e controlli”.

Intanto lo sciame sismico prosegue dopo la scossa di terremoto più forte registrata alle  5.10, localizzata a 3 km a sud-ovest di Marradi e con magnitudo 4.9 (dopo l’ultimo aggiornamento di Ingv). Poco prima, alle 4.38, era stato registrato un terremoto di magnitudo 3.4. Lo sciame sismico si concentra tra Marradi e Tredozio, anche se in mattinata (11.16, 11.17 e 12.57) si sono registrate scosse anche nel comune di Palazzuolo sul Senio, che dista 12 chilometri da Marradi. Al momento le scosse registrate dai sismografi sono oltre 90

Sul fronte dei soccorsi, si apprende che gli  operatori delle Misericordie toscane sono arrivati all’alba a Marradi (Firenze) per verificare gli effetti dello sciame sismico che sta interessando l’Alto Mugello.

Lo fa sapere, in una nota, la Federazione regionale delle Misericordie della Toscana. L’area emergenze della Federazione, si spiega, “è stata attivata dalla Protezione civile regionale e assieme ai funzionari della Regione si sta valutando l’entità dei danni e gli interventi necessari e non procrastinabili”. Operativamente, aggiunge la nota, per il momento è stata attivata la segreteria mobile e sono in azione le Misericordie locali, Marradi, Firenzuola, Vicchio, Barberino e Pontassieve, impegnate tra l’altro nell’evacuazione di 24 pazienti della Rsa Villa Ersilia. “Ma tutte le Misericordie toscane – conclude la nota – sono pronte a fare la loro parte”.

Ortofrutticola Mugello: occupazione salva per i prossimi 5 anni

Intervista con il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti. Che sull’ipotesi Prada dice “non è una questione di nomi, il nostro territorio ha tutte le caratteristiche per essere ‘appetibile”

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Marradi: 600 persone hanno manifestato per supporto a Ortofrutticola

Il corteo è partito da piazza Scalelle presso il Comune di Marradi, per raggiungere poi il presidio permanente davanti alla fabbrica di Italcanditi, dove sono intervenuti i lavoratori, rappresentanti del sindaco Tommaso Triberti e lo stesso primo cittadino. Il corteo è stato promosso da Flai Cgil, Fai Cisl e anche Comune.

Circa 600 le persone presenti questa mattina a Marradi (Firenze) per la manifestazione a sostegno dei lavoratori di Ortofrutticola Mugello, dopo la decisione di Italcanditi di trasferire la produzione a Bergamo. Presenti cittadini, amministratori locali e regionali.

Il sindaco di Marradi ha così commentato: “La manifestazione è stata bellissima e molto partecipata. Il messaggio che abbiamo mandato è chiaro: basta con le chiacchiere, vogliamo una proposta seria e credibile. Noi siamo qui per ribadire quanto è importante il settore. Attendiamo un piano serio”.

Tra i presenti anche la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi. “La Regione Toscana – ha detto – continuerà a tenere alta l’attenzione su questa crisi e continuerà a stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali che si stanno battendo per difendere i posti di lavoro e una produzione importante per il territorio e per l’economia di tutta la zona”

Presenti anche i senatori del Pd Caterina Biti e Dario Parrini: “La presenza – hanno detto – di così tanti amministratori locali, dei rappresentanti delle istituzioni e dei partiti, delle forze sindacali è un fatto importantissimo che dimostra la grande solidarietà di tutto il territorio nei confronti dei lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello. Chiediamo che la produzione riparta, che si rispettino i lavoratori e la dignità del lavoro”.

“È stata una manifestazione bella e partecipata, che ha dimostrato il senso di comunità che ha sempre contraddistinto questa vertenza. Il messaggio partito oggi è che qua siamo tutti mobilitati e uniti a rivendicare soluzioni solide e certe per il futuro di questa fabbrica. Non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell’attività produttiva del marron glacé prendendo quindi il tempo per valutare l’eventuale piano di reindustrializzazione, perché diventi un piano industriale serio”. Così i sindacati hanno commentato la manifestazione.

Un piano, aggiungono in una nota, “che valorizzi il territorio e la filiera del marrone, garantendo agli stagionali contratti di una durata che permetta una sopravvivenza economica”. “Non accettiamo, infatti – prosegue la nota -, la scelta di Italcanditi di spostare subito la produzione a Pedrengo, un piano di reindustrializzazione poco credibile, il contratto di soli quattro mesi per gli stagionali, la sostituzione delle linee di produzione”.

Tra i commenti anche quella di Cecilia Cappelletti, consigliere metropolitano della Lega nel Centrodestra per il cambiamento, e Andrea Bandelli, responsabile regionale economia del Carroccio secondo i quali “pur ammettendo che il costo di produzione in Mugello sia più elevato come dichiarato da Italcanditi, resta il fatto che provenendo la gran parte dei marroni dal territorio mugellano, quindi a km zero, i costi di trasporto per far giungere questa materia prima allo stabilimento di Bergamo sono sicuramente molto più elevati rispetto a quelli da sostenere per farla giungere allo stabilimento di Marradi e riducono significativamente quella convenienza economica alla base del trasferimento.

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