Multe Firenze, “Per i disabili motori le piazze sono l’unica soluzione al parcheggio”

Grassi (Firenze riparte a Sinistra): “Per Nardella il problema sono quelle dei disabili. Si realizzi un piano con regole certe e controlli seri e non multe a raffica”

“Multe ai disabili per divieto di sosta in piazza San Firenze: è diventata ormai una bega che non pare trovare soluzioni da parte dell’amministrazione a cui il problema è stato posto più volte. Per Nardella molto probabilmente il problema sono le auto dei disabili e non tutti i veicoli che senza permesso sono parcheggiati ovunque attorno a Palazzo Vecchio – afferma il Capogruppo Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi -. Per i disabili motori, in particolar modo, le piazze sono l’unico luogo di parcheggio agevole e che arreca meno disagio agli altri veicoli sulla strada. Dove e come organizzare la sosta e la fermata delle auto di disabili non è una questione secondaria e che non merita attenzione e uno studio apposito. Vi immaginate cosa succederebbe se legittimamente un disabile decidesse di scendere nelle strade strette della città bloccando per alcuni minuti il traffico? Lo potrebbero fare e sarebbe ben più di intralcio che ricavare spazi nelle piazze per le auto”.

“Ancora più grave risulta l’atteggiamento dell’amministrazione comunale che non solo sanziona senza differenziare chi usa l’auto perché non ha altro mezzo e non può far chilometri per le strade dissestate della città da chi ha violato il Codice della strada, ma persino si difende davanti al Prefetto impugnando i ricorsi dei disabili anche quando questi è palese ne avessero diritto. Perché obbligare il cittadino a rivolgersi al Giudice di Pace e sostenere ulteriori spese che in caso di vittoria si scaricherebbero sulle casse del Comune? Si tratta di un atteggiamento a cui sarebbe bene porre fine realizzando un piano della sosta per disabili con regole certe e controlli seri per stroncare gli abusi: non multe a raffica che non servono a colpire i veri abusi e le violazioni più gravi” conclude Grassi.

25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismo

Firenze, 25 aprile, per ricordare il 73° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, le celebrazioni in città, medaglia d’oro della Resistenza, sono iniziate alle 10 in piazza Santa Croce, dove è stata deposta una corona di alloro ai Caduti di tutte le guerre.

La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità civili, militari e religiose con i gonfaloni del Comune di Firenze, della Regione Toscana e della Città metropolitana di Firenze, la bandiera del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale del Corpo Volontari della Libertà e i labari delle associazioni dei partigiani.

A seguire le preghiere di suffragio e un corteo che ha raggiunto piazza della Signoria, dove sull’Arengario di Palazzo Vecchio si è tenuta la cerimonia ufficiale con l’intervento del sindaco Dario Nardella e l’orazione ufficiale della vicepresidente nazionale dell’Anpi Vania Bagni.

Nel corso della cerimonia al partigiano Antonio Crepaldi, che partecipò alla Liberazione di Firenze e attualmente è residente a Pavia, è stata consegnata una pergamena e il ‘Giglio della Liberazione’.

Il sindaco Dario Nardella ha detto che “è doveroso per tutti noi provare a fare uno sforzo di immedesimazione con chi ha vissuto in quei giorni la lotta di Liberazione. La festa della liberazione è infatti, prima di tutto, una festa di memoria: serve a ricordare che solo 73 anni fa non c’era libertà, non c’erano i diritti fondamentali, non c’era la democrazia e che, grazie a molte persone coraggiose, siamo riusciti a riconquistarle. Non c’è futuro senza memoria, nessun popolo può avere un futuro senza una sua memoria”. Nardella ha ricordato il celebre messaggio alla radio di Sandro Pertini e ha ringraziato l’Anpi per le sue attività nelle scuole e nelle istituzioni.

Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, in piazza Santa Croce a Firenze ha detto: “La liberazione è il destino del cuore dell’uomo, è cammino di ogni giorno per l’Europa e per il nostro Paese, bisognosi di un supplemento di umanità, è impegno storico del popolo fiorentino, per mantener viva la radice umanistica della sua ‘Libertas’ – aggiungendo – ci chiede di non dimenticare – e – il fare memoria chiede a ciascuno di noi, oggi, di compiere un passo in avanti: questa festa si traduca in un impegno politico, sociale e culturale quotidiano. Proprio quando tutto sembrava crollare – ha anche detto Betori -, il popolo italiano, dalla precarietà in cui si trovava, ha scoperto che la via migliore per il raggiungimento della libertà era l’unità, raccogliendo il meglio che poteva scaturire dalle diverse appartenenze partitiche, religiose, sociali e culturali. Il popolo fiorentino ha trovato in sé e nella sua storia la forza di ricominciare, non solo individualmente, ma insieme”.

Anche l’on. Gabriele Toccafondi ha aderito alle manifestazioni ufficiali organizzate dal Comune di Firenze: “La giornata della liberazione – ha detto – sia festa di vera riconciliazione nazionale, di concordia e di libertà di tutti i cittadini, senza ideologie e preconcetti ricordiamo migliaia di giovani che dettero la vita per la nostra libertà”.

Ma non sono mancate le polemiche: “L’antifascismo non si processa. Ci dicono che i quattro fermati di stamattina sono stati arrestati: è una chiara indicazione di come è la città, di come è gestita dal sindaco, dalle forze politiche e dalla questura”. Parla così, dal palco allestito in Santo Spirito, un esponente di Firenze Antifascista pochi minuti prima dell’inizio del corteo del 25 Aprile che arriverà in piazza Tasso con ritorno in Santo Spirito dove è poi prevista una cena e il concerto con ‘Malasuerte Fi -Sud’. Oltre un migliaio a sfilare, ci sono ragazzi ma anche tante persone adulte, anziani, coppie e non mancano i bambini insieme con i loro genitori. Ad aprire il corteo lo striscione di Firenze antifascista. A una certa distanza l’iniziativa è osservata dalle forze dell’ordine. “Come ogni anno – spiegano i promotori di Firenze Antifascista – festeggiamo il 25 aprile in piazza Santo Spirito, nel quartiere San Frediano che per primo fu liberato dalla Brigata Sinigaglia. È una giornata che non rappresenta una mera ricorrenza ma un momento in cui possono essere protagoniste tutte le realtà sociali e politiche e tutti i singoli che in questa città fanno dell’antifascismo e dell’antirazzismo una pratica viva e quotidiana. Come antifascisti è l’occasione per ribadire il nostro legame con l’esempio che i partigiani ci hanno lasciato, quello delle classi popolari che scesero in battaglia per farla finita con il fascismo, con lo sfruttamento, il razzismo e la guerra”.

Ed arriva anche un comunicato dei Consiglieri Comunali di opposizione di sinistra Tommaso Grassi e Donella Verdi sugli arresti fatti in mattinata al corteo non autorizzato: “Chiediamo chiarezza perché sono stati respinti. Il Comune ha chiesto che non venissero fatti entrare in piazza?”. “Perché sono stati caricati in Via Verdi le ragazze e i ragazzi che stavano recandosi in corteo in piazza Santa Croce per le celebrazioni del 25 aprile? – si chiedono i Consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra – Non vediamo nessun motivo per cui negare l’accesso ad antifascisti per il giorno della Liberazione. Ancor di più non capiamo perché arrestare e processare per direttissima quattro ragazzi che nel momento, dai video che abbiamo potuto visionare sul web, stavano solo andando in piazza Santa Croce con cartelli e striscioni”. “Chiederemo in Consiglio comunale se è stato il Comune a chiedere che non venissero fatti entrare in piazza. Sarebbe assai grave e non lo accettiamo che questo avvenga a Firenze. Certo, poi i modi usati dal personale delle forze dell’ordine ci paiono assai smisurati, per le informazioni che abbiamo, rispetto al pericolo che una contestazione avrebbe potuto creare. C’erano altri modi rispetto a quelli di alzare lo scontro preventivo per evitare qualsiasi problema a posteriori. Oppure ogni volta che Renzi è a Firenze devono essere tenuti lontano i contestatori anche a costo di dover caricare e arrestare chi è dall’altra parte?”

“A chi dava noia la scritta ‘Zona Antirazzista!’ nel sottopasso di via Circondaria?”

Scritte sui muri, Grassi, Verdi e Trombi: “Inaccettabile che con svastiche, croci celtiche e scritte senza alcun senso per tutta Firenze, si intervenga dove non dà noia a nessuno”
Presentate interrogazioni sul caso di Via Circondaria e per conoscere l’avanzamento dell’iter per l’utilizzo delle postazioni comunali per l’arte di strada.

“Non più di qualche giorno fa, nel sottopasso di via Circondaria, era apparsa la scritta ‘Zona antirazzista!’, ben fatta anche dal punto di vista stilistico, ieri invece qualcuno ha pensato bene di mandarci una squadra di ‘pittori censori’ per ricoprirla con una vernice grigia. A chi dava noia la scritta ‘Zona Antirazzista!’ in un sottopasso ferroviario?”. Così intervengono Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, con la Consigliera comunale Donella Verdi e con il Consigliere Giacomo Trombi, che annunciano la presentazione di una interrogazione sull’accaduto.

“Non vogliamo credere, fino a conferma, che si sia deciso da parte del Comune e degli Angeli del Bello – continua il gruppo di Firenze riparte a sinistra – di procedere alla copertura di una scritta che, rispetto ad altre che possiamo leggere su muri privati e luoghi pubblici, non offende nessuno ed è posta in un luogo di passaggio di auto, dove non dava noia a nessuno”.

“Inaccettabile che con svastiche, croci celtiche e scritte senza alcun senso in per tutta Firenze, si dia la priorità di intervento ad un luogo così. Eppure nella zona attorno, bastava fare qualche passo in più, si possono ‘apprezzare’ scritte senza alcun senso e che alla vista davvero non hanno nulla a che vedere con l’opera di strada del writer della ‘zona antirazzista!’. Dobbiamo aspettarci quindi che il prossimo ad essere coperto sarà la scritta del collettivo della Fiorentina? Oppure quello sarà salvato? Chissà se a salvarlo sarà stata la scritta ‘amici degli angeli’ che qualcuno scherzosamente ha voluto apporre”.

“E chiediamo all’amministrazione comunale perché non è ancora intervenuta ai giardini di Mantignano, dove i bambini e le bambine nell’area giochi di piazza caduti sono costretti a giocare tra croci celtiche e scritte che inneggiano al fascismo. Speriamo che, essendo ancora piccoli, almeno per quando sapranno leggere il Comune possa essere intervenuto. Presenteremo nelle prossime ore – concludono i consiglieri dell’opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio – in Consiglio comunale alcune interrogazioni sia sul caso di via Circondaria, che per conoscere l’avanzamento delle pratiche per la gestione delle postazioni comunali libere per l’arte di strada. Accanto ai murales, come quello che verrà inaugurato alla biblioteca Canova in collaborazione con l’associazione Voa Voa e che è tanto importante per il messaggio che vuol mandare sul tema delle malattie rare, ci aspettiamo che venga mantenuto l’impegno del Comune anche di concedere aree, già individuate, per far esprimere liberamente l’arte dei graffiti”.

Testamento biologico: “a Firenze poca chiarezza,serve vademecum”

Lo affermano  consiglieri del gruppo in Consiglio comunale Firenze riparte a sinistra. Tommaso Grassi,  Giacomo Trombi  e Donella Verdi. “per una reale applicazione della nuova legge sul testamento biologico è necessario che sia facilitata e non ostacolata la procedura”

A Firenze “sono numerose le segnalazioni di cittadini che ci sono arrivate in queste prime settimane di applicazione della nuova legge sul testamento biologico: ci stiamo rendendo conto che mancano le informazioni di base. La nuova legge certo attribuisce ai Comuni il compito di ricevere la copia dei testamenti biologici, ma una reale applicazione della legge passa non solo dagli aspetti burocratici”. E’ quanto spiegano, in una nota, i consiglieri del gruppo in Consiglio comunale Firenze riparte a sinistra.

“Tanto può esser fatto e messo in atto dal Comune anche nella indicazione di come redigere il proprio atto da depositare in Comune: per una reale applicazione della nuova legge sul testamento biologico è necessario che sia facilitata e non ostacolata la procedura – dicono i consiglieri – Certo non è colpa degli uffici demografici del Comune che ogni giorno devono rispondere a nuove deleghe e nuovi compiti, sempre con meno personale e che è carente, ma bensì dagli annunci privi di concretezza del sindaco.

Tutti abbiamo esultato per la prontezza del Comune di approvare la delibera sul testamento biologico il 1 febbraio, ma tra questo e rendere facile e applicata pienamente la legge c’è un abisso”. I consiglieri propongono dunque di realizzare “un vademecum informativo, stilato in collaborazione con le tante associazioni del territorio che si occupano di diritti, una formazione specifica al personale che dovrà ricevere e supportare la cittadinanza nel deposito, insieme ad una campagna informativa che piuttosto che rendere su appuntamento il servizio, consenta in determinate giornate di avere il servizio di ricezione dei testamenti biologici aperto alla cittadinanza. Perché non fare questo per rendere pienamente applicata la legge?”.

Firenze: regole comuni per gli spazi estivi. E a mezzanotte, basta musica

Il consiglio comunale di Firenze ha approvato una  delibera  sugli spazi estivi, che è passata un po’ in sordina ma che  non pochi profili di interesse. Ne parliamo  con il proponente Tommaso Grassi capogruppo di Sinistra Italiana in consiglio comunale

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