Lungarno Diaz, partono i sondaggi, opposizioni: “Ci è andata bene”

Firenze, parte la prima fase degli interventi per il ripristino del lungarno Diaz, durante un tavolo tecnico, al quale erano presenti rappresentanti di Regione Toscana, Comune di Firenze, Soprintendenza, Università di Firenze, Autorità di distretto dell’Appennino settentrionale, Publiacqua, enti gestori, è stato infatti deciso di avviare, da subito, una serie di saggi.

Questi saggi, che verranno compiuti utilizzando mezzi leggeri di scavo, serviranno a sondare la stabilità del piano viario del Lungarno Diaz, nel tratto, ora interdetto alla circolazione, tra ponte alla Grazie e piazza Mentana.

Si tratta di un’operazione, necessaria sia per poter svolgere in condizioni di sicurezza i successivi interventi, che per escludere la presenza di altre cavità, ed una volta fatte queste verifiche, si procederà alla costruzione di una rampa che consenta l’avvicinamento al piano della cavità.

La costruzione richiederà la demolizione di parte della soletta in cemento armato posta sotto il piano viario ed anche per questo è necessario conoscere la stabilità dell’area d’intervento. Si dovrà poi procedere per rendere stabile anche il fondo stesso della cavità.

Non appena saranno acquisiti tutti questi elementi conoscitivi propedeutici, il tavolo tecnico tornerà a riunirsi per affrontare nel dettaglio gli interventi necessari e i materiali e le tecniche da impiegare.

Verrà anche valutata l’opportunità di costruire una pista di lavoro, al lato del fiume Arno, la cui rampa di accesso potrebbe collocarsi all’altezza del molo dei canottieri.

Sulla vicenda intervengono le opposizioni di sinistra cittadine: “Tre anni dopo ci è andata bene – dichiarano il consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Tommaso Grassi di Firenze città aperta – le conseguenze della cavità creatasi sotto Lungarno Diaz potevano essere ben più gravi e il pericolo corso da Firenze non può essere sottovalutato. Siamo abituati a non chiudere gli occhi di fronte a situazioni in cui è evidente che qualcosa non abbia funzionato”.

“Vogliamo vederci chiaro sulle cause e che si dica chiaramente quale rischio Firenze ha corso e cosa si possa fare partendo dalle condizioni attuali, e per questo abbiamo presentato un’interrogazione – continuano Palagi e Grassi -La tempestività con cui la Regione ha stanziato i fondi d’emergenza fa trasparire una situazione grave, molto probabilmente sottovalutata se non ignorata per anni dall’amministrazione, che costringe adesso un intervento in emergenza, senza perdite di tempo”.

Canapisa, Grassi: “Per Costituzione non ci sono motivi per vietare manifestazione”

Per Grassi, candidato de La Sinistra alle europee per il centro Italia, “la Costituzione parla chiaro e l’articolo 17 è ancora valido e difende la libertà di organizzare manifestazioni. Quali sarebbero i motivi di sicurezza o di incolumità pubblica tali da negarla? L’onorevole Ziello della Lega arriva persino ad attaccare le forze dell’ordine: siamo alla follia istituzionale”.

“Canapisa. – continua Grassi –  riaccende le polemiche anche quest’anno che l’amministrazione comunale è targata destra e Lega. Questa volta però i toni e lo scontro è molto più grave degli anni scorsi, quando anche il Pd non aveva mai digerito la manifestazione antiproibizionista. Le parole e i modi messi in campo dall’amministrazione comunale e dagli esponenti politici della Lega sono inaccettabili e vanno rispediti al mittente con forza.”

“L’amministrazione vorrebbe poter decidere chi può esprimersi e chi no: questo ricorda il fascismo – aggiunge Grassi in una nota -. Si permettono manifestazioni fasciste, che nelle piazze del nostro territorio si possano riunire neo fascisti che con braccio teso inneggiano al nazifascismo, come è recentemente accaduto a Prato, e per la manifestazione che vuol, da 19 anni, esprimere la contrarietà al proibizionismo, c’è chi chiede che venga vietata”.

Grassi esprime “sostegno agli organizzatori di Canapisa (prevista per il 18 maggio), per gli attacchi che stanno ricevendo e siamo al fianco delle forze politiche e del gruppo consiliare di ‘Diritti in Comune’ che stanno difendendo il diritto, che dovrebbe essere già tutelato costituzionalmente, ad organizzare liberamente una manifestazione.”

Intanto sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca di Cascina Susanna Ceccardi. “Per noi è stato un preciso impegno in campagna elettorale e per questo chiediamo adesso aiuto al ministro Salvini: basta con il ‘Canapisa’, la street parade antiproibizionista che da anni raccoglie tutti gli spacciatori d’Italia e tutti i consumatori di droga a Pisa. È ora di chiudere con questo schifo a cielo aperto, è ovvio: non si tratta di propaganda di idee ma di apologia dello spaccio”.

“Dopo Torino, con l’annullamento del Festival della canapa, ci aspettiamo lo stesso a Pisa – aggiunge Ceccardi in una nota -. Grazie a Salvini e al sindaco leghista Michele Conti, che ha strappato il comune alla sinistra, è possibile liberare i pisani da una manifestazione che non ha nulla di sociale e culturale”.

Per Ceccardi, “lo stesso vale per i negozi di cannabis, luoghi di ‘promozione’ dove viene banalizzata l’idea di consumo delle droghe”.

Firenze: Grassi candidato per La Sinistra alle europee

“Sarò candidato alle elezioni europee del prossimo 26 maggio, nel collegio Italia Centrale, per la lista La Sinistra”. Lo annuncia Tommaso Grassi, capogruppo uscente di Firenze Riparte a Sinistra in Palazzo Vecchio.

La candidatura è stata ufficializzata ieri nel corso dell’assemblea della lista La Sinistra al Teatro Quirino di Roma. “Quello che farò è cio che ho fatto ininterrottamente negli ultimi anni a Firenze da Consigliere comunale: starò tra la gente, con la gente, per la gente. Non ho mai smesso e non smetterò adesso. Questa campagna elettorale sarà l’occasione per stare ancora sui territori, in tutte le regioni del collegio Italia Centrale”.

“È una bella sfida, personale e politica, che ho colto – ha continuato Grassi- Voglio far conoscere il modello di sinistra che abbiamo costruito in questi anni a Firenze e che ci vedrà impegnati a sostenere la candidatura a sindaca di Antonella Bundu e le candidate e i candidati delle liste che la sostengono. L’Italia, l’Europa ha bisogno di una alternativa al populismo e al liberismo”.

“Contro il neoliberismo, contro i nazionalismi. Per un’alternativa di sinistra, antirazzista, femminista, ecologista in Europa: questa la ricetta della lista che da oggi è in campo per le elezioni europee. Il mio grazie va a chi ha lavorato per questa lista, a chi mi ha proposto la mia candidatura, e a vorrà sostenerla e sostenermi da qui al 26 maggio. C’è da correre tanto, finirò le suole delle scarpe, ma ogni passo sarà una soddisfazione di fare qualcosa di grande per cambiare l’Europa, e la nostra vita”.

Sollicciano: delegazione valuta condizioni detenzione femminile

Oggi, 8 marzo, una delegazione di Progetto Firenze, insieme al gruppo consiliare Firenze riparte a sinistra si recherà in visita ispettiva nel carcere fiorentino di Sollicciano. Un’iniziativa, organizzata in stretta collaborazione con il Partito Radicale, dedicata in particolare alla delicata condizione detentiva femminile.

Pur a fronte di ripetute segnalazioni, per esempio, la condizione delle madri detenute nel carcere fiorentino è sempre la stessa, costrette, come sono, a crescere i propri figli in carcere nonostante la legge preveda per esse e i loro piccoli l’istituzione di appositi istituti a custodia attenuata (ICAM).

Nel corso della visita la delegazione valuterà con attenzione anche la situazione generale del carcere di Sollicciano, all’interno del quale le condizioni di sovraffollamento continuano a peggiorare. Al 28 febbraio i detenuti ristretti erano 758 di cui 103 donne e 495 stranieri, a fronte di una capienza regolamentare di 500 persone.

La delegazione è composta dagli attivisti di Progetto Firenze, Grazia Galli, Sandra Gesualdi, Emanuele Baciocchi, Massimo Lensi e Luca Maggiora (Segretario della Camera Penale di Firenze), e dai consiglieri comunali Donella Verdi e Tommaso Grassi del gruppo Firenze riparte a Sinistra.

” In nuova legge casa Toscana dimentica Costituzione “

La denuncia dei consiglieri  Sarti, Fattori, Grassi, Verdi ed Alberici: “Basterà la condanna di un membro per escludere un’intera famiglia. La responsabilità penale è personale e non possono pagarne le conseguenze gli altri. La Regione modifichi l’articolo.”

“Siamo esterrefatti che la già contestata norma che introduce come requisito l’assenza di condanne, anche se già scontate, per ottenere l’assegnazione di una casa popolare con la nuova legge venga non solo inserita ex novo, ma che il requisito dell’assenza di condanne sia esteso persino a tutto il nucleo familiare. Già non condividevamo l’impostazione secondo cui, qualunque fosse la colpa, la Regione si sostituisse al potere giudiziario sentenziando una pena aggiuntiva che consiste nell’esclusione dall’assegnazione di una casa popolare, ma adesso, con l’estensione del requisito a qualunque membro del nucleo familiare, si viola anche il principio costituzionale secondo cui la responsabilità penale è personale”. Questa la denuncia dei consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti (‘Sì – Toscana a Sinistra’) Tommaso Grassi, Donella Verdi ed Adriana Alberici(‘Firenze Riparta a Sinistra’ ) che si schierano apertamente contro la nuova legge.

“Le conseguenze della norma – continuano i consiglieri  – saranno devastanti: interi nuclei che aspettano da anni l’assegnazione verranno esclusi immediatamente dalle graduatorie dei Comuni. Pensiamo che sia indispensabile, oltre ai dubbi di legittimità, che l’articolo venga cassato o quantomeno modificato”.

Non è solo questo l’aspetto su cui Fattori, Grassi, Sarti, Verdi ed Alberici tornano a chiedere una correzione da parte della Regione: “è clamoroso che i 4 punti riconosciuti a chi abbia avuto una residenza in Toscana da almeno 20 anni siano superiori a quelli attribuiti a chi abita in un alloggio senza condizioni igienico-sanitarie o ha nel proprio nucleo un minore con disabilità gravi e gravissime. Con quale criterio sono stati fatti i punteggi?”.

Grassi: “accordo col PD? No grazie, non ci sono le condizioni”

Il capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra, Tommaso Grassi,  risponde così agli appelli circolati in questi giorni.

“Il Pd non può gridare al lupo dopo che le sue politiche hanno favorito l’ascesa del governo gialloverde”

 

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