Q-Thermo presenta istanza esame nuova autorizzazione per inceneritore

Firenze, secondo i gruppi consiliari ‘Firenze riparte a sinistra’, ‘Sì-Toscana a Sinistra’, ‘Sinistra Italiana Sesto’ e ‘Per Sesto’, Q-Thermo, la società che avrebbe dovuto costruire l’inceneritore di Case Passerini, avrebbe protocollato, pochi giorni prima della pausa natalizia, un’istanza per l’esame di una nuova autorizzazione a costruire l’opera.

L’intento di Q-Thermo, sempre secondo gli esponenti delle forze politiche sopra citate, sarebbe quello di “aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e accelerare i tempi chiedendo intanto le autorizzazioni per gli espropri e il via libera per realizzare le opere che non prevedono le mitigazioni”.

Nell’istanza si chiederebbe anche di dichiarare la pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori e delle opere, e l’apposizione del vincolo per l’esproprio.

Q-Termo tenterebbe quindi, secondo i relatori della conferenza stampa tenutasi in Palazzo Vecchio sabato mattina, “di iniziare subito i lavori e di mettersi così al riparo da successivi stop, che a quel punto dovrebbero intervenire su un’opera già avviata. Sono talmente preoccupati dall’annullamento delle autorizzazioni che tentano il tutto per tutto”.

I Capogruppo di Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi e di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, insieme a quelli del Consiglio Comunale di Sesto Fiorentino Jacopo Madau di Sinistra Italiana e Andrea Guarducci di ‘Per Sesto’, e delle Consigliere comunali Donella Verdi e Adriana Alberici e del Consigliere regionale, Paolo Sarti, hanno concluso la conferenza stampa con un appello: “Vogliamo che l’inceneritore di Case Passerini sia cancellato dagli strumenti di pianificazione e che sia approvato quanto prima un nuovo piano regionale che punti su economia circolare e rifiuti zero, stanziando fondi adeguati per la raccolta differenziata e il porta a porta, sostenendo tecnologie innovative e non inquinanti e incentivando una vera filiera del riuso e del riciclaggio”.

La denuncia di Grassi: famiglia al freddo in alloggio ERP

Famiglia al freddo da settimane. Grassi (Frs): “Comune e Casa Spa non riparano le caldaie negli alloggi ERP prima di 10 anni. I regolamenti troppo rigidi, che non guardano in faccia alla cittadinanza, debbono essere modificati”.

Conferenza stampa questa mattina con Tommaso Grassi che ha presentato la situazione di una famiglia che paga regolarmente l’affitto a Casa Spa, ma che è rimasta al freddo ormai da settimane. Caldaia rotta e niente soldi per ripararla.

I regolamnenti di Casa Spa e Comune sono troppo rigidi:”Una norma che è così rigida da costringere una famiglia, con al proprio interno disabili, a dover stare al freddo da settimane, con la caldaia rotta, perché nella carta dei servizi di Casa Spa è scritto che non sono autorizzate, e quindi sostenute, le spese dal soggetto gestore in caso di malfunzionamento entro i primi 10 anni di vita dell’impianto: è una norma – sottolinea il capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi – che deve essere modificata. Non ha senso basarsi sull’età di una caldaia per decidere se ripararla o lasciare al freddo l’appartamento. La rottura di una caldaia non può essere imputata ad una errata gestione e i rischi collegati ad un malfunzionamento, come ci racconta la cronaca degli ultimi anni, sono ben noti”.

“E’ un caso sul quale l’amministrazione è stata più volte coinvolta, ma non ha dato alcuna risposta e si è trincerata dietro alle norme. Troviamo incredibile – prosegue Tommaso Grassi – che una famiglia che paga l’affitto regolarmente a Casa Spa, che è non nelle condizioni di far fronte ad una spesa imprevista di diverse centinaia di euro, abbia dovuto trascorrere il Natale al freddo. Paradossale poi che l’intervento debba essere obbligatoriamente effettuato dalla ditta scelta da Casa Spa per le manutenzioni, senza quindi la possibilità di effettuare una comparazione tra diversi manutentori. Casa Spa non paga, ma decide da chi far effettuare i lavori: un sistema che non possiamo accettare”.

“Chiediamo ai vertici di Casa Spa la modifica dell’atto regolamentare, all’assessora Funaro – conclude Tommaso Grassi di Firenze riparte a sinistra – chiediamo di trovare una soluzione per questa famiglia, soluzione che non può certo essere quella di rimanere al freddo per ancora giorni e giorni. Una vicenda di cui ci occupiamo per la valenza generale della loro situazione, e che dubitiamo sia l’unica in città, ma rischia di essere la punta di un iceberg che nasconde una gestione di cui non ci capacitiamo”.

Ludopatia, Grassi (Frsi): “In molti non rispettano ordinanza”

“Consegneremo all’assessore Gianassi tutto il materiale che arriva al nostro gruppo consiliare”, spiega il capogruppo comunale Tommaso Grassi di ‘Firenze riparte a sinistra’.

“L’ordinanza del sindaco per contrastare la ludopatia a Firenze non viene rispettata. Abbiamo segnalazioni continue di cittadini che in molti quartieri della città rilevano sale gioco aperte h24. Siamo a disposizione dell’amministrazione per contrastare l’illegalità”. Aggiunge Tommaso Grassi.

E spiega: “Le sanzioni devono essere applicate. I dati che oggi l’assessore Gianassi ha rivelato, ben 30 violazioni multate, sono indice che qualcosa non sta funzionando”.

“Al tempo della discussione dell’ordinanza auspicavamo – conclude Grassi – una linea molto più dura con restrizioni maggiori proprio perché sappiamo che il fenomeno è in continuo aumento con conseguenze nefaste per le famiglie. Siamo a disposizione dell’amministrazione e consegneremo tutto il materiale che arriva al nostro gruppo dalle innumerevoli segnalazioni”.

Grassi: il termovalorizzatore di Copenhagen conferma l’insostenibilità del modello inceneritorista

Intervista con il capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra, Tommaso Grassi, che ha visitao il nuovo impianto della capitale danese

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