All’Oriuolo nasce il Teatro delle arti visive con la nuova piazza-giardino

All’Oriuolo nasce il Teatro delle arti visive con la nuova piazza-giardino a due passi dal Duomo. Completata la demolizione delle strutture fatiscenti su 300 mq. Oggi il sopralluogo del sindaco Nardella e dell’assessore Meucci.

Sono state demolite le strutture fatiscenti a due passi dal Duomo che costituivano gli allargamenti in muratura dell’ex Teatro dell’Oriuolo, realizzati in maniera confusa negli anni 50 di fronte alla Biblioteca delle Oblate. Baracche che occupavano circa 300 metri quadrati e che ora lasceranno il posto a una piazza-giardino interna a vocazione culturale, mentre il vecchio palcoscenico sarà recuperato per diventare teatro digitale. E’ il progetto da 600mila euro che ha preso il via con gli interventi di abbattimento e proseguirà ora con le opere di ricostruzione. Al completamento della demolizione erano presenti oggi il sindaco Dario Nardella e l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci.

Nella piazza-giardino, su un’area triplicata rispetto a quella originaria grazie all’abbattimento di volumi, sarà realizzato uno spazio multifunzionale con vocazione espositiva e una grande ruota cinematografica; mentre nei locali della ‘ex scena’ nascerà il ‘digital teatrum’: un luogo fisico attrezzato con strumentazioni digitali per consentire a cittadini e visitatori di sperimentare direttamente le arti digitali senza la mediazione di uno schermo.

“Una grande opera culturale per la ripartenza post pandemia – ha detto il sindaco Dario Nardella -, ma anche un intervento di alleggerimento volumetrico nel cuore dell’area Unesco che libera una nuova grande piazza verde per la fruizione culturale. Un intervento innovativo in Italia, sul modello dei musei digitali d’oltreoceano, che avrà la caratteristica unica di essere integrato con la biblioteca delle Oblate e di essere a due passi dal Duomo”.

“Non una semplice riqualificazione – ha detto l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci – ma un intervento di rarefazione edilizia che libera spazio dando vita a una nuova area verde nel pieno centro della città con un’operazione a volumi `meno di zero’. Una moderna rigenerazione urbana che realizza un recupero edilizio di una struttura fatiscente e di scarsa qualità realizzata dal Comune riportando alla luce l’originario giardino del quale ancora oggi si intravedono i merli di cinta. Le strutture recuperate saranno dedicate a teatro delle arti visive, mantenendo una funzione culturale che va ad assumere carattere contemporaneo e a completare anche l’offerta delle Oblate”.

Chiuso da quasi 30 anni e in stato di abbandono, il  Teatro dell’Oriuolo ha rappresentato una delle più attive realtà teatrali del dopoguerra fiorentino. Ospitato dal 1951 al 1993 al piano terra del Palazzo Bastogi e in particolare nel cortile, si è rivelato impossibile da mettere a norma e conservare a causa della fatiscenza delle strutture originali, che sono state quindi demolite andando a ricreare l’originario spazio aperto adatto ad allestimenti e manifestazioni. L’intervento di demolizione ha interessato 2200 metri cubi (circa 300 mq), principalmente nell’area della ex platea, e ha previsto un impegno di circa 150mila euro, ai quali si aggiungono i 450mila euro destinati al recupero per un importo complessivo di lavori di 600mila euro già finanziati dal Comune. Per l’attrezzatura del ‘digital teatrum’ potrà essere pubblicato un avviso pubblico per raccogliere l’interesse di privati alla gestione di quell’area.

Al mercato di San Lorenzo arriva il pavimento ‘anti Covid’ grazie all’esposizione a raggi UV

Una nuova pavimentazione ‘anti Covid’ che consentirà la distruzione dei batteri e virus che entrano in contatto con la superficie grazie all’ossidazione attivata dalla luce

Lo ha annunciato nel corso di un sopralluogo oggi al mercato di San Lorenzo, è stata l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci, insieme al presidente del Consorzio del Mercato Centrale Massimo Manetti e ai referenti dei Servizi tecnici del Comune di Firenze. “Abbiamo ottenuto il via libera della Soprintendenza sulla nuova mattonella scelta per il rifacimento della pavimentazione del piano terra del mercato di San Lorenzo – ha detto l’assessore Meucci -.

Un passo avanti importante che ci consentirà di partire subito con la cantierizzazione e di dare il via ai lavori al Mercato di San Lorenzo dopo le festività pasquali per garantire agli operatori una migliore gestione in quel periodo di lavoro. Gli interventi partiranno dagli assi centrali del mercato, che rappresentano circa il 50% della superficie complessiva, e daranno vita a una pavimentazione ad alta efficienza non solo dal punto di vista funzionale e di sicurezza per operatori e clienti, grazie alle sue caratteristiche antiscivolo e di resistenza, ma anche dal punto di vista ambientale con le sue basse emissioni e la capacità di eliminare inquinanti e virus dalla superficie. Il tutto assolutamente in continuità con le pavimentazioni storiche del mercato, anche recuperando frasi e detti tipici del nostro territorio legati al cibo e alla storia di questo luogo fortemente identitario per la città”.

A completamento del progetto saranno infatti posizionale le “pietre della memoria”, lastre in materiale ceramico con incise frasi legate alla tradizione fiorentina e toscana, richiami alla cultura contadina e citazioni di personaggi legati alla città. Oggi è stata anche ‘firmata’ la prima piastrella da posizionare.

L’intervento, realizzato con un rivestimento ceramico è stato studiato per creare continuità con le pavimentazioni storiche; la scelta del rivestimento in ceramica rimanda all’antica pietra originariamente utilizzata nel mercato di San Lorenzo, rimanendo però in linea con le esigenze contemporanee di funzionalità, sostenibilità e igiene.

Il rivestimento ceramico, secondo un’analisi complessiva che parte dal sistema produttivo e arriva all’analisi degli spessori e della posa risulta infatti ad oggi il materiale da costruzione con più bassa ripercussione sull’ambiente e garantisce prestazioni tecniche altamente performanti, dalla sicurezza sulla anti-scivolosità, alla resistenza a rottura, abrasione e usura. Il materiale scelto, grazie a un processo di fotocatalisi con biossido di titanio addizionato con argento, avrà la capacità di eliminare la presenza di inquinanti, agenti microbici (virus, batteri, funghi e muffe), oltre ad avere la capacità di eliminare cattivi odori. Il trattamento ‘Active’ dato a livello superficiale in fase di produzione garantirà, dopo la posa, la distruzione di batteri e virus che entrano in contatto con la superficie grazie al processo di ossidazione indotto dalla fotocatalisi, attivata dalla luce. La presenza dell’argento rende la ceramica attiva dal punto di vista antibatterico anche al buio, sia verso i ceppi comuni che verso i batteri antibiotico-resistenti.

La ricerca condotta sul materiale è in grado di certificare la completa distruzione del virus SARS-CoV-2 al 94% in seguito a sole quattro ore di esposizione a luce UV a bassa intensità, garantendo quindi il massimo confort e sicurezza all’interno del piano terra del Mercato centrale.

Piazza dell’Isolotto, completati lavori area pedonale

🔈Firenze, piazza dell’Isolotto ha la sua nuova area giochi con spazi dedicati alle diverse fasce d’età e con nuovo verde a disposizione dei cittadini del quartiere.

La piazza dell’Isolotto è stata arricchita anche con sei alberi di cipresso e nuovo arredo urbano: lunghe panchine di fronte al sagrato della chiesa, che è anche l’area destinata agli eventi grazie alla sua configurazione scenografica; tavolini e sedie in pietra per adulti e ragazzi, e sedute singole disposte convivialmente sotto gli alberi.

Gli spazi completati sono stati inaugurati oggi dal sindaco Dario Nardella, dall’assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci e dal presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni.

Il completamento di tutta l’area pedonale della piazza arriva dopo il recente trasferimento del mercato sotto la nuova pensilina e in attesa della prossima apertura del parcheggio nord vicino alla passerella sull’Arno, già aperto al transito pedonale, per il quale saranno a breve disegnati gli stalli. Attivata anche tutta la nuova illuminazione pubblica architettonica.

A questo punto, prendono il via i lavori dell’ultimo lotto che riguarderà il rifacimento della pavimentazione di via delle Magnolie, la strada dal lungarno verso la chiesa. A chiusura dell’intervento sarà infine realizzato un murales per ricordare i sindaci che hanno progettato l’Isolotto: Mario Fabiani e Giorgio La Pira.

“Un grande lavoro che ha portato a riqualificare una piazza simbolo del quartiere – ha detto il sindaco Nardella – e quindi al completamento di un altro tassello nel nostro piano pluriennale di rinnovamento di tutte le piazze importanti della città. Nonostante il Covid siamo riusciti a recuperare il tempo dello stop e appena possibile festeggeremo con i cittadini, che intanto potranno riappropriarsi della nuova piazza. Un lavoro davvero molto buono realizzato tra l’altro con ditte del nostro territorio e frutto di un percorso di partecipazione portato avanti con il quartiere”.

“Sono particolarmente contenta di veder realizzato un progetto nato nello scorso mandato e che avevo seguito nel mio precedente ruolo da assessore – ha detto l’assessore Meucci –. Un rinnovamento partito con un percorso di partecipazione lanciato insieme al presidente Dormentoni per interpretare le esigenze della cittadinanza dell’Isolotto: la richiesta era quella di rendere la piazza non più un groviglio confuso e ma un luogo rispondente alle esigenze della comunità. Per questo avviammo un percorso di partecipazione molto intenso, che si svolgeva anche in notturna. Dal percorso di partecipazione scaturirono le linee di indirizzo che furono inserite in un bando al quale risposero 100 architetti da tutta Italia. Oggi, dopo il completamento dell’area mercatale e pedonale, possiamo dare il via all’ultimo lotto di interventi che riguarda il rifacimento di via delle Magnolie con i cantieri che partiranno dal lungarno per arrivare alla chiesa. Sono stati completati anche i lavori nell’area del parcheggio, che potrà ora essere aperto alle auto dopo la segnatura degli stalli”.

“Finalmente i cittadini possono toccare con mano i risultati di questo bellissimo progetto di riqualificazione e valorizzazione – ha detto il presidente Dormentoni -: il più grande investimento del Comune di Firenze su una piazza fuori dal centro storico. Grazie alla sua nuova configurazione sarà una vera agorà, luogo del mercato rionale giornaliero ma anche di incontro, socializzazione e cultura, cuore pulsante del nostro quartiere. Nel 2021 cercheremo, pandemia permettendo, di organizzare incontri ed eventi, ma adesso sta anche ai nostri cittadini viverla a pieno, in ogni stagione e in ogni momento della giornata. Sono certo che la nostra comunità saprà cogliere la sfida”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201209_00_PIAZZA-ISOLOTTO_DORMENTONI-MEUCCI.mp3?_=1

Decreto Semplificazioni, commenti sbloccaggio opere toscane comprese

Firenze, commenti e reazioni riguardo alle infrastrutture che interessano la Toscana inserite nell’elenco delle opere strategiche individuate dal decreto semplificazioni.

“La Fano-Grosseto è stata inserita tra le opere prioritarie previste dal Decreto Semplificazioni e per la quale sarà nominato un commissario. Un risultato storico per una arteria fondamentale e che da troppi anni attende il completamento”, spiega Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Mise. “Con questo atto – spiega la Morani – sarà possibile dare una svolta decisiva al completamento dell’opera, per arrivare in tempi certi alla conclusione. Una notizia che il territorio attendeva da troppo tempo e che è stata possibile grazie all’impegno del governo, del Ministero delle Infrastrutture e del Partito democratico”.

“Finalmente arriva la svolta che la costa toscana attendeva sul piano delle infrastrutture – dicono Andrea Romano, deputato livornese del Pd e Marco Simiani, responsabile Trasporti e infrastrutture della segreteria nazionale Pd -, la scelta di commissariare due opere fondamentali come la strada Tirrenica e la Darsena europa, adottata dal Mit nel quadro del Decreto Semplificazioni, imprime la necessaria accelerazione a due cantieri fondamentali per lo sviluppo stradale e portuale della costa e di tutta la regione, contribuendo a superare la tara della ‘Toscana a due velocità”.

La deputata Pd Martina Nardi sottolinea che “il raddoppio della ferrovia Pontremolese è stato finalmente sbloccato”, ricordando che “il Governo Gentiloni aveva inserito l’opera nel programma pluriennale degli investimenti di Rfi”, ma l’opera “era stata inspiegabilmente bloccata. Oggi arriva finalmente la conferma del suo completamento”.

Leonardo Marras, capogruppo Pd in Consiglio regionale, si sofferma infine sulla “nomina dei commissari che guideranno i progetti della Tirrenica e della Due Mari con poteri reali di intervento”, un atto “concreto per il territorio che ci dà speranza e ci fa dire che questa è probabilmente la volta buona per arrivare ad avere infrastrutture moderne e sicure. Questo, ovviamente – aggiunge Marras – non vuol dire che è tutto fatto, non abbassiamo l’attenzione”.

“I contenuti del Decreto Semplificazioni che emergono in queste ore contengono alcune misure importanti anche per le opere del territorio fiorentino e toscano, che noi di Italia viva avevamo già sottolineato con il nostro piano shock: il nodo Av di Firenze, le nuove linee tranviarie e la nuova pista dell’aeroporto di Peretola che rientrano all’interno del piano ‘Italia veloce’ del Mit, allegato al dl semplificazioni”, dichiarano il deputato fiorentino di Italia viva Gabriele Toccafondi, insieme alla consigliera regionale Titta Meucci e ai coordinatori fiorentini di Iv Francesco Grazzini e Patrizia Ciabattoni che aggiungono: “Bene poi che tante altre opere importanti per la toscana come la Tirrenica, la Fano-Grosseto, la darsena Europa e la ricostruzione ponte di Albiano siano rientrate nelle prime 50 per le quali sarà previsto un commissario straordinario”.

“Il via libera al Decreto Semplificazioni è un’opportunità clamorosa per la Toscana e rappresenta meglio di mille parole ciò che anima l’azione politica di Italia Viva: creare i presupposti per far ripartire un’economia paralizzata e dare vita a opere e infrastrutture che rendano migliore la vita dei cittadini, oltreché più competitivo il nostro sistema economico e produttivo. Da mesi parlavamo di un Piano Shock per l’Italia e per i suoi territori, finalmente vediamo arrivare i primi frutti”, affermano in una nota congiunta Nicola Danti, europarlamentare Italia Viva, Stefania Saccardi, assessore regionale al diritto alla salute, welfare e sport e Stefano Scaramelli, capogruppo Italia Viva in Consiglio regionale.

Casa, Toscana: proroga 2020 norme ristrutturazioni piano 2009

La proroga fino al 2020 del Piano Casa 2009 per consentire più facilmente la riqualificazione edilizia delle abitazioni anche con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento, è quanto previsto in un emendamento alla legge di stabilità 2019, presentato da Titta Meucci (Pd) e approvato ieri dal Consiglio regionale.

“Riqualificazione del patrimonio edilizio, più trasparenza e procedure più snelle – ha affermato Meucci – sono gli obiettivi del primo ‘Piano Casa’, che continuano a rimanere validi ancora oggi, specialmente dopo la recente riforma della normativa urbanistica”.

L’emendamento, ha spiegato Meucci, si è reso necessario per l’evoluzione della disciplina, “una normativa molto complessa che sta richiedendo tempo ai Comuni per mettere a regime le disposizioni del ‘piano casa’. Con questo emendamento proroghiamo la legge regionale del 2009, avendo valutato positivamente le richieste provenienti dai territori”.

“Una proroga – sostiene la consigliera Pd – che va incontro alle necessità abitative delle famiglie, porta occupazione in un settore come l’edilizia e una riqualificazione diffusa del patrimonio edilizio esistente anche dal punto di vista dell’efficienza energetica”, poiché l’ampliamento della superficie dell’unita immobiliare consentita con questa normativa “è ammessa solo a condizione del miglioramento energetico dell’edificio conseguito con la realizzazione dell’intervento.”

Memoria, Meucci: “Diffondere le Pietre d’inciampo in altre città toscane”

La consigliera Titta Meucci (Pd) ha presentato una proposta in Consiglio regionale per estendere l’iniziativa, partita dalla Germania qualche anno fa, delle pietre d’inciampo. “E’ anche un modo per ricordare l’80° anniversario delle leggi razziali”, dice la consigliera.

Camminare in città a testa bassa, immersi nei propri pensieri o con gli occhi fissi al telefonino, e “inciampare” nella memoria. Sul lastricato alcune mattonelle sono diverse dalle altre, sono targhe di ottone, incise con i nomi dei deportati nei campi di sterminio nazisti. Sono le Pietre d’inciampo, oltre 61.000  installate in tante città europee, tante in Toscana.

Un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig, partita qualche anno fa, in memoria di quanti a vario titolo (ebrei, politici, militari, rom, omosessuali, testimoni di Geova, disabili) sono stati deportati nei campi di sterminio nazisti.

Ora, su proposta della consigliera regionale del Pd Titta Meucci, il Consiglio regionale discuterà una mozione per diffondere in tante altre città toscane, a partire da Firenze (sull’esempio di altri capoluoghi quali Prato, Livorno, Siena e Pisa), questa singolare iniziativa di grande valore rievocativo.

«Ho voluto avanzare questa proposta – spiega Meucci – proprio nella settimana in cui si celebra la giornata della memoria che, quest’anno, assume un’importanza diversa, perché ricorre l’ottantesimo anniversario della firma del del Regio decreto-legge “Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista”, che fu il primo atto di un sistema di norme antisemite. Quel decreto fu firmato proprio in Toscana, nella tenuta di San Rossore. Fu quello il punto di partenza che determinò, oltre alla discriminazione, la persecuzione e le deportazioni.

Credo che tra le tante e meritevoli iniziative che le istituzioni hanno portato avanti in questi anni per ricordare quelle pagine buie della nostra storia, l’installazione delle Pietre d’inciampo sia una delle più suggestive, perché legano fortemente il ricordo di vite perdute, di uomini, donne e bambini deportati e il più delle volte mai ritornati, al vivere quotidiano delle città. Sapere che in un determinato luogo abitava o veniva fatta prigioniera una persona innocente, serve ad arricchire la memoria e l’identità storica delle città, offre spunti di riflessione a tutti, in particolare alle giovani generazioni».

“La valenza etica e culturale dell’installazione delle “pietre d’inciampo” – si legge infatti nella mozione – è tale che da parte di alcuni Uffici Scolastici Regionali sono stati predisposti specifici progetti rivolti agli istituti scolastici, in relazione al grado scolastico, finalizzati a dare la possibilità agli studenti di partecipare alla progettazione ed alla realizzazione di percorsi didattici, atti alla costruzione di specifici eventi attorno alla posa delle pietre, e successivamente al mantenimento ed alla cura delle medesime; gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado possono essi stessi, opportunamente affiancati e supportati, identificare e indicare nuovi nominativi a cui poter dedicare una pietra d’inciampo”.

«Ritengo che in questo momento storico particolare – continua Meucci – dove riemergono forme di revisionismo, negazionismo e rigurgiti di fascismo la memoria dell’Olocausto e delle deportazioni non debba esaurirsi nella celebrazione di una Giornata. Tra l’altro l’ultimo episodio ieri ha riguardato proprio le pietre d’inciampo a Milano, con lo sfregio di quella dedicata alla memoria di un operaio deportato a Mauthausen. Per questo – conclude la consigliera regionale – spero che si possa avviare presto, insieme alla giunta toscana, un’azione di sensibilizzazione e di sostegno nei confronti di quelle comunità locali che ancora non hanno installato sul proprio territorio le Pietre d’inciampo, a partire dalla città di Firenze che annovera centinaia di deportati».

Exit mobile version