Suvignano, altri 220mila euro per il recupero

Una cifra importante, oltre 200mila euro, per completare l’intervento sulla tenuta di Suvignano a Monteroni d’Arbia, uno dei beni più vasti sottratti alle mafie in Italia che si trova in una delle zone più belle della Toscana.

Con una delibera presentata dall’assessore alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo, la Giunta regionale toscana ha stanziato in favore dell’Ente Terre regionale toscane 220.000 euro per la Tenuta di Suvignano a Monteroni d’Abia (Siena) che lo stesso Ente amministra su delega della Regione. Le risorse serviranno a completare l’intervento in corso nella Tenuta, uno dei più vasti e importanti beni sottratti alle mafie in Italia.

Il finanziamento si aggiunge a quello di 830.000 già da tempo deliberato: “In questo modo – si spiega dalla Regione – sarà possibile realizzare interamente il progetto di recupero della tenuta, che comporta un investimento complessivo pari a 1 milione e 50.000 euro”. “Si tratta – spiegano il presidente della Regione Eugenio Giani, e Ciuoffo in merito all’ultimo stanziamento – di completare il restauro del Podere Carità dove realizzeremo l’ostello e la sala della legalità. La Regione Toscana prosegue infatti il suo impegno per consolidare quel simbolo e presidio di legalità che è Suvignano. L’intervento servirà a dotare la tenuta di un ostello, così da rendere più agevole l’effettuazione di iniziative e campus, rivolti a tutti, ed in particolare agli studenti e alle giovani generazioni”.

Proseguono i due su Suvignano. “Ci piace dare solidità a questo progetto, che rappresenta una tappa importante nel lungo e impegnativo percorso di valorizzazione dell’intera tenuta, che merita di sviluppare la sua già meritoria attività. Infine, con la Sala della legalità vogliamo inviare un messaggio chiaro, proprio in occasione del trentesimo anniversario della strage dei Georgofili l’attentato mafioso che ha insanguinato la Toscana. Il messaggio è quello di riaffermare in ogni circostanza ed in ogni modo che le Istituzioni, a partire dalla Regione ma non solo, ci sono e stanno facendo il dovuto affinché la criminalità organizzata non realizzi i suoi destabilizzanti e criminali obiettivi”

Suvigliano (SI): due giorni dedicati ai prodotti tradizionali

Giovedì 8 e venerdì 9 ottobre presso la Tenuta di Suvigliano, bene confiscato alla mafia, si terrà la due giorni di lavori su prodotti agricoli tradizionali che si potrà seguire anche tramite webinar.

“Il valore ecosistemico e multifunzionale dei prodotti tradizionali ed il centro delle competenze: un valore aggiunto per i territori”: è questo il titolo dell’iniziativa che vedrà coinvolti il mondo accademico e della ricerca scientifica (Università, Accademia dei Georgofili, Centri di ricerca), le associazioni, i produttori agricoli e degli altri settori economici e l’ANCI. L’appuntamento costituirà anche il punto di partenza per la costituzione del Comitato Promotore per il Centro delle Competenze dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali.

L’8 mattina, oltre alla presentazione dei partner del Progetto “Cambio Via” (Regione Liguria, Regione Toscana, Regione Sardegna, Corsica) e dello “Stato dell’arte dei PAT in Toscana” a cura delle organizzazioni di categorie agricole, è prevista una tavola rotonda con i contributi delle diverse direzioni regionali coinvolte.

Gli eventi potranno essere seguiti online previa registrazione. Come quello che avrà luogo il pomeriggio di venerdì 9: un webinar chiamato Worldcafe’ con quattro tavoli tematici coordinati dagli atenei toscani dell’Accademia dei Georgofili.

Le giornate seminariali saranno accompagnate da un evento per valorizzare gli itinerari della transumanza, un gruppo di cavalieri dall’Appennino toscano raggiungerà la “maremma“ come luogo storico di arrivo dei pastori. Verranno organizzati, eventi folcloristici e culturali, una mostra sulle pratiche della transumanza, coinvolgendo anche gli esercizi commerciali del territorio, con recupero di antiche ricette.

Per seguire la diretta streaming dell’8 ottobre ci si potrà collegare alla pagina facebook della Tenuta di Suvigliano

Per la giornata del 9 ottobre è necessaria la registrazione al seguente form, entro il 6 ottobre.

Mafia: tenuta Suvignano in festa il 23 giugno

La tenuta di Suvignano, nel senese, strappata alla mafia e assegnata alla Regione Toscana, apre i suoi cancelli al pubblico con una festa che si terrà il 23 giugno. Parteciperanno Antonino De Masi, imprenditore calabrese che da anni vive sotto scorta per aver denunciato il racket, e la giornalista Federica Angeli, sotto scorta anche lei dal 2013 per le sue inchieste sulla mafia romana. Spazio anche a musica, con la street art band ‘BadaBimBumBand’ e i ‘Modena City Ramblers’, teatro e occasioni per picnic all’aperto con i prodotti agricoli a filiera corta del territorio.

L’appuntamento, è stato spiegato oggi nella sede della Regione a Firenze. Era presente, tra gli altri, l’assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli.
L’evento sarà un momento di riflessione, oltre che una festa, per vivere un bene che è tornato di tutti ma anche per parlare delle mafie. Iniziativa che coinvolge i Comuni senesi di Monteroni d’Arbia e Murlo.

La storia della tenuta si Suvignano ha inizio nel 1983 con il giudice Giovanni Falcone che sequestra l’azienda una prima volta all’imprenditore palermitano Vincenzo Piazza, sospettato di aver rapporti con Cosa Nostra. Il costruttore siciliano ne rientra successivamente in possesso poi, tra il 1994 e il 1996 arriva il secondo sequestro. Nel 2007 arriva la confisca definitiva. Nei mesi scorsi (dopo un lungo iter in cui c’è stata anche la possibilità che la tenuta fosse messa all’asta) è arrivata all’assegnazione della Regione, che la gestisce attraverso Ente Terre

La tenuta – 713 ettari di terreno, 685 nel Comune di Monteroni e 18 in quello di Murlo – conta una colonica di pregio, altri 17 edifici e 21mila metri quadri tra immobili e magazzini, e in fine una chiesetta di fianco all’edificio principale. E’ un bene simbolico delle confische alle mafie e alla criminalità organizzate.

“La Toscana – ha dichiarato l’assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli – non è terra di mafia ma il fatto che in Toscana faccia affari non va sottovalutato, anzi ci vuole una reazione forte di tutte le istituzioni e della società toscana. Della mafia occorre parlare ad alta voce e va promossa la cultura ed educazione alla legalità, a cominciare dai ragazzi”. Bugli ha ribadito la felicità per l’apertura della tenuta, sottolineando che si tratta “di un evento unico nel panorama nazionale”.

“Ci aspettiamo una grande festa – ha detto il direttore di Fondazione sistema Toscana Paolo Chiappini -. Recuperare più di 700 ettari all’idea di una legalità partecipata e condivisa poteva apparire scontato ma non lo è: dodici anni fa nessuno ci avrebbe scommesso e quindi ci aspettiamo che ci si renda conto del lavoro fatto”.

“La giornata del 23 – ha detto il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni – rappresenta un nuovo inizio. Per noi Suvignano rappresenta anche una grande opportunità di sviluppo e promozione del nostro territorio”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Vittorio Bugli

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