Teatro delle donne presenta: AVAMPOSTI

Teatro Delle Donne prende sede presso il Teatro Goldoni e presenta Avamposti TeatroFestival 022. L’inaugurazione della residenza coincide con l’anniversario dei trent’anni del Teatro delle Donne. Scopri il programma

Il Teatro delle Donne prende sede presso il Teatro Goldoni di Firenze: la convenzione triennale stipulata tra Maggio Musicale Fiorentino e Teatro delle Donne, suggella un percorso fortemente condiviso con il Comune di Firenze e la Regione Toscana, con il fondamentale sostegno di Fondazione CR Firenze.

“Sono molto contento di questa conferenza stampa perché annunciamo, ufficialmente, che possiamo ospitare il Teatro delle Donne nel Teatro Goldoni per i prossimi anni – spiega il Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira – . Mi dispiaceva di avere il Goldoni, un piccolo teatro così bello, ma di non utilizzarlo spesso: sarà obiettivo del Maggio creare una vera e nutrita programmazione in quella nostra sala. Quest’anno, infatti, abbiamo deciso di tornare ad allestirci un’opera lirica: La finta semplice con il maestro Theodor Guschlbauer, la regia di Claudia Blersch, il soprano Benedetta Torre, i Solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e le scene e i costumi degli Allievi della professoressa Margherita Palli della Nuova Accademia di Belle Arti Milano (NABA). Faremo anche dei concerti che stiamo pianificando. Quindi con noi e con il Teatro delle Donne e la programmazione dei loro spettacoli, il Goldoni sarà aperto molto più spesso e questo è molto importante.
La cosa che mi rende più felice è che appunto il Teatro delle Donne, che ha perso la sua residenza e avrebbe rischiato la chiusura, abbia avuto la possibilità di entrare nel Teatro Goldoni. Ne abbiamo parlato in tarda primavera con Cristina Ghelli e tutto è stato reso possibile soprattutto grazie alla Fondazione CR Firenze che ha aumentato il suo contributo. Li ringrazio e ringrazio la Regione e il Comune di Firenze per la loro sinergia”.

“Una nuova, bellissima casa per il teatro delle Donne: il Goldoni apre le sue porte a una realtà straordinaria che da sempre nel nostro territorio ha portato avanti un lavoro artistico di alto livello, tenendo i riflettori accesi sulle questioni di genere. – dice la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – Si tratta del risultato di un’importante sinergia tra enti e istituzioni, dimostra come anche nella cultura il lavoro di squadra sia la chiave di volta per affrontare e superare difficoltà. Un compleanno speciale, insomma, per il teatro delle Donne, che raggiunge il traguardo dei 30 anni. Prende il via anche Avamposti, una rassegna ricca di nomi e progetti interessanti, ancora la conferma di come questa realtà sia ormai punto di riferimento per la drammaturgia contemporanea”.

“La Fondazione è stata sempre al fianco del Teatro delle Donne – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – anche nei suoi momenti più difficili. Siamo lieti oggi di poter celebrare l’inizio di un suo nuovo percorso in una prestigiosa sede come il Teatro Goldoni, e con la collaborazione di importanti istituzioni cittadine. In questa nuova avventura la Fondazione ha messo a disposizione un contributo importante che ha reso possibile questo trasferimento e dato una nuova casa al Teatro delle Donne sventando il rischio di una drammatica chiusura. Questo contributo servirà in particolare alla realizzazione della stagione teatrale e a far fronte alle spese vive della struttura. L’impegno di questa realtà artistica è uno stimolo per la società grazie alle sue attività di promozione di una drammaturgia che rappresenta le tematiche della nostra contemporaneità. Rinnoviamo il nostro sostegno alle sue sperimentazioni e ai suoi eventi dedicati all’universo femminile che ne delineano un’assoluta funzione civile”.

Aggiunge la presidente del Teatro delle Donne, Cristina Ghelli: “Con il Teatro delle Donne prendono sede al Teatro Goldoni un centro di produzione drammaturgica all’avanguardia, un archivio di oltre mille testi di autrici contemporanee, la Scuola di Scrittura Teatrale fondata da Dacia Maraini. Negli ultimi tre anni molte delle imprese al femminile hanno chiuso sia in Toscana che a livello nazionale.

 

CALENDARIO DETTAGLIATO:

gio 08.09 ore 21,15 CORTILE DI VILLA VOGEL
MANIACI D’AMORE Firenze
SIEDE LA TERRA fenomenologia della pettegola
di e con FRANCESCO D’AMORE e LUCIANA MANIACI
oggetti di scena e costumi Francesca Marsella
disegno luci Alex Nesti
produzione Maniaci d’Amore – Kronoteatro
PRIMA REGIONALE
E’ un lavoro radicato nel mondo contemporaneo e che, in maniera sottile, si interroga sulle logiche spietate della gogna pubblica ma anche sul corpo della donna, spesso oggetto di narrazioni subite, e sull’invenzione strumentale dello straniero, del diverso e dell’untore. Maniaci d’Amore firmano un’altra drammaturgia irriverente e coraggiosa: non una galleria degli orrori bensì un comico inno d’amore, un’elegia in forma di accusa. Perché, malgrado l’insofferenza, l’indignazione e a volte la vergogna, noi apparteniamo a queste comunità. Non solo i nostri vulnerabili corpi, ma anche i nostri cuori poggiano qui, dove siede la
terra.

ven 09/sab 10.09 ore 21,15 CORTILE DI VILLA VOGEL
IL TEATRO DELLE DONNE Firenze
AMARTI, CHE FATICA!
Progetto e regia Andrea Muzzi
con FEDERICA CIFOLA
ANTEPRIMA NUOVO ALLESTIMENTO
Per un essere umano cambiare è un’impresa difficile. Se l’essere umano poi è un uomo, allora si può gridare direttamente al miracolo! Gli uomini non cambiano per pigrizia o perché semplicemente si piacciono così come sono, anche con i loro difetti. Anzi, soprattutto per i loro difetti. Lo spettacolo è un monologo introspettivo che attraversa con divertimento gli stati d’animo dell’abbandono; la speranza, la rabbia e la
paura. E’ uno spettacolo che grazie alla testimonianza della vittima, Stefania, fotografa una categoria di persone che ti legano saldamente alla sofferenza, i narcisisti patologici. Come liberarsene?

dom 11.09 ore 21,15 CORTILE DI VILLA VOGEL
LUNARIA TEATRO Firenze
MARUZZA MUSUMECI
di Andrea Camilleri
scene e costumi Giorgio Panni e Giacomo Rigalza

regia Daniela Ardini
con PIETRO MONTANDON
PRIMA REGIONALE
Con il testo di Camilleri ritornano i motivi classici della sirena – del suo canto che uccide – e di una vendetta covata per millenni contro un Ulisse dedicato ai campi. Il protagonista Gnazio Manisco ritorna dall’America senza mai guardare il mare, per dedicarsi a coltivare la terra. Acquista un campo che è come un’isola sull’acqua e decide di sposarsi. La donna di cui si innamora perdutamente è bellissima e canta canzoni meravigliose che solo lui comprende. Da qui si dipanano una serie di eventi sorprendenti che coinvolgono
personaggi radicati nella cultura siciliana, dalle più diverse caratteristiche, creati dalla maestria divertita dell’autore.

ven 16.09 ore 21,15 replica sab 17.09 ore 21,15 TEATRO GOLDONI
INAUGURAZIONE RESIDENZA TEATRO DELLE DONNE AL TEATRO GOLDONI Firenze
IL TEATRO DELLE DONNE TEORIA DEL NUMERO PERFETTO APPLICATA ALLE STORIE DELL’UTOPIA SOCIALISTA
testo e regia Filippo Renda
con ANTONIO FAZZINI, FILIPPO RENDA
PRIMA ASSOLUTA
Una coppia di matematici alla ricerca di modelli sociali rivoluzionari tra le sequenze numeriche; una coppia di maiali impegnati in un conflitto che non ammette compromesso tra una via che punti all’azione contro una che punti al progresso; una coppia di sconosciuti che trasformano il proprio incontro casuale in un incubo. La teoria del numero perfetto… mette in scena il desiderio di un’alternativa a un sistema, quello del Capitale, in un mondo popolato da 8 miliardi di individui soli. Lo spettacolo desidera anche riportare nelle
sale teatrali un sistema di collante sociale, lontano dalle vanità individualistiche del bravo interprete, che qui diventa invece testimone.

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INFO E PRENOTAZIONI:
IL TEATRO DELLE DONNE
Presso TEATRO GOLDONI – via Santa Maria, 15 – 50125 FIRENZE
www.teatrodelledonne.com – 055 2776393 – teatro.donne@libero.it
facebook/ilteatrodelledonne | twitter/teatro_donne | instagram/teatrodelledonne
prevendita: Negozi del Circuito BoxOfficeToscana e Ticketone, online su   www.ticketone.it

Il Teatro delle Donne rinasce al Teatro Studio “Mila Pieralli” di Scandicci

Nella Giornata internazionale dei diritti della donna, inizia al Teatro Studio “Mila Pieralli” di Scandicci (Firenze) la collaborazione tra la Fondazione Teatro della Toscana e Il Teatro delle Donne, un progetto trasversale che, attraverso un accordo di residenza, intende promuovere iniziative artistiche e di formazione aperte alla cittadinanza, con un particolare riferimento alla Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale – fondata da Dacia Maraini e diretta da Andrea Nanni – e con attività che si irradiano in tutto il territorio dell’area metropolitana di Firenze.

Il Teatro delle Donne è un centro di produzione drammaturgica contemporanea all’avanguardia. In trenta anni di attività, in linea con le analoghe iniziative europee, ha messo in piedi il Centro Nazionale di Drammaturgia, ha raccolto in un archivio e catalogato circa mille testi di autrici italiane di teatro, ha prodotto e diffuso spettacoli innovativi, ha collaborato con quasi tutte le autrici nazionali.

Prendendo casa al Teatro Studio darà un importante contributo di presenza e di attività qualificate per realizzare sperimentazioni, incontri ed eventi in accordo con la funzione civile del teatro in particolare delle donne. L’impegno comune è rivolto infatti a un teatro che sia stimolo critico per la società in cui opera, attraverso la promozione di una drammaturgia che rappresenti la contemporaneità, che riveli un universo al femminile mai abbastanza esplorato e alcune tematiche, come la violenza contro le donne, che non possono più essere differite.

Fortemente condiviso con il Comune di Scandicci, il Comune di Firenze, la Regione Toscana e la Fondazione CR Firenze, questo percorso è attento quindi alla pluralità dei linguaggi e al valore delle differenze, per un teatro che rappresenti la contemporaneità con specifico riferimento al femminile attraverso testi in cui le donne sono protagoniste.

Durante la pandemia sono aumentati i femminicidi, le donne hanno perso per prime il lavoro, le relazioni sono cambiate. Di questo parleranno con i loro spettacoli alcuni degli autori e autrici di riferimento del Teatro delle Donne: Lucia Calamaro, Cinzia Pietribiasi, Emanuele Aldrovandi, Saverio La Ruina, Filippo Renda, Andrea Muzzi.

Emergenza Covid-19 permettendo, Il Teatro delle Donne ha in cantiere una ricca stagione che si avvia nelle prossime settimane con la versione teatrale online de “La casa degli spiriti” scritta e diretta da Claudia Della Seta, tra i membri fondatori della compagnia arabo-israeliana di Jaffa. I dieci episodi sono stati registrati durante il passato lockdown con 18 attori di quattro Paesi (Italia, Francia, Israele, San Marino) e verranno riproposti on line in attesa di poter presentare al Teatro Studio lo spettacolo dal vivo.

Le iniziative proposte al pubblico si alterneranno alle prove, ai laboratori, ai progetti, mentre intanto proseguono online i seminari della Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale.

Marco Giorgetti, Direttore Generale della Fondazione Teatro della Toscana e Maria Cristina Ghelli direttrice del Teatro delle Donne

 

 

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/03/210308_03_TEATRO-STUDIO-SCANDICCI.mp3?_=1

Avamposti apre ‘Lezioni di respiro’ a Villa Vogel con il racconto dell’Ancella

“Lezioni di respiro” è il titolo scelto per la nuova edizione di Avamposti, festival teatrale organizzato dal Teatro delle Donne di Calenzano, in programma dall’11 al 20 settembre 2020 a Firenze, Calenzano e Sesto Fiorentino (Post festival 30 settembre -18 ottobre).

“Lezioni di respiro” di Anne Tyler è un romanzo che, attraverso il viaggio, ripercorre ricordi e nostalgie, portando alla luce sentimenti come il dolore, la noia, la speranza.
Le stesse emozioni che abbiamo provato durante il lockdown. Una sospensione del tempo, un momento di riflessione sul vero senso della vita.

Con Avamposti, il teatro esce dal teatro e coinvolge parchi, biblioteche e altri spazi. Tutto si svolge nel rispetto delle norme anti-Covid e, per accogliere il più ampio pubblico possibile, quasi tutte le serate propongono due repliche dello spettacolo, alle ore 19 e alle ore 22. Niente code e niente stress: basta prenotarsi o acquistare il biglietto in prevendita.

I n a u g u r a z i o n e

Venerdì 11 settembre ore 19 e ore 22

Cortile di Villa Vogel – via delle Torri, 23 – Firenze
Teatro della Città

THE HANDMAID’S TALE – Il racconto dell’ancella

Tratto dal romanzo di Margaret Atwood
Traduzione di Camillo Pennati

Regia Graziano Piazza

Con VIOLA GRAZIOSI
PRIMA REGIONALE

Immagina un futuro in cui le donne sono sorvegliate e divise in categorie secondo il colore dei vestiti: azzurro le Mogli; verde le Marte, domestiche; marrone le Zie, sorveglianti; rosso le Ancelle, uniche ancora in grado di procreare. Nessuna può disobbedire, pena la morte o la deportazione. Un “nuovo mondo” che attraverso le donne e il loro corpo cerca la sua legittimazione.
Il racconto dell’ancella è un romanzo distopico scritto nell’85 dalla canadese Margaret Atwood, tornato alle cronache per il grande successo della serie televisiva “The Handmaid’s Tale”, che ha ispirato i cortei di protesta di molte donne in tutto il mondo. Uno spunto di riflessione.

Biglietti da 5 a 15 euro, prevendite nei punti Box Office Toscana e online su Ticketone. Riduzioni per over 60, under 25, Coop, Arci, Uisp, ATC, residenti nel Comune di Calenzano e iscritti ai corsi di formazione. Info tel. 055.8877213 – teatro.donne@libero.it – www.teatrodelledonne.com e sui canali social del Teatro delle Donne.

INTERVISTA DI CHIARA BRILLI A MARIA CRISTINA GHELLI DIRETTRICE DEL TEATRO DELLE DONNE DI CALENZANO

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/20200910-121113.mp3?_=2

IL PROGRAMMA COMPLETO QUI

“L’ultima fotografia” in anteprima al Teatro delle Donne

“L’ultima fotografia” è lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Roberto Andrioli che Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) presenta in anteprima sabato 21 e domenica 22 dicembre (ore 21,15). In scena con Andrioli, Tommaso Carli e Sonata Bueno di 1.9.8.4. Art, in residenza al Teatro Manzoni.

Un fotografo in procinto di ritirare un premio, la visita di una ragazza straniera, una immagine che riporta a un terribile attentato…

Il testo è ambientato ai nostri giorni e si svolge in un interno. Siamo nella casa di Marco un fotografo di mezza età che si è specializzato in fotografie di guerra e collabora con numerose riviste internazionali.

Marco viene da una famiglia di diplomatici, vive solo dopo una separazione, ha un figlio che sta facendo un master all’estero in diritto internazionale.

Marco, che sta attraversando un periodo di depressione, si accorge in ritardo di essere stato insignito di un importante premio internazionale per la fotografia. Mentre si prepara a partire, riceve una visita inattesa:  si tratta di una giovane, bella, ragazza straniera, che si presenta come una cara amica del figlio, in visita a Firenze. Lentamente però Adila, la ragazza, rivela aspetti misteriosi e da un iniziale tono cordiale passa ad altri toni, rivelando motivazioni che vanno oltre una semplice visita turistica.

Capiremo che in qualche modo Adila ci tiene ad avere informazioni riguardo alla fotografia per cui Marco è stato premiato. La foto è legata ad un terribile attentato di cui Marco si è trovato ad essere testimone e che è riuscito a documentare.

Chi è in realtà la ragazza? Che rapporto ha con il figlio di Marco? Quale verità si nasconde dietro la fotografia premiata? La trama si svilupperà intorno a queste domande incrociando le relazioni tra padre e figlio, il rapporto tra i due giovani e un contesto più grande di società in conflitto continuo, in una guerra cronica ormai vissuta come condizione “normale”.

L'ultima fotografia

Prevendite nei punti Box Office Toscana e online su Ticketone. Info e prenotazioni tel. 335.1002886 / 055.8877213 – www.teatrodelledonne.com.

La stagione 2019/2020 del Teatro Manzoni / Teatro delle Donne è realizzata in collaborazione e con il sostegno di Comune di Calenzano, Città Metropolitana di Firenze, Regione Toscana, Ministero dei beni e delle attività culturali, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze, Firenze dei Teatri, Residenze Artistiche Teatrali.

“Nessuno – il mostro di Firenze” al Teatro Manzoni

Della vicenda del mostro di Firenze si ricordano accusati e accusatori, avvocati, testimoni macchiettistici e spettatori inermi. Tutti, tranne i nomi delle sedici vittime. Presentato in prima nazionale da giovedì 28 a domenica 31 marzo al Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze – ore 21,15 – domenica 31 marzo ore 16,30), “Nessuno – il mostro di Firenze” è un omaggio a loro, a quei sedici giovani che per colpa di qualcuno non hanno avuto più vita, possibilità di un futuro, una famiglia, un lavoro e insomma un po’ tutte quelle tappe che costituiscono il nostro percorso.

Un tuffo in un’Italia semplice a cavallo degli anni ‘70/‘80. Un’Italia di pallone, sesso, terra da coltivare. Un’Italia, quell’Italia, in cui un semplice ragazzo come tanti altri è cresciuto, ha osservato, ascoltato ed è diventato un uomo in grado di cambiare le abitudini di una comunità, è diventato un mostro. Anzi, è diventato il nulla. Per meglio dire, Nessuno.

Lo spettacolo, scritto e diretto da Eugenio Nocciolini, vede in scena, oltre allo stesso Nocciolini, Gabriele Giaffreda, Monica Bauco, Antonio Fazzini, Roberto Gioffrè, Vania Rotondi e gli allievi della CalenzanoTeatroFormAzione.

“La vicenda del mostro di Firenze è diventata pane quotidiano per nuove chiacchiere da bar. Fra paura e ironia – spiega l’autore e regista Eugenio Nocciolini – Lello il mostro del Mugello poi è diventato Cicci quello da Scandicci, l’assassino del bisturi, delle coppiette, infine il mostro. Per anni, tanti anni, di questa vicenda si è sempre parlato dal lato degli assassini, dei sicari, dei mandanti, dei mostri appunto; poco delle vittime. Lo spettacolo Nessuno prova a guardare da una diversa prospettiva parlando delle vittime, della gente comune, del popolo. Analizza, o quantomeno prova a farlo, la storia dal punto di vista di chi subiva e non di chi agiva; ecco così che si dipanano otto quadri in cui i protagonisti cambiano e con essi il luogo. Da una partita guardata a casa di amici a una cena fra genitori, dal cinema a una taverna. Uno spaccato sociale che tenta di mostrare come in quegli anni, per certi verso più semplici,si tentasse di reagire e sopravvivere a una delle più grandi paure del nostro tempo”.

Incontro venerdì 29 marzo alle ore 18, presso la Biblioteca Civica di Calenzano (Firenze) incontro con lo scrittore e giornalista Gianluca Monastra, autore del libro “Il mostro di Firenze: ultimo atto” (ingresso libero).

Nessuno

INFO:

Teatro Manzoni, via Mascagni 18, Calenzano (Fi)

Tel 055 8877213 – 055.8876581

teatro.donne@libero.it – www.teatrodelledonne.com

 teatro.donne@libero.it

“Circeo, il Massacro” al Manzoni di Calenzano

Presentato in prima nazionale sabato 9 marzo alle 21,15 e domenica 10 marzo ore 16,30 al Teatro Manzoni/Teatro delle Donne di Calenzano (Firenze), ”Circeo, il massacro” racconta quella società e quelle tensioni che si riverberavano nella vita di tutti i giorni e che, con un gioco al rialzo, arrivarono a permettere che certi fatti straordinari accadessero. Scritto da Filippo Renda e Elisa Casseri, ”Circeo, il massacro” vede in scena gli attori Michele Di Giacomo, Alice Spisa, Arianna Primavera, Luca Mammoli. Regia di Filippo Renda, aiuto regia Matteo Gatta.

Il 29 settembre 1975 Angelo Izzo, a soli vent’anni, aiutato dai coetanei Andrea Ghira e Gianni Guido, compie uno dei delitti che più profondamente si sono impressi nelle coscienze degli italiani: il massacro del Circeo. Ancora oggi, chi nel 1975 era già nato e lo sente soltanto nominare, rabbrividisce e riporta alla memoria il turbamento di un intero Paese di fronte a un evento così assurdo.

Si riflette specularmente sulla nostra società, in cui tensioni molto simili non sfogano più solo sulla violenza di genere, ma anche su quella contro lo straniero. Basta scorrere le cronache degli ultimi dodici mesi per rendersi conto che la violenza e il sadismo sono già in circolo e che si arriva ormai a reagire con indifferenza davanti a certe dichiarazioni che incitano all’odio e al razzismo: occorrerà un nuovo massacro per scioccare e risvegliare le nostre coscienze?

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