Tramvia del Chianti, Nardella: “Non sono contrario, va fatto progetto”

Come già annunciato da Controradio la settimana scorsa è nata l’ipotesi di una tramvia del Chianti. Quindi non solo Bagno a Ripoli, Piagge, Campo di Marte, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, ma anche un collegamento che passi da Porta Romana, Due Strade, Galluzzo fino a Tavarnuzze.

“C’è un progetto – ha detto il sindaco Dario Nardella in un’intervista a Lady Radio – realizzato anni fa, di una tramvia del Chianti” in grado di partire da “piazza Pier Vettori, quindi dalla connessione con la linea 1”, raggiungere “Porta Romana” e poi salire “verso Impruneta fino ad arrivare a Tavarnuzze”. La linea transiterebbe dal “Poggio Imperiale”.

Sulle altre linee, ha detto, “ho quattro obiettivi nel mio mandato: realizzare quella per Bagno a Ripoli, quella per le Piagge e finire la progettazione della linea per Sesto e per il lotto 2 per Campi Bisenzio”.

“Non sono contrario – ha aggiunto – alla linea dell’Osmannoro: va fatto un progetto di fattibilità, ricordo che Confindustria sia era resa disponibile. Noi ora abbiamo la fase 2, ovvero la linea per Bagno a Ripoli, quella per le Piagge e la variante al centro storico piazza San Marco. La fase 3 io credo potrà essere quella della linea di Campo di Marte, quella del prolungamento della linea a Sesto Fiorentino e può essere anche la linea dell’Osmannoro e quella per Campi Bisenzio. Poi ci può essere anche una fase 4 della tramvia: la fase 4 può essere la linea di prosecuzione di Scandicci, il braccio finale che è una richiesta che il sindaco di Scandicci ha avanzato e anche la tramvia del Chianti”.

Il sindaco di Impruneta Calamandrei ai nostri microfoni aveva spiegato che il progetto è in fase di studio avanzato ed è realizzabile.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190710_01_TRAMVIA-DEL-CHIANTI_CALAMANDREI.mp3?_=1

 

 

9,7 tonnellate in meno di rifiuti nell’ambiente

Firenze, presentato oggi il rendiconto di Liberi dai rifiuti, l’iniziativa dei duemila volontari che hanno partecipato alle diciassette giornate di volontariato ambientale promosse da Unicoop Firenze e Legambiente.

Argini dei fiumi, boschi e zone urbane: sono quasi dieci tonnellate, 9,7 per la precisione, le quantità raccolte durante i diciassette appuntamenti sul territorio toscano, ogni volontario ha sottratto all’ambiente in media circa 5 kg di rifiuti.

I risultati della raccolta sono variabili, a seconda delle zone. Alcuni luoghi sono risultati più puliti e l’iniziativa è stata l’occasione per sollecitare una consapevolezza ambientale nei cittadini, più o meno giovani. In altre tappe, l’appuntamento per la pulizia ha dato buoni e “ingombranti” frutti. In altri casi ancora i volontari, dopo aver riempito i sacchetti di indifferenziato e plastica, hanno scoperto e segnalato a chi di competenza vere e proprie discariche abusive.

I ritrovamenti di ‘Liberi dai rifiuti’ sono stati non solo importanti, in alcuni casi anche curiosi, come nel caso di: carcasse di motorini, un kit completo di sedie e tavoli e una parabola per la televisione sulle rive del lago, diversi pneumatici, ben due discariche abusive con materiale di cantiere sulle sponde del fiume, migliaia di cicche, alcune siringhe, una barca e un frigorifero in spiaggia, un altro frigobar nascosto nel bosco, pannelli di legno e rifiuti vari in plastica e ferro, addirittura sanitari.

Per ognuna delle diciassette azioni di cura del territorio, inizialmente previste per il solo mese in maggio, in seguito in alcuni casi rimandate causa maltempo a giugno, la mobilitazione ha coinvolto singoli e famiglie, soci e clienti della cooperativa, soci di Legambiente e tantissimi cittadini, che hanno deciso di dedicare qualche ora per dare una mano all’ecosistema toscano.

Gli appuntamenti di ‘Liberi dai rifiuti 2019’ hanno rappresentato l’ultima fase del progetto “Ecooperare”. Nato coi primi incontri volti a identificare le buone pratiche e i consigli per aiutare l’ambiente, esso si è sviluppato con la prima guida partecipata all’ecologia quotidiana d’Italia. E visto che l’argomento rifiuti è risultato il più popolare durante tutto il percorso, ecco l’idea di ritrovarsi per dedicare qualche ora a ripulire i luoghi che più ci stanno a cuore. Alle iniziative hanno partecipato anche le scuole e, in particolare, gli studenti che da gennaio ad aprile scorso hanno preso parte ai percorsi educativi sulla sostenibilità ambientale.

Il sito di riferimento con il resoconto degli appuntamenti, le immagini e i video delle iniziative è www.ecologiaquotidiana.it.

“Tanta partecipazione e la consapevolezza che il futuro dell’ambiente dipende da ognuno di noi. Questi i risultati emersi dalle diciassette tappe di Liberi dai rifiuti che hanno evidenziato l’urgenza di agire, tutti insieme, a tutela dell’ambiente – fanno sapere da Unicoop Firenze – Oltre alle attività sociali, come Liberi dai rifiuti, l’impegno della cooperativa si rafforza con le scelte dell’impresa: dall’eliminazione della plastica usa e getta dagli scaffali al progetto Zero polistirolo in discarica, che ha riguardato le pescherie, noi ci siamo. Pronti a sperimentare buone pratiche che speriamo diventino condivise e a prendere decisioni che possano condizionare, in meglio, i comportamenti dei consumatori”.

“Pensando a questa prima edizione di Liberi dai rifiuti, che ha riscontrato un successo clamoroso, viene in mente un vecchio detto della tradizione vernacolare toscana: «Occhio che non vede, cuor che non duole» – afferma Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana – e il motivo è presto detto. Le situazioni che abbiamo scoperto più critiche riguardano proprio quelle aree che, per ragioni diverse (lontananza dai centri urbani, effetto enclave protetta, mancanza di presidio sociale), non sono costantemente vissute dai cittadini. Buttare dal finestrino di un’auto in corsa, entrare in un bosco e sversare abusivamente rifiuti, disfarsi addirittura di elettrodomestici fuori uso, sembrano tutte pratiche inimmaginabili in Toscana, eppure accadono ancora se non ci si sente osservati. Questo, al di là di un trend generale, che vuole la Toscana comunque tra le regioni più virtuose, non ci deve far demordere sia sul piano educativo che su quello della mera repressione del fenomeno” – conclude Ferruzza.

GLI APPUNTAMENTI:

3 maggio Tavarnuzze, Impruneta, lungo la Greve

10 maggio Poggibonsi, lungo il Torrente Staggia

11 maggio Bientina, oasi di Bosco Tanali

11 maggio Pontassieve/Pelago (Fiume Sieve)

12 maggio Sesto Fiorentino, Polo Scientifico dell’Università di Firenze

17 maggio Firenze, Parco dell’Albereta

24 maggio Scandicci, lungo la Greve

24 maggio Calambrone, spiaggia e pineta

25 maggio Arezzo, Parco del Pionta

25 maggio Cerreto Guidi, nella frazione di Stabbia

25 maggio Pistoia, lungo il Torrente Vincio

25 maggio Barberino di Mugello, Lago di Bilancino, località Andolaccio

31 maggio Tavarnelle Val di Pesa

1 giugno Ponte a Elsa, Empoli, sul Fiume Elsa

9 giugno Siena, zona ospedale

9 giugno Balze, Sentiero dell’acqua zolfina

22 giugno Sansepolcro, lungo il Torrente Afra.

I numeri di Liberi dai rifiuti :

2.000 volontari

9,7 tonnellate di rifiuti raccolti

40 ore di azioni di cura del territorio

4mila cartoline del concorso La Natura ti premia distribuite

Greve in Chianti: laboratorio per eroina in casa, due arresti

Scoperto dai carabinieri un laboratorio per il confezionamento di dosi di eroina in un’abitazione di Greve in Chianti (Firenze), in uso a due uomini di 25 e 33 anni, entrambi poi arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati oltre 8 chilogrammi di eroina, per un valore di 400mila euro.

Secondo quanto spiegato dai militari, tutto è partito da un controllo al 25enne mentre transitava in auto a Tavarnuzze, nel comune di Impruneta (Firenze): nascosti nella vettura, in due vani ricavati nel cruscotto e protetti da sportelli controllati elettricamente, sono stati trovati due panetti di eroina, peso oltre un chilogrammo.
Nell’abitazione del giovane i militari hanno poi sorpreso il 33enne a lavoro nel laboratorio artigianale per il confezionamento della droga dove sono stati sequestrati altri 7,2 chilogrammi di eroina pura oltre a sostanza da taglio, una pressa, stampi e altro materiale per la miscelazione e il confezionamento.
Greve

Terna, Tavarnuzze: via a demolizione di tralicci e basi

Sono partiti stamani i lavori per la demolizione di tralicci e basi di Terna nei pressi della stazione elettrica di Tavarnuzze, nel comune di Impruneta (Firenze).

E’ quanto riferisce la stessa amministrazione comunale di Impruneta, spiegando che le operazioni dureranno circa due settimane: i tecnici di Terna demoliranno 5 tralicci completi e 3 basi di vecchi sostegni, per un totale di circa 30 tonnellate di acciaio, che saranno affidate a ditte specializzate per il loro recupero.

“È partito oggi un intervento molto atteso dalla comunità di Tavarnuzze e dall’intera Impruneta – spiega il sindaco Alessio Calamandrei -. Una volta che lo smantellamento dei manufatti, ormai inutilizzati, sarà concluso, avremo una sicurezza più garantita, un ambiente più tutelato e un paesaggio più bello. Ringrazio Terna e il consigliere del Movimento 5 Stelle Francesco Bianchi per aver sollevato a suo tempo la questione in consiglio comunale e per aver seguito con tenacia e competenza tutte le fasi del procedimento, che hanno consentito di giungere oggi all’avvio dell’intervento finalmente risolutivo”.

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