Fusione Comuni: Tavarnelle e Barberino val d’Elsa dicono SI

A Montepulciano e Torrita di Siena, invece, esito contrario con il NO alla fusione che vince rispettivamente, con il 53,58% (1.892 voti su 3.725 votanti) e 76,7% (2.891 voti su 3.791 votanti).

Nel dettaglio, il ‘sì’ favorevole alla fusione prevale, appunto, sia a Tavarnelle Val di Pesa che a Barberino Val d’Elsa rafforzando l’ipotesi che il Consiglio regionale con tutta probabilità si esprimerà in modo favorevole all’unione tra le due amministrazioni. A Tavarnelle i favorevoli sono stati l’82,06% dei votanti (2.424 su 2.979 votanti) e a Barberino Val d’Elsa il 67,74% (1.264 su 1.879 votanti).

Negli altri referendum, con le altre coppie di Comuni proposti per la fusione, in tre casi solo in uno dei due è prevalso il ‘sì’ mentre in un caso il ‘no’ ha prevalso in entrambi.

A Bibbiena (Arezzo) si sono registrati 1.831 ‘sì’ (56,11%) alla fusione su 3.286 votanti, ma a Ortignano Raggiolo (Arezzo) i cittadini hanno fatto prevalere il ‘no’ con il 59,53%, cioè con 278 voti su 471 votanti. Per questo motivo il sindaco di Ortignano, Pistolesi, ha comunicato le sue dimissioni: “Sulla base di questo risultato – ha commentato il sindaco di Ortignano Raggiolo -, ho già rassegnato le mie dimissioni. Credo che non ci siano più le condizioni per andare avanti, ho convocato domani il consiglio comunale al quale darò ufficialmente comunicazione delle mie irrevocabili dimissioni. Non credevo che il risultato sarebbe stato così netto e che il territorio fosse così contrario a questo accorpamento”. Pistolesi eletto nel 2016 con il 56,77% delle preferenze, avrebbe visto scadere il proprio mandato tra due anni e sei mesi.

Nel Mugello, a Dicomano (Firenze) ha prevalso il ‘sì’, con il 66,05% (1.000 voti su 1.524 votanti), ma a San Godenzo (FI) ha vinto il ‘no’ alla fusione con il 66,24% cioè con 461 voti su 698 votanti.

Ad Asciano (Siena) vittoria del ‘sì’ con il 61,6% (1.142 voti su 1.871), ma a Rapolano Terme (Siena) ha vinto il ‘no’ con il 70,07% (1.833 voti su 2.630 votanti).

In totale erano chiamati al voto 51.343 elettori. Alle urne si sono recati in 22.854, pari al 44,51% degli aventi diritto.

La maggiore affluenza si è registrata a San Godenzo dove si espresso il 71,59% degli elettori.
La partecipazione minore si è registrata a Montepulciano dove al voto ha partecipato il 33,17% degli iscritti nelle liste elettorali.

Nei referendum consultivi svoltisi in alcuni Comuni della Toscana, ieri e oggi, il ‘sì’ alla fusione prevale in 5 Comuni su 10, ma dalle urne esce una sola indicazione univoca da parte dei cittadini: quella di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa (Firenze) dove il ‘sì’ ha vinto in entrambi i territori.

Referendum per fusioni in 10 comuni toscani

Firenze, sono oltre 50 mila, per la precisione 51.343, gli elettori chiamati alle urne domenica e lunedì per i cinque referendum consultivi che coinvolgono i dieci comuni toscani che hanno optato per la fusione.

Si tratta dei Comuni di Asciano e Rapolano in provincia di Siena, Ortignano Raggiolo e Bibbiena nell’aretino, Montepulciano e Torrita di Siena ancora nel senese, Dicomano e San Godenzo nel Mugello e, ancora in provincia di Firenze, Barberino Elsa e Tavarnelle Valdipesa.

I Comuni più popolosi sono quelli di Montepulciano e Torrita, dove fra domenica 11 e lunedì 12 novembre, andranno alle urne 17.080 cittadini (11.230 di Montepulciano e 5.850 a Torrita). Seguono, per ordine di popolosità, Bibbiena (9271 elettori) che, con il piccolo comune di Ortignano Raggiolo (751 elettori) raggiunge quota 10.022.

A Barberino Elsa e Tavarnelle Valdipesa vanno alle urne 9.528 elettor (3457 a Barberino e 6.068 a Tavarnelle); pochi di meno gli elettori a Rapolano (4.035) e Asciano (5.423): insieme sono in tutto 9458. San Godenzo e Dicomano, insieme, contano 5258 elettori (975 a San Godenzo e 4283 a Dicomano).

Le urne chiuderanno lunedì 12 novembre alle 12. Intorno alle 15 i dati definitivi sulle affluenze.

Dal 2012 i referendum consultivi sulle fusioni di Comuni toscani sono stati ventisei: l’ultimo nel maggio 2018 a Villa Collemandina e Castiglione di Garfagnana, con un risultato divergente nei due territori.

Sei anni fa la Toscana contava 287 Comuni, che già in proporzione erano assai di meno che in altre regioni, effetto anche delle riforme settecentesche del granduca Pietro Leopoldo. All’inizio di quest’anno se ne contavano 274, tredici in meno. I “sì” fino al 2017 hanno prevalso in tredici referendum su venticinque.

Ci sono Comuni che sono passati da gestioni associate di servizi e unioni, altri si sono fusi senza tappe intermedie. La Regione ogni volta ha incentivato la scelta con 500 mila euro l’anno (per cinque anni) di contributi straordinari, 250 mila euro per ogni vecchio comune.

A queste risorse utili per dare fiato a progetti rimasti troppo a lungo nel cassetto o per tamponare tagli sui trasferimenti statali, si sono sommate deroghe sulla spesa in bilancio e contributi statali straordinari, per dieci anni, pari al 50 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010, fino ad un massimo di 2 milioni per ciascun beneficiario.

75enne muore investito da auto pirata

Firenze, un uomo di 75 anni è morto dopo essere stato investito da un’auto, che non si è fermata dopo l’incidente, giovedì sera intorno alle 21:30 in viale Gagny, a Tavarnelle Val di Pesa.

Il conducente della vettura pirata che ha investito l’anziano, fuggito dopo l’incidente, è stato però individuato ed arrestato dai carabinieri.

Purtroppo, non c’è stato niente da fare per l’anziano che è morto sul posto per le ferite riportate, nell’incidente è rimasta ferita anche una donna di 62 anni che si trovava con l’uomo deceduto.

La donna, portata in ospedale per le cure del caso, non sarebbe in pericolo di vita.

Il pirata della strada è un cittadino italiano arrestato dai Carabinieri della Stazione di Tavarnelle Val di Pesa per omicidio stradale, omissione di soccorso e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche.
I militari, alle 22:00 di ieri, sono intervenuti nel viale Gagny, poiché due pedoni, un uomo di 74 anni del luogo ed una donna di 63 anni di Firenze, erano stati investiti da un’autovettura, il cui conducente, dopo l’impatto, aveva omesso di prestare soccorso, scappando per le vie del centro cittadino.

Dal rapporto dei Carabinieri di Tavarnelle: “Il violento urto procurava la morte sul colpo dell’uomo e fratture multiple alla donna, che veniva ricoverata all’Ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, non in pericolo di vita. Durante i rilievi planimetrici, l’autore dell’investimento telefonava al 112, ammettendo le proprie responsabilità e dichiarando di volersi costituire. Condotto in caserma e identificato in B.A. di 49 anni del luogo, tentava di fornire in un primo momento una versione dei fatti poco credibile. Veniva quindi sottoposto ai relativi test, i cui risultati confermavano il recente uso di sostanze alcoliche e stupefacenti. L’uomo, dopo una serata trascorsa con gli amici, probabilmente bevendo qualche bicchiere di troppo, dato che il tasso alcolemico era superiore a 1,5 gr/l,  si era messo alla guida della propria autovettura, percorrendo a forte velocità le vie del centro cittadino. Giunto nel viale Gagny, non riusciva a scorgere un gruppo di persone che si stavano salutando sul ciglio della strada e ad evitare l’impatto con due di loro. L’autovettura è stata sottoposta a sequestro, mentre la salma è stata trasportata presso l’Istituto di Medicina Legale di Firenze.

In base a quanto accertato dai carabinieri, il pirata della strada, un 49enne residente nella zona, al momento dell’incidente era alla guida sotto l’effetto di alcol – il tasso alcolemico era oltre a tre volte il limite consentito per mettersi al volante – e di droghe.
Dopo aver passato una serata a bere con amici sarebbe salito in auto percorrendo viale Gagny a forte velocità, e non avrebbe visto un gruppo di persone che si stava salutando sul ciglio della strada, travolgendo così il 75enne Bruno Rovai, deceduto sul colpo per l’impatto, e la 62enne, che ha riportato fratture multiple. Poi sarebbe fuggito, ma sarebbe stato lui stesso a contattare poco dopo i carabinieri per autodenunciarsi, mentre erano ancora in corso i rilievi del sinistro. I reati che gli vengono contestati sono omicidio stradale, omissione di soccorso e guida sotto l’effetto di alcol e droghe.
La vettura è stata sequestrata. Il pirata della strada, esperite le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Sollicciano” di Firenze”.

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