Gruppo migranti protesta nel pisano per condizioni igeniche

Da stamattina un gruppo di migranti si è barricato all’interno della struttura ospitante lamentando “un pessimo stato delle condizioni igienico-sanitarie della struttura”, chieste ed ottenute verifiche da parte dell’Asl e vigili del fuoco.

Tubi fatiscenti che scaricano liquidi nauseabondi direttamente sui letti degli ospiti, con lenzuola non cambiate da mesi, odori insopportabili un po’ ovunque e anche topi morti. E’ quanto sarebbe emerso, secondo quanto si apprende, nel sopralluogo effettuato stamani da vigili del fuoco e ispettori dell’Asl nel centro di accoglienza per migranti a La Tinaia, nel comune di Cascina (Pisa).

L’ispezione è stata disposta dalla prefettura dopo la protesta dei richiedenti asilo che stamani si sono barricati nel centro lasciando fuori gli operatori. L’iniziativa è stata messa in pratica, hanno spiegato gli stranieri, proprio per denunciare “le pessime condizioni igienico-sanitarie” dell’immobile che ospita 40 persone.

La situazione di degrado è stata più volta denunciata in passato anche dal sindaco leghista di Cascina, Susanna Ceccardi, che ne ha ripetutamente chiesto la chiusura. Dopo la protesta si è svolto un vertice in prefettura, al quale ha partecipato anche il gestore del centro d’accoglienza individuato attraverso i bandi della prefettura stessa, per valutare l’esito dell’ispezione. Una relazione dettagliata è attesa per domani ma la situazione di grave sporcizia e degrado sarebbe documentata da numerose fotografie scattate durante il sopralluogo.

Cascina: minacce a sindaca ” ‘Farai la fine della Petacci’

Lo riportano stamani i quotidiani locali. La lettera è firmata da  un sedicente ‘Gruppo armato antifascista’, ed è stata spedita da Firenze, viaggiando come posta ordinaria

‘Farai la fine della Petacci’: questa una delle frasi scritte in una lettera anonima, firmata da un sedicente ‘Gruppo armato antifascista’, recapitata al sindaco della Lega Susanna Ceccardi di Cascina (Pisa). Lo
riportano stamani i quotidiani locali. La lettera e’ stata spedita da Firenze, ha viaggiato come posta ordinaria ed era indirizzata al municipio della cittadina dove prima di essere
aperta e’ stata normalmente protocollata insieme al resto della corrispondenza.
Secondo quanto riportato dai giornali il testo era scritto a penna e conteneva, oltre alla minaccia di morte, ingiurie (‘Sei una fascista’), e offese, anche a sfondo sessuale. Susanna
Ceccardi ha informato polizia e carabinieri a cui presentera’ formale denuncia.
Gia’ nel novembre 2017 Ceccardi aveva ricevuto un’altra minaccia di morte: una lettera contenente un proiettile calibro 28 su cui la procura di Pisa ha aperto un’inchiesta. Mentre a fine maggio l’onorevole pisano della Lega, Edoardo Ziello, ricevette un messaggio da un presunto islamico che che si diceva pronto a ‘far penzolare le teste degli infedeli dalla
moschea’.

Piena solidarietà a Ceccardi è stata espressa dal presidente della Regione Enrico Rossi
“Un brutto episodio – dichiara Rossi – che va condannato duramente, come sempre. È noto che il sindaco di Cascina ed io abbiamo posizioni diverse – prosegue -, ma questo non impedisce di battersi con forza, come faremo, perché il sindaco Ceccardi possa esprimere liberamente e senza rischi la sue idee, così come deve essere diritto sacrosanto di tutti in questo paese”.
“Torno a ricordare, come ho fatto altre volte, che la violenza, verbale o fisica che sia, non è mai espressione di libertà, né che, analogamente, la libertà di espressione
consista solo nel difendere chi la pensa come te. L’odio non è un’opinione ma è solo odio – conclude il governatore -, che alimenta un clima che tutti dobbiamo combattere con il rispetto della legalità, della Costituzione e della democrazia”.

Parata SS a Cascina: Rossi “celebrino anarchico Comaschi e non divise tedesche”

“A Cascina mi ricordo che Comasco Comaschi, un anarchico ebanista, era un ardito del popolo, fu barbaramente ucciso nel 1922. A Cascina più che le divise tedesche è meglio celebrare Comasco Comaschi, i cui funerali videro la partecipazione di tutta la città”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentando con i giornalisti le polemiche su una rievocazione storica della Seconda guerra mondiale con le divise delle ”Panzer-division” a Cascina (Pisa), che si terrà oggi.

“Quando la città è stata governata per tanti anni e decenni da partiti democratici, Comaschi – sottolinea Rossi – è stato ricordato con un ceppo che è stato posto sul viale che porta il suo nome, in un posto che è centralissimo. Questa, è la storia che dobbiamo ricordare. Su questa storia dobbiamo far crescere le nuove generazioni. Non ci riusciranno con le buffonate e gli sfregi a cancellarla. Dovranno arretrare su questo fronte”. Il presidente della Toscana ricorda che “ci hanno già provato nel 1994, ci stanno riprovando ora a tagliare le nostre radici. Mando un messaggio: non ci riusciranno”.

Secondo Rossi, la rievocazione storica che si terrà a Cascina, Comune il cui sindaco è la leghista Susanna Ceccardi, è sulla stessa “delle celebrazioni senza la presenza dei sindaci, di strade che si vogliono dedicare ad Almirante”, e “a tutto questo dobbiamo opporci con serietà, con fermezza, perché rischiamo di segare l’albero su cui siamo seduti: la Costituzione che siamo impegnati a realizzare e che è antifascista”.

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Anche i Giovani democratici di Pisa si inseriscono nella polemica scoppiata a Cascina per la rievocazione storica  “1944. Quando passo’ il fronte”, in cui sono previsti anche figuranti con divise tedesche. Un’iniziativa, sottolineano, che “condanniamo con forza”. Perche’ aggiungono, “e’ impensabile far passare per una rievocazione storica quella che e’, nei fatti, una parata militare che prevede l’esposizione di simboli delle SS con caratteri gotici a sfondo nero” nei giorni a ridosso del 25 aprile. “Iniziative del genere- continuano i giovani dem pisani segnano un contrasto stridente con le celebrazioni tenute in questi giorni in tutta la provincia di Pisa, per ricordare il valore e l’importanza storica della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo. Per questo, appoggiamo la richiesta fatta alla prefettura di Pisa di vietare lo svolgimento di una manifestazione apologetica che offende la dignita’ e la storia politica di tutti coloro che hanno combattuto in passato per garantire la liberta’ alle generazioni future”.

Comuni: si dimette assessore alla cultura di Cascina

“Purtroppo il contesto nazionale della mia attività di critico d’arte – spiega Nannipieri – non si concilia più con le doverose esigenze territoriali di un comune come Cascina”.

Si è dimesso Luca Nannipieri, assessore alla cultura del Comune di Cascina, il primo in Toscana governato da un sindaco della Ln, Susanna Ceccardi. La decisione era nell’aria da tempo. Nel suo comunicato Nannipieri, critico d’arte, non fa alcun cenno alle ultime polemiche che hanno interessato ultimamente la giunta al suo interno dopo la vicenda dei presunti abusi edilizi nell’abitazione del primo cittadino.
“Purtroppo il contesto nazionale della mia attività di critico d’arte – spiega Nannipieri – non si concilia più con le doverose esigenze territoriali di un comune come Cascina. Spero che il prossimo assessore sappia disgiungere le necessità della cultura e dell’istruzione da interessi, conflitti o rivendicazioni partitiche o di parte, giacché l’istruzione, l’educazione e la cultura non hanno colori politici né bandiere di appartenenza”. L’amministrazione ha ringraziato Nannipieri “per il prezioso e appassionato lavoro svolto durante il suo mandato da assessore, sia in relazione alla delega alla cultura, seguita con passione, che a quella dell’istruzione, vissuta con scrupolo e dedizione”.

Cascina: denunciato autore minacce sindaca

E’ stato individuato il presunto responsabile delle minacce rivolte alla sindaca di Cascina (Pisa), Susanna Ceccardi, della Lega Nord, la quale nelle settimane ha ricevuto una missiva contenente una cartuccia calibro 28 per fucile.

L’autore delle minacce alla sindaca di Cascina sarebbe  di un pensionato del posto di circa 60 anni che venerdì prossimo sarà interrogato dal pubblico ministero. La notizia è confermata direttamente dal difensore dell’indagato, l’avvocato Cristina Bibolotti, che all’ANSA ha ribadito “la totale estraneità ai fatti” del suo assistito. “Nell’interrogatorio già programmato – ha aggiunto il legale – risponderemo alle domande degli inquirenti e chiariremo la nostra posizione. Il mio cliente non detiene armi, né tanto meno cartucce da caccia non avendo alcun titolo autorizzativo per farlo”. L’indagine è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Pontedera dopo la denuncia presentata dal sindaco. Per le minacce ricevute, Susanna Ceccardi ricevette unanime solidarietà dal mondo politico.
Potrebbe essere stato il Dna rilevato sull’involucro che custodiva la cartuccia a incastrare un pensionato sessantenne ritenuto dai carabinieri autore della lettera minatoria contenente una cartuccia per fucile da caccia recapitata il 17 novembre 2017 alla sindaca leghista di Cascina (Pisa), Susanna Ceccardi. Lo rivela la stessa esponente del Carroccio alla guida della cittadina pisana: “Ho fiducia nelle forze dell’ordine che hanno saputo estrarre un dna dai reperti”. “La cartuccia spedita insieme alla lettera – spiega Ceccardi – era avvolta in alcuni fazzoletti di carta sui quali sono state ritrovate tracce di sudore. Da quelle tracce gli inquirenti hanno saputo isolare ed estrarre un Dna che potrebbe aver determinato questa svolta nelle indagini. Svolta di cui ho appreso dai media”. Quelle minacce, conclude Ceccardi, “furono gravissime perché miravano a colpire il mio operato politico, ma io non mi fermo e continuo a portare avanti i progetti per i quali sono stata eletta dai miei concittadini”

Minacce a sindaco Lega: prefetto Pisa, rafforzata vigilanza

Cascina, frequenti pattuglie sotto casa di Susanna Ceccardi.

Vigilanza rafforzata per il sindaco di Cascina (Pisa), Susanna Ceccardi, della Lega Nord,
con frequenti passaggi delle pattuglie di polizia e carabinieri, sotto il Comune e sotto la sua abitazione privata. La misura di protezione è stata decisa dopo le minacce ricevute il 20
novembre dalla stessa Ceccardi: le è stata recapitata una lettera anonima di insulti accompagnata da un proiettile. Lo ha detto il prefetto di Pisa, Angela Pagliuca, dopo la riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltasi nella città amministrata dalla Lega.

“Sulle indagini, che sono in corso da parte dell’autorità giudiziaria – ha spiegato il prefetto – non posso dire nulla perchè vige il massimo riserbo e il segreto istruttorio. Per quanto riguarda invece le misure di sicurezza per il sindaco, abbiamo deciso per una maggiore vigilanza nei luoghi da lei abitualmente frequentati e nei pressi della sua abitazione privata, sia in orario diurno che notturno”.

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