Toscana: spesa sanitaria cala del 4% in un anno

Secondo il report   AIFA  per i primi sei mesi del 2018 la nostra regione segna una riduzione del -4,1% per la spesa della farmaceutica convenzionata (nel mese di giugno 2018 registra addirittura un -4,9%, rispetto allo stesso mese del 2017). Riguardo alla spesa farmaceutica regionale per acquisti diretti durante tutto il 2018 la riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente segna un -4%.

Con un tetto fissato da AIFA al 6,89% del FSN per acquisti diretti, la Toscana ha chiuso l’anno 2017 al 9,72%. La situazione è stata nettamente diversa e migliore per la spesa farmaceutica convenzionata, dove la Toscana con un tetto fissato da AIFA al 7,96% del FSN, ha chiuso il 2017 al 6,65%.

Secondo quanto diffuso dalla regione ” i dati sul miglioramento della performance dell’assistenza farmaceutica sono positivi anche alla luce dei risultati che ha ottenuto nel 2017 la Regione Toscana a confronto con le altre regioni che aderiscono al network di valutazione dei sistemi sanitari regionali (Lombardia, Veneto, Trento e Bolzano, Liguria, Umbria, Marche, Basilicata, Puglia, Friuli Venezia Giulia ), risultati che sono stati presentati al pubblico il 1 giugno a Venezia, dal MeS – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa”.

Complessivamente, nel 2017 la Toscana registra la maggior parte degli indicatori in fascia verde e verde scura (ossia nettamente meglio della media del network), con qualche indicatore in fascia gialla, ossia in media con il network e solo quattro indicatori in fascia arancione. Di questi quattro, ben due si riferiscono all’assistenza farmaceutica, che nel 2017 ha registrato appunto un peggioramento ma che quest’anno stiamo rapidamente recuperando.

“Oggi – ha detto l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – registriamo una diminuzione del 4% della spesa farmaceutica, una riduzione importante che riporta vicino ai limiti imposti dalla legge la spesa farmaceutica ospedaliera mentre molto al di sotto dei limiti quella farmaceutica territoriale. Il tutto senza negare niente a nessuno ma lavorando sull’appropriatezza. Le azioni messe in campo sono state positive e ci consentiranno di risparmiare risorse non finalizzate al risparmio puro ma da reinvestire in farmaci innovativi e nell’ampliamento della platea delle persone che potremo curare per raggiungere obiettivi importanti come l’eradicazione dell’epatie C.

La spesa farmaceutica nella nostra regione – continua Saccardi – è stata sempre un puntino rosso nei bersagli che anche il Mes Sant’Anna ha valutato ultimamente. Basta dire che nel network la Toscana è ai vertici per quasi tutti gli indicatori, 4 solamente non sono buoni e due sono riferiti proprio alla spesa farmaceutica. Oggi verifichiamo che le azioni che da tempo abbiamo messo insieme con i professionisti, la Commissione terapeutica e i soggetti che della spesa si occupano costantemente hanno già portato a un sensibile miglioramento. L’obiettivo adesso è di riportare la spesa ospedaliera e convenzionata nei limiti previsti dalla legge entro il 2019 e quindi modificare quegli indicatori rossi delle valutazioni del Mes in obiettivi verdi”.

“Direi – ha aggiunto il direttore Monica Calamai – che arrivati a 6 mesi gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti e con soddisfazione il trend è cambiato. Si tratta di un recupero della governance della farmaceutica legata in modo importante all’appropriatezza, ovvero dare il farmaco giusto per la patologia giusta in quel preciso contesto. Siamo riusciti ad attivare un lungo percorso dando indicazioni precise alle aziende, ai clinici, passando attraverso gruppi specifici con i medici con i quali collaborato senza decisioni calate dall’alto. La positività è stata nel vedere i risultati dell’applicazione immediata di quanto definito insieme, su un percorso che è sì più faticoso all’inizio ma sicuramente più corale e più efficace” .

 

Empoli: donato ad Asl terreno per centro autismo

Sorgerà su di un terreno edificabile a Empoli (Firenze), una struttura dedicata a persone con disagio psichico, con particolare attenzione all’autismo. Il terreno è stato donato all’Asl Toscana centro dagli eredi di Raffaello Artini, un privato da sempre impegnato sui temi dell’autismo, a cui verrà intitolata la struttura.

Ne dà notizia l’Azienda sanitaria. Per la realizzazione, spiega una nota, saranno coinvolti anche il Comune di Empoli e la Regione Toscana. Il trasferimento della proprietà è avvenuto lo scorso 23 luglio, secondo quella che tecnicamente viene definita una donazione modale. “La firma della donazione chiude un percorso iniziato 15 anni fa – dichiara Alessandro Artini -, quando è nato il desiderio di dare un sostegno a famiglie con figli affetti da autismo, come la nostra.

Con la donazione pensiamo a una struttura che offra ospitalità soprattutto ad autistici adulti, persone che escono dall’età adolescenziale con questo disturbo e per le quali, come centri specializzati, l’offerta in generale è più ridotta”.

L’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi, il sindaco di Empoli Brenda Barnini e l’Asl ringraziano la famiglia Artini per la donazione, “un bellissimo atto di generosità che rafforza la volontà di investire con un progetto innovativo che garantisca assistenza e futuro a pazienti e famiglie”. A settembre l’Asl convocherà la Sds Empolese Valdarno Valdelsa, le associazioni dei genitori e la propria area tecnica per la definizione della tipologia dei servizi da strutturare e dei tempi di realizzazione del piano.

Siena: primi 14 specialisti in ‘Codice Rosa’

Abbiamo i primi 14 specialisti del Master in ‘Codice Rosa’, strategie di intervento per le vittime di violenza, “il tema della violenza è stato affrontato sotto tutti i punti di vista, sia medico che giuridico” commenta Anna Coluccia.

Esperienze a confronto, casi clinici, approcci multidisciplinari a episodi di violenza di genere, domestici e familiari, nei confronti di soggetti deboli quali donne e minori. Questi i temi delle tesi presentate per la conclusione del primo Master in Codice Rosa, strategie di intervento per le vittime di violenza, diretto da Anna Coluccia.

Al suo fianco, in sede di discussione, Vittoria Doretti, ideatrice del Codice Rosa, cioè di quello specifico percorso di accoglienza al pronto soccorso dedicato a chi subisce violenza e mira a rafforzare la collaborazione con altri enti istituzioni e soprattutto per il percorso-donna con i centri antiviolenza.

Diplomati e primi 14 nuovi specialisti, 7 dei quali con borse di studio finanziate dalla Regione Toscana.

“È una formazione compiuta ed esaustiva”, commenta Coluccia “il tema della violenza è stato affrontato sotto tutti i punti di vista, sia medico che giuridico, analizzando tutti gli aspetti e i fattori che caratterizzano questi episodi. Per questo ci tengo a ringraziare la Regione Toscana e l’assessore alla salute Stefania Saccardi per la grande sensibilità dimostrata attraverso le borse di studio che hanno permesso a molti professionisti provenienti da tutta Italia (e una dottoressa anche dalla Nigeria), di seguire proficuamente il corso”.

“Siena è stata il baricentro di questo tipo di formazione”, conclude “anche per merito della stretta collaborazione tra Università di Siena, Azienda ospedaliero-universitaria Senese e Azienda Usl Toscana Sud-Est”. Per Doretti “è stata un’agorà dove sono confluite diverse esperienze provenienti da differenti professionalità, non solo del settore della sanità”.

Vaccinazioni: in Toscana raggiunta ‘immunità gregge’

Boom  per la vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia (Mps), dove la media regionale a 24 mesi è aumentata di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2016: dall’89,38% al 93,51%.

Sono aumentate tutte le vaccinazioni in Toscana nel 2017. Lo comunica la Regione che ha inviato alle direzioni di tutte le aziende sanitarie toscane il report sulle coperture vaccinali eseguite lo scorso anno.

Il trend positivo riguarda tutte le vaccinazioni, spiega una nota, la soglia del 95% fissata dai Lea (Livelli essenziali di assistenza) e dal Piano nazionale prevenzione vaccinale è raggiunta per l’esavalente, anche se i risultati più evidenti si possono apprezzare nelle coperture per la vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia (Mps), dove la media regionale a 24 mesi è aumentata di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2016: dall’89,38% al 93,51%. La copertura vaccinale anti poliomielite, considerata come indicatore per il vaccino esavalente, si attesta al 95,78%, guadagnando un +1,41% rispetto al 2016.

“Questo risultato importante deriva dalla sinergia di diversi fattori – commenta l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -, non ultimo la legge che nel 2017 ha introdotto misure più stringenti sull’obbligo vaccinale, che hanno incoraggiato le famiglie più esitanti a riflettere sui propri convincimenti. Anche se gli effetti positivi dell’obbligo saranno più evidenti nel corso del 2018. Nonostante questo miglioramento, è fondamentale non abbassare la guardia, per ottimizzare gli sforzi sostenuti fino ad oggi. Anche perché è necessario recuperare i bambini più grandi non vaccinati”.

Violenza donne:intesa Regione Toscana-procure su Codice Rosa

La Regione Toscana, la procura generale della Repubblica di Firenze (e quella di Genova, per il distretto di Massa), le dieci procure toscane e la procura per i minorenni di Firenze hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per l’attuazione delle linee di indirizzo giuridico-forensi nella Rete regionale Codice Rosa, che nel sistema sociosanitario toscano prevede percorsi di accoglienza, cura e tutela delle vittime di abusi.

Obiettivo dichiarato del protocollo, frutto di un tavolo di lavoro permanente istituito nell’aprile 2017, è garantire in modo uniforme sul territorio il miglior supporto alla vittime di violenza che accedono al pronto soccorso, concordando le migliori procedure giuridico-forensi in termini di efficacia, efficienza, rispetto e tutela della vittima. I firmatari dell’intesa collaboreranno in particolare per la revisione costante delle procedure giuridico-forensi; l’analisi delle criticità/eventi sentinella e miglioramento delle singole procedure; il supporto giuridico-forense alla Rete regionale Codice Rosa.

Il protocollo siglato, secondo l’assessore regionale al welfare Stefania Saccardi, “non è solo una cornice a livello regionale, ma è un percorso che ogni procura della Repubblica della Toscana sottoscrive, e che darà omogeneità su tutto il territorio alle modalità con cui ci si muove quando siano riscontrate violenze su donne e minori”. Su questo fronte, ha rivendicato l’assessore, “siamo sicuramente una regione all’avanguardia: siamo quelli che hanno pensato il Codice Rosa, che è diventata una rete che mette insieme l’aspetto sanitario e l’aspetto sociale, egregiamente coordinato dalla dottoressa Vittoria Doretti: su questo fronte vogliamo continuare per dare il massimo della tutela alla vittima, sia sotto il profilo sanitario e sociale che anche sotto il profilo giudiziario”.

“I cittadini sappiano – ha affermato il Procuratore generale Marcello Viola – che con questo accordo avranno la possibilità di un supporto immediato, e soprattutto che per le vittime vulnerabili, che si trovano in condizioni in situazioni di particolare debolezza e delicatezza, c’è la possibilità di un supporto forte, concreto, efficace da parte della struttura in tutti i diversi passaggi, fino all’emersione da una parte, per ciò che riguarda gli uffici della Procura, della notizia di reato, e per ciò che riguarda la struttura sanitaria la predisposizione di tutto il sostegno possibile”.

Toscana stanzia 3mln per salute, interventi e servizi sociali

La regione Toscana stanzia 3mln di euro per interventi riguardo a minori, povertà alimentare e accoglienza profughi. “La Regione continua ogni anno a mettere cifre consistenti a sostegno delle politiche sociali” sottolinea l’assessora Saccardi.

La Regione stanzia tre milioni per le Zone distretto e alle Società della salute per interventi e servizi sociali. E’ quanto destinato da una delibera presentata dall’assessore al Diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nel corso dell’ultima seduta.

La cifra fa parte del Fondo sociale regionale, alla cui composizione concorrono il Fondo regionale di assistenza sociale (Fras) e il Fondo nazionale politiche sociali (Fnps). Al momento non ci sono ancora indicazioni precise sui tempi di assegnazione e trasferimento delle risorse spettanti alla Toscana derivanti dal Fnps ma intanto la Regione ha ritenuto di rendere subito disponibili le risorse del Fras, ripartendole e attribuendole alle Zone distretto quale trasferimento per il Fondo di solidarietà interistituzionale per il 2018.

“La Regione continua ogni anno a mettere cifre consistenti a sostegno delle politiche sociali, che vanno ad aggiungersi al Fondo nazionale”, sottolinea l’assessora Saccardi “Con queste risorse si finanziano le maggiori spese effettuate dai Comuni e dalle Zone distretto”.

I tre milioni di euro verranno così ripartiti: un 40% sarà utilizzato per interventi riguardo a minori stranieri non accompagnati o minori fuori famiglia (bambini e ragazzi 0-17 anni accolti in struttura o in affidamento familiare ndr), l’altro 40% sarà destinato ad interventi a sostegno della povertà alimentare mentre il restante 20% andrà a sostegno dell’accoglienza dei profughi.

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