Morte Erika Lucchesi: amico consumò droga dello stesso pusher

Uno degli amici di Erika Lucchesi, la 19enne morta dopo aver accusato un malore in una discoteca di Sovigliana nel comune di Vinci, avrebbe consumato pasticche di ecstasy fornite dallo stesso spacciatore, e per questo probabilmente appartenenti alla stessa partita di quelle che poi avrebbero provocato il decesso della giovane livornese.

Questo è quanto emerso dagli accertamenti dei carabinieri: secondo quanto ricostruito finora, l’amico avrebbe acquistato le pasticche dal pusher, e poi, all’interno della discoteca, ne avrebbe consumate alcune per sé, cedendone altre a Erika Lucchesi.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, c’è quella che, oltre ai danni causati all’organismo da droga sintetica, a provocare subito il decesso immediato, fulmineo, della ragazza sia stata la quantità assunta, dalle tre alle quattro pasticche secondo le testimonianze raccolte.

Dall’autopsia, in base a quanto appreso, sarebbe emerso un quadro compatibile con un’intossicazione da stupefacenti sebbene l’esatta causa della morte potrà essere stabilita solo in base ai risultati degli esami tossicologici che daranno il riscontro scientifico necessario a stabilire se ci sono sostanze chimiche presenti nell’organismo della vittima compatibili con pasticche stupefacenti.

L’amico della giovane è indagato nell’inchiesta per la morte della ragazza con le accuse di spaccio e morte in conseguenza di altro reato. E’ uno dei tre indagati insieme allo spacciatore e alla legale rappresentante della discoteca Jaiss.

Morte Erika Lucchesi: tre indagati

Tre sono gli indagati per la morte di Erika Lucchesi. Della procura di Firenze risultano indagati il legale rappresentante del locale, il presunto spacciatore e una terza persona. Le accuse contestate sono quelle di morte in conseguenza di altro reato e spaccio di sostanze stupefacenti.

I tre sono indagati per la morte della 19enne avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi nella discoteca di Sovigliana a Vinci (Fi). La procura contesta in particolar modo al rappresentante legale di non aver impedito ciò che sarebbe stato giuridicamente obbligato a impedire per la sua qualifica, ossia il presunto episodio di spaccio che poi avrebbe portato alla morte della giovane.
Il presunto spacciatore che avrebbe ceduto la droga poi consumata dalla giovane è stato individuato ed è al momento irreperibile. Questo pomeriggio il pm titolare delle indagini, Fabio Di Vizio, conferirà l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo della ragazza.
In merito alle tempistiche dei soccorsi, la Asl Toscana centro fa sapere che sono trascorsi dodici minuti fra la prima chiamata al 118 e l’arrivo dell’ambulanza infermieristica. Diciannove minuti, invece, il tempo trascorso da quella stessa prima chiamata e l’arrivo dell’auto col medico a bordo.
Secondo la Asl, la prima chiamata alla centrale operativa del 118 di Empoli-Pistoia è arrivata alle 3.13 della notte fra sabato e domenica scorsi. I mezzi di soccorso erano stati attivati dalla centrale operativa tra le 3.16 e le 3.17. Una seconda chiamata, in cui si avvisava che la 19enne era in arresto cardiaco, è arrivata alle 3.20. Alle 3.25 è arrivata alla discoteca la prima ambulanza infermieristica. Alle 3.32 l’arrivo dell’automedica, e alle 3.37 una seconda ambulanza con soli soccorritori.
Il servizio di Sara Carullo

Sovigliana (Vinci): chiusa discoteca per spaccio

Il provvedimento è scattato ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, in seguito agli accertamenti svolti nel corso della notte tra il 31 ottobre e il primo novembre dai militari della Compagnia di Empoli con l’ausilio del Nucleo cinofili e del personale dell’Ispettorato del lavoro in arrivo da Firenze e degli agenti della polizia municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa.

Venne rinvenuta sostanza stupefacente occultata nei pressi del guardaroba e della hall della discoteca, il ‘Mind Club’, confezionata e pronta per attività di spaccio, e nell’occasione due frequentatori minorenni vennero trovati in possesso di sostanza stupefacente per uso personale. Entrambi furono segnalati.

Sempre nel corso dei controlli, la polizia municipale rilevò una serie di gravi violazioni delle prescrizioni indicate nella licenza comunale e relative alla sicurezza del locale. Si trattava principalmente della violazione dei limiti di capienza e dell’assenza di un sistema di videosorveglianza così come richiesto dal Comune. Ad aggravare il quadro anche gli esiti di ripetuti controlli mirati a contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti che hanno portato anche all’arresto di un frequentatore del locale per detenzioni di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Era la notte tra il 24 e il 25 febbraio scorso. E nell’occasione tre avventori vennero trovato in possesso di droga per uso personale.

A marzo, tra il 10 e l’11, nel corso di un analogo servizio antidroga i militari trovarono e sequestrato droga già suddivisa in dosi, nascosta nei pressi di un’uscita di sicurezza della discoteca e quattro avventori vennero segnalati come consumatori perché trovati in possesso di droga per uso personale. A questo si aggiungono, tra l’altro, anche frequenti interventi eseguiti dalle forze dell’ordine riguardo ad aggressioni patite da avventori della discoteca, a loro dire, percossi o malmenati dagli addetti alla sicurezza o da altri avventori.

Nella giornata odierna, in esecuzione a quanto disposto dalla Questura di Firenze, i carabinieri della stazione di Vinci hanno notificato ai gestori del Mind Club di Sovigliana di Vinci il decreto di sospensione per la durata di quindici giorni dell’autorizzazione a svolgere attività all’interno della struttura.

Da qui la decisione di applicare la sospensione, alla luce del fatto che “sussistono le condizioni di pericolo per l’odine pubblico e la sicurezza dei cittadini poiché il locale in questione è divenuto luogo di abituale frequentazione di soggetti, anche di minore età, dediti quantomeno al consumo di stupefacenti. Soprattutto il locale viene utilizzato come luogo ove occultare la sostanza stupefacente destinata all’attività di spaccio. Non meno importante è che la medesima attività è stata teatro di frequenti episodi di violenza che in talune occasioni hanno visto il diretto coinvolgimento degli addetti alla sicurezza del locale”.

Vinci: carabinieri arrestano tutti gli ospiti di un centro di accoglienza

Il personale della compagnia di Empoli ha tratto in arresto 6 nigeriani, richiedenti asilo, ospiti di un centro di accoglienza di Sovigliana, frazione di Vinci, gestito dalla Misericordia di Empoli.

L’attività nasce dall’arresto in flagranza di reato di un nigeriano, per spaccio sulla pubblica via in Empoli (una dose di eroina ad una tossicodipendente), operato questa mattina. Gli immediati accertamenti hanno permesso di individuare il centro dove dimorava.

Nella successiva perquisizione sono stati sequestrati 70 grammi di eroina, 20 di marijuana e 700 euro in contanti, nonché strumenti per il confezionamento e ulteriore materiale al vaglio dei militari (utile a dimostrare, con riferimento alle attività illecite, una forte mobilità dei soggetti coinvolti in altri centri della regione, tra cui Firenze).

Quanto rinvenuto era nella piena disponibilità degli altri 5 richiedenti asilo, che sono stati arrestati e a breve verranno trasferiti presso il carcere di Sollicciano.

Il centro di accoglienza rimane, di fatto, privo di ospiti.

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