Conte: Noferi ha sbagliato, ma basta attacchi strumentali

Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, in visita all’Aquila per la campagna elettorale per le elezioni regionali abruzzesi del 10 marzo prossimo nell’affrontare il caso dello scontro tra gli studenti pisani e la polizia in una manifestazione nei giorni scorsi.

“La nostra consigliera regionale Toscana ha detto delle parole assolutamente sbagliate, e si è subito scusata. Molte forze di maggioranza ne hanno approfittato per attaccare la nostra consigliera che si è scusata e ha sbagliato perché noi non permettiamo a nessuno di dire che si possa sputare sulle forze dell’ordine”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, in visita all’Aquila per la campagna elettorale per le elezioni regionali abruzzesi del 10 marzo prossimo nell’affrontare il caso dello scontro tra gli studenti pisani e la polizia in una manifestazione nei giorni scorsi.

“Ma -ha aggiunto Conte-  alla Meloni dico, perché non cogli le l’occasione per censurare invece il vice ministro Bignami quando ci sono stati gli eventi delle famiglie alluvionate, che volevano semplicemente, molto compostamente e garbatamente testimoniare la loro sofferenza per il ritardo negli aiuti, e il viceministro Bignami, quello che si sollazza nei ritagli di tempo con la divisa nazista, gli ha dato degli incompetenti perché devono zittire, le forze dell’ordine, le famiglie alluvionate che protestavano”.

“Quindi se siamo con le forze dell’ordine dobbiamo esserci sempre. Poi ovviamente le forze dell’ordine se c’è qualcuno che sbaglia e qui sicuramente con gli studenti pisani ci sono state reazioni eccessive e violente non possiamo permetterle, e non bisogna accettarle, e fare verifiche, come ha detto di voler fare Piantedosi” ha concluso Conte.

Toscana:  ‘Governo faccia chiarezza su cariche Polizia a Pisa”, consiglio vota mozione

L’atto sui fatti di Pisa è stato approvato a maggioranza. Polemica sulle parole della consigliera Noferi (M5S): le forze dell’ordine avranno pure preso degli sputi, ma io dico che forse se li sono anche meritati”.

Il consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza una mozione sottoscritta dai capigruppo di Iv, Pd e M5s che “esprime ferma condanna per il grave atto accaduto” a Pisa  e impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Governo e del Ministero dell’Interno affinché sia fatta in tempi rapidi chiarezza”.  L’atto spiega che il 23 febbraio a Pisa e Firenze “gruppi di manifestanti, in gran parte minorenni, venivano improvvisamente fatti oggetto di cariche con manganelli”.

L’atto esprime anche “vicinanza a quegli studenti che manifestavano pacificamente” e alle forze dell’ordine che sono state oggetto “di insulti, minacce, sputi e provocazioni in particolar modo da elementi esterni alla comunità studentesca pur presenti nel corteo” di Pisa.

Respinta invece dall’aula la mozione presentata dal centrodestra (Fdi, Lega e Fi) che puntava a impegnare la Giunta a “riaffermare che fondamento della democrazia è prima di tutto il rispetto delle regole per tutti gli attori della vita pubblica” e a “ribadire il diritto a manifestare le proprie idee per tutti” “all’interno di una cornice di legalità”.

Durante il dibattito la consigliera M5s, Silvia Noferi, ha detto che le forze dell’ordine “avranno pure preso degli sputi, ma io dico che forse se li sono anche meritati. C’è una bella differenza fra uno sputo e una manganellata”. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli (Iv) è intervenuto per richiamare Noferi. “Lei ha detto che ‘gli sputi se li sono meritati’ e ritengo queste parole sconvenienti e pongo l’iscrizione del richiamo nel processo verbale della seduta”. Noferi si è poi scusata con le forze dell’ordine precisando che “ho usato parole sbagliate”, per dire che “probabilmente gli sputi dei ragazzi sono stati una reazione alle manganellate”.

“Le parole pronunciate in Aula dalla consigliera regionale Silvia Noferi sono semplicemente vergognose. Una serie di contumelie inaccettabili esternate dell’esponente M5S nei confronti delle Forze dell’ordine che alimentano gli scontri, in un momento in cui arriva da più parti il richiamo alla distensione e alla necessità di recuperare un clima civile. Sui fatti di Pisa occorrono serietà ed equilibrio, non il parossismo di chi sa solo rivolgere offese indegne a tutti gli agenti che rischiano la vita ogni giorno per proteggere i cittadini” hanno commentato n una nota congiunta la deputata di Forza Italia eletta in Toscana Chiara Tenerini e il capogruppo in Regione del partito azzurro Marco Stella.

Che aggiungono “ancora una volta i grillini dimostrano la totale mancanza di senso delle istituzioni. È scandaloso che non sia arrivata neanche una parola da Giuseppe Conte o da Irene Galletti per biasimare chi del loro partito afferma in Consiglio regionale che gli sputi agli agenti siano meritati. Chiediamo a tutte le forze politiche, a partire dal Pd e dallo stesso M5S, di condannare in maniera unanime e di prendere le distanze da questi attacchi gravissimi che delegittimano le Forze dell’ordine e fomentano solo l’odio e la tensione sociale”.

Multiutility, Noferi (M5S): “probabile danno erariale con la quotazione in borsa”

La consigliera regionale Toscana dei pentastellati, Silvia Noferi fa riferimento al pronunciamento della Corte dei Conti, secondo cui “la fusione per incorporazione si può fare ma la nuova azienda non può aprirsi al mercato azionario privato perché ciò comporterebbe la “vendita” di beni demaniali”. Alia: “solo strumentalizzazioni”

“Sulla quotazione in borsa della Multiutility toscana dei servizi di acqua, energia e rifiuti, si è pronunciata la Corte dei Conti in seguito ad una richiesta di chiarimenti del sindaco di Loro Ciuffenna ed è stata chiara: la fusione per incorporazione si può fare ma la nuova azienda non può aprirsi al mercato azionario privato perché ciò comporterebbe la “vendita” di beni demaniali, come le reti idriche, che sono incedibili e inalienabili”. Lo afferma in un comunicato stampa la consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Silvia Noferi.

Una tesi -aggiunge Noferi- che noi del M5S abbiamo sempre sostenuto dall’inizio a fianco del coordinamento dei Comitati Civici capitanati dal Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua Pubblica, sia nei nostri interventi nei consigli comunali aperti, laddove sono stati concessi, sia successivamente con la presentazione di mozioni dei nostri consiglieri comunali che chiedevano di annullare l’operazione di fusione, in autotutela degli stessi Enti Locali che dei consiglieri di maggioranza che tale delibera avevano votato, ma tutti sono rimasti sordi di fronte ai nostri avvertimenti”.

Noferi ricorda come “le dichiarazioni del presidente di Alia che abbiamo incontrato spesso nei vari Consigli Comunali ad illustrare la delibera, il quale riteneva fondamentale la quotazione in borsa per reperire i capitali necessari per la costruzione degli impianti e ci domandiamo come mai nessuno dei manager pubblici abbia mai approfondito la questione della necessità che i beni demaniali rimanessero totalmente in mano pubblica”.

“Si configura adesso un grave problema, sia per gli Enti Locali che per la nuova società, problemi che rischiano di sfociare in un notevole danno erariale; ma una cosa è certa, noi del M5S non lasceremo passare nel dimenticatoio della calura estiva questo esproprio di beni pubblici” conclude Noferi. 

“Evitare strumentalizzazioni”: “Il percorso di fusione approvato in ossequio ai principi e alla disciplina di settore” e la “titolarità dei beni demaniali resterà ovviamente in mano pubblica”. Così in una nota Alia Multiutility Toscana, in riferimento ai dubbi e alle valutazioni sollevate dal n merito alla sentenza 159/2023 della sezione Toscana della Corte dei conti. Nella nota di Alia “si chiarisce che il principio, richiamato nel dispositivo, relativo alla titolarità delle reti e delle altre dotazioni patrimoniali, non ha alcun impatto sul processo di aggregazione. Peraltro, si condivide pienamente il principio giuridico contenuto nella citata sentenza in base al quale la titolarità dei beni afferenti al demanio indisponibile, anche ai sensi dell’articolo 826 e seguenti del Codice civile, debba essere necessariamente pubblica. Nella fase dell’individuazione delle più idonee modalità di gestione delle singole concessioni di servizio idrico integrato, tale principio sarà indubbiamente rispettato con le modalità più rigorose possibili, come peraltro già avvenuto nella fattispecie paragonabile di Consiag servizi Comuni. L’attività industriale d’interesse della Multiutility viene esercitata in concessione e a prescindere dal presupposto della titolarità delle infrastrutture e degli impianti”.

Noferi (M5S) “Strategia vecchia e mancanza di ascolto a livello nazionale”

“Stiamo perdendo sistematicamente consenso soprattutto sui territori. Auspichiamo una riflessione interna che continua a mancare e soprattutto non arriva al livello nazionale. Stiamo continuando ad usare una strategia vecchia di 10 anni”, fa autocritica politica  Silvia Noferi, consigliere regionale del M5S che ai microfoni di Chiara Brilli analizza le amministrative toscane che vedono i pentastellati con una base decimata.

ASCOLTA L’INTERVISTA.

Amministrative: i commenti di M5S, SI e FI

Per Noferi (M5s): “in Toscana un disastro annunciato. Per SI la sinistra è ‘più forte’ se non corre con il Pd. Infine  per Forza Italia “Questo primo turno di elezioni amministrative in Toscana conferma il peso e la vitalità del centrodestra”

I risultati del M5s alle amministrative in Toscana “per quanto mi riguarda corrispondono a quello che mi aspettavo, un disastro annunciato: spero che questa sia l’occasione, per chi ne ha la facoltà, di un ripensamento di tutta la politica soprattutto nazionale” del movimento. Lo ha affermato Silvia Noferi, vicepresidente del gruppo M5s in Consiglio regionale, secondo cui “è evidente che un partito non può nascere come un partito antisistema e poi sedersi al tavolo con Draghi”. Secondo Noferi, che ha parlato a margine di una conferenza stampa sul tema del rigassificatore di Piombino (Livorno), “cambiare la base elettorale non è mai riuscito a nessuno: questi sono gli effetti, spero che qualcuno a Roma ne prenda atto e ci sia una riflessione, un’autocritica profonda sugli errori che sono stati fatti”.

“Ancora una volta il dato che emerge complessivamente dalle amministrative Toscane è che la Sinistra si rafforza laddove riesce a costruire progetti concreti e di alternativa, fuori dall’alleanza organica col Pd”. Così Sinistra Italiana Toscana. “Succede a Pistoia, dove il candidato Brachetti raggiunge un ottimo 12,61% anche grazie all’8% di Sinistra Per – aggiunge il partito toscano in una nota -, e pure a Carrara (Massa Carrara), dove il 3.5% di Sinistra Con porta la candidata sindaca Vincenti quasi al 14%. A Lucca, Ambiente e giustizia sociale paga le difficoltà di costruire un’alleanza ampia coi 5 Stelle (il cui capogruppo in consiglio dopo mesi di trattative ha inspiegabilmente deciso di dare pubblicamente indicazione di voto per l’estrema destra), ma sostanzialmente regge a confronto di cinque anni fa”.

“Questo primo turno di elezioni amministrative in Toscana conferma il peso e la vitalità del centrodestra e certifica che Forza Italia è il perno trainante della coalizione. Vincono il radicamento, l’attività sul territorio, con una classe dirigente coerente e preparata. Il buon lavoro paga, insieme alla competenza e alla volontà di costruire, sempre e comunque”. Lo affermano il senatore Massimo Mallegni, coordinatore regionale toscano Fi, la deputata di Forza Italia e sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini, e il capogruppo azzurro in Consiglio regionale della Toscana Marco Stella. “Queste elezioni segnano anche la fine del grillismo e della politica come improvvisazione – sottolineano in una nota -. Il centrodestra continua a crescere anche in Toscana, conquista Pistoia e Monte San Savino (Arezzo) al primo turno, va al ballottaggio a Lucca e Carrara (Massa Carrara), e governerà in tanti piccoli Comuni: Forte dei Marmi (Lucca); Campagnatico, Manciano e Pitigliano (Grosseto); Aulla (Massa Carrara); Serravalle Pistoiese (Pistoia); Riparbella (Pisa) e Porto Azzurro (Livorno)”. “Con il voto di queste amministrative ci confermiamo classe dirigente in tutta la regione – osservano Mallegni, Bergamini e Stella – e forza di governo in sei capoluoghi di provincia su dieci. In Toscana, con l’auspicata vittoria a Lucca tra due settimane, il centrodestra può arrivare a quota sette, e porre le basi per il governo della Regione nel 2025, proprio a partire dai territori e dai Comuni in cui siamo forza di buongoverno”.

USB. “Da Pisa armi all’Ucraina mascherate da aiuti umanitari”

Una manifestazione il 19 marzo, alle 15, davanti all’aeroporto Galileo Galilei, da dove un corteo raggiungerà il vicino scalo militare di Pisa, per ribadire il no alla guerra in Ucraina e il no all’invio di armi dall’Italia. E’ quanto annuncia il sindacato di base Usb.

“Sabato 12 marzo i lavoratori dell‘aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa – sottolinea il sindacato in una nota – hanno scoperto che il carico di un volo in partenza da Cargo City non era costituito da ‘materiale umanitario’, ma da casse di armi destinate al conflitto in Ucraina. I lavoratori hanno immediatamente interrotto le operazioni, rifiutandosi di caricare il materiale bellico, e si sono rivolti all’Unione sindacale di base, che ha denunciato pubblicamente il fatto”. Per l’Usb, “mentre ancora si fa finta di discutere sull’intervento in Ucraina, infatti, dal territorio italiano partono carichi di armi non soltanto dagli aeroporti militari, ma anche da quelli civili. In attesa che prendano corpo le voci odierne, circa uno stop alla movimentazione di armi nello scalo, Usb chiama alla mobilitazione per la manifestazione”.

“Apprendiamo da fonti sindacali vicine ai lavoratori dello scalo aeroportuale civile di Pisa la notizia relativa ad aiuti umanitari in transito presso il Cargo Village, e destinati all’Ucraina, contenenti, invece che vettovaglie, medicine ed altri generi di conforto, armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi. Un carico che i lavoratori non si aspettavano di dover maneggiare e che ha spinto alcuni di loro a rifiutarsi di imbarcare i velivoli in partenza per le basi Nato in Polonia”. Lo affermano le consigliere regionali M5s Irene Galletti (capogruppo) e Silvia Noferi preannunciando un’interrogazione in merito.

“Una notizia – sottolineano in una nota – che se confermata provocherebbe certamente un terremoto nell’opinione pubblica toscana, che proprio sabato scorso si è radunata a Firenze per invocare pubblicamente di fronte al pianeta la pace e quindi ci chiediamo quale sia il pensiero del sindaco di Firenze, Dario Nardella, primo promotore dell’iniziativa e quello di tutti i politici illustri che in piazza Santa Croce hanno manifestato per chiedere lo stop delle bombe russe in Ucraina”. “Ma quello che ci interessa di più – osservano ancora – è capire se il presidente della Giunta toscana Eugenio Giani ne fosse a conoscenza e che giudizio esprime al riguardo, anche alla luce del complesso scenario internazionale attuale e dei tentativi, finora falliti, di de-escalation del conflitto”.

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