Carabinieri individuano il presunto autore dell’omicidio di una donna di 46 anni

Signa, in provincia di Firenze, i Carabinieri della locale stazione, sono intervenuti in un’abitazione del centro cittadino dove si era verificato un omicidio di una donna di 46anni, sin dalle prime fasi dell’indagine i Carabinieri avevano identificato il presunto autore dell’omicidio nella persona del fratello della vittima.

Stamane i carabinieri hanno trovato l’uomo di cinquanta anni nel riparo situato vicino alla sua casa da cui si era allontanato venerdì sera. Era stata la moglie a mettere in luce la vicenda martedì sera, recandosi alla Stazione dei Carabinieri di Signa per denunciarne la scomparsa dato che non riusciva a rintracciare il marito già da venerdì sera.

Sempre secondo il racconto della coniuge, il 50enne aveva deciso di allontanarsi dalla propria abitazione, dove vive con la famiglia, per andare a trascorrere qualche giorno a casa della sorella, ossia la 46enne trovata poi cadavere nella sua casa proprio grazie al via alle ricerche dato dall’iniziativa della moglie.

I carabinieri si erano subito attivati martedì sera, ma purtroppo sono risultati vani i tentativi di rintracciare nell’immediato sia il 50enne presunto omicida, sia la donna. In particolare, non solo non è stato possibile contattare i due per telefono, ma la stessa abitazione della donna era chiusa e senza nessuno all’interno già quando gli stessi parenti hanno provato ad effettuare ricerche sul posto.

Le indagini dei carabinieri avevano sin da subito preso due direttrici, da una parte cercando di rintracciare sia l’uomo, che in passato parrebbe avere avuto propositi suicidi, sia la sorella anch’essa irreperibile. Non riuscendo a rintracciare la donna i militari hanno infine deciso di fare forzare l’ingresso della casa, trovandola uccisa.

Signa, incendio fabbrica: nessun ferito, danni all’interno dello stabilimento

Signa – l’incendio ha avvolto un magazzino in via Togliatti con ingenti perdite di materiale.

Molta paura per l’incendio alla fabbrica Rindi di Signa, accaduto nella notte tra il 17 e il 18 maggio. Erano le 23,45 circa quando le fiamme hanno divampato all’interno dello stabilimento he rifornisce di adesivi e altri componenti di natura chimica il settore calzaturiero.

Il bilancio dei danni, alla fine, ha scongiurato feriti, ma solo (si fa per dire) danni al magazzino in via Palmiro Togliatti. Il sindaco della Signa, Fossi, ha tenuto i propri concittadini informati tramite la pagina facebook. Decine le unità tra vigili del fuoco, 118 e Protezione Civile, che sono intervenute sul posto, numerose le chiamate dei privati cittadini. Tutto sotto controllo, anche se, come detto, ci sarà da capire la reale entità dei danni all’interno della fabbrica. Alle 3 di questa notte, il primo cittadino di Signa, Giampiero Fossi, sui social ha scritto che le fiamme erano state domate.

“Un forte ringraziamento – ha aggiunto Fossi – ai nostri pompieri, ai Carabinieri, alla protezione civile e a tutti i volontari impegnati. Il terribile incendio che ha colpito il deposito della Rindi è al momento sotto controllo. I Vigili del Fuoco, arrivati da molte zone della Toscana, hanno bloccato il diffondersi dell’incendio ed hanno cominciato l’opera di spegnimento”.

 

 

Nuovo ponte Lastra a Signa: via libera alla compatibilità ambientale

Il nuovo corpo stradale ha uno sviluppo complessivo di 2.750 m di cui 900 m in viadotto con nuovo ponte sull’Arno con annesso percorso ciclo-pedonale di collegamento tra il Parco Fluviale di Lastra a Signa in riva sinistra del fiume Arno e il Parco dei Renai. Adesso ci sarà la gara.

Via libera al ponte fra Signa e Lastra. Si è conclusa positivamente stamani  la conferenza di servizi per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (Paur). Il provvedimento è relativo alla pronuncia di compatibilità ambientale per la realizzazione del nuovo ponte sull’Arno e relativi collegamenti viari tra lo svincolo della Fi-Pi-Li di Lastra a Signa e Signa. L’opera, è già finanziata con Fondi di Sviluppo e Coesione per un importo complessivo di investimento pari a 49,9 milioni di euro. L’inizio lavori è prevista nel 2024 e la conclusione nel 2028.

Gli accorgimenti che saranno adottati nella realizzazione dell’infrastruttura  prevedono anche la  creazione di aree di compensazione ambientale anche mediante acquisizione di un vasto bacino lacustre posto in posizione baricentrica fra i fiumi Arno e Bisenzio con realizzazione di specifici interventi di rinaturalizzazione e potenziamento ecologico.

“Si va avanti – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani- . Oggi siamo ad una svolta determinante che ci consente di andare a gara, nella forma dell’appalto integrato, con un progetto redatto e vagliato nel corso della procedura di valutazione degli impatti ambientali. L’opera – ha proseguito Giani – è strategica non soltanto per l’area delle Signe e la Piana fiorentina, ma per tutto il sistema infrastrutturale della Toscana centrale. Migliorerà  la sicurezza della circolazione e la fluidità del traffico in un progetto di riqualificazione complessiva, di miglioramento della  competitività e della resilienza del territorio della Piana fiorentina. Pensato in accordo con i sindaci, il nuovo ponte  rivoluzionerà in senso positivo la mobilità coniugandola con la valorizzazione ambientale. Voglio ringraziare l’assessore Stefano Baccelli – ha concluso – , il direttore Enrico Becattini e il Rup Antonio De Crescenzo per l’impegno e il lavoro che stanno facendo”.

Giani ha sottolineato anche l’importanza dell’opera nell’ottica della riduzione del rischio idraulico per la zona, sia per quanto riguarda le piene dell’Arno che per gli allagamenti derivanti dalle acque basse. L’intervento infatti prevede oltre all’infrastruttura viaria, anche la realizzazione di una importante cassa prevista dal Piano di riduzione del rischio idraulico, confermata e recepita in modo vincolante dal Piano di Assetto Idrogeologico e dal Piano Gestione Rischio Alluvioni dell’Autorità di bacino.

Questa mattina durante la trasmissione ‘Città Grande‘ del giovedì mattina su Controradio, della costruzione del nuovo ponte, ne aveva parlato il sindaco di Signa, Giampiero Fossi, ai microfoni di Chiara Brilli e Gimmy Tranquillo.

 

Officina Giovani di Signa: “Aiutiamoci insieme”

L’Officina Giovani nasce in realtà prima dell’epidemia di coronavirus, quando nel settembre 2018 un gruppo di ragazzi dalle svariate età (16-35 anni), “Spinti da quella famosa voglia di “sfidare il mondo che solo i ragazzi possono avere”, forma una nuova Associazione a San Mauro a Signa nei pressi di Firenze.

Ma l’attività di Officina Giovani fa un deciso balzo in avanti quando consapevoli dei momenti difficili che molti stanno vivendo a causa dell’epidemia di coronavirus, decidono di intervenire lanciando un’iniziativa geniale, in collaborazione con negozi e imprenditori della zona: un semplice carrello con scritto “Lascia o prendi” posizionato dai supermercati, o una piccola cesta fuori da una bottega con lo stesso cartello per dare la possibilità a tutti i cittadini di aiutare e di essere aiutati.

L’iniziativa è di grande successo, le donazioni si moltiplicano rapidamente, ed i ragazzi non si fermano, ma settimanalmente trasformano il contenuto dei carrelli in “pacchi aiuto” che la Protezione Civile distribuisce alle famiglie che più ne hanno bisogno.

“Aiutiamoci insieme – è lo slogan che spinge i ragazzi di Officina Giovani, uno slogan che continuano a gridare tutt’ora, chiedendo un sostegno a tutti – Aiutateci a diffondere queste parole, vogliamo far sapere che il nostro sostegno, anche se non fisico, arriva anche alle zone più colpite dell’Italia, vorremmo far sapere loro che non devono perdere la speranza, la quarantena non è semplice, ma aiutarsi a vicenda può contribuire alla sconfitta di questo momento”.

Fabio Nuti è il presidente onorario di Officina Giovani e Dario Di Palma il presidente, i primi a farne parte dell’associazione sono stati Monica Pietrini, Domenico Brunetti e Michael Rossini che col loro impegno hanno gettato le basi di questa nuova avventura tra ragazzi. Un’avventura che ha coinvolto molti altri che come loro, vogliono usare la forza e lo spirito della gioventù per fare, per accendere la macchina dei giovani.

INFO: https://officinagiovanisigna.com/

Riaperto il Parco dei Renai, per massimo 1060 persone

Signa in provincia di Firenze, è stato riaperto il Parco dei Renai con nuove regole per il distanziamento sociale a causa del Coronavirus, accesso contingentato a 1060 visitatori alla volta e divieto di praticare sport e pic nic e con inoltre l’obbligo di indossare la mascherina.

L’inaugurazione della stagione del Parco dei Renai è stata caratterizzata da un simbolico omaggio al Tricolore: oltre 100 bandiere sono state issate lungo il perimetro del parco alla presenza del sindaco di Signa, Giampiero Fossi, del presidente e dell’amministratore delegato della società di gestione del parco, Daniele Donnini e Andrea Marzi. In tempi di emergenza Covid-19 e in osservanza delle disposizioni del Governo nazionale e della Regione Toscana, l’accesso al parco dovrà avvenire nel rispetto di un regolamento fissato con un’ordinanza dal Comune.

L’apertura riguarda il lotto zero; per il momento l’unica attività aperta è la gelateria che effettuerà esclusivamente servizio da asporto. L’accesso è contingentato in modo da consentire l’ingresso di ogni cittadino solo all’uscita di un altro.

È possibile stare nell’area verde rispettando il distanziamento sociale tra le persone (la misura è 1,80 mt come fissato dalla Regione) con eccezione dei nuclei familiari. È obbligatorio l’uso della mascherina, con la sola esclusione dei bambini al di sotto dei 6 anni.

Le biciclette all’interno del parco vanno portate a mano. È consentito passeggiare e fare attività motoria ma non fare sport. I controlli saranno fatti dai vigili urbani e dai volontari. Previsti interventi di sanificazione (due volte al giorno) per panchine e servizi igienici.

“La riapertura del parco dei Renai – ha detto il sindaco di Signa, Giampiero Fossi – ha un valore simbolico e di rinascita. Offriamo il nostro polmone verde ai cittadini, in modo che possano trascorrere il loro tempo libero. Sono stati momenti difficili, ma i signesi si sono dimostrati responsabili. La nostra speranza è che si possa progressivamente ricominciare con la vita di tutti i giorni”

A Firenze prorogata ordinanza antismog fino al 18 gennaio

“Il Comune di Firenze e i Comuni dell’ “agglomerato urbano” (insieme a Firenze sono Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Bagno a Ripoli) hanno prorogato le ordinanze perché sia osservato da domani 14 gennaio e fino a sabato 18 gennaio 2020 compreso, il blocco dei mezzi più inquinanti e una serie di misure più sotto dettagliate, a traffico a tutela della salute dei cittadini.”

Un comunicato stampa della Città di Firenze riporta: “Arpat ha comunicato che si sono verificate nell’area le condizioni per l’attribuzione del valore 2 all’Indice di criticità per la qualità dell’aria: sono stati rilevati quattro superamenti del valore limite per la media giornaliera del Pm10 (polveri) negli ultimi sette giorni e per i prossimi tre giorni non sono previste condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti (i cosiddetti ‘semafori rossi’). Di norma il blocco si attiva sempre se, sommando il numero di superamenti ed il numero dei ‘semafori rossi’ dei tre giorni successivi, per una finestra temporale complessiva di 10 giorni, si raggiunge almeno il valore 7.

Questa situazione, avvertono la Regione Toscana, la Città metropolitana (coordinatrice dei Piani di azione comunale a fianco della Regione) e il Comune di Firenze, impone di emettere l’ordinanza di blocco dei mezzi più inquinanti che prescrive anche il divieto, in ambito domestico, di accensione di caminetti, stufe, termocamini o termostufe alimentati a legna, qualora non rappresentino il principale sistema di riscaldamento; riduzione del periodo giornaliero di funzionamento degli impianti di riscaldamento individuali, a cura del proprietario, condominiali a cura dell’amministratore di condominio o del terzo responsabile dell’impianto termico; tutti gli impianti potranno rimanere in funzione al massimo per otto ore giornaliere.

Divieto di circolazione dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 nei centri abitati. Le limitazioni sono valide per le seguenti categorie di veicoli: motocicli a 2 tempi Euro 1; autovetture a benzina Euro 1 e a diesel Euro 2 ed Euro 3, veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2 per il trasporto merci. I provvedimenti dureranno cinque giorni e non si interromperanno se il meteo migliorerà.

Sono esclusi dai provvedimenti:

gli impianti degli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, scuole e asili;

gli impianti degli edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari;

gli impianti di piscine, saune e assimilabili;

le strutture che per fini istituzionali o di servizio o per processi produttivi devono necessariamente rimanere in funzione per 24 ore o in cui le presenti prescrizioni ostino con le esigenze tecnologiche o di produzione (es: centrali operative Forze dell’ordine, impianti a ciclo produttivo continuo, ecc).

Circa i veicoli, sono esonerati dal divieto:

veicoli elettrici o ibridi (motore elettrico e termico) o a idrogeno;

veicoli a metano e Gpl, o bifuel (benzina-metano, benzina-gpl) che nell’ambito del percorso urbano impiegano esclusivamente l’alimentazione a gas;

veicoli della Polizia di Stato, della Polizia Municipale, delle Forze Armate dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile in servizi di istituto;

veicoli di proprietà delle Asl, veicoli delle Associazioni di Volontariato e delle Cooperative Sociali convenzionati con i Comuni o con altri enti Pubblici, che effettuano servizi sociali rivolti ad anziani e disabili e muniti delle rispettive e veicoli in servizio di Guardia Medica;

veicoli adibiti all’igiene urbana;

veicoli al servizio delle persone invalide munite del contrassegno previsto dal Codice della strada;

veicoli utilizzati per trasporto di persone che si rechino presso le strutture sanitarie per sottoporsi a visite mediche, terapie ed analisi programmate in possesso di relativa certificazione medica; veicoli al seguito delle cerimonie con esposizione di autocertificazione (in carta libera) in cui si dichiarino il percorso e i motivi per cui avviene la circolazione;

veicoli storici esclusivamente nell’ambito di manifestazioni purché in possesso dell’Attestato di storicità o del Certificato di Identità/Omologazione, rilasciato a seguito di iscrizione negli appositi registri storici. Il documento dovrà essere tenuto a bordo del mezzo ed esibito a richiesta delle autorità preposte al controllo;

veicoli in servizio pubblico, appartenenti ad Aziende che effettuano interventi urgenti e di manutenzioni sui servizi essenziali (esempio gas, acqua, energia elettrica, telefonia), veicoli attrezzati per il pronto intervento e la manutenzione degli impianti elettrici, idraulici, termici e tecnologici;

veicoli che debbono presentarsi alla revisione già programmata (con documento dell’ufficio della Motorizzazione Civile o dei centri revisione autorizzati) limitatamente al percorso strettamente necessario;

veicoli impegnati per particolari o eccezionali attività in possesso di apposita autorizzazione rilasciata dalla Polizia Municipale; autovetture con almeno tre persone a bordo (car pooling).

Le ordinanze adottate dai Comuni invitano la cittadinanza all’uso del trasporto pubblico locale e adottare forme di mobilità sostenibile e/o condivisa. Si incarica la polizia municipale e tutti gli altri enti e organi di controllo competenti per legge, della verifica dell’osservanza della presente ordinanza.

Per evitare futuri blocchi del traffico e divieti, si raccomanda intanto di seguire tutto l’anno nove semplici consigli per una migliore vivibilità e “respirabilità” nell’ “agglomerato urbano”. Si tratta di comportamenti da adottare in auto, in casa e nel Comune di appartenenza.

In auto – Evitare il più possibile di prendere l’auto se si può usare il mezzo pubblico; se la propria auto non ha il sistema “start & stop” e, soprattutto, se è alimentata a diesel, si deve spegnerla nei momenti di attesa o di sosta, specialmente vicino alle scuole di ogni ordine e grado; prendere in considerazione il car sharing o il car pooling (condivisione di automobili private tra un gruppo di persone), che fanno risparmiare e fanno bene all’atmosfera.

In casa – Prima di accendere il caminetto, è bene sapere che bruciare legna, specialmente nei camini, è altamente inquinante; esistono pompe di calore alimentate da fonti rinnovabili per uso domestico: sono più economiche e inquinano meno degli altri sistemi di riscaldamento; l’abbruciamento degli sfalci all’aperto è decisamente inquinante (ed è peraltro vietato in questo periodo, soprattutto in pianura): meglio utilizzare il servizio di gestione dei rifiuti urbano che è gratuito.

Nel Comune – Informarsi sui provvedimenti del proprio Comune per abbattere le emissioni: iniziative di educazione ambientale promosse dal proprio Comune, blocco di alcune categorie di auto, incentivi e benefit per chi sceglie di comprare un’auto green; condividere queste norme tra familiari, amici e conoscenti.

Il quadro di riferimento generale:

E’ utile avere presente il quadro di riferimento. La soglia annuale tollerata di Pm 10 a metro cubo è di 40 milligrammi al metro cubo. Ebbene questa soglia è rispettata e non raggiunta dal 2010. Viceversa, oltre al riferimento annuale, ve ne è uno giornaliero che è quello di 50 microgrammi al metro cubo e che – lo stabilisce la normativa – non si può superare più di 35 volte in un anno. E’ vero che l’agglomerato urbano di Firenze (insieme al capoluogo i Comuni di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Signa e Scandicci) rappresenta un’area con criticità, non nella media annua, bensì per il numero dei superamenti dei valori limite giornalieri. Questo può accadere, com’è accaduto, soprattutto d’inverno per condizioni che sono meno favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Nell’agglomerato urbano, sulla base delle condizioni e delle previsioni del Lamma (il Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale), si attivano due tipologie di interventi: quelli di primo livello per cui, di rigore, sempre, da novembre e marzo, sono operativi divieti come quello di abbruciamento degli sfalci e il fermo delle auto più inquinanti. Quando però si accumulano sforamenti, si prende a riferimento un indice di criticità, di valore 2, superato il quale si devono attivare interventi particolarmente restrittivi.”

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