Amministrative Sesto Fiorentino, Claudia Pecchioli (Pd) in tandem con Falchi

Sesto Fiorentino, Claudia Pecchioli, 28 anni, del Pd, correrà in tandem con il sindaco uscente Lorenzo Falchi alle prossime amministrative per la guida di della città toscana. Il ticket politico è stato presentato venerdì.

La candidata del Partito Democratico alle amministrative è laureata in giurisprudenza e praticante avvocato presso l’Avvocatura di Stato di Firenze, spiega una nota, Pecchioli è stata consigliera comunale di Sesto fiorentino e presidente di commissione.

“Abbiamo lavorato con impegno per aprire una nuova pagina politica e programmatica per la città, per costruire il futuro insieme e non per perpetuare divisioni – sottolinea il segretario del Pd sestese Massimo Labanca -. Con Lorenzo Falchi e le altre forze politiche abbiamo avuto in questi mesi un confronto serrato e impegnativo sul programma, tutti si sono rimessi in discussione con fiducia e rispetto reciproco. Ora ci sono tutti gli ingredienti per fare squadra e agire con energia e entusiasmo”.

Per Falchi “essere riusciti a comporre un’ampia coalizione di sinistra unita da comuni valori e idee per il futuro della nostra città è un fatto estremamente positivo per Sesto. Le sfide che abbiamo davanti richiedono alla politica visione e risposte forti e chiare. Le forze progressiste di Sesto hanno scelto di iniziare insieme un nuovo cammino, lanciando un segnale di rinnovamento e cambiamento”.

“Sono felice di far parte di questa nuova stagione politica che stiamo aprendo insieme – dice Pecchioli -. Quello di oggi è il risultato di un percorso collettivo molto lungo, che abbiamo intrapreso come Pd Sesto cinque anni fa, quando abbiamo deciso di fare un’opposizione costruttiva, che entrasse sempre nel merito delle singole questioni, trovandoci a volte dalla stessa parte della maggioranza, a volte in disaccordo, ma sempre guardando al bene comune della città. Per me due priorità su cui mettere grande energia saranno la transizione ecologica, su cui dobbiamo agire con decisione, e la questione della parità di genere”.

Falchi per le ‘Comunali’ di Sesto: No aeroporto, Sì a Parco della Piana

Sesto Fiorentino, ‘Sí’ allo sviluppo del Parco della Piana, ‘No’ alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze e al progetto di termo-valorizzatore: queste sono le scelte per il territorio di Sesto Fiorentino proposte dal sindaco Lorenzo Falchi, che si candida ad un suo secondo mandato.

Questo accordo di programma è stato sottoscritto oggi da Sinistra Italiana, il partito a cui appartiene Falchi, dal Pd, da Volt, da Ecolò e da Per Sesto; mentre Italia Viva ha deciso che non sarà parte della coalizione.

Falchi promette “scelte coraggiose su politiche sociali, sportive e culturali, azioni concrete per la transizione ecologica e vicinanza al mondo del lavoro e alle nostre attività produttive, potenziamento dei sistemi di mobilità pubblica e sostenibile oltre ovviamente alle nostre posizioni sui grandi temi infrastrutturali”.

Allargare la squadra di governo, sostiene il sindaco, “ci aiuterà sicuramente a migliorare, ad avere una visione ancora più ampia e più orecchie che possano ascoltare bisogni, problemi o anche critiche”.

Il sostegno a Falchi da parte del Pd conosce anche oggi la reazione di Italia Viva. “Inspiegabile come in otto mesi il Partito democratico abbia completamente cambiato coalizione, programma ed idee – affermano in una nota Francesco Grazzini – coordinatore provinciale Iv a Firenze e nella provincia, e Leonardo Pagliazzi, coordinatore Iv a Sesto Fiorentino – È inspiegabile come otto mesi fa per le elezioni regionali toscane c’era una coalizione, un programma, delle idee e dei punti fermi ben precisi mentre, adesso, per le elezioni comunali di Sesto Fiorentino è nata tutt’altra coalizione, con un programma e con dei progetti totalmente differenti. Il Partito democratico, con una capriola inspiegabile rinnega le sue battaglie decennali come quella per le infrastrutture strategiche per il territorio, ad esempio la nuova pista di Peretola. Noi invece non cambiamo, rimaniamo fermi sulle nostre posizioni, quelle che abbiamo sempre ribadito negli anni scorsi e durante la recente campagna elettorale regionale”

Principio d’incendio tetto impianto Case Passerini, no combustione rifiuti

Principio d’incendio al tetto dell’impianto di Compostaggio di Case Passerini. Intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme: nessun danno a persone e nessuna combustione di rifiuti.

Un principio d’incendio si è sviluppato nella tarda mattinata di oggi sul tetto di un corridoio a servizio della sezione di compostaggio dell’impianto di Case Passerini, nel comune di Sesto Fiorentino, originando una densa colonna di fumo visibile all’esterno.
Le squadre dei Vigili del Fuoco, prontamente intervenute,  hanno domato le fiamme in breve tempo, mettendo in sicurezza tutta l’area.

Case PasseriniL’incendio, circoscritto alla sola copertura del capannone, parte della quale è andata distrutta, non ha causato danni ai dipendenti e agli addetti alle lavorazioni o ai macchinari e non ha interessato i rifiuti in stoccaggio né quelli in trattamento all’interno dell’impianto.
Il rapido contenimento del principio d’incendio ha permesso di non interrompere le attività di lavorazione dei rifiuti raccolti, pur isolando precauzionalmente l’area interessata; attualmente sono in corso gli accertamenti per individuare le cause dell’incendio.

L’impianto di Case Passerini, si trova in via del Pantano, Sesto Fiorentino, ed è situato nel centro della piana fiorentina, ha due sezioni principali di trattamento rifiuti.
Un trattamento meccanico biologico (TMB) di oltre 95.000 tonnellate annue per la produzione di CSS con il flusso secondario di FOS (frazione organica stabilizzata) proveniente dal sottovaglio; la sezione di compostaggio per oltre 65.000 tonnellate annue con produzione di ammendante compostato misto e verde.

Assemblea lavoratori Cavalli, decide per mobilitazione

Sesto Fiorentino, Vertenza Cavalli, l’assemblea dei lavoratori dà l’ok a una iniziativa di mobilitazione in occasione del prossimo incontro azienda-sindacati, il 3 giugno a Firenze.

Femca Cisl e Filctem Cgil fanno sapere che dopo l’assemblea: “C’è determinazione di tutti nel dire no al trasferimento a Milano” per continuare la battaglia per dire no allo spostamento della sede fiorentina a Milano.

“Organizzare una iniziativa di mobilitazione (probabilmente un presidio in una piazza di Firenze, ovviamente in sicurezza) in occasione del prossimo incontro tra azienda e sindacati il 3 giugno alle 14:30 nella sede di Confindustria a Firenze” è questo quanto deciso a grandissima maggioranza nell’assemblea dei lavoratori, tenutasi lunedì mattina in via telematica con Femca Cisl e Filctem Cgil) della Roberto Cavalli di Sesto Fiorentino.

Spiegano Femca Cisl e Filctem Cgil: “Pressoché totale la partecipazione dei lavoratori all’assemblea di stamani, in cui è stata condivisa la determinazione a far proseguire la lotta contro la chiusura della sede fiorentina e il trasferimento a Milano di tutti i 170 dipendenti. Unanime anche la preoccupazione per il futuro del marchio, alla luce del comportamento di questi mesi dell’azienda. I lavoratori sono compatti nella voglia di lottare per tutelare il loro posto di lavoro e i loro diritti”.

A Firenze prorogata ordinanza antismog fino al 18 gennaio

“Il Comune di Firenze e i Comuni dell’ “agglomerato urbano” (insieme a Firenze sono Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Bagno a Ripoli) hanno prorogato le ordinanze perché sia osservato da domani 14 gennaio e fino a sabato 18 gennaio 2020 compreso, il blocco dei mezzi più inquinanti e una serie di misure più sotto dettagliate, a traffico a tutela della salute dei cittadini.”

Un comunicato stampa della Città di Firenze riporta: “Arpat ha comunicato che si sono verificate nell’area le condizioni per l’attribuzione del valore 2 all’Indice di criticità per la qualità dell’aria: sono stati rilevati quattro superamenti del valore limite per la media giornaliera del Pm10 (polveri) negli ultimi sette giorni e per i prossimi tre giorni non sono previste condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti (i cosiddetti ‘semafori rossi’). Di norma il blocco si attiva sempre se, sommando il numero di superamenti ed il numero dei ‘semafori rossi’ dei tre giorni successivi, per una finestra temporale complessiva di 10 giorni, si raggiunge almeno il valore 7.

Questa situazione, avvertono la Regione Toscana, la Città metropolitana (coordinatrice dei Piani di azione comunale a fianco della Regione) e il Comune di Firenze, impone di emettere l’ordinanza di blocco dei mezzi più inquinanti che prescrive anche il divieto, in ambito domestico, di accensione di caminetti, stufe, termocamini o termostufe alimentati a legna, qualora non rappresentino il principale sistema di riscaldamento; riduzione del periodo giornaliero di funzionamento degli impianti di riscaldamento individuali, a cura del proprietario, condominiali a cura dell’amministratore di condominio o del terzo responsabile dell’impianto termico; tutti gli impianti potranno rimanere in funzione al massimo per otto ore giornaliere.

Divieto di circolazione dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 nei centri abitati. Le limitazioni sono valide per le seguenti categorie di veicoli: motocicli a 2 tempi Euro 1; autovetture a benzina Euro 1 e a diesel Euro 2 ed Euro 3, veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2 per il trasporto merci. I provvedimenti dureranno cinque giorni e non si interromperanno se il meteo migliorerà.

Sono esclusi dai provvedimenti:

gli impianti degli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, scuole e asili;

gli impianti degli edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari;

gli impianti di piscine, saune e assimilabili;

le strutture che per fini istituzionali o di servizio o per processi produttivi devono necessariamente rimanere in funzione per 24 ore o in cui le presenti prescrizioni ostino con le esigenze tecnologiche o di produzione (es: centrali operative Forze dell’ordine, impianti a ciclo produttivo continuo, ecc).

Circa i veicoli, sono esonerati dal divieto:

veicoli elettrici o ibridi (motore elettrico e termico) o a idrogeno;

veicoli a metano e Gpl, o bifuel (benzina-metano, benzina-gpl) che nell’ambito del percorso urbano impiegano esclusivamente l’alimentazione a gas;

veicoli della Polizia di Stato, della Polizia Municipale, delle Forze Armate dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile in servizi di istituto;

veicoli di proprietà delle Asl, veicoli delle Associazioni di Volontariato e delle Cooperative Sociali convenzionati con i Comuni o con altri enti Pubblici, che effettuano servizi sociali rivolti ad anziani e disabili e muniti delle rispettive e veicoli in servizio di Guardia Medica;

veicoli adibiti all’igiene urbana;

veicoli al servizio delle persone invalide munite del contrassegno previsto dal Codice della strada;

veicoli utilizzati per trasporto di persone che si rechino presso le strutture sanitarie per sottoporsi a visite mediche, terapie ed analisi programmate in possesso di relativa certificazione medica; veicoli al seguito delle cerimonie con esposizione di autocertificazione (in carta libera) in cui si dichiarino il percorso e i motivi per cui avviene la circolazione;

veicoli storici esclusivamente nell’ambito di manifestazioni purché in possesso dell’Attestato di storicità o del Certificato di Identità/Omologazione, rilasciato a seguito di iscrizione negli appositi registri storici. Il documento dovrà essere tenuto a bordo del mezzo ed esibito a richiesta delle autorità preposte al controllo;

veicoli in servizio pubblico, appartenenti ad Aziende che effettuano interventi urgenti e di manutenzioni sui servizi essenziali (esempio gas, acqua, energia elettrica, telefonia), veicoli attrezzati per il pronto intervento e la manutenzione degli impianti elettrici, idraulici, termici e tecnologici;

veicoli che debbono presentarsi alla revisione già programmata (con documento dell’ufficio della Motorizzazione Civile o dei centri revisione autorizzati) limitatamente al percorso strettamente necessario;

veicoli impegnati per particolari o eccezionali attività in possesso di apposita autorizzazione rilasciata dalla Polizia Municipale; autovetture con almeno tre persone a bordo (car pooling).

Le ordinanze adottate dai Comuni invitano la cittadinanza all’uso del trasporto pubblico locale e adottare forme di mobilità sostenibile e/o condivisa. Si incarica la polizia municipale e tutti gli altri enti e organi di controllo competenti per legge, della verifica dell’osservanza della presente ordinanza.

Per evitare futuri blocchi del traffico e divieti, si raccomanda intanto di seguire tutto l’anno nove semplici consigli per una migliore vivibilità e “respirabilità” nell’ “agglomerato urbano”. Si tratta di comportamenti da adottare in auto, in casa e nel Comune di appartenenza.

In auto – Evitare il più possibile di prendere l’auto se si può usare il mezzo pubblico; se la propria auto non ha il sistema “start & stop” e, soprattutto, se è alimentata a diesel, si deve spegnerla nei momenti di attesa o di sosta, specialmente vicino alle scuole di ogni ordine e grado; prendere in considerazione il car sharing o il car pooling (condivisione di automobili private tra un gruppo di persone), che fanno risparmiare e fanno bene all’atmosfera.

In casa – Prima di accendere il caminetto, è bene sapere che bruciare legna, specialmente nei camini, è altamente inquinante; esistono pompe di calore alimentate da fonti rinnovabili per uso domestico: sono più economiche e inquinano meno degli altri sistemi di riscaldamento; l’abbruciamento degli sfalci all’aperto è decisamente inquinante (ed è peraltro vietato in questo periodo, soprattutto in pianura): meglio utilizzare il servizio di gestione dei rifiuti urbano che è gratuito.

Nel Comune – Informarsi sui provvedimenti del proprio Comune per abbattere le emissioni: iniziative di educazione ambientale promosse dal proprio Comune, blocco di alcune categorie di auto, incentivi e benefit per chi sceglie di comprare un’auto green; condividere queste norme tra familiari, amici e conoscenti.

Il quadro di riferimento generale:

E’ utile avere presente il quadro di riferimento. La soglia annuale tollerata di Pm 10 a metro cubo è di 40 milligrammi al metro cubo. Ebbene questa soglia è rispettata e non raggiunta dal 2010. Viceversa, oltre al riferimento annuale, ve ne è uno giornaliero che è quello di 50 microgrammi al metro cubo e che – lo stabilisce la normativa – non si può superare più di 35 volte in un anno. E’ vero che l’agglomerato urbano di Firenze (insieme al capoluogo i Comuni di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Signa e Scandicci) rappresenta un’area con criticità, non nella media annua, bensì per il numero dei superamenti dei valori limite giornalieri. Questo può accadere, com’è accaduto, soprattutto d’inverno per condizioni che sono meno favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Nell’agglomerato urbano, sulla base delle condizioni e delle previsioni del Lamma (il Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale), si attivano due tipologie di interventi: quelli di primo livello per cui, di rigore, sempre, da novembre e marzo, sono operativi divieti come quello di abbruciamento degli sfalci e il fermo delle auto più inquinanti. Quando però si accumulano sforamenti, si prende a riferimento un indice di criticità, di valore 2, superato il quale si devono attivare interventi particolarmente restrittivi.”

T.R.A.M., stagione teatrale 2019-2020

?Firenze, presentata la stagione teatrale ‘2019-2020, Il teatro intorno al teatro’, di T.R.A.M., Teatro di Residenza Artistica Multipla, si tratta quest’anno di un cartellone di spettacoli / residenze / incontri e territorio, al Teatro Limonaia di Sesto Fiorentino dal 9 novembre al 10 maggio 2020.

Quest’anno T.R.A.M. è gestito da un’associazione di tre associazioni: Attodue/LaboratorioNove, Teatro della Limonaia e Company Blu. Tre strutture con vocazioni produttive e di festival che lavorano sul teatro di prosa e la danza contemporanea.

È quindi, in primo luogo, spazio di produzione e formazione, luogo di ricerca e di sperimentazione multidisciplinare.

Fin dalla sua costituzione, la stagione teatrale è stata la vetrina di questa attività produttiva oltre che spazio di ospitalità per artisti e compagnie legate all’identità artistica delle strutture che lo hanno gestito.

A partire dalla stagione 2019-2020, pur riconfermando la vocazione produttiva, e sostenendo con più forza il progetto di “residenze teatrali” dedicato all’ospitalità di giovani artisti sia di teatro che di danza, si inizia a costruire un nuovo modello di apertura del teatro alla città e al territorio che lo ospita.

Una particolare attenzione ai nuovi pubblici; un rinnovato rapporto con le scuole, dalle materne ai licei, alle università; progetti di scuola-lavoro dedicate alle arti performative e al marketing dello spettacolo; uno sguardo nuovo alle realtà artistiche che vivono e lavorano nel nord-ovest fiorentino; un nuovo dialogo fra il teatro e le compagnie territoriali “non professionali”;  la riconferma del Festival Sesto Jazz della Scuola di Musica di Sesto Fiorentino; una particolare attenzione alla stagione di teatro-ragazzi; iniziative di formazione di pubblico consapevole con l’aiuto della Sezione soci Unicoop di Sesto Fiorentino e Calenzano.

Tutto questo per restituire un “luogo” che è sì centro di sperimentazione e di residenza, ma anche e soprattutto spazio di riconoscimento della comunità tutta.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Silvano Panichi di AttoDue, Dimitri Milopulos del Teatro della Limonaia ed il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt:

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