Ztl e Zcs Firenze, 163.000 permessi totali emessi nel 2022

Firenze, oltre 76.900 telefonate ricevute, circa 163mila contrassegni Ztl e Zcs emessi (inclusi i permessi temporanei), 5.994 cantieri controllati, 130 manifestazioni gestite, 983 parcometri gestiti di cui 67 nuove installazione, 202.500 soste pagate con app.

Sono alcuni dei numeri del traffico nelle Ztl e Zcs per il 2022 diffusi da Servizi alla Strada, partecipata del Comune di Firenze, nel corso di una conferenza stampa in cui è stato presentato il nuovo logo, un giglio bianco, ed è stato presentato il rinnovamento della sede al Parterre.

Inoltre, da oggi Sas avrà un nuovo sito web Agid. A proposito di parcometri, circa 80 sono stati oggetto di furto e scasso per un danno economico complessivo di circa 95mila euro.

“La tenacia della governance di questi anni complicati ci consente di guardare avanti, con spirito di servizio ed obiettivi chiari – ha spiegato il presidente del cda di Sas Marco Semplici -. Abbiamo individuato gli ambiti di miglioramento e siamo riusciti a portare la qualità dei servizi a livelli ottimali”. Sui danni ai parcometri “abbiamo bisogno delle segnalazioni di tutti, per intervenire tempestivamente con le forze dell’ordine”.

“Con la presentazione del nuovo logo e del nuovo sito di Servizi alla Strada si compie una prima fase del percorso di efficientamento della società – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – che dovrà sempre di più aprirsi all’utenza e dare più servizi ma soprattutto per migliorare alcuni settori di intervento come quelli del controllo dei cantieri relativi alle alterazioni del suolo pubblico e del controllo della sosta a tutela dei residenti, del carico e scarico, degli stalli di ricarica dei mezzi elettrici”.

“E’ una società partecipata particolarmente importante perché con i suoi servizi incontra molte volte il cittadino”, ha aggiunto l’assessore alle Partecipate del Comune, Giovanni Bettarini.

Sas: “Dieci parcometri vandalizzati in due giorni”

Firenze, dieci parcometri vandalizzati in due giorni, a Firenze. È quanto denuncia l’azienda Servizi alla strada (Sas), partecipata del Comune di Firenze, in una nota.

Il danno complessivo tra materiale, manodopera e denaro sottratto in alcuni apparecchi è di circa 20mila euro. A causa dell’entità dei danni i tecnici della Sas hanno potuto ripristinare solo il funzionamento con carte: in questo momento dunque otto parcometri su dieci funzioneranno solo con pagamento con carte di credito, debito o prepagate.

“Si ringraziano i cittadini per la pazienza – ha dichiarato il presidente di Sas Marco Semplici – Sas farà tutto il possibile per individuare i responsabili e garantire la protezione dei beni del Comune di Firenze“. I parchimetri sono stati danneggiati in piazza de’ Nerli, via Burchiello, via Berio, via Michelucci, via Benedetto Marcello – via Ponte alle Mosse, piazza Vittorio Veneto, viale Ariosto e in lungarno Santa Rosa.

Firenze, da domani stop a diesel inquinanti in centro

Sempre domani alle 12 sul sito di Sas sarà accessibile il portale per richiedere i contributi destinati all’acquisto di mezzi ecologici. Si tratta, ricorda una nota del comune di Firenze, delle misure adottate da Palazzo Vecchio in attuazione delle disposizioni regionali per il miglioramento della qualità nell’aria

Scatterà domani a Firenze lo stop ai veicoli più inquinanti all’interno della ztl e nella fascia dei viali Gramsci e Matteotti, dove la centralina ha registrato gli sforamenti di biossido di azoto. E sempre domani alle 12 sul sito di Sas sarà accessibile il portale per richiedere i contributi destinati all’acquisto di mezzi ecologici. Si tratta, ricorda una nota, delle misure adottate da Palazzo Vecchio in attuazione delle disposizioni regionali per il miglioramento della qualità nell’aria.

Sulla base dell’accordo è stato disposto il divieto di accesso e il transito alle auto e ai veicoli merci delle classi diesel Euro 3 ed Euro 4 compreso nell’area della Ztl e nell’area dei viali di circonvallazione tra viale Amendola-Giovine Italia e piazza della Libertà. Il divieto che come detto parte domani, sarà in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Per 18 mesi, quindi fino al 30 settembre 2022

. “Come Comune di Firenze – hanno detto gli assessori alla Mobilità Stefano Giorgetti e all’Ambiente Cecilia Del Re -, abbiamo fatto un tentativo per andare incontro alle imprese in difficoltà avanzando alla Regione Toscana e al Ministero dell’Ambiente la richiesta di deroga di 18 mesi per le ditte artigiane, al pari di quella concessa ai residenti nella zona interdetta. Ad oggi non abbiamo ricevuto risposta alla istanza dal Ministero”. In riferimento ai bandi per l’acquisto di mezzi ecologici, si tratta di due avvisi: il primo per privati, il secondo per soggetti giuridici.

La Giunta del Comune di Firenze, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, ha deciso inoltre  di prorogare ulteriormente la possibilità di non spostare l’auto in occasione della pulizia delle strade: il provvedimento sarà quindi in vigore fino a fine aprile, salvo poi aggiornamenti legati all’evoluzione dell’emergenza sanitaria. La decisione è stata presa a seguito della comunicazione dell’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti.

Inchiesta parcheggiatori: PM chiede e 5 condanne e 5 assoluzioni

Tra le assoluzioni, per non aver commesso il fatto, anche quella di Paolo Becattini, ex ispettore della municipale attualmente responsabile della segretaria del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all’epoca dei fatti contestati capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale

Cinque condanne e cinque assoluzioni sono state chieste dal pubblico ministero Franco
Massimo Bonfiglio nel processo con rito abbreviato nato dall’inchiesta sui parcheggiatori abusivi e su presunte cancellazioni irregolari di multe, che ha portato tra l’altro
all’arresto di un ispettore della polizia municipale e di un funzionario della Sas, la società interamente partecipata dal Comune incaricata della gestione del controllo della sosta a
pagamento.

Le posizioni di altri due imputati, tra cui quella dell’ispettore della municipale, saranno discusse dal pubblico ministero nel corso della prossima udienza.

La pena più alta, 3 anni e 2 mesi di reclusione, è stata chiesta per il funzionario della Sas Nicola Raimondo, finito in manette nel corso dell’inchiesta, accusato di abuso d’ufficio e
corruzione. Sempre per Raimondo è stata chiesta l’assoluzione dai reati di traffico di influenze e corruzione elettorale.

Tra le richieste di assoluzioni, per non aver commesso il fatto, anche quella di  Paolo Becattini, ex ispettore della municipale attualmente responsabile della segretaria del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all’epoca dei fatti contestati capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale, indagato per un caso di presunto abuso d’ufficio.

Parcheggiatori abusivi a Firenze: chiesto processo per 49 persone 

La procura di Firenze ha chiesto il processo per 49 persone, tra cui anche alcuni dipendenti del Comune di Firenze, nell’ambito dell’inchiesta sui parcheggiatori abusivi e su presunte cancellazioni irregolari di multe, che nei mesi scorsi ha portato tra l’altro all’arresto di un ispettore della polizia municipale e di un funzionario della Sas, la società interamente partecipata da Palazzo Vecchio incaricata della gestione del controllo della sosta a pagamento.

Chiesta l’archiviazione per una presunta beneficiaria dell’annullamento illegale di una multa, che a seguito dell’interrogatorio sarebbe risultata estranea alla vicenda. Altre tre persone hanno chiesto la messa alla prova. Il pm Paolo Barlucchi, titolare delle indagini, ha chiesto il processo anche per il direttore generale di Sas spa, Cristiano Rebecchi, e per l’amministratore unico Simone Tani.
Per entrambi l’accusa è quella di omessa denuncia. Tra i reati contestati agli altri indagati, a vario titolo, quelli di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e all’estorsione, violenza privata, abuso d’ufficio, corruzione, falso, corruzione elettorale. (fonte ANSA)

Inchiesta SAS: resta in carcere funzionario arrestato

Resta in carcere Nicola Raimondo, il funzionario della Sas, la Società dei servizi alla strada, arrestato nell’ambito dell’inchiesta contro i parcheggiatori abusivi a Firenze. Rigettata  la richiesta di attenuazione della misura della custodia cautelare in carcere anche per Vittorio Sergi ausiliario della sosta arrestato nell’ambito dell’inchiesta.

Stamane il gip di Firenze Angelo Antonio Pezzuti ha infatti rigettato  la richiesta di attenuazione della misura di custodia cautelare che era stata avanzata da legali di Raimondo il 16 gennaio scorso, al termine dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nel carcere fiorentino di Sollicciano.

Raimondo, assistito dagli avvocati Annamaria Gallo e Francesco Stefani, aveva risposto per due ore alle domande del gip, dichiarando tra l’altro di aver inviato in passato sia al cda sia al direttore generale della Sas delle mail in cui segnalava i presunti rapporti illeciti tra i parcheggiatori abusivi e Vittorio Sergi, ausiliario della sosta anche lui finito agli arresti.

Secondo il gip,  nell’interrogatorio Raimondo, accusato di abuso d’ufficio, truffa aggravata e corruzione elettorale, avrebbe affermato di aver agito in modo legittimo, negando ogni responsabilità. Le sue affermazioni, secondo Pezzuti,  sarebbero però “in palese contrasto”,  con le indagini. Inoltre si sarebbe contraddetto in più occasioni e in alcuni casi si è “limitato a dichiarare di non ricordare gli avvenimenti”. Per questo motivo, non avendo mostrato alcun segno di ravvedimento, il giudice si è detto “sicuro” che il funzionario della Sas, se sottoposto agli arresti domiciliari o a una misura non detentiva, avrebbe ripreso la sua “attività criminosa”.

Inoltre, sempre secondo il  gip solo il perdurare della custodia in carcere può far venire meno “l’immagine personale e professionale” di Raimondo che può aver indotto i suoi contatti a chiedergli favori. Un’attenuazione delle misura, sostiene sempre il giudice, avrebbe indotto inoltre in Raimondo la convinzione di poter evitare la sanzione. I legali di Raimondo, avvocati Annamaria Gallo e Francesco Stefani, hanno annunciato che domani presenteranno ricorso al tribunale del riesame contro la decisione del gip.
Sempre il gip Angelo Pezzuti ha rigettato la richiesta di attenuazione della misura della custodia cautelare in carcere per Vittorio Sergi, ausiliario della sosta arrestato nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dal pm Paolo Barlucchi.

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