Inchiesta Medicina: nuova intercettazioni, salta interrogatorio

La maratona di interrogatori nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità in alcuni concorsi per professori della Facoltà di Medicina subisce una battuta d’arresto.

Nuove intercettazioni relative al caso della professoressa Sandra  Furlanetto, accusata di corruzione in concorso col rettore Luigi Dei  sono state depositate dal procura prima dell’interrogatorio della docente, che era previsto per questo pomeriggio ed è stato rinviato  su istanza del suo difensore, avvocato Mario Taddeucci Sassolini, che ha chiesto tempo per visionare le carte.

L’interrogatorio della professoressa Furlanetto è stato dunque rinviato al 26 marzo. Secondo quanto appreso, il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Antonino Nastasi hanno depositato altre 50 pagine di intercettazioni prima che si svolgesse l’interrogatorio.
Per l’accusa, il rettore Dei si sarebbe impegnato a conferire a Furlanetto, professoressa associata di chimica analitica all’Università di Firenze, le funzioni di ‘delegato del rettore all’orientamento e servizi agli studenti’, in cambio dell’impegno di lei a non presentare ricorso contro la nomina di un altro prof a ordinario di chimica analitica. Che l’incarico ricevuto da Furlanetto sia una contropartita alla mancata proposizione del ricorso, risulta secondo gli investigatori anche da una conversazione telefonica tra il rettore e a una donna non identificata. “Il contentino – afferma Dei nella telefonata, secondo quanto riportano le agenzia, parlando a proposito del nuovo incarico conferito alla Furlanetto – l’ha chiesto lei”.

Ne complesso si tratta di oltre un anno di conversazioni ascoltate dalla Guardia di Finanza tra i vertici dell’Università e la sanità fiorentina.

La Procura ipotizzerebbe  “accordi spartitori” nella gestione delle cattedre di Medicina per professori ordinari, associati e ricercatori, con “vincitori predeterminati”. Ma nell’inchiesta e nelle intercettazioni non comparirebbero solo i presunti bandi ‘profilati’ per Medicina anche anche altre procedure, cattedre e dipartimenti. Sul fronte degli interrogatori che si protrarranno fino a dopo Pasqua con decisione sulle misure interdittive attesa per metà di aprile, è stato sentito ieri il Rettore di Firenze, Luigi Dei indagato dei reati di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e induzione indebita a dare o promettere utilità. Nei prossimi giorni sono previsti altri interrogatori di garanzia tra cui il professore di urologia Marco Carini e il direttore generale di Careggi, Rocco Damone.

Inchiesta medicina: maratona di interrogatori fino a dopo Pasqua

Una maratona di interrogatori partita ieri e che si concluderà solo dopo Pasqua quella davanti al gip del Tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, che dovrà decidere sulla richiesta di interdizione dall’incarico per otto persone avanzata dai pubblici ministeri fiorentini Luca Tescaroli e Antonio Nastasi, titolari delle indagini sulle presunte irregolarità in alcuni concorsi per professori della Facoltà di Medicina. Ieri è stata la volta del rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei. Oggi il turno della professoressa associata di Chimica, Sandra Furlanetto.

Oltre un anno di conversazioni ascoltate dalla Guardia di Finanza tra i vertici dell’Università e la sanità fiorentina. Intercettazioni al centro dell’inchiesta  che vede complessivamente 39 indagati con reati che vanno dall’abuso d’ufficio a varie declinazione della corruzione.

La Procura ipotizzerebbe, secondo quanto riporta oggi Il Corriere fiorentino,  “accordi spartitori” nella gestione delle cattedre di Medicina per professori ordinari, associati e ricercatori, con “vincitori predeterminati”. Ma nell’inchiesta e nelle intercettazioni, si legge su La Repubblica,  non comparirebbero solo i presunti bandi ‘profilati’ per Medicina anche anche altre procedure, cattedre e dipartimenti.

Sul fronte degli interrogatori a dare inizio al programma che proseguirà fino a dopo Pasqua con decisione sulle misure interdittive attesa per metà di aprile, è stato ieri il Rettore di Firenze, Luigi Dei indagato dei reati di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e induzione indebita a dare o promettere utilità. “Il rettore ha risposto alle domande e ha avuto modo di chiarire i particolari richiesti”, ha dichiarato l’avvocato Sigfrido Fenyes. Nei prossimi giorni sono previsti altri interrogatori di garanzia. Domani il professore di urologia Marco Carini e chiuderà il direttore generale di Careggi, Rocco Damone.

Secondo il teorema accusatorio, illustrato dai pm Tescaroli e Nastasi nelle carte inviate al gip, esisteva “un centro di potere che gestisce la cosa pubblica come se fosse cosa propria” ovvero “in funzione personale con scambi di favori, facilitando i propri clientes nell’occupazione di posti di ricercatore e di professore ordinario e associato”.

🎧 Università: contro rischio ‘concorsopoli’ separare carriere accademiche ed attività professionale

Intervista con il professor Alberto Vannucci professore di Scienza Politica, università Pisa, studioso dei processi e dei percorsi corruttivi, in particolare nella pubblica amministrazione

“Sono i settori accademici che promettono un maggior riscontro sul piano della remunerazione delle carriere professionali quelli in cui storicamente abbiamo visto annidarsi i fenomeni corruttivi più eclatanti dunque sono questi che bisogna attenzionare particolarmente” lo dice il professor Alberto Vannucci, docente di Scienza politica all’università di Pisa.

Uno dei rimedi potrebbe essere separare le carriere all’interno del mondo accademico, i posti di docenza nelle università, dalle attività professionali, dice Vannucci. che però sottolinea “l’università vive nella società, e per quanto sia io credo ancora più esecrabile quando la corruzione avviene nel mondo che dovrebbe formare le elites culturali del Paese, va detto che ovviamente anche l’università è permeabile ad un clima e ad una cultura generale molto diffusa nel nostro Paese”.

In particolare, sottolinea Vannucci, in altri contesti, “è il timore della riprovazione e della consegnunte marginazlizzazione che si subirebbe a seguito della scoperta di un evento corruttivo ad essere il primo e maggiore deterrente, cosa che ovviamente da noi non accade”.

Intanto, sul fronte delle indagini, secondo la procura di Firenze,  nei concorsi per cattedre alla facoltà di Medicina dell’Università di Firenze e di altri atenei sarebbe emersa “l’esistenza di un centro di potere che gestisce la cosa pubblica come se fosse cosa propria” ossia “in funzione personale con scambi di favori, facilitando i propri clientes nell’occupazione di posti di ricercatore e di professore ordinario e associato”.

Suonano proprio così le frasi messe nero su bianco dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dal  pm Antonino Nastasi, nella richiesta di interdizione dagli incarichi avanzata nei confronti di sette dei 39 indagati, su cui dovrà pronunciarsi il gip Angelo Antonio Pezzuti all’esito degli interrogatori.

L’interdizione è stata chiesta tra gli altri per il rettore Luigi Dei che sarà il primo a comparire davanti al gip il prossimo 17 marzo. Nella richiesta di misura cautelare i pm contestano al rettore due episodi di presunta corruzione e uno di induzione indebita a dare o promettere utilità. “Deve rilevarsi – scrivono i pm – la sua inclinazione a delinquere e a commettere reati contro la pubblica amministrazione” agendo “in spregio delle regole di
legalità, trasparenza e correttezza”.

Gli altri destinatari di richieste di misure interdittive sono il direttore generale dell’ Aou di Careggi Rocco Damone, il professor Marco Carini, primario di urologia a Careggi, il direttore del dipartimento cardiotoracovascolare Niccolò Marchionni, Sandra Furlanetto professore associato di chimica analitica all’Universita’ di Firenze, Corrado Poggesi docente ordinario di fisiologia in pensione, Francesco Montorsi professore ordinario presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Andrea Benedetto Galosi, quest’ultimo secondo gli investigatori designato come vincitore predeterminato di un concorso per professore ordinario indetto presso l’Università Politecnica delle Marche..

Firenze, inchiesta medicina: per il PM c’è “uso cosa pubblica come propria”

Lo sostengono il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Antonino Nastasi, nella richiesta di interdizione dagli incarichi avanzata nei confronti di sette dei 39 indagati nell’inchiesta. chiesta interdizione per rettore Dei

Dalle indagini dell’inchiesta  sulle presunte irregolarità nei concorsi per cattedre alla facoltà di Medicina dell’Università di Firenze e di altri atenei sarebbe emersa “l’esistenza di un centro di potere che gestisce la cosa pubblica come se fosse cosa propria” ossia “in funzione personale con scambi di favori, facilitando i propri clientes nell’occupazione di posti di ricercatore e di professore ordinario e associato”.

Lo sostengono il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Antonino Nastasi, nella richiesta di interdizione dagli incarichi avanzata nei confronti di sette dei 39 indagati nell’inchiesta della procura, su cui dovrà pronunciarsi il gip Angelo Antonio Pezzuti all’esito degli interrogatori. L’interdizione è stata chiesta tra gli altri per il rettore Luigi Dei che sarà il primo a comparire davanti al gip il prossimo 17 marzo.

Nella richiesta di misura cautelare i pm contestano al rettore due episodi di presunta corruzione e uno di induzione indebita a dare o promettere utilità. “Deve rilevarsi – scrivono i pm – la sua inclinazione a delinquere e a commettere reati contro la pubblica amministrazione” agendo “in spregio delle regole di legalità, trasparenza e correttezza”.

Gli altri destinatari di richieste di misure interdittive sono il direttore generale dell’Aou di Careggi Rocco Damone, il professor Marco Carini, primario di urologia a Careggi, il direttore del dipartimento cardiotoracovascolare Niccolò Marchionni, Sandra Furlanetto professore associato di chimica analitica all’Universita’ di Firenze, Corrado Poggesi docente ordinario di fisiologia in pensione, Francesco Montorsi professore ordinario presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Andrea Benedetto Galosi, quest’ultimo secondo gli investigatori che conducono l’inchiesta designato come vincitore predeterminato di un concorso per professore ordinario indetto presso l’Università Politecnica delle Marche.

“Diamo i numeri”, mostra interattiva all’Università di Firenze

Un viaggio nel mondo dei numeri con l’aiuto di 3D: Dita, Dadi e Dati. Arriva all’Università di Firenze la mostra “Diamo i numeri!”, esposizione interattiva proposta al pubblico di ogni età per esaltare il fascino della matematica e delle discipline scientifiche: apre i battenti martedì 25 giugno presso la sede del Centro didattico Morgagni (viale Morgagni, 40 – Firenze).

Sono 30 le postazioni, articolate in tre sezioni. Una (Dita) dedicata esclusivamente alla matematica per coinvolgere i visitatori con giochi matematici. Si passa poi alla sezione sulla probabilità (Dadi), con i concetti di rischio e di incertezza, fino ad arrivare a sensibilizzare sui pericoli del gioco d’azzardo. Infine si giunge alla sezione dedicata a Big Data, statistica, intelligenza artificiale (Dati), per scoprire i dati che animano la nostra vita quotidiana.

La mostra “Diamo i numeri!” nasce dalla collaborazione tra Antonietta Mira, docente di statistica all’Università della Svizzera italiana, responsabile scientifico del progetto, e “L’ideatorio”, che cura l’allestimento e l’organizzazione, con la consulenza della Società matematica ticinese (SMASI), il finanziamento del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS Agorà) e il contributo dall’Ambasciata di Svizzera in Italia.

A Firenze la mostra è promossa nell’ambito delle attività di orientamento d’Ateneo. «Nel mondo in cui viviamo la matematica è un linguaggio fondamentale per capire e comunicare – sottolinea Sandra Furlanetto, delegata del rettore all’orientamento -. Le nostre attività di orientamento, oltre a fornire informazioni complete sull’offerta formativa, hanno lo scopo di avvicinare gli studenti di tutte le età all’affascinante avventura del sapere, che permetterà loro di scoprire passioni e divenire cittadini consapevoli».

Le visite guidate sono svolte grazie al supporto dei docenti, tecnici e studenti del Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni “Giuseppe Parenti”, che collabora alla realizzazione del progetto.

Alla mostra è collegato anche lo spettacolo di “Mate+Magia”, in programma venerdì 28 giugno (ore 19, Auditorium di viale Morgagni, 40 – Ingresso libero fino a esaurimento posti). Cosa unisce matematica e magia? Per scoprirlo occorrono una buona dose di curiosità e tanta fantasia. Antonietta Mira, professore di Statistica, e il comico prestigiatore Raul Cremona stupiranno grandi e piccoli con mazzi di carte, orologi magici, operazioni impossibili e strabilianti previsioni. Insieme illustreranno il fascino dei giochi di prestigio basati su principi matematici, comunicando la bellezza e la forza espressiva dei numeri.

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