🎧 GKN: 25 ottobre tavolo al ministero su progetto coop operai

Lo hanno annunciato la Rsu e la Fiom-Cgil in una conferenza stampa. “Siamo pronti a presentare il nostro progetto di reindustrializzazione per la ex GKN – afferma la rsu -, ma questo non potrà mai realizzarsi senza la volontà delle istituzioni a un rilancio industriale del sito, con il ritiro dei licenziamenti

Un tavolo tecnico per la verifica del progetto industriale elaborato dagli operai della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) per rilanciare la fabbrica. Lo ha convocato per il 25 ottobre il ministero per le Imprese e il Made in Italy.

Lo hanno annunciato la Rsu e la Fiom-Cgil in una conferenza stampa. “Siamo pronti a presentare il nostro progetto – afferma la rsu -, ma questo non potrà mai realizzarsi senza la volontà delle istituzioni a un rilancio industriale del sito ex GKN, con il ritiro dei licenziamenti, la disponibilità ad investire risorse in un consorzio industriale e ammortizzatori sociali che diano il tempo di portare in fondo questo progetto. Tutto questo può deciderlo solo un tavolo di crisi, per questo la convocazione del 25 è un paradosso”.

Alle istituzioni si chiede di rilevare lo stabilimento, con un consorzio industriale a partecipazione pubblica, e concederlo, in affitto o in rent-to buy, alla cooperativa dei lavoratori dentro un condominio industriale complessivo per le aziende che lo vorranno abitare. “Chiediamo che l’ammortizzatore sociale – affermano Rsu e Fiom ex GKN  – venga messo a disposizione della cooperativa dei lavoratori, per realizzare un piano che in 10 anni porterebbe un gettito fiscale positivo complessivo di quasi 50 milioni di euro”.

Firenze, lavoratori del LaMMA in agitazione: contratti non prorogati

Per domani è annunciato un presidio dei lavoratori del LaMMA di protesta a Firenze davanti alla sede della Regione Toscana in piazza Duomo, dalle 10:30 alle 12:30.

Stato di agitazione al Lamma per la decisione di non prorogare i contratti a tempo determinato attualmente in essere. Lo hanno proclamato l’assemblea dei lavoratori con Rsu, Cgil e Flc Cgil.  Una delegazione di lavoratori e sindacalisti sarà nel pomeriggio ricevuta dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni. Inoltre, Cgil e Flc Cgil Firenze hanno inviato una lettera di diffida legale all’amministratore del Lamma.

“L’amministrazione del Lamma, il Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale di cui sono soci la Regione e il Cnr (dove il Consorzio ha sede a Sesto Fiorentino) – sottolinea il sindacato in una nota -, ha comunicato alla Rsu che non intende, al termine dei tre anni previsti di legge, prorogare i contratti a tempo determinato attualmente in essere. Un intendimento è motivato dalla prospettata impossibilità, non solo attuale ma anche futura, di avviare le procedure di stabilizzazione”.

Per Cgil e Rsu “se non si agirà tempestivamente, l’effetto sarà quello di una progressiva riduzione del personale, che già a partire dal prossimo 1 aprile vedrà la perdita del posto di lavoro da parte della prima lavoratrice, che sarà seguita da altre quattro nei mesi successivi, nonostante il diritto alla stabilizzazione maturato. Si tratta di ricercatori e tecnici che da almeno tre anni seguono progetti specifici e strategici”.

La scelta, viene osservato, “appare in palese contrasto con l’attuale stato di sottodimensionamento del personale del Consorzio, comprovato anche dalla legge regionale che ha attribuito nuove funzioni al Consorzio Lamma, per l’assolvimento delle quali prevedeva l’assunzione di 12 unità di personale. Di queste 12 unità ne sono state ad oggi assunte soltanto cinque”

Musei: sindacati Firenze, 300 lavoratori Opera a rischio

Chiedono tavolo confronto a ministero, Comune e direttori dei lavori di Opera che gestiscono i servizi nei musei di Uffizi, Accademia, Bargello, museo di San Marco.

“Il combinato disposto tra le aperture dei musei a singhiozzo, il mancato arrivo dei ristori all’azienda e i ritardi nella cassa integrazione sta creando una situazione sempre più insostenibile” per i lavoratori di Opera che gestiscono i servizi museali di Uffizi, Accademia, Bargello, museo di San Marco.

A dirlo sono Filcams Cgil, UilTucs e Rsu, che questa mattina hanno incontrato la stampa nel piazzale degli Uffizi a Firenze con una rappresentanza di lavoratori.

In assenza di interventi, hanno detto i sindacati, “non è remota l’ipotesi che Opera possa chiudere entro l’anno, lasciando a casa i 300 lavoratori. Siamo stati la forza lavoro che ha permesso le riaperture a singhiozzo di questi mesi – aggiungono – e le relative passerelle mediatiche per direttori e politici. Siamo uomini e donne che da anni lavorano nel settore dei Beni culturali e che ora, a causa del disimpegno dello Stato, del ministero e dei direttori museali, rischiano il posto di lavoro dopo mesi di cassa integrazione e di enormi sacrifici”. I sindacati chiedono a ministero, Comune di Firenze e direttori dei musei un tavolo per affrontare la questione: “Vanno scongiurati – dicono – gli scenari peggiori per i lavoratori”.

A fine gennaio, Filcams Cgil e lavoratori avevano chiesto anche progetto con tutte le scuole di ordine e grado dell’area Metropolitana di Firenze per permettere agli studenti di visitare i musei, fare lezione dentro gli spazi espositivi.

Gkn, incontro Regione con Comune Campi e sindacati

La preoccupazione dei lavoratori per la situazione della Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) è stata al centro dell’incontro convocato oggi da Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del presidente della Toscana Enrico Rossi. Alla riunione, chiesta dalle organizzazioni sindacali, hanno partecipato l’assessore alle attività produttive del Comune di Campi Bisenzio Giorgia Salvatori e la Fiom e le Rsu aziendali.

Le rappresentanze sindacali, spiega una nota, hanno fatto presente la situazione di incertezza conseguente al frequente cambio ai vertici dell’azienda. In un anno, hanno osservato i sindacati che hanno indetto anche lo stato di agitazione, nello stabilimento di Campi è già arrivato il quarto direttore. Di qui la difficoltà ad avere un interlocutore certo con cui proseguire il confronto sul futuro dell’azienda, sulla quale gravano da tempo incertezze per cui si era anche prospettata un’ipotesi di esuberi.
Simoncini, condividendo le preoccupazioni dei sindacati, ha ribadito l’importanza per l’economia regionale dello stabilimento Gkn di Campi, con i suoi 400 addetti ed ha fatto presente di essere in contatto con Confindustra per arrivare in tempi brevi ad un incontro con il nuovo direttore. All’azienda si chiederà di precisare quali sono le prospettive industriali del sito di Campi per poi informare i lavoratori nel corso di un incontro congiunto con organizzazioni sindacali, Comune e azienda.
Anche il presidente della Regione Enrico Rossi sarà informato costantemente sull’andamento della vicenda.

Donna licenziata da Publiacqua: Usb minaccia occupazione azienda

L’Usb minaccia di occupare Publiacqua spa Firenze se non verrà ritirato il licenziamento della delegata Rsu Dania Pieraccini. La misura è scattata dopo che aveva commentato un post su Facebook. Il sindacato trasmette un ultima richiesta di sollecito dopo quasi un mese dalla richiesta di convocazione del cda dell’azienza ai sindaci Biffoni e Nardella.

La donna aveva commentato un post su Facebook della consigliera comunale M5S Silvia Noferi. La notizia riguardava l’intossicazione di sei lavoratori dell’azienda impegnati all’interno della Palazzina Degremont invaso all’improvviso da agenti chimici. I dipendenti erano stati portati al pronto soccorso e uno di loro ebbe una prognosi di 40 giorni.
La delegata sindacale, commentando il post, avrebbe, a detta di Publiacqua avrebbe usato “un sarcasmo un pò pesante” e perciò licenziata due mesi e mezzo fa. Inoltre l’azienda sostiene che la donna, al momento della consegna della lettera di licenziamento, non era ancora una rappresentante ufficiale perchè i seggi erano stati chiusi da poco.
“Oggi – scrive Usb – trasmetteremo l’ultima richiesta di sollecito. In assenza di riscontro, già in occasione dell’assemblea cittadina di Firenze di giovedì 26 settembre delle organizzazioni del sindacalismo di base, porteremo la proposta di occupazione”. Il sindacato stato ricevuto il 17 settembre dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi.

Sesto Fiorentino: Roberto Cavalli, sindacati chiedono tavolo di crisi

A seguito dell’incontro formale tra RSU, sindacati ed azienda i lavoratori della Roberto Cavalli di Osmannoro (Sesto Fiorentino) confermano lo stato di profonda preoccupazione per la situazione lavoratori già espressa nei giorni scorsi. L’atteso incontro, tenutosi lo scorso 19 marzo,  avrebbe dovuto portare elementi chiarificatori in merito alle ipotesi riportate dalla stampa di una richiesta di pre-concordato in alternativa alla vendita al gruppo americano Bluestar Alliance.

Al di là della conferma degli scenari riportati dalla stampa, l’azienda non è stata in grado di fornire elementi chiarificatori a causa dell’ulteriore rinvio dell’assemblea dei soci del fondo Clessidra, proprietaria del marchio.

Alla base della crisi aziendale, la volontà prematura di Clessidra di disinvestire sul marchio unitamente al mancato raggiungimento degli obiettivi individuati dalla strategia di rilancio delineata dalla programmazione manageriale che avrebbe dovuto concludersi, secondo le interviste più volte rilasciate alla stampa dal Ceo, Gian Giacomo Ferraris , con il raggiungimento dell’equilibrio dei conti al 31/12/2018.

Vista la perdurante situazione di incertezza che ha portato da alcune settimane ad un blocco totale delle attività, che vede, tra l’altro, l’uscita del direttore creativo Paul Surridge, della quale i lavoratori sono venuti a conoscenza attraverso la stampa, è stata, pertanto, richiesta l’apertura di un tavolo di crisi presso la Regione Toscana affinché tutti gli organi competenti siano informati della gravità dell’impatto che una situazione del genere comporterebbe sul futuro della realtà produttiva della Roberto Cavalli (oltre 200 addetti sul territorio fiorentino) e di tutto l’indotto che  intorno ad essa opera.

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