Di Giorgi: “Con Zingaretti per ridare forza al PD” 

La deputata fiorentina su FB: “Ho sostenuto l’attuale gruppo dirigente, ma ora, pur senza rinnegare le scelte dei Governi Renzi e Gentiloni, che ho votato, credo che sia necessario prendere atto della domanda di cambiamento che emerge tra i nostri iscritti e tra coloro che testardamente ancora pensano che siamo noi il presidio della democrazia nel nostro paese e che l’Italia ha bisogno del Partito Democratico

“Ho scelto di sostenere Nicola Zingaretti al Congresso del Partito Democratico perché credo che rappresenti quel soffio di aria nuova di cui abbiamo bisogno. Il nostro Partito attraversa un momento difficile, ha perso il referendum costituzionale, le amministrative, le elezioni politiche, alcune elezioni regionali… Io ho sostenuto, come sapete, l’attuale gruppo dirigente, ma ora, pur senza rinnegare le scelte dei Governi Renzi e Gentiloni, che ho votato, credo che sia necessario prendere atto della domanda di cambiamento che emerge tra i nostri iscritti e tra coloro che testardamente ancora pensano che siamo noi il presidio della democrazia nel nostro paese e che l’Italia ha bisogno del PartitoDemocratico.
Un Pd diverso, un Pd che creda in se stesso, un Pd che orgogliosamente ritrovi la sua strada, quella strada smarrita, quell’identità che tanti di noi vogliono che si riaffermi. Siamo il partito dell’innovazione, dello sviluppo, della scienza, della valorizzazione della scuola, dell’Università e della ricerca, del lavoro, ma anche dell’umanità, della giustizia sociale. Siamo il partito che crede nell’Europa, un’Europa che deve anch’essa cambiare, ma non con le parole d’ordine del governo giallo-verde, orientate allo sfascio, ma con scelte responsabili e condivise degne della nostra posizione di paese fondatore, nonché di terza economia dell’area euro. Chi ci governa ci ha costretti intanto in una posizione di subalternità, siamo dietro la lavagna, mentre meriteremmo di essere leader nella svolta, necessaria, per un cambiamento positivo verso il futuro. È su questa discontinuità responsabile che potremo cambiare volto ad un Europa che è geograficamente e culturalmente la nostra casa, contro i muri di ogni sorta e contro ogni nazionalismo becero e antistorico.
Siamo il partito che può rivendicare mille battaglie sui diritti. I diritti di tutti, dei bambini, dei giovani, delle donne, degli anziani. Vogliamo servizi adeguati in ogni regione d’Italia, in ogni comune, in ogni borgo. Ho ascoltato Zingaretti in questi mesi ed è stato naturale per me sostenerlo, perché si impegna su questi fronti, perché ama sinceramente il Partito Democratico e vuole farlo crescere di nuovo, trasformandolo in una forza che sia ancora in grado di vincere e di governare l’Italia.
Zingaretti è l’uomo che può mettere insieme sensibilità ed esperienze diverse, ripartendo proprio da tutti coloro che erano con noi quando facemmo nascere il Partito Democratico. Nicola Zingaretti è un uomo molto competente, ma semplice, determinato e inclusivo, ha una grande esperienza amministrativa in Provincia e in Regione, è a contatto da sempre con i problemi delle persone, con le marginalità, ma anche con il mondo produttivo, con l’economia di una parte importante d’Italia, attento ai temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, della sanità e dei servizi, quei servizi e quella sanità che il governo Salvini DiMaio non sarà più in grado di garantire con i tagli alle Regioni che si prospettano. Nicola Zingaretti può essere credibile davanti all’Italia del centrosinistra. l’Italia delle persone semplici e rispettose della legalità, del vivere civile, portatori di solidarietà e competenze.
Un’Italia che esiste ma non ci ha votato, si è rivolta altrove o è stata a casa masticando amaro. Per loro e con loro dobbiamo saper cambiare rimanendo fedeli ai nostri valori e all’impegno per il bene comune”. E’ la nota postata sul suo profilo dall’On. Pd Rosa Maria Di Giorgi.

Aeroporti, Nardella: “Con Lega si torna al Medioevo”

Sulla questione, oltre al sindaco Nardella, è intervenuta anche Di Giorgi (PD): “Dalla Lega gattopardismo della peggior specie. Salvini dice che le opere vanno fatte, ma a Firenze il suo partito è contro il nuovo aeroporto per meri calcoli elettorali”.

“La Lega col suo comportamento in Consiglio regionale sta dimostrando di essere contraria allo sviluppo in Toscana: i politici leghisti vogliono far ripiombare la Toscana nel Medioevo, vogliono riportare i toscani nelle caverne”. Lo ha affermato il sindaco di Firenze Dario Nardella, a proposito della posizione del partito sulla delibera per la variante al Pit relativa al potenziamento dell’aeroporto di Peretola, parlando di “comportamenti meschini” riguardo all’annunciata uscita dall’aula.

“Ormai i leghisti hanno buttato giù la maschera – ha aggiunto, a margine della ‘Festa dell’albero’ – sono contro lo sviluppo della Toscana, sono contro la città di Firenze e la nostra area metropolitana: non hanno nulla di diverso dai loro compagni di governo che sono i 5 Stelle. Anzi, almeno i 5 Stelle lo hanno sempre detto e sono chiari: i leghisti vanno a targhe alterne, a giorni pari e a giorni dispari, ma ora con il loro comportamento in consiglio regionale hanno gettato la maschera, sono contrari al lavoro, allo sviluppo, alle imprese”.

“Il voto contrario della Lega alle varianti al PIT di Peretola approvate ieri dalla commissione ambiente della Regione Toscana è solo l’ennesima riprova del cinico opportunismo politico che muove il partito di Salvini” denuncia la deputata del PD Rosa Maria Di Giorgi.

“La vicenda dell’aeroporto di Firenze mostra in maniera lampante tutto il becero gattopardismo della Lega: da una parte favorevole allo sviluppo ed alle opere infrastrutturali, come recentemente ribadito a proposito del TAV, dall’altra asservita alla logiche di potere e dunque contraria laddove la loro realizzazione sia proposta da amministrazioni ‘nemiche'”, sottolinea Di Giorgi.

“Noi siamo stati sempre rigorosi nell’affermare i principi dello sviluppo, senza interessarci del colore delle giunte. Così si comporta un partito serio, che non può essere una banderuola sulla base delle contingenze e delle convenienze”, aggiunge la parlamentare.

“Lo abbiamo denunciato da tempo e continueremo a farlo – conclude Di Giorgi -: la Lega, e la sua commissaria regionale Susanna Ceccardi, stanno svendendo Firenze e la Toscana per meri interessi di bottega: un’operazione sciagurata di cui gli elettori devono essere consapevoli.”

Leggi Razziali, Di Giorgi (PD) “Accanto a Liliana Segre affinché l’orrore non si ripeta”

“E’ il momento di non tacere, come molti, troppi italiani, fecero 80 anni fa. Anche a costo di sembrare impopolari. Perché, di fronte a certi abomini, il vero pericolo non è andare contro corrente, ma essere complici” dichiara la deputata in occasione della giornata di studi “La difesa della Razza e la Costruzione del nemico” in programma oggi in Palazzo Vecchio a Firenze

“Alle leggi razziali non si arrivò improvvisamente: si trattò un percorso durato anni, avallato in maniera scellerata dalla politica, da ampi settori della società, ed anche, purtroppo, da segmenti della cultura del nostro paese. E’ per questo che dobbiamo sempre ricordare. Perché solo capendo il passato possiamo ri-conoscere i pericoli che si annidano nell’oggi” lo afferma la deputata del PD Rosa Maria Di Giorgi, membro commissione cultura e istruzione della Camera, in occasione della giornata di studi “1938-2018, Ottant’anni dalle Leggi Razziali. La difesa della Razza e la Costruzione del Nemico” organizzata oggi a Firenze dal Sindacato Avvocati in collaborazione con AMI (associazione Matrimonialisti italiani) e la Fratellanza Militare di Firenze e il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana” che vedrà, tra gli altri, la partecipazione della senatrice Liliana Segre.

“Sono e sarò dunque sempre a fianco -dice Di Giorgi- di tutte le iniziative che servano a non dimenticare, a capire, a metterci di fronte alla nostre responsabilità come esseri umani, e dunque a fare i conti anche con un presente denso di insidie. Quando assistiamo infatti a comportamenti che ammiccano alla retorica dell’uomo forte’, del primato di alcuni contro altri, quando ascoltiamo parole di odio e di disprezzo verso i diversi, anche da parte di esponenti di primo piano delle istituzioni, è segno che la misura comincia ad essere colma e che non va abbassata la guardia. Perché il peggio può sempre arrivare.”

“Ricordare questo anniversario serve per capire di più le radici di quelle leggi che nel giro di pochi mesi hanno stabilito cose assurde, partendo dall’idea ridicola che esistesse una pura razza italiana da difendere, e dalla volontà di combattere l’ebraismo visto come nemico politico”. Lo ha affermato Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, parlando a margine di un’iniziativa a Firenze per gli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali.


In questo senso, ha osservato Onida, l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza a scuola “può servire: vuol dire studiare, conoscere la nostra storia, leggere la nostra Costituzione e altri testi che possano aiutare a capire la società in cui viviamo”.

Di Giorgi, Ferri e Lotti: Governo si attivi per assicurare piena giustizia a Niccolò Ciatti

“A Firenze e a Scandicci viviamo ancora un profondo dolore per la morte di Niccolò Ciatti, ucciso con barbara violenza in quella maledetta notte del 12 agosto 2017 a Lloret de Mar. Sono volato in Spagna, d’accordo con il sindaco di Scandicci Sandro Fallani, per incontrare la Procura Generale Nazionale e il sindaco della cittadina spagnola”. Lo scrive il sindaco dario Nardella su facebook.

“Dalla missione in Spagna del sindaco Nardella arriva la conferma che il processo per la vile uccisione di Niccolò Ciatti partirà finalmente agli inizi del 2019: ci attendiamo che il Governo segua con la massima attenzione la vicenda, assicurando alla famiglia tutto il sostegno necessario, e spingendo affinché vengano appurate fin in fondo tutte le responsabilità”. Lo dichiarano i deputati PD Rosa Maria Di Giorgi , Cosimo Ferri e Luca Lotti all’indomani dell’incontro tra Il sindaco di Firenze Dario Nardella, e la Fiscalia General del Estado (la pubblica accusa spagnola a livello centrale).

“Dai filmati che abbiamo visionato appare evidente come Niccolò, in quella tragica notte, sia stato barbaramente picchiato da tre diverse persone, ognuna delle quali deve essere chiamata a rispondere delle proprie specifiche responsabilità. Allo stesso modo vanno esaminate le eventuali carenze strutturali ed organizzative del locale dove si è consumata la tragedia. Lo dobbiamo alla famiglia di Niccolò, ai suoi amici, e anche tutti quei ragazzi che vogliono solo divertirsi e non possono trovarsi nella situazione di dover rischiare la vita, se non perderla come purtroppo accaduto a Niccolò, per dei balordi che usano una discoteca come un ring in cui sfogare i propri istinti bestiali” aggiungono i parlamentari PD.

Che concludono: “ci aspettiamo dunque che il Governo, nel rispetto delle prerogative dello Stato Spagnolo, sappia far sentire la propria voce in maniera ferma affinché sia fatta finalmente verità e giustizia per Niccolò”

“Abbiamo toccato – continua il primo cittadino di Firenze su Facebook – con mano l’attenzione e l’impegno delle autorità giudiziarie che stanno chiudendo l’istruttoria che dovrebbe portare al processo intorno a febbraio. Ringrazio il sindaco di Lloret de Mar che ha promosso un’azione popolare a sostegno della pubblica accusa. La Città metropolitana di Firenze e il Comune di Scandicci gli prepareranno una memoria per collaborare in tutte le forme possibili e seguire il processo affinché sia spedito ed efficace. Il nostro unico pensiero è aiutare la famiglia Ciatti ad ottenere giustizia”.

“Non vogliamo vendette – ha concluso il sindaco -, vogliamo solo che questi atti di violenza non si ripetano più e che i nostri giovani possano divertirsi senza rischiare in modo assurdo le loro vite. Questo dramma ci ha unito più di prima nell’impegno per una società non violenta. Lo dobbiamo a Niccolò”.

Di Giorgi (PD): ” Attacchi del M5S a stampa, vili e pericolosi”

“Il diritto di critica è sacro ma non deve mai travalicare i limiti della decenza, sfociando nell’intimidazione istituzionale: ovvero esattamente quello che abbiamo letto in questi giorni da parte del vicepresidente del consiglio Luigi Di Maio e del suo collega di partito Alessandro Di Battista.” Lo afferma la deputata del Partito Democratico Rosa Maria Di Giorgi.

“Hanno attaccato in maniera vile e pesante l’intera categoria dei giornalisti – continua Di Giorgi -. Un fatto grave che va censurato con forza. Bene hanno fatto dunque i giornalisti a protestare oggi in tutta Italia: a loro va la mia vicinanza e la mia solidarietà.”

“Siamo  chiaramente di fronte ad una concezione illiberale della società –  aggiunge la deputata -: gli attacchi sguaiati che hanno fatto seguito all’assoluzione della sindaca Raggi vengono pochi giorni dopo l’attacco frontale contro alcune testate ree di criticare il Movimento, il progetto di abolizione dell’Ordine dei Giornalisti, e  quello di una legge sull’editoria che sa tanto di rappresaglia contro chi non vuole allinearsi.”

“Come opposizione vigileremo affinché questo non accada, perché in gioco non c’è solo il lavoro di centinaia di migliaia  di professionisti ma l’essenza stessa della libertà di pensiero che è il fulcro di qualsiasi democrazia” conclude Di Giorgi.

Di Giorgi (PD): “Da governo giallo-verde solo tagli alla cultura”

“Che negli obiettivi di Lega e M5S  la cultura fosse destinata a recitare la parte della  cenerentola,  era già  chiaro in campagna elettorale. Dopo i primi mesi di Governo grilloleghista  il quadro che abbiamo di fronte è  addirittura peggiore di quanto ci si potesse attendere.”

Lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, deputata del Partito Democratico, nel giorno dell’inaugurazione del Forum delle capitali europee della cultura che si riunisce oggi e domani a Firenze.
“Nessun investimento, – continua la deputata PD – un disinteresse palpabile e una serie di dolorosi tagli  imposti già nella legge di bilancio, tanto per far cassa. Del resto cosa aspettarsi di diverso da un Governo che prospera sulle fake news e per cui la scienza è solo  un fastidioso.ostacolo alle proprie politiche oscurantiste? “
“Al ministro Bonisoli – continua Di Giorgi – che oggi sarà a Firenze per  il primo simposio delle città d’arte chiediamo di riportare la cultura al centro dello sviluppo del nostro Paese così  come noi del PD abbiamo fatto nei cinque anni di governo del centrosinistra.  A questo proposito potrebbe cominciare, ad esempio,  dai decreti attuativi della legge sullo spettacolo dal vivo di cui sono stata promotrice in prima persona” aggiunge Di Giorgi.
“Non vorremmo che dallo slogan ‘con la cultura non si mangia’ si passasse a quello addirittura peggiore ‘con la cultura non si governa’: un bel cambiamento, indubbiamente, di cui andare ben poco fieri però” conclude la deputata PD.
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