Cingolani a Commissione Ue: “Fsru Piombino esente da Via”

“Si provvede a informare codesta Commissione Europea dell’esenzione del progetto relativo all’opera ‘Fsru Piombino e collegamento alla rete nazionale gasdotti’ dall’applicazione delle disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale”.

Lo scrive il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in una lettera inviata alla Commissione europea che è anche pubblicata sul sito del Commissario straordinario per il progetto del rigassificatore di Piombino (Livorno).

Nel documento Cingolani spiega che “la suddetta previsione è giustificata dalla circostanza che l’urgenza di giungere alla realizzazione di nuova capacità di rigassificazione mediante unità galleggianti di stoccaggio è tale che eventuali ritardi o ostacoli suscettibili di impedirne una tempestiva attuazione risultano contrari all’interesse dei cittadini italiani e finirebbero per mettere a repentaglio la sicurezza energetica del Paese”.

Nella lettera Cingolani ha inoltre spiegato che “l’eccezionalità della situazione attuale,
connotata dal prodursi degli effetti del conflitto russo-ucraino sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici in un contesto di mercato di particolare volatilità dei prezzi delle materie prime, ha condotto il Governo ad adottare disposizioni urgenti per la realizzazione di nuova capacità di rigassificazione, allo scopo di soddisfare i fabbisogni
essenziali del Paese. Questa esigenza è resa ancora più urgente dalla riduzione delle forniture di gas provenienti dalla Russia, unitamente alla difficoltà di garantire un quantitativo idoneo di stoccaggio di gas in considerazione della suddetta volatilità
dei prezzi, nonché, non da ultimo, dall’approssimarsi della stagione invernale”.

Per questo motivo, continua Cingolani, con il decreto-legge del 17 maggio 2022 è stata prevista “la nomina di uno o più commissari straordinari del governo per la realizzazione delle opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente, incluse le connesse infrastrutture”.

Cingolani ricorda la nomina del presidente della Toscana, Eugenio Giani, a commissario del progetto per Piombino (Livorno). “La Regione Toscana – continua – ha provveduto a dedicare un’apposita sezione del proprio sito al commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore, sulla quale sono stati pubblicati e resi accessibili ai fini della più ampia partecipazione dei soggetti interessati, l’istanza” di Snam e la documentazione progettuale. Cingolani ribadisce, infine, che dalle interlocuzioni tra Snam e Giani è emerso che “per espressa condivisione tra i due soggetti e nell’interesse
della comunità locale, la permanenza della nave Fsru presso la banchina del porto di Piombino sarà autorizzata non oltre tre anni e che sarà individuato un sito per la successiva ubicazione offshore della nave stessa”.

Giani, colloquio con Enel Gp per rinnovabili a Piombino

“Riguardo ai dieci punti del memorandum Piombino in queste ore ho avuto un utile colloquio con Enel Green Power che è il soggetto a cui pensiamo per quanto riguarda l’aspetto delle energie rinnovabili, ovvero la capacità che possiamo avere di rimuovere il ferro vecchio dell’epoca dell’altoforno per poterlo sostituire con pannelli fotovoltaici e con pale eoliche”.

Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, sulle opere di compensazione per la città di Piombino (Livorno) che dovrebbe ospitare il rigassificatore.

“Sto lavorando naturalmente sulla strada 398 – ha poi ricordato Giani – sono andato dall’amministratore delegato di Anas per il lotto 1. Stiamo lavorando sul lotto 2 quello che dalla Darsena nord conduce al porto. Sto lavorando coi direttori generali del ministero per i progetti di bonifica e le cose stanno andando bene”.

In questo momento, ha detto Giani, “vedo molte chiacchiere intorno al rigassificatore, ma vedo che solo la struttura commissariale di cui mi sono dotato sta lavorando per Piombino, ovvero per quelle cose che devono essere fatte a Piombino. Al sindaco che devo dire? Io l’ho capito, per lui sono un’ossessione psicologica. Vediamo, spero che risolva i suoi
problemi. Sempre a concentrarsi su di me, sulle mie dimissioni. Se gli fa piacere, lo faccia. Mi sembra che non serva a nulla per Piombino, ma libero di fare ciò che vuole”.

Sul rigassificatore “c’è un iter che è partito con la richiesta a 30 enti
di esprimersi e da qui al 19 settembre i 30 enti che devono esprimere il parere ce lo stanno facendo pervenire. Mano a mano che completano il loro parere, noi lo recepiamo. E’ inutile che mi metta a commentarli uno per uno. Il 19 settembre inizieremo una conferenza dei servizi in cui prenderemo atto di questi pareri e saranno valutati in sede tecnica per continuare ad approfondire attraverso le controdeduzioni” -ha continuato Giani – “Poi il 29 ottobre è il termine per rilasciare l’autorizzazione. Oggi siamo in una fase transitoria fino al 19 settembre quando faremo il check-up perché avremo tutti i pareri dei 30 enti abilitati a darlo”.

Piombino, sindaco: “Chiedo a Giani di dimettersi da commissario”

“Oggi ho inviato al presidente della Regione Eugenio Giani una lettera nella quale, alla luce della caduta del Governo Draghi e la conseguente instabilità politica del Paese, gli chiedo di dimettersi dal ruolo di commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore a Piombino”.

Così il sindaco di Piombino (Livorno) Francesco Ferrari, che in una nota fa sapere che: “viste le ormai imminenti elezioni, ritengo giusto che la decisione sul futuro di questo progetto così dannoso per la città sia rimesso nelle mani della futura guida politica del Paese nella sua piena capacità e le dimissioni del commissario sono indubbiamente un
valido strumento per interrompere il procedimento amministrativo fino alla formazione del nuovo esecutivo”.

Ferrari ha chiesto di convocare una conferenza dei capigruppo in consiglio comunale
per discutere e firmare la lettera. “A questa convocazione – spiega Ferrari – il Pd ha risposto annunciando la propria assenza in quanto non disponibile a firmare il documento perché,
secondo i capigruppo Pd e ‘Anna per Piombino’, ‘le dichiarazioni rilasciate dal presidente Giani sono al momento garanzia per tutti'”.

“Mi chiedo quale garanzia – osserva ancora – possa dare un commissario che è stato uno dei principali protagonisti della scelta di Piombino come sede del rigassificatore. Quel che,
invece, non mi chiedo più, perché ormai appare chiaro, è da che parte sta il Pd: da quella del partito e non dei cittadini”.

Giani: per rigassificatore Piombino chiederò doppia valutazione ambientale

Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, presentando in aula di palazzo del Pegaso una comunicazione sul rigassificatore nel porto di Piombino.

“Ho letto sulla stampa che il rigassificatore salterà la procedura di Via, ebbene, io vi assicuro che pretenderò doppia valutazione di impatto ambientale; vi dò davvero la mia parola: firmerò solo se avrò doppia Via e garanzie di sicurezza ambientale per la popolazione”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, presentando in aula di palazzo del Pegaso una comunicazione sul rigassificatore nel porto di Piombino.

 “Il rigassificatore è un argomento che si riconnette a quella che è la scelta strategica, storica, fondamentale per gli interessi del paese, per trovare fondi di autosufficienza e garantire l’indipendenza dal gas della Russia”  ha esordito  Giani. che ha ricordato come sia stato il Governo a scegliere i due siti in Italia: Piombino e Ravenna.

In via ordinaria il procedimento autorizzativo ha durata prevista di 200 giorni ma il decreto legge del Governo, tenuto conto della urgenza e strategicità dell’opera, accorcia i tempi, prevedendo che l’autorizzazione sia rilasciata dal commissario, entro 120 giorni dalla data di ricezione dell’istanza”. La comunicazione annuncia anche la firma di un’ordinanza per “istituzionalizzare la struttura di staff di cui il sottoscritto si avvarrà e il cui coordinamento sarà attributo al direttore generale della Giunta, Paolo Pantuliano”, cui Giani ha invitato anche un pool del Consiglio regionale, “vero fulcro tra le esigenze nazionali e le garanzie sul piano locale”. Ad oggi, come specificato nel documento, “non è stata ancora presentata l’istanza, ma tutto lascia presupporre che Snam lo farà nei prossimi giorni” e il progetto di massima prevede “l’ormeggio presso la banchina est della darsena nord del porto di Piombino di una nave di poco meno di 300 metri di lunghezza e capacità di volume stoccato attorno ai 170mila metri cubi. Il metano gassificato verrà trasferito via condotta sino al punto di ingresso della rete nazionale gasdotti posto a circa otto chilometri”.

“Ho stilato un  memorandum in 10 punti che prevede una serie di adempimenti” su cui chiede “disponibilità” e “concretezza” da parte del Governo. Da un lato avremo quindi l’avvio dell’iter da parte di Snam, che coinvolgerà ben trenta soggetti, dall’altro ci sarà il lavoro di Giani sul decalogo: completamento del porto, bonifica delle falde, bonifica delle aree del demanio marittimo, fonti rinnovabili, idrogeno valley, lotto della 398, sconti su bollette per cittadini e imprese, rilancio del polo siderurgico, sostegno a chi svolge attività di itticoltura” ha detto Giani. Che ha annunciato che venerdì primo luglio sarà presente alla seduta straordinaria del Consiglio comunale di Piombino per discutere del tema. Non solo, ma in qualità di garante dei cittadini, sul rigassificatore, il governatore è stato chiaro: “Come commissario mi sento garante dei cittadini, quindi finché io non ho assicurato le condizioni di sicurezza, di impatto ambientale e di rispetto della salute della popolazione nella città e nel porto di Piombino non firmo niente”. “È indubbio – ha spiegato – che i cittadini si devono sentire garantiti; possono esserci tutte le normative che si vuole, ma l’obiettivo deve essere sempre uno: la salute e la sicurezza dei cittadini”.

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