🎧 A Palazzo Strozzi arrivano le “Invasioni”. La diretta su Controradio

Giovedì 9 maggio, dalle ore 17 alle ore 23, il Gabinetto Vieusseux di Firenze, in occasione della mostra di Palazzo Strozzi “Anselm Kiefer. Angeli caduti”, organizza una giornata di eventi dal titolo “Invasioni”. Incontri, talk, letture, performance, spettacoli musicali e teatrali sulla guerra, uno dei temi che Anselm Kiefer esplora  nella sua arte. Le guerre di oggi, quelle di ieri, che invitano a una riflessione sul nostro presente.

Invasioni, sarà una sei ore non stop tra il  Vieusseux e il Cortile di Palazzo Strozzi,  con Patrick Zaki, Padre Bernanrdo, Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli, Fulvio Cauteruccio, Peppe Voltarelli, Giorgio van Straten, Ugo Nespolo e molti altri. Diretta su Controradio, media partner dell’evento, a partire dalle 20.
La presentazione dell’evento

🎧 Chiara Brilli ha intervistato Riccardo Nencini e Arturo Galansino rispettivamente presidente del Gabinetto Vieusseux e direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi.

Ginevra Di Marco Trio

“Invasioni”, con il patrocinio del Comune di Firenze, trasformerà i differenti spazi di Palazzo Strozzi, la Sala Ferri e il Cortile, in un atelier creativo che prosegue, nel solco della tradizione, a riposizionare la nascita del Gabinetto di lettura, fondato nel 1819 da Giovan Pietro Vieusseux, alla sua natura originaria: un luogo aperto alla conversazione, al confronto e allo scambio di idee.

Peppe Voltarelli

“Non è un paradosso: le passioni sono come la guerra, trovano sempre un modo per ucciderti. Ma non hai alternativa. Devi coltivarle per vivere – spiegano il Presidente Riccardo Nencini e il Direttore Michele Rossi del Gabinetto Vieusseux -. Di fianco agli ‘Angeli caduti’ di Kiefer sfilerà la passione violenta per le arti che cantano la ribellione alla guerra: parole, note, colori, nel giorno che anticipa, settantanove anni dopo, la fine della Seconda Guerra Mondiale. Palazzo Strozzi, sede del Gabinetto Scientifico Letterario, si trasformerà il 9 maggio, fino alla notte, in palazzo aperto al mondo. Multilingue, un caleidoscopio. Una babele”.“La Fondazione Palazzo Strozzi è lieta di collaborare con il Gabinetto Vieusseux in occasione dell’iniziativa Invasioni – dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi -. Questa sinergia rappresenta un momento unico di condivisione culturale, in cui le due istituzioni si uniscono per promuovere l’arte e la conoscenza. Siamo entusiasti di offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente e stimolante che celebra la bellezza e la diversità delle espressioni artistiche”.

Fulvio Cauteruccio

PROGRAMMA

ore 17 – Sala Ferri

Per non morire d’arte

un talk con Riccardo Nencini, Arturo Galansino e Ugo Nespolo

coordina Olga Mugnaini

a seguire

Guerre, case e conflitti

performance di Anna Corcione tratta da “La mia casa” ore 18 – Sala Ferri

Sogni e illusioni di libertà

incontro con Patrick Zaki, a partire dal suo libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” (La nave di Teseo, 2023) in dialogo con Fulvio Paloscia

a seguire

Why Roci canta “Cartagine” ore 19 – Sala Ferri

Angeli ribelli

incontro con Padre Bernardo Gianni in dialogo con Chiara Dino

ore 19.30 – Sala Ferri

Nigredo. Etica ed estetica del nero nell’opera di Anselm Kiefer

incontro con Federico Leoni

ore 20 – Cortile di Palazzo Strozzi

Invasioni in musica

selezione musicale a tema, a cura di Controradio

ore 20.45 – Cortile di Palazzo Strozzi

Cantando si va alla guerra

Compagnia Krypton

di e con Fulvio Cauteruccio

voce narrante Flavia Pezzo

musiche dal vivo di Peppe Voltarelli

direzione tecnica Massimo Bevilacqua

ore 21.30 – Cortile di Palazzo Strozzi

Invadere invasioni

con un estratto dal concerto

Memoria parla, consolante”

Ginevra Di Marco voce

Francesco Magnelli piano, magnellophoni

Andrea Salvadori chitarra classica, tzouras, electronics

Giorgio van Straten voce narrante

Riccardo Nencini nuovo presidente del ‘Gabinetto Viesseux’

Firenze, Riccardo Nencini sarà il nuovo presidente del Gabinetto Viesseux, la prestigiosa istituzione cultuale italiana che ha sede a Palazzo Strozzi a Firenze, fondato nel 1820 per volere di Giovan Pietro Vieusseux.

Riccardo Nencini sostituisce Alba Donati, dimissionaria. Ad annunciarlo il sindaco Dario Nardella che ha spiegato che Donati ha lasciato il suo incarico “per motivi legati ai suoi impegni di lavoro e al suo progetto della libreria in Garfagnana” e che dopo aver ricevuto la lettera di dimissioni “mi sono adoprato per individuare un nuovo presidente e ho chiesto di assumere la presidenza” all’ex senatore ed ex segretario del Psi Riccardo Nencini, “una figura di alto profilo istituzionale”, ha concluso il sindaco.

“Nencini – ha ricordato Nardella – è già stato sottosegretario di Stato e ha appena concluso la sua esperienza di presidente della Commissione Cultura al Senato, ha accumulato un’esperienza istituzionale di indubbio rilievo. È un uomo di cultura, sono sicuro che potrà far bene questo lavoro che è stato ricoperto con grande intelligenza e impegno da Alba Donati. Voglio ringraziare Alba perché oltre a essere una cara amica, è una grande intellettuale che ha diretto con passione la carica di presidente. Colgo l’occasione per dire che non c’è stato alcun taglio al bilancio del Gabinetto, il budget 2022 è lo stesso del 2021”.

Nencini: cercare tunnel segreto da Pitti a Forte Belvedere

E’ la richiesta avanzata dal Presidente della Commissione istruzione e Cultura del Senato, on. Riccardo Nencini, attraverso una interrogazione parlamentare rivolta al ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini.

“Autorizzare un’ispezione che possa accertare definitivamente la presenza di un sottopassaggio che collegherebbe Palazzo Pitti con il Forte Belvedere a Firenze, considerato che non è stato possibile, ad oggi, effettuare approfondite indagini finalizzate ad accertare la presenza del sottopassaggio, quando sarebbe di grande rilevanza culturale verificare l’esistenza della galleria sotterranea”.

E’ la richiesta avanzata dal Presidente della Commissione istruzione e Cultura del Senato, on. Riccardo Nencini, attraverso una interrogazione parlamentare rivolta al ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini.

Nell’interrogazione si legge che “la fortezza di Santa Maria in San Giorgio del Belvedere realizzata tra il 1590 e il 1595, meglio nota come Forte Belvedere, è un’opera architettonica fiorentina nel punto più alto della collina di Boboli; Palazzo Pitti è un imponente palazzo rinascimentale risalente al 1458, che si trova nella zona di Oltrarno, a breve distanza da Ponte Vecchio; la distanza tra il Forte e il Palazzo de Pitti  è di circa un chilometro se percorsa a piedi; in una raccolta di piante e schizzi, Odoardo Warren, soprintendente alle piazze forti del Granducato di Toscana, sosteneva vi fosse una galleria sotterranea che collegava Palazzo Pitti con il Forte Belvedere.

In particolare scriveva:’…si comunica al Forte Belvedere dal Palazzo de’ Pitti per mezzo di una galleria sotterranea. Si educavano in questo palazzo i principi della casa de’ Medici ed ora serve di quartiere per gli uffiziali della guarnigione…’; è nella tradizione che detto passaggio esista davvero e che vi si abbia accesso da una scaletta in pietra costruita alla fine dell’Ottocento e collocata in Forte Belvedere, non lontana dalla Camera del Tesoro cui lavorò Bernardo Buontalenti; taluni sostengono invece che al di sotto del giardino vi sia solo un canale di scolo; alcuni geologi hanno a loro volta appurato che non vi sia un semplice tunnel, ma un manufatto di mattoni”. “Sarebbe comunque utile approfondire” l’esistenza del tunnel che colleghi il forte con il palazzo Pitti , conclude Nencini nell’interrogazione.

Nencini (Orgoglio Toscana): 20 mila posti di lavoro in Toscana in sei mesi grazie a recovery found

Lo ha detto il senatore e presidente del consiglio nazionale del Psi, on. Riccardo Nencini alla presentazione dei candidati socialisti nella lista ‘Orgoglio Toscana’ che appoggia la candidatura di Eugenio Giani

“La disoccupazione si è allargata, ha colpito i più giovani. Arriveranno le risorse del Recovery Fund, speriamo anche parte del Mes: noi vogliamo usare 500
milioni, attingendoli subito dal bilancio regionale, per creare in sei mesi 20mila posti di lavoro in Toscana per i giovani, con l’obiettivo della valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio e dell’ambiente”. Lo ha detto il senatore e presidente del consiglio nazionale del Psi, on. Riccardo Nencini alla
presentazione dei candidati socialisti nella lista ‘Orgoglio Toscana’ che appoggia la candidatura di Eugenio Giani. “Questa è la prima misura da fare – ha aggiunto -. Dobbiamo anche valorizzare il territorio minore e i beni artistici e culturali
minori”. Parlando della lista Nencini ha spiegato che “i candidati socialisti di ‘Orgoglio Toscana’ sono circa il 50%. Si prefigura come la lista riformista perfetta. L’obiettivo del 3% è raggiungibile, c’è poi una raccolta di forza intorno a Giani che è nella condizione di farcela, non solo per i sondaggi ma come espressione di una tradizione riformista che in Toscana ha un suo peso. L’importante è mettere argomenti concreti per affrontare una fase delicatissima, non siamo ancora fuori dall’emergenza Covid e quindi serviranno un anno, un anno emezzo di provvedimenti transitori per rimettere la Toscana in
perfetto galleggiamento, con un occhio al lavoro”.

Nencini (PSI): Basta con l’emergenza isituzionale”

“C’è bisogno di condivisione, di creare spirito civico, non di promuovere la paura come stile di governo in modo da giustificare continuamente scelte di vertice”

ASCOLTA L’INTERVISTA

 

Il “di-VINO” di Giorgio Butini arriva a Sesto Fiorentino

Marzo è il mese della rinascita della natura. E a Sesto Fiorentino arriva una mostra di scultura che è un inno alla bellezza e ai valori della vita, in perfetto connubio tra forza e armonia delle forme. La Soffitta Spazio delle Arti ospiterà, nelle sale della storica galleria del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata, dall’1 al 31 marzo, “di-VINO”, la personale dell’artista fiorentino Giorgio Butini.

La mostra sarà inaugurata alla presenza del sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, e del senatore Riccardo Nencini, amico dell’artista. “Con questa proposta – sottolinea Francesco Mariani, responsabile del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata – portiamo delle splendide sculture di grandi dimensioni nella nostra galleria. Era un po’ di tempo che mancava una personale scultorea nel nostro calendario, ma l’attesa sarà ripagata dalla straordinaria energia ed espressività che le opere di Butini trasmettono. Sarà l’occasione per provare emozioni uniche”.

Giorgio Butini è nato a Firenze il 25 febbraio 1965 e fin da bambino ha manifestato una grande predisposizione per il disegno e le arti figurative.
“All’inizio – racconta l’artista – era un semplice gioco che si è trasformato, negli anni, prima in passione e poi in ragione di vita. Ho fatto mio il linguaggio dei segni, prima di quello della parola”. Butini ha frequentato il Liceo artistico “Cavour” a Firenze, svolgendo contemporaneamente attività formative presso botteghe private di famosi artisti. Ha compiuto anche studi approfonditi sul corpo umano, frequentando corsi di anatomia presso l’Università di Firenze.

“Nel 1982 ho conosciuto lo scultore Antonio Berti – riprende – e ho avuto l’opportunità di frequentare assiduamente la sua bottega. Dal 1985 al 1989 sono entrato a far parte, come allievo, dell’Accademia privata dell’artista Raimondo Riachi a Firenze, ambiente che ho continuato a seguire come collaboratore dal 1990 al 1994. La formazione presso la bottega del maestro mi ha permesso di acquisire una vasta esperienza in molteplici discipline e tecniche, specializzandomi sia come scultore sui materiali più vari (marmo, pietra, creta, bronzo, alabastro) che come pittore. La mia esperienza si estende anche al campo dell’arte orafa, dal modello in cera alla fusione ed al cesello, con specializzazioni anche nell’ambito del restauro di dipinti e affreschi”.

Dea del Sole

Di lui scrive così lo storico, scrittore ed ex politico Gianni Conti: “Scultore fiorentino di nascita e di vocazione artistica, Giorgio Butini è ispirato quasi costantemente da un realismo drammatico, ricco di movimento espressivo delle figure, svolto con uno stile e un linguaggio raffinato. La sua invenzione artistica plasma la materia in modi mai scontati, ispirati all’armonia pura delle forme.

La passione per il corpo umano, approfondito con studi anatomici nel campo della medicina, ha portato Giorgio Butini ad esprimere in una tensione quasi esasperata la sua sintesi ideale tra forma e spazio, tra movimento e forza, che nelle sue opere si fanno dinamismo o puro e plasticità armonica. Allievo dello scultore Antonio Berti, Butini ha fatto propria la lezione accademica, elaborandola in una visione del tutto personale, tra classico e fantastico. Spesso ispirate da fatti e situazioni legati alla nostra epoca, le opere di Butini rappresentano arte matura e trasmettono con vigore la sensibilità profonda e la spiritualità dell’artista. La sua opera, così profondamente caratterizzata da valori etici oltre che espressivi, è prossima a varcare i confini di una già lusinghiera affermazione nazionale, per diffondersi con successo anche in ambiti e culture a noi lontani”.

Le sculture del Butini degli ultimi tempi – che si è fatto notare negli anni novanta con il ciclo “Metamorfosi”, sino a giungere ad un palcoscenico internazionale – sono ispirate alle “divinità”: in un intreccio tra luci ed ombre, le forme plasmate riportano a galla le nostre emozioni smarrite in una intensa esperienza percettiva.

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