Ciclovia Tirrenica: risorse ripartite tra Liguria, Toscana e Lazio

Sottoscritta stamani l’intesa tra Liguria, Toscana e Lazio per la ripartizione delle risorse provenienti dal Ministero delle Infrastrutture destinate alla ciclovia tirrenica. Il tracciato ciclabile avrà una lunghezza complessiva di 700 km e si estenderà da Ventimiglia a Roma. I milioni destinati al progetto sono in totale 16.

Le risorse ripartite sono in totale 16 mln di euro di cui: 6 mln per Regione Liguria, 5,3 per Regione Toscana e 4 milioni per il Lazio. Ad esse si aggiungono 1,2 milioni di euro per la progettazione complessiva. Le risorse, messe a disposizione dal Mit, saranno destinate alla realizzazione di un primo lotto funzionale in ognuna delle tre regioni che verrà deciso all’interno della progettazione di fattibilità tecnico-economica.
Dopo queste prime risorse l’impegno del governo è quello di stanziare 40 milioni per anno, a partire dal 2020 fino al 2024. “La ciclovia tirrenica per noi è un importante obiettivo, fondamentale per incrementare le nostre infrastrutture turistiche e i nostri percorsi ambientali”, spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone.

Carburanti: maxi evasione, indagini partite da Pescia

Una maxi evasione fiscale da 30 milioni di euro è stata scoperta dalla guardia di finanza di Pistoia e dall’Agenzia delle dogane nel settore della importazione e commercializzazione di carburanti, nell’ambito di un’operazione denominata ‘Gasoline free’.

Diciassette soggetti residenti in Toscana, Campania e Piemonte, che a seguito della maxi evasione scovata dalla Guardia di Finanza sono stati indagati per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi fiscali, hanno ricevuto provvedimenti di misura cautelare: 3 sono in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 11 sono sottoposti all’obbligo di dimora.

Sequestrati anche beni per un valore di 20 milioni e 11 società, 8 delle quali risultate fittizie, tutte operanti nel settore dell’importazione e della commercializzazione degli idrocarburi con sede in Toscana, Campania, Lazio ed Emilia Romagna.

Le indagini sono partite da una società di Pescia (Pistoia) considerata “terminale privilegiato” di altre aziende fittizie per evadere l’Iva.

In bicicletta dalla Toscana ad Amatrice per terzo anniversario terremoto

In bicicletta dalla Toscana ad Amatrice, per ricordare il terzo anniversario del terremoto che ha sconvolto il centro Italia. E’ l’iniziativa della Croce Viola di Sesto Fiorentino, che anche quest’anno, ha organizzato una spedizione ciclo-turistica che porterà un gruppo di volontari dell’associazione nel cuore del cratere sismico.

Cinque tappe dalla Toscana ad Amatrice, 380 i chilometri attraverso quattro regioni (Toscana, Umbria, Lazio e Marche) e sei province (Firenze, Arezzo, Perugia, Foligno, Rieti e Macerata), verranno percorsi dai sei protagonisti di questa iniziativa della Pubblica assistenza: il capo-missione e ideatore è Giulio Molinari: pensionato 62enne, volontario da anni dell’associazione, si occupa sia di soccorso sanitario che di protezione civile; insieme a lui il decano Andrea Sarti (73 anni), Luca Landi (58 anni, di professione elettromeccanico) e il più giovane delle spedizione: Massimo Giannini, 56 anni metalmeccanico; senza dimenticare i due pistoiesi, Alessandro Biagioni e Andrea Masi: entrambi 59enni, il primo poliziotto in pensione, il secondo geometra. A completare il team altri due volontari, Vander Savoia e Davide Costa, che si occuperanno del supporto logistico.

Cinque le tappe in programma: martedì 20 la spedizione partirà da Sesto Fiorentino, non prima di aver incontrato alle 10.30 in Palazzo comunale l’assessore alla Protezione civile Diana Kapo, e raggiungerà Arezzo dopo 90 chilometri e un percorso lungo la valle dell’Arno; il giorno successivo di nuovo in bici per la seconda tappa di 113 chilometri, che si concluderà a Todi, una frazione lungo le colline umbre, costeggiando le sponde del lago Trasimeno; giovedì 22 la tappa, la più impegnativa dal punto di vista dell’altimetria, vede 115 chilometri di tragitto passando da Spoleto, Cascia e la successiva entrata nel Lazio, con l’arrivo a Cittareale, dove i ciclisti saranno accolti dal sindaco Francesco Nelli; il giorno successivo sarà invece riservato a un percorso che porterà il gruppo ad Accumuli, Grisciano e Arquata del Tronto e che si concluderà la notte del 24 agosto con la partecipazione alla fiaccolata in programma ad Amatrice per ricordare le vittime del sisma.

L’ultima tappa è in programma la mattina del 24, quando il gruppo di volontari raggiungerà Amatrice attraverso quella stessa strada che molti di loro percorsero tre anni fa con la Colonna mobile della Regione Toscana per portare i primi aiuti alla popolazione, e incontrerà il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella.

“Anche quest’anno – spiega l’ideatore della “biciclettata” Giulio Molinari, che arrivò ad Amatrice con la Croce Viola poche ore dopo il sisma del 24 agosto – abbiamo voluto salire in bicicletta e tornare di nuovo nelle zone colpite dal terremoto. Crediamo che ogni iniziativa organizzata per tenere alta l’attenzione su quel territorio che abbiamo imparato a conoscere nell’agosto di tre anni fa sia fondamentale. E proprio in quell’ottica si inserisce il nostro ‘pellegrinaggio laico’. Questi chilometri per noi non significano fatica, ma solidarietà, amore e vicinanza a chi in quelle tragiche circostanze ha perso tutto”.

“Quando i nostri volontari – il commento di Dimitri Bettini, presidente di Anpas Toscana – scendono in aiuto della popolazione, non compiono solo il loro dovere. La loro umanità crea legami che difficilmente si sciolgono nel tempo. La Croce Viola organizza da tre anni questa iniziativa che non è solo testimonianza, ma un segno concreto di amicizia, oltre a un modo per proseguire con le azioni di supporto alla ricostruzione. Anpas Toscana è insieme alle sue associazioni, e supporta i progetti di aiuto per la popolazione del Centro Italia colpita dal sisma”.

In Toscana crescono le frodi creditizie, 1.315 casi nel 2018

In Toscana sono stati 1.315 i casi di frodi creditizie perpetrate mediante furto di identità nel 2018, in crescita del +1,7% rispetto alla precedente rilevazione, dato che posiziona la regione al 9/o posto della graduatoria nazionale guidata nell’ordine da Campania, Lombardia e Lazio.

Da quanto emerge dai dati presentati nella 28/a edizione dell’ Osservatorio Crif – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie, a livello provinciale, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato nella provincia di Firenze, con 281 casi, seguita da Pistoia, con 155, e da Pisa e Livorno, entrambe con 150. Ad Arezzo se ne contano 126, a Grosseto 60, a Massa Carrara 83, a Prato 99, a Siena 82. Gli incrementi più consistenti rispetto alla precedente rilevazione, precisa una nota, riguardano le province di Prato, addirittura con un +47,3%, di Pistoia e Arezzo, entrambe con +29,4% e Livorno, con +18,8%.

Nel 2018 in Italia si sono verificati oltre 27.000 casi di frodi creditizie realizzate mediante furto d’identità, la perdita economica stimata ha superato i 135 milioni di euro con un importo medio pari a circa 5.000 euro. La ripartizione delle frodi per regione di residenza dichiarata al momento della richiesta del finanziamento mostra una maggiore incidenza in Campania (16,5% del totale in Italia), Lombardia (11,6%), Lazio (11,2%) e Sicilia (10,2%), seguite a maggiore distanza da Puglia (7,5%) e Piemonte (6,9%); si tratta delle stesse regioni che anche nel 2017 occupavano i primi posti, ma con la novità del primo posto occupato dalla Campania al posto della Sicilia, che scende in quarta posizione.

Tra le tipologie di finanziamento oggetto di frode, il prestito finalizzato continua ad essere il più diffuso, con un incremento di circa il 28% rispetto alla precedente rilevazione, arrivando a spiegare quasi 3 casi su 4, con un importo medio pari a 6.400 euro. Nell’ambito dei prestiti finalizzati ottenuti in modo fraudolento, il 32,7% dei casi ha per oggetto l’acquisto di elettrodomestici, ma quote rilevanti hanno riguardato anche auto e moto (11,8% del totale), l’arredamento (9,9%), le spese per la casa (9,7%) e gli acquisti di prodotti di elettronica, informatica e telefonia (8,5%).

Sgominata banda ‘ovulatori’ eroina, 31 arresti

La Guardia di finanza del Comando provinciale di Bologna e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 31 persone appartenenti a un presunto gruppo criminale che importava eroina attraverso corrieri ‘ovulatori’.

L’operazione si è svolta in Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Lazio, con un sequestro di beni per circa mezzo milione e numerose perquisizioni. I dettagli sono stati illustrati alle 11 in una conferenza stampa nella sede del comando provinciale di Bologna, via Magazzari 9.

Le fiamme gialle di Bologna e dello Scico si sono avvalse anche del supporto dei comandi territoriali e della sezione aerea di manovra di Grottaglie (Taranto). Le misure sono state eseguite nelle province di Bologna, Reggio Emilia, Ravenna, Pistoia, Arezzo, Brescia, Roma, Monza e Milano, 22 custodie cautelari in carcere e nove obblighi di dimora.

Il gruppo è ritenuto essere ‘di stanza’ nelle province di Reggio Emilia e Bologna. L’operazione ‘Lot Bis’, costituisce l’epilogo di circa due anni di indagini coordinate dai pm Stefano Orsi e Michele Martorelli della Dda, che hanno richiesto le misure disposte dal Gip Domenico Panza.
Tra i dati emersi, una stabile organizzazione del gruppo e consolidati collegamenti con fornitori esteri. L’organizzazione era promossa in particolare da tre fratelli, tutti residenti a Reggio Emilia, di 46, 43 e 35 anni, e faceva arrivare in Italia dal Pakistan, tramite Grecia e Spagna, ingenti quantitativi di eroina, attraverso corrieri che ingerivano gli ovuli, poi espulsi una volta arrivati a destinazione.
Oltre ai destinatari dell’ordinanza, sono stati arrestati nel corso dell’operazione anche 17 corrieri presi in flagranza e droga è stata sequestrata negli scali di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Firenze Peretola, Pisa Galileo-Galilei, Napoli Capodichino e Vienna, ingenti quantitativi di eroina destinati principalmente alla piazza emiliana.

Truffe ad anziani, quattro arresti banda attiva in Lazio e Toscana

Arrestate quattro persone, una banda che truffava anziani in particolare in Lazio e in Toscana. Si spostavano da Napoli agendo con ‘spietatezza e accanimento’

I Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, al termine di un’indagine durata circa due anni, hanno arrestato 4 persone, tutte di Napoli, parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti ed altro in danno di anziani, con proventi che oscillano tra i 500 e i 10.000 euro a colpo e, in un caso accertato fino a 70.000 euro. L’organizzazione sgominata dai Carabinieri, aveva esteso la sua attività criminale in ambito nazionale, in particolare tra il Lazio e la Toscana.

Il modus operandi, spiegano i carabinieri si “avvaleva di un preciso copione, elaborato e collaudato da truffatori veterani e di consolidata esperienza, le vittime prescelte erano perlopiù pensionati nei confronti dei quali gli indagati hanno dimostrato particolare spietatezza e accanimento, anche quando queste manifestavano visibili precarie condizioni di salute fisica e mentale”.

Nel corso delle perquisizioni i Carabinieri hanno potuto constatare che gli ampi appartamenti in cui vivevano gli arrestati erano arredati di lusso estremo che stride con la loro condizione ufficiale di disoccupati e nullatenenti.

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