25 Aprile, Vicepresidente Toscana: “Al concerto invitato anche Bocci”

Al concerto organizzato da Regione Toscana e Fondazione Ort per il 25 aprile “sono invitati tutti a partecipare, anche chi sta strumentalizzando questa giornata, e non sta ricordando invece che è stata una giornata importantissima per la nostra storia, perché ha liberato l’Italia dalla guerra e da un ventennio di dittatura e orrori”.

Lo ha affermato Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana, interpellata dai giornalisti sulle dichiarazioni di ieri del candidato sindaco del centrodestra a Firenze Ubaldo Bocci. Quest’ultimo ha detto che non parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile, definite “un appuntamento ideologico”.

“Non abbiamo continuato a mantenere la memoria – ha risposto Barni, a margine della presentazione dello spettacolo con Simone Cristicchi e l’Orchestra regionale della Toscana – per creare momenti di sterile celebrazione di eventi, vogliamo far sì che la storia sia conosciuta, soprattutto a coloro che per loro fortuna non l’hanno vissuta; e che siano veicolati attraverso la storia i valori che hanno portato alla nostra Costituzione e alla nostra democrazia. Il 25 aprile è una giornata importantissima che va celebrata”.

Pisa, Carfagna contro lo stalking: “Buscemi? Inopportuno sia assessore”

La vicepresidente della Camera Mara Carfagna ha partecipato a un dibattito alla Scuola Sant’Anna di Pisa sullo stalking a dieci anni dall’entrata in vigore della legge.

“Continuo a pensare che una persona per la quale è intervenuta la prescrizione per evitare una condanna ma che abbia visto certificati dai tribunali i suoi atti persecutori verso l’ex compagna non possa fare l’assessore per ragioni di opportunità politica”. Lo ha detto La vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, a margine di un’iniziativa alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sullo stalking riferendosi alle polemiche per la nomina del leghista Andrea Buscemi ad assessore comunale alla cultura.

L’incarico è stato aspramente contestato per mesi dalle opposizioni e dalle associazione femminista che hanno lanciato anche una petizione che ha raccolto quasi 50 mila firme. “Questa perplessità – ha aggiunto Carfagna, che oggi era accompagnata dal vice sindaco Raffaella Bonsangue – l’ho anche rappresentata al sindaco Conti con una lettera alla quale non ha mai risposto. Attraverso i giornali ho visto che mi ha invitata a cena. Ma io a cena vado con mio marito e lui farebbe bene a invitare sua moglie. Con i sindaci ho l’abitudine di parlare nelle sedi proprie e attraverso canali più istituzionali”.

“Nei prossimi giorni presenteremo una proposta di legge sul cosiddetto revenge porn e speriamo di riuscire ad approvarla rapidamente e con un largo consenso. Si tratta di un provvedimento che riguarda la diffusione di immagini sessualmente esplicite per estendere in reato non solo a chi le diffonde ma anche a chi le condivide e non ne impedisce la diffusione”.

“Questa pratica odiosa – ha aggiunto – riguarda anche molti giovanissimi e adolescenti e vede poi le donne essere oggetto di ricatto e denigrazione anche attraverso i social network, con conseguenze molto gravi per la loro esistenza. E’ quindi assolutamente urgente intervenire e farlo producendo una norma capace davvero di sanzionare le persone a vario titolo responsabili del reato, alimentando allo stesso tempo una rivoluzione culturale a favore delle donne”. Per la vicepresidente della Camera “se il governo ha trovato le risorse per detassare le sigarette elettroniche e i birrifici artigianali, allora può trovare anche i soldi necessari a finanziare l’acquisto dei braccialetti elettronici da applicare ad esempio a chi ha ricevuto un divieto di avvicinamento per stalking. E’ una questione di priorità”.

“Visto che l’esecutivo sta per approvare il codice rosso – ha aggiunto – mi auguro che consenta al parlamento di approvare anche norme che rendano concreta e contestuale la difesa e la protezione delle donne vittime della violenza maschile”.

Confcommercio Firenze, in 10 anni -5% botteghe in centro

Direttore toscana Marinoni: “il centro storico di Firenze” è “sempre più a misura di turisti e sempre meno di residenti”.

Le botteghe del centro storico di Firenze sono passate da 1.851 del 2008 a 1.752 del 2018 (-5%), mentre in periferia i negozi sono calati da 3.241 a 3.166 in dieci anni (-2,3%). A dirlo è l’ultima indagine di Confcommercio sulla demografia delle imprese commerciali e turistiche nelle principali città italiane.

Se gli esercizi commerciali diminuiscono, fa sapere una nota di Confcommercio Firenze, di contro alberghi, bar e ristoranti proseguono la loro marcia nel capoluogo: le imprese del comparto sono passate dalle 1.174 del 2008 alle 1.481 del 2018 (+2,6%), fuori dal centro, dal 1.394 di dieci anni fa a 1.839 di oggi (+3,2%).

“Queste cifre – ha commentato il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – indicano come il centro storico di Firenze sia sempre più a misura di turisti e sempre meno di residenti. La presenza delle botteghe sotto casa è misura della qualità e della facilità del vivere in città – ha aggiunto – il fatto che spariscano deve metterci in allarme”. Per Marinoni anche l’aumento delle strutture ricettive extralberghiere “è un fenomeno da valutare con attenzione” perché “va scongiurato l’effetto delle città-cartolina che la sera diventa dormitori per turisti. Ecco perché dobbiamo tutelare gli esercizi di vicinato e favorirli con precise misure di sostegno, per il valore sociale ed economico che rivestono”.

“Nonostante la crisi perdurante, in Italia i consumi del fuori-casa sono in aumento – ha sottolineato il presidente della Confcommercio fiorentina Aldo Cursano, che è anche presidente di Fipe Toscana – e questo spiega l’exploit di bar e ristoranti, che a differenza dei negozi continuano ad aprire sia fuori che dentro il centro storico”.

Viadotto Puleto, Toscana chiede 9mln di danni

Ammonta a 9,1 milioni di euro la stima complessiva dei danni subiti dal territorio della Valtiberina (Arezzo) a seguito dell’interruzione parziale della circolazione sulla strada di grande comunicazione E45 per la chiusura del viadotto del Puleto.

La comunicazione, come annunciato si spiega in una nota, è stata inviata ieri dalla Regione Toscana al Governo, con una lettera firmata dal governatore Enrico Rossi al premier Giuseppe Conte, al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e al capo della Protezione civile Angelo Borrelli. A questa comunicazione si affianca inoltre la richiesta – partita oggi con una nuova lettera a firma Rossi – di mettere con urgenza a disposizione risorse per 6 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga o per indennità una tantum a favore di tutte le tipologie di lavoratori (dipendenti, autonomi, titolari d’impresa) che abbiano dovuto sospendere o ridurre l’attività a causa della chiusura dell’asse viario E45.

“Nonostante la procedura inusuale seguita dal ministero – spiega l’assessore toscano ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – i dati della Toscana sono arrivati puntualmente a destinazione. Voglio sottolineare ancora una volta la stretta ed efficace collaborazione con le istituzioni locali e le associazioni di categoria, che ha consentito la rapida e attenta ricognizione del danni. Adesso ci attendiamo che il Governo si attivi rapidamente e che garantisca tutte le risorse che sono necessarie alla ripresa delle attività sul territorio colpito”.

Toscana, 4 mln per urbanistica aree interne

A marzo un nuovo bando per finanziare interventi di rigenerazione urbana nelle aree interne della Toscana.

Un nuovo bando, a marzo, da oltre 4 milioni di euro per finanziare interventi di rigenerazione urbana nelle aree interne della Toscana: lo hanno annunciato oggi il presidente della Regione Enrico Rossi e l’assessore al governo del territorio Vincenzo Ceccarelli.

“Questo bando – spiega Ceccarelli – va nella direzione indicata dalla Regione Toscana fin dalla legge sul governo del territorio del 2014, ovvero ridurre a zero il consumo di suolo e stimolare il recupero del patrimonio urbano esistente. Questo è un atto concreto, che ci auguriamo i Comuni mettano a frutto”.

Il bando prevederà l’assegnazione di 4.036.000 euro nell’arco delle annualità 2019 (916mila euro), 2020 (1,2 mln) e 2021 (1,9 mln) sulla base di “una graduatoria – spiega la Regione – che premierà non solo la coerenza con gli strumenti urbanistici e con i progetti di rigenerazione delle aree interessate, ma anche il livello di partecipazione pubblica all’intervento proposto, le scelte di edilizia sostenibile, le forme ‘sperimentali’ che potranno fare da progetto pilota”. Il finanziamento regionale massimo previsto sarà di 800mila euro. Il Comune che parteciperà al bando dovrà impegnarsi a compartecipare per almeno il 20% dell’importo.

Tav Firenze, Toninelli: “E’ un grandissimo disastro”.

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, che era oggi a Firenze per la cerimonia inaugurale della linea della tramvia T2, si è lasciato andare a dichiarazioni sul nodo fiorentino della Tav. La Cisl chiede celerità a Toninelli nel dare una risposta sull’analisi costi-benifici.

“Ho analizzato bene il dossier e penso che rappresenti, purtroppo, e sottolineo purtroppo, un grandissimo disastro perché tra inchieste giudiziarie, tra progetti fallimentari, sbagliati, che sono stati cambiati, imprese in crisi… io non so come peggio di così si poteva fare”. Così il ministro Danilo Toninelli oggi a Firenze parlando del nodo fiorentino della Tav. “Analizzeremo tutta l’opera, d’interesse principalmente regionale, se riusciranno ad andare avanti senza di noi andranno avanti”.

La relazione dell’analisi costi e benefici della Tav – continua Toninelli – “domani la pubblichiamo sul sito del Mit e oggi la consegniamo sia a Di Maio sia a Salvini. Finalmente si aprirà un dibattito pubblico talmente importante, a partire dai numeri”, e quindi si potrà capire “quanto ci costa, quanti sono i benefici e non si creeranno opinioni su giudizi ma su dati scientifici”.

“Cogliamo l’occasione per chiedere al ministro Toninelli quando pensa di dare una risposta sulla valutazione costi-benefici alla Tav Fiorentina?”. E’ quanto chiedono Stefano Boni, segretario generale Fit-Cisl Toscana e Simona Riccio, segretario generale Filca-Cisl Toscana, al ministro.

“La Fit e la Filca, sindacati rispettivamente dei trasporti e dell’edilizia della Cisl – affermano Boni e Riccio in una nota – chiedono risposte immediate per migliorare il servizio treni pendolari, eliminando le strozzature esistenti e favorendo anche l’alta velocità e la mobilità nazionale e nello stesso tempo rilanciare l’occupazione, dando futuro a circa 300 operai in maniera diretta senza poi considerare l’indotto”.

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