Livorno: voucher “Io Studio” in erogazione

Hanno diritto ai voucher “Io Studio” da 200 euro gli studenti delle superiori residenti a Livorno beneficiari del Pacchetto Scuola e con Isee fino a 5.789,41 euro.

Si possono riscuotere, entro mercoledì 30 gennaio presso tutti gli uffici postali, le borse di studio da 200 euro dell’iniziativa “Io Studio – Voucher”, promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e riservata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (statali, paritarie o private) con reddito basso, a parziale copertura delle spese scolastiche già sostenute.

Per quanto riguarda i criteri con cui sono stati selezionati i beneficiari, il Ministero ha deciso di utilizzare, su tutto il territorio nazionale, le esistenti graduatorie comunali “Pacchetto Scuola” (contributi spese scolastiche) relative all’anno scolastico 2017/2018.

Il Ministero ha poi stabilito il numero di borse di studio che vengono assegnate, indicando, per ciascun Comune, il valore ISEE massimo, superato il quale lo studente, pur essendo già rientrato nel “Pacchetto Scuola”, non ha diritto al voucher “Io Studio”. La soglia ISEE è diversa da Comune a Comune.

Per quanto riguarda Livorno il Ministero ha comunicato che hanno diritto al voucher da 200 euro tutti gli studenti delle scuole superiori residenti a Livorno (rientrati nel Pacchetto Scuola 2017/2018) con un ISEE compreso tra zero e 5.789,41 euro.

Come riscuotere il voucher: il buono da 200 euro può essere riscosso, presso qualsiasi ufficio postale italiano, entro il 30 gennaio. Per chi non riscuoterà entro questa data, sarà predisposta una seconda finestra di emissione.

Le Poste Italiane sono già in possesso degli elenchi con tutti i codici fiscali degli studenti italiani beneficiari (maggiorenni o minorenni che siano) inviati dal Ministero. Sarà quindi sufficiente comunicare all’operatore di sportello postale di volere incassare una borsa di studio erogata dal MIUR attraverso un “bonifico domiciliato”.

Gli studenti maggiorenni potranno ritirare il voucher presentandosi direttamente alle Poste, con documento d’identità e codice fiscale.

I minorenni, invece, dovranno presentarsi all’ufficio postale (sempre con documento d’identità e codice fiscale) accompagnati da entrambi i genitori, i quali dovranno sottoscrivere congiuntamente la ricevuta (a meno che non esista un solo genitore, oppure, in caso di genitori separati o divorziati, il genitore si presenti con idoneo provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria dal quale risulti l’autorizzazione ad agire autonomamente). Non sono ammesse deleghe alla riscossione del contributo.

Informazioni per i residenti a Livorno: l’ufficio Servizi educativi del Comune di Livorno, incaricato di attivarsi per informare le famiglie degli studenti residenti a Livorno che rientrano nel beneficio, ha già provveduto ad inviare un messaggio sms a tutti gli interessati (utilizzando il numero di cellulare indicato al momento della presentazione delle domande per il Pacchetto Scuola).

Chi non avesse ricevuto alcuna comunicazione da parte del Comune di Livorno, pur rientrando nella graduatoria del Pacchetto Scuola 2017/2018 e pur avendo un Isee non superiore a 5.789,41 euro, può verificare la propria presenza nell’elenco dei beneficiari inviando un messaggio WhatsApp all’URP del Comune di Livorno, al numero di cellulare 3358225555, indicando il codice fiscale e allegando l’immagine della carta d’identità dello studente (solo messaggi whatsapp, no sms).

Per maggiori info: https://iostudio.pubblica.istruzione.it/web/guest/voucher/

Poste Italiane, più assunzioni del previsto in Toscana

Sessantanove nuove stabilizzazioni per Poste Italiane, frutto dell’accordo sindacale di giugno. Nocentini: “Prima risposta al precariato e alle croniche carenze di personale.”

Saranno più delle attese, ben 69, le assunzioni alle Poste Italiane in Toscana per chi abbia già lavorato nell’azienda negli ultimi cinque anni. A dare la buona notizia è il segretario della Slp-Cisl Toscana, Marco Nocentini, in base ai numeri comunicati ufficialmente nelle scorse ore dall’azienda.

I nuovi ingressi sono frutto dell’accordo sulla stabilizzazione sottoscritto il 13 giugno scorso dai sindacati e che prevede 3000 assunzioni, in più fasi, a livello nazionale. Questa è la prima tranche che, in Toscana, prevede 42 nuovi ingressi in provincia di Firenze, 11 ad Arezzo, 3 a Lucca, 5 a Pisa, 7 a Prato e 1 a Siena.

Le assunzioni sono riservate a chi abbia già lavorato dal 1 gennaio 2014, o ancora lavori, con contratti a termine in Poste Italiane. Sarà la stessa società, Poste Spa, a scrivere a chi ha i requisiti per poter presentare la propria candidature, illustandogli le modalità.

“Siamo molto soddisfatti per il gran numero di assunzioni in Toscana, maggiore rispetto ai numeri che inizialmente erano circolati”  dice Nocentini. “E’ una prima risposta al precariato e alle carenze di personale con cui facciamo i conti da anni. Il nostro impegno dei prossimi mesi sarà quello di stabilizzare altri ex lavoratori nelle province che oggi sono rimaste escluse dalle assunzioni.”

Poste Italiane assume in Toscana, incontro informativo Slp-Cisl oggi a Firenze

Poste Italiane assume in Toscana. Le modalità per entrare in graduatoria spiegate in un incontro organizzato dalla Slp-Cisl per oggi, martedì 23, a Firenze (Auditorium Cisl Toscana)

Saranno circa sessanta le assunzioni alle Poste in Toscana per chi abbia già lavorato nell’azienda negli ultimi cinque anni. “E’ uno dei risultati – spiega il segretario della Slp-Cisl Toscana, Marco Nocentini – dell’accordo unitario che abbiamo sottoscritto nel giugno scorso e che prevede 3000 assunzioni, in più fasi, a livello nazionale.  Questa è la prima tranche, che prevede appunto circa 60 nuovi ingressi di personale nelle province di Arezzo, Firenze, Lucca, Pisa, Prato e Siena.” 
Le assunzioni sono riservate a chi abbia già lavorato dal 1 gennaio 2014, o ancora lavori, con contratti a termine in Poste Italiane. Per spiegare a chi fosse interessato le procedure e le modalità attraverso le quali è possibile chiedere l’inserimento nelle graduatorie, il Sindacato Lavoratori Poste della Cisl ha organizzato un incontro informativo, che avrà luogo  oggi, martedì 23 Ottobre, alle ore 16 nell’auditorium della Cisl Toscana, in via Benedetto Dei 2/a, a Firenze.
All’incontro parteciperà il segretario nazionale della Slp-Cisl Fabio Colombo, che ha seguito in prima persona la trattativa a livello nazionale. 
“In base all’accordo inoltre – aggiunge Nocentini – in Toscana ci saranno ulteriori assunzioni in ruoli commerciali. Siamo particolarmente soddisfatti per questo risultato che include anche la Toscana, che in un primo momento era stata esclusa, tra le regioni interessate dalle assunzioni. Le circa 60 assunzioni devono essere un punto di partenza, infatti lavoreremo affinché anche nel 2019 e nel 2020 la Toscana rientri tra le regioni destinatarie di ulteriori assunzioni. Per dare risposta alle tante persone in graduatoria che sono in attesa di un posto di lavoro e anche per sopperire alle carenze strutturali di personale, dovute principalmente ai numerosi pensionamenti, che ci sono nella nostra regione nel settore postale e della sportelleria”.

Grosseto: tenta rapina con un falso pacco bomba

A Grosseto un uomo, non ancora identificato, ha tentato di rapinare l’ufficio postale di Roselle con un falso pacco bomba. Dopo il bluff l’uomo è riuscito a scappare, le indagini per rintracciarlo sono in corso.

Non poteva esplodere il pacco bomba con cui un uomo, forse il gesto di uno squilibrato, è entrato ieri all’ufficio postale di Roselle (Grosseto) mentre scattava l’orario di chiusura minacciando l’impiegata presente.

Lo hanno stabilito, secondo quanto emerge stamani, gli accertamenti tecnici dei carabinieri. Dell’episodio, che ha suscitato un certo allarme, riporta oggi il quotidiano La Nazione.

L’uomo, di mezza età, a volto scoperto, è entrato nella posta minacciando di far esplodere il pacco mentre armeggiava con un telecomando come se volesse inviare l’impulso per attivare un innesco.

In particolare si è avvicinato alla dipendente e le ha mostrato un involucro come se volesse spedirlo: sopra, però, c’era una scritta in cui le si chiedeva di dargli i soldi, sotto minaccia di far scoppiare una bomba.

L’impiegata è scappata nel retro-ufficio e ha chiamato i carabinieri, mentre l’altro simulava l’esplosione, che non c’è stata.

All’interno c’erano materiali che sul momento potevano far pensare a un ordigno, cioè pile collegate da fili elettrici e una bottiglia di vetro con dentro del liquido gelatinoso su cui sono in corso esami di laboratorio.

Al momento sembra escluso che potessero essere congegnati in modo tale da costituire un ordigno efficace, seppur rudimentale. Gli accertamenti tecnici comunque proseguono.

Indagini sono in corso anche per rintracciare l’uomo, che è riuscito a scappare dopo aver spaventato l’impiegata. Gli investigatori hanno una descrizione e potrebbe essere tracciato un identikit.

Anci Toscana e Poste Italiane: verso un tavolo permanente

Anci Toscana chiede a Poste Italiane di istituire un tavolo permanente per monitorare i territori e affrontare in miglior modo le criticità.

Anci Toscana chiede a Poste Italiane di istituire un tavolo permanente, per valutare nel merito e nel dettaglio le eventuali criticità per le innovazioni introdotte dall’azienda, in particolare sulla consegna della posta a giorni alterni: sia per le ricadute sull’occupazione, sia proponendo con ‘linee business’ per le consegne più urgenti.

Lo rende noto Luca Marmo, coordinatore Anci Toscana per le politiche per la Montagna e sindaco di San Marcello Piteglio: “Abbiamo attivato da tempo un percorso di approfondimento con Poste e con i territori interessati soprattutto riguardo le aree periferiche e montane, dove l’effetto della rimodulazione dei servizi può rivelarsi maggiormente impattante. Vogliamo approfondire questo percorso”.

Marmo aggiunge che “l’istituzione del tavolo sarà proficua anche per tenere acceso un riflettore sulle ulteriori criticità che la politica indiscriminata di chiusura degli uffici postali ha prodotto negli anni sui territori, con intere zone sguarnite di punti di accesso al servizio postale universale”.

Sullo sfondo, secondo il sindaco, “la possibilità di immaginare, di concerto con Poste, sistemi di servizio tarati sulle specificità dei territori montani, come ad esempio la consegna dei farmaci o di altri servizi che implichino una interazione diretta fra pubblica amministrazione e cittadino, magari senza escludere la possibilità di una interconnessione con esperienze come le Botteghe della Salute”.

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