🎧Poste: Slc Cgil presenta i numeri dei tagli del personale in Toscana

In Toscana la crisi si fa sentire per i lavoratori di Poste Italiane. Secondo uno studio di Slc-Cgil presentato questa mattina in conferenza stampa, sono andati perduti 690 posti di lavoro tra gli sportellisti e 890 al recapito della logistica. Intanto i lavoratori si astengono dal fare gli straordinari fino al 13 aprile.

Secondo la denuncia di Slc Cgil, Poste Italiane non assume e non prolunga i contratti a tempo determinato. Tutto questo comporta disagi per i servizi ai cittadini, lunghe attese e ritardi nelle consegne. In totale, Slc Cgil denuncia che tra gli sportellisti in Toscana, siamo passati da 4373 dipendenti a 3386 (-15%), mentre nella logisitca da 3568 siamo oggi a 2678 (-21%). La richiesta del sindacato è netta: sboccare le graduatorie che ci sono a livello nazionale e assumere a tempo indeterminato i lavoratori.

Lo stato di agitazione è iniziato lo scorso 13 marzo dopo il confronto del 4 marzo con Poste Italiane. Confronto che non ha dato l’esito sperato dal sindacato che da novembre scorso aveva messo sul piatto dell’azienda la situazione disastrosa che stanno affrontando i dipendenti degli uffici postali con organici all’osso. A questo punto lo stato di agitazione, con l’astensione dal fare gli straordinari, proseguirà fino al 13 aprile.

“Chiediamo che con le politiche attive, con migliaia di precari in lista per essere assunti da Poste Italiane, si faccia le assunzioni – afferma il sindacato -. Procedere alla stabilizzazione della gaduatoria dei precari che è ferma a livello nazionale.”

“In Toscana Poste Italiane non sta rinnovando il 50% dei tempi determinati assunti” – afferma sempre Slc Cgil -, Poste quindi non “assume in pianta stabile, nonostante ce ne sia la possibilità e non si proroga i contratti ai lavoratori che hanno fatto il suo per entrare in gaduatoria ed essere assunti”.

In podcast l’intervista a Slc Cgil durante la conferenza di presentazione, a cura di Lorenzo Braccini. 

 

Poste, Cisl: nuove assunzioni in Toscana per sopperire mancanza personale

Toscana – Nuove assunzioni da parte di Poste Italiane per risolvere i problemi di sottorganico presenti da anni. 392 addetti al recapito a tempo determinato e 62 portalettere a tempo indeterminato.

L’annuncio da parte di Marco Nocentini segretario generale Slp-Cisl Toscana. Domani, viene ricordato, partirà una trattativa a livello nazionale per cercare un accordo che produca nuove assunzioni a Poste Italiane, passaggi di portalettere alla sportelleria, la possibilità di trasformare il contratto da part-time a full-time e stabilizzazioni sul recapito, in modo da diminuire il ricorso al precariato e favorire l’occupazione stabile. Anche in Toscana nei prossimi giorni partirà una trattativa sul tema degli organici, per evidenziare le criticità in tutte le divisioni aziendali.

“In Toscana in questi giorni Poste Italiane ha autorizzato l’ingresso – afferma Nocentini -, tra assunzioni e proroghe, di 392 addetti al recapito a tempo determinato e dall’1 marzo verranno assunti 62 portalettere a tempo indeterminato (32 ad Arezzo, uno a Grosseto, 10 a Livorno e 19 a Siena). E’ un primo passo, ma non risolve i problemi di sottorganico con cui da anni facciamo i conti e che stanno esplodendo a causa del Covid”.

“Entra in servizio – dice Nocentini – un contingente importante, che dovrà servire a rimettere in sesto nell’immediato un servizio che con le centinaia di assenze legate all’emergenza sanitaria e arrivi di quantitativi eccezionali di pacchi, è stato messo in forte difficoltà. Ma non è un intervento risolutivo; in Toscana mancano infatti, tra impiegati e addetti al recapito, 500 lavoratori stabili, mentre la quasi totalità dei nuovi ingressi è a tempo determinato e tutti destinati al recapito, mentre non c’è nessun rinforzo per gli sportelli”.

Inoltre Nocentini denuncia “una situazione non più accettabile per quanto riguarda le aggressioni verbali e fisiche che lavoratrici e lavoratori subiscono quotidianamente da parte della clientela, chiediamo una maggiore presenza delle forze dell’ordine e invitiamo tutte le istituzioni, a partire dai sindaci, a favorire una campagna di sensibilizzazione verso la cittadinanza affinché si evitino, negli uffici postali e spesso al di fuori di questi e quindi fuori dalla competenza di Poste Italiane, aggressioni nei confronti dei lavoratori e si rispettino le leggi emanate dal governo, come l’esibizione del Green Pass. Le lavoratrici donne sono quelle prese maggiormente di mira”

Poste, Slc Cgil lancia allarme su Cmp di Sesto F.no: 26 contagi e un decesso, misure insufficienti

Cmp di Sesto Fiorentino, l’allarme della Slc Cgil sulle condizioni di lavoro (26 contagiati e – purtroppo – un decesso): “Le misure anti Covid in campo sono insufficienti, i dipendenti sono preoccupati, Poste deve alzare la guardia per tutelare la salute dei lavoratori altrimenti sarà mobilitazione, fino alle vie legali”. Chiesto un incontro al Prefetto di Firenze.

26 lavoratori positivi al Covid dall’inizio dell’autunno (purtroppo si registra anche un decesso nelle ultime 24 ore), con un boom di casi nel mese di ottobre (13 in una sola settimana), al Cmp di Sesto Fiorentino (400 dipendenti diretti più altri 300 indiretti che ci gravitano), il Centro di Meccanizzazione di Poste Italiane, cuore dello smistamento di pacchi e lettere in transito per la Toscana: la Slc Cgil lancia l’allarme sulle condizioni di lavoro in quanto “le misure anti Covid attualmente in campo sono insufficienti” e chiede a Poste di rispettare in modo stringente le disposizioni anti Covid dei Dpcm, oltre ad adeguarsi alle raccomandazioni dell’Asl seguite a un sopralluogo avvenuto qualche settimana fa. “I lavoratori sono preoccupati, non si sentono al sicuro, temono di contrarre il virus e di portarlo nelle proprie famiglie, ad anziani e bambini. Poste deve alzare la guardia”, dice la Slc Cgil, alla cui denuncia si unisce anche la Camera del lavoro di Firenze.

“Non si deve fare movimentazione di lavoratori nel bel mezzo di una pandemia, servono piuttosto screening periodici tra i dipendenti”, dice la Slc Cgil, che sulla questione Cmp ha già incontrato il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi e intende chiedere un incontro al Prefetto di Firenze. “All’Asl, a cui più volte gli Rls hanno segnalato più volte situazioni con conformi alle norme, chiediamo di tornare a verificare le condizioni di sicurezza del Cmp, così come di informare adeguatamente gli Rls dell’esito delle verifiche svolte, cosa finora non avvenuta”, precisa il sindacato. Che promette: “Senza risposte da Poste, sarà mobilitazione: useremo ogni strada per tutelare la salute dei lavoratori, fino alle diffide legali. Poste deve essere più attenta a rispettare le disposizioni anti Covid, al Cmp come in tutte le altre strutture e uffici del territorio, visto che la situazione del Cmp non rappresenta un caso isolato”.

Francobollo per centenario nascita Zeno Colò

Viene emesso oggi da Poste Italiane un francobollo dedicato a Zeno Colò, nel centenario della nascita, del valore nominale di 1,10 euro, e tirato in quattrocentomila esemplari.

Il francobollo è stampato dal Poligrafico dello Stato in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

La vignetta a cura di Fabio Abbati raffigura, in primo piano a sinistra, un ritratto di Zeno Colò con gli sci in spalla; sullo sfondo scenari montani stilizzati in cui si intravede la silhouette di uno sciatore impegnato in una discesa nella cosiddetta posizione “a uovo” di cui fu il precursore.

Completano il francobollo la leggenda “ZENO COLÒ”, le date “1920 – 1993”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale dell’Abetone (PT).

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione.

Poste assume: portalettere per estate Firenze e Prato

Poste Italiane cerca diplomati e laureati per l’estate. Previsti contratti a tempo determinato per i selezionati, candidature presentabili fino al 3 giugno.

Poste Italiane cerca portalettere in provincia di Firenze e in provincia di Prato durante il periodo estivo. L’inserimento dei selezionati è previsto a partire dal mese di giugno prossimo, in relazione alle specifiche esigenze aziendali sia in termini numerici che di durata. Le candidature, che potranno essere presentate fino al 3 giugno, sono aperte a diplomati con votazione minima di 70/100 e laureati (anche laurea triennale) con un punteggio di almeno 102/110. È inoltre necessario essere in possesso di patente di guida.

La prima fase delle selezioni si articolerà in un test attitudinale di ragionamento logico che sarà svolto presso una sede di Poste Italiane. Coloro che supereranno la prima fase di selezione, saranno contattati da personale di Poste Italiane per la seconda fase. Il processo di selezione continuerà con un colloquio e la prova d’idoneità alla guida che sarà effettuata su un motomezzo 125 cc a pieno carico di posta.

Per candidarsi inerire il proprio curriculum vitae sulla pagina web https://www.posteitaliane.it/it/invia-cv.html.

Firenze: sportelli affollati ma niente caos per reddito cittadinanza

E’ iniziata con sportelli affollati, ma senza il temuto assalto, la prima giornata a Firenze per presentare domanda per il reddito di cittadinanza. Nonostante i timori della vigilia, Caf e Poste del capoluogo segnalano un’affluenza negli uffici sotto controllo che permette di svolgere le procedure regolarmente, senza problemi.

Anche se la domanda per il sussidio può essere inoltrata anche online, in molti stamani a Firenze hanno preferito recarsi personalmente in un ufficio postale o in uno dei centri di assistenza fiscale. Anche perché, fa sapere Giacomo Martelli, presidente delle Acli toscane “le persone non conoscono i requisiti, sono impreparati, vengono per chiedere informazioni
e ritirare il modulo per fare domanda”.
I tre sportelli Acli di Firenze sono pieni, ma non c’è caos. L’organizzazione e gli appelli alla calma dei giorni scorsi potrebbero dunque aver dato i loro frutti. Gli uffici delle Acli in toscana sono stati “piuttosto affollati – ha spiegato Martelli – ma molti vengono a chiedere il modulo e dicono che torneranno”. Martelli si è detto colpito dall’età “elevata dei richiedenti, molti oltre i 50 anni”.
Le Poste, per esempio, hanno invitato a presentarsi a scaglioni, in ordine alfabetico e questa mattina non segnalano confusione negli uffici.
Si erano preparati in anticipo anche i Caaf Cgil che nei giorni scorsi hanno inviato mail e sms a chi ha un reddito inferiore ai 9.360 euro per prendere un appuntamento e fare domanda.
“Nel pomeriggio di ieri – ha spiegato Daniele Mercati, responsabile Caaf Cgil Toscana – abbiamo preso 400 appuntamenti in un paio d’ore, di cui 200 solo a Firenze”. Situazione tranquilla anche nei Caf Cisl: i 19 sportelli di Firenze e provincia segnalano una situazione gestibile, dopo giorni di forte affluenza in cui le persone hanno fatto la fila per chiedere informazioni. Senza caos anche gli sportelli dei Caf Uil per i quali il presidente Ernesto D’Anna parla in generale di “gestione ordinaria. Gli uffici più affollati sono quelli di Piombino e Pontedera”.
Infine, l’Inps fa sapere di non aver ricevuto alcuna segnalazione di criticità.
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