Ponte Vespucci: lavori di messa in sicurezza ‘scavalcati’

Proseguono le operazioni preliminari alla messa in sicurezza del Ponte Vespucci, iniziati lunedì scorso. E con essi proseguono anche le violazioni del divieto di passaggio anche ‘pedonale’.

”Faremo in modo che i lavori siano più veloci possibile – specificava nel giorni scorsi l’assessore Giorgetti -. In questa prima fase, per consentire ai cittadini di abituarsi alla chiusura del ponte, sono state disattivate le porte telematiche di Borgo San Frediano e Lungarno Vespucci. Ma una volta messi a regime i flussi alternativi le porte saranno riattivate prevedendo la possibilità per gli autorizzati al transito nel settore B di transitare nel settore O e viceversa”. Intanto già dalla settimana prossima potrebbe essere riaperto il passaggio a pedoni e biciclette a centro ponte.

vespucciNel frattempo però i pedoni mal digeriscono il divieto e stamattina abbiamo incrociato un gruppo di giovani con valige e borsoni che viste le transenne non ci hanno pensato due volte a scavalcarle come nulla fosse.

Ponte Vespucci (Fi): da oggi la chiusura per lavori messa in sicurezza

Iniziate oggi le operazioni di messa in sicurezza del Ponte Vespucci. Si tratta dell’intervento necessario alla sistemazione dello scalzamento parziale della pila lato San Frediano.

”Si tratta di lavori importanti – ha detto l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – decisi ad inizio 2018 per garantire la più totale sicurezza dei cittadini. Faremo in modo che i lavori siano più veloci possibile. In una prima fase, per consentire agli utenti di abituarsi alla chiusura del Ponte, saranno sospese le porte telematiche di Borgo San Frediano e Lungarno Vespucci; successivamente una volta messi a regime i flussi alternativi si prevede di riattivare tali porte”.

Nel dettaglio: scattata stamani la chiusura totale del ponte Vespucci per consentire la conclusione del montaggio dei sensori (montaggio iniziato già nei giorni scorsi) e per effettuare i rilievi subacquei utilizzando sub e droni.

Da mercoledì inizieranno invece le perforazioni sui marciapiedi in corrispondenza della pila lato San Frediano. In concreto saranno infissi dei tubi nell’alveo che serviranno per effettuare le prove sismiche con il macchinario collocato sulla carreggiata. Da inizio dicembre inizia la demolizione della platea in calcestruzzo sotto la spalla sinistra del ponte in modo che il macchinario necessario per le successive lavorazioni possa essere posizionato in corrispondenza della spalla. Da gennaio inizierà la prima fase dei lavori veri e propri con i consolidamenti sotto la pila. Vengono effettuate le iniezioni di cemento nello stato di ghiaia che costituisce l’alveo.

A seguire la seconda fase in cui verrà realizzato una sorta di contenitore intorno alla fondazione della pila dentro cui poi verrà gettato un celcestruzzo alleggerito: i pali di fondazione saranno alla fine inglobati all’interno di un parallelepipedo rinforzato.

Per le operazioni propedeutiche, la fase 1 e la fase 2 si stima una durata di sei mesi circa. A questo punto si ipotizza che sarà possibile riaprire il ponte al transito perché già messo in sicurezza. Gli uffici stanno predisponendo il progetto per la terza sicurezza. Gli uffici stanno predisponendo il progetto per la terza fase che prevede la realizzazione di nuovi micropali intorno alla pila già rinforzata e i collegamenti con quelli vecchi presenti. Per quanto riguarda la viabilità la chiusura, da lunedì 26 novembre, del ponte prevede l’utilizzo in alternativa del Ponte alla Carraia con apertura di itinerari nella ztl con sospensione del funzionamento delle porte telematiche di lungarno Vespucci/Ponte Vespucci e di Borgo San Frediano/Sant’Onofrio. Le staffe sono: lungarno Vespucci-piazza Goldoni-Ponte alla Carraia-lungarno Soderini e Borgo San Frediano-piazza Sauro-Ponte alla Carraia-piazza Goldoni-lungarno Vespucci.

L’assessore Stefano Giorgetti

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Ponte Vespucci, iniziano operazioni preliminari alla messa in sicurezza

Firenze, da lunedì le operazioni preliminari alla messa in sicurezza del Ponte Vespucci, si tratta dell’intervento già annunciato di sistemazione dello scalzamento parziale della pila lato San Frediano.

Lunedì sarà montata la strumentazione necessaria per il monitoraggio con divieti di sosta dalle 7 e chiusura alternata delle corsie: dalle 8 alle 11 sarà chiusa la corsia da lungarno Vespucci a lungarno Soderini, dalle 11 alle 17 il divieto di transito interesserà la corsia da lungarno Soderini a lungarno Vespucci.

Da mercoledì inizieranno le perforazioni sui marciapiedi in corrispondenza della pila lato San Frediano. In concreto saranno infissi dei tubi nell’alveo che serviranno per effettuare le prove sismiche con il macchinario collocato sulla carreggiata.

Da inizio dicembre inizia la demolizione della platea in calcestruzzo sotto la spalla sinistra del ponte in modo che il macchinario necessario per le successive lavorazioni possa essere posizionato in corrispondenza della spalla. Da gennaio inizia la prima fase dei lavori veri e propri con i consolidamenti sotto la pila. Vengono effettuate le iniezioni di cemento nello stato di ghiaia che costituisce l’alveo.

A seguire la seconda fase in cui verrà realizzato una sorta di contenitore intorno alla fondazione della pila dentro cui poi verrà gettato un calcestruzzo alleggerito: i pali di fondazione saranno alla fine inglobati* all’interno di un parallelepipedo rinforzato. Per le operazioni propedeutiche, la fase 1 e la fase 2 si stima una durata di sei mesi circa.

A questo punto si ipotizza che sarà possibile riaprire il ponte al transito perché già messo in sicurezza.

Gli uffici stanno predisponendo il progetto per la terza fase che prevede la realizzazione di nuovi  micropali intorno alla pila già rinforzata e i collegamenti con quelli vecchi presenti.

Per quanto riguarda la viabilità la chiusura, da lunedì 26 novembre, del ponte prevede l’utilizzo in alternativa del Ponte alla Carraia con apertura di itinerari nella ztl con sospensione del funzionamento delle porte telematiche di lungarno Vespucci/Ponte Vespucci e di Borgo San Frediano/Sant’Onofrio. Le staffe sono: lungarno Vespucci-piazza Goldoni-Ponte alla Carraia-lungarno Soderini e Borgo San Frediano-piazza Sauro-Ponte alla Carraia-piazza Goldoni-lungarno Vespucci.

Ponte Vespucci, da martedì i lavori propedeutici alla messa in sicurezza del pilone ‘scalzato’

Crollo Genova: a Firenze da settembre lavori su ponte Vespucci, 198 le opere monitorate

Progettato dall’ingegner Riccardo Morandi, è sotto costante osservazione da tempo e sarà oggetto dal mese di settembre di interventi per il consolidamento delle fondazioni. Oggi è prevista una limitazione di transito per i mezzi di carico a 20 tonnellate

Il Ponte Vespucci a Firenze, uno dei due ponti fiorentini progettati dall’ingegner Riccardo Morandi che si trova a valle del Ponte Vecchio, è sotto costante osservazione da tempo a causa di un “problema alle fondazioni”, e a settembre sarà oggetto di interventi per il suo consolidamento. Lo annuncia il Comune di Firenze fornendo anche il quadro della situazione dei  198, tra ponti, passerelle e cavalcavia,  monitorati grazie a ‘Bridge’ un software di gestione che, dal 2011, permette di tenere sotto costante osservazione tutti i manufatti e programmare interventi laddove necessario.

Tredici ponti o passerelle sul fiume Arno, 10 ponti sul torrente Ema e altrettanti sulla Greve e sul Terzolle, 22 ponti sul Mugnone, sette sul Mensola e uno sul torrente Affrico, e anche 9 cavalcaferrovia e 4 cavalcavia. Per tutte queste opere d’arte stradali (sono 198 in tutto, compresi anche i passaggi sui fossi e canali) è attivo a Firenze un ”cervellone”, ovvero un software di gestione chiamato ”Bridge” che permette di tenere sotto costante osservazione questi manufatti e programmare interventi laddove necessario. Inoltre da quest’anno l’amministrazione ha deciso di investire maggiori risorse nella manutenzione straordinaria, e a breve partirà il Global service per la gestione unitaria delle strade e quindi anche dei ponti. “A Firenze – dichiara il sindaco Dario Nardella – i ponti sono costantemente controllati: siamo consci dell’importanza della sicurezza delle opere pubbliche e l’amministrazione non lavora in emergenza ma da sempre segue un piano di manutenzione e sorveglianza predefinito che ci fa intervenire dove necessario”.
Oltre alle strade il Global service si occuperà anche dalla manutenzione ordinaria e straordinaria dei ponti con un appalto che vale poco meno di 37 milioni di euro per tre anni. Inoltre da quest’anno per interventi di straordinaria manutenzione sia su pavimentazioni stradali che ponti è previsto un importo aggiuntivo di 3 milioni di euro da decidere sulla base delle esigenze. Il budget annuale nell’ultimo quinquennio per interventi di manutenzione straordinaria di piccola entità è stato di 500.000 euro.
Per la gestione dei ponti stradali e delle altre opere di arte (viadotti, sottopassi, sovrappassi) è previsto un processo a cascata costituito dalle operazioni di: sorveglianza permanente, vigilanza, ispezione, manutenzione ordinaria e straordinaria, e interventi statici di restauro, adeguamento, ristrutturazione.  Il personale incaricato delle visite deve individuare ogni eventuale segno di degrado dell’opera, da fessurazioni a rigonfiamenti, da distacchi di materiale a deformazioni a corrosioni, scalzamento delle fondazioni.  

E proprio un problema alle fondazioni è quello di cui ”soffre” Ponte Vespucci. Progettato dall’ingegner Riccardo Morandi, è sotto costante osservazione da tempo e sarà oggetto dal mese di settembre di interventi per il consolidamento delle fondazioni. Oggi è prevista una limitazione di transito per i mezzi di carico a 20 tonnellate. I lavori sono stati assegnati a luglio, costeranno un milione e 450 mila euro.  Una delle probabili cause dello scalzamento della pila potrebbe essere correlata alla presenza della Pescaia di Santa Rosa che è posta in diagonale all’asse del fiume e che ha causato una deviazione della corrente. Fra gli interventi più significativi eseguiti negli ultimi anni si ricordano: la completa ristrutturazione del ponte di Via San Martino a Mensola; il rifacimento della passerella delle Cascine; il rifacimento dei giunti del viadotto dell’Indiano (ancora in corso) e la sostituzione dei dispositivi di appoggio della rampa dello stesso viadotto lato Via Pistoiese, oltre al ripristino della guaina di protezione di alcuni stralli e il rivestimento protettivo delle testate di ancoraggio degli stessi sia lato Cascine che lato Isolotto. 

Crollo Genova: a Firenze due ponti Morandi, ‘sorvegliati fissi’

Dopo il crollo di Genova è aumentata l’attenzione a Firenze per due ponti sull’Arno, in pieno centro storico, progettati entrambi dall’ingegner Riccardo Morandi (1902-1989), lo stesso tecnico del viadotto crollato ieri. Sono il Ponte Vespucci e Ponte San Niccolò, uno a valle di Ponte Vecchio, l’altro a monte.

Per i tecnici del Comune di Firenze sono entrambi ‘sorvegliati speciali’ da qualche tempo a
questa parte.
Il Ponte Vespucci, vicino a caserme, sedi diplomatiche estere ed hotel di lusso, in mezzo a quartieri molto abitati e frequentati, dal 2015 è sotto costante osservazione perché i tecnici del Comune, in collaborazione con l’università, hanno rilevato un’insidiosa erosione dell’alveo del fiume Arno all’altezza della “pila in sinistra idraulica sotto piazza Cestello con scalzamento dei pali di fondazione”.
Nel 2016 sono state fatte prove di carico con mezzi pesanti in base a cui è stato stabilito che non possono transitare mezzi con carico superiore a 20 tonnellate. Ma questo limite alla transitabilità non basta. E l’ultima prova dinamica, del 12 luglio scorso, ha convinto il Comune a realizzare velocemente interventi strutturali per il consolidamento delle fondazioni al ponte. I relativi lavori devono partire il prossimo settembre.
Interventi da fare anche per Ponte San Niccolò, altra opera di Morandi a Firenze: i tecnici del Comune, secondo quanto si apprende, sanno di dover procedere a una importante manutenzione dei giunti. Questo ponte collega il monumentale viale che scende
da piazzale Michelangiolo alla cerchia dei viali di circonvallazione che delimitano tutto il centro storico ed è fondamentale per la distribuzione del traffico in movimento dal
versante sud della città.

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